martedì 6 aprile 2010

Martedì 6 aprile 1954




TELEVISIONE

17,30 Programma per i ragazzi
- DOCUMENTARIO
- LE AVVENTURE DI REX RAIDER
Giustizia segreta
Produzione C.B.S. (New York)
- CORTOMETRAGGIO

20,45 TELEGIORNALE
21,00 I LOVE YOU, JE T'AIME, IO T'AMO
Programma di canzoni presentato da Vivi Gioi
Regia di Daniele D'Anza
21,30 LO SBAGLIO DI ESSERE VIVO
Film
Regia di Carlo Ludovico Bragaglia
Produzione Fauno Film
Interpreti: Isa Miranda, Vittorio De Sica, Gino Cervi, Dina Gali, Luigi Almirante
23,00 REPLICA TELEGIORNALE
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Oh, la discreta TV degli ormai polverosi esordi... ! Spaziando in tre decenni di trasmissioni radiotelevisive e seguendo rigorosamente un criterio storico - vintage, non manca il momento di ripescare palinsesti riservati al piccolo schermo che ci riportano ai primi mesi di programmazione ufficiale, dopo anni ed anni di esperimenti continui e sicuramente utili per calibrare tutte le potenzialità di un mezzo di comunicazione nuovo quanto rivoluzionario.
Se volessimo paragonare le varie fasi di sviluppo della TV nel nostro Paese alla vita dell'uomo, potremmo identificare il concepimento a quei pochi mesi di trasmissioni in era fascista, tra il 1939 ed il fatidico 10 giugno 1940, con l'entrata in guerra; la nascita ed i relativi primi passi all'arco di tempo che va dal settembre 1949 allo stesso mese del '52; l'asilo, con conseguente primina, dal settembre 1952 al dicembre 1953 e poi, finalmente, il primo giorno di scuola datato 3 gennaio 1954.
Lo scolaro diligente e preparato, si sa, comincia la prima elementare con un proprio bagaglio di conoscenze, essenziali e determinanti ad un tempo, che gli tornano senz'altro utili per sviluppare al meglio il profitto, cose imparate direttamente o con l'aiuto delle insegnanti di scuola materna. In un certo senso, altrettanto fece la televisione italiana, che volle portare avanti anche nel corso dei primi mesi di trasmissioni ufficiali quei programmi varati negli ultimi mesi di un'era ormai sempre più impropriamente classificabile come sperimentale. Gli appuntamenti fissi (o quasi) ricorrenti dal gennaio al giugno del 1954 venivano messi in onda regolarmente già dall'autunno del 1953, mantenendo sempre e comunque le relative formule originarie. Ecco perchè la data del 3 gennaio 1954 è da ritenersi solo una formalità istituzionale.
Esisteva già nelle ultime settimane del '53 il primo programma della serata di quel 6 di aprile di 56 anni fa: si trattava di una delle tre rubriche dedicate alla musica leggera, genere non ancora monopolizzato dalla gioventù (benchè questa fosse comunque la fascia di età con il maggior numero di fruitori della canzone), che comparivano sul video con cadenza ora settimanale, ora quindicinale. Con Orchestra delle quindici e Settenote, anch'esse incominciate sul finire del precedente autunno, c'era questo I love you, je t'aime, io t'amo che a proprio modo era una sorta di hit parade internazionale, ambientata in un salotto buono, delle canzoni d'amore, eseguite rigorosamente dal vivo con l'accompagnamento di un complesso orchestrale, dai cantanti in voga, la cui presenza veniva decisa all'ultimo momento. In questo modo i divi della radio mostravano finalmente le loro fattezze, ma senza strafare. Contava di più l'arte dell'aspetto esteriore ed il pubblico lo capiva di sicuro: certo, le ragazze impazzivano per Achille Togliani ed i giovanotti lodavano la bellezza di Nilla Pizzi o Carla Boni, ma tutto era comunque relativo. Erano ancora di là da venire le idee riguardanti la musica leggera come business: se un motivo piaceva, bastava reperirne il 78 giri senza badare troppo all'interprete (ogni casa discografica aveva in catalogo la propria versione del brano richiesto). Nel 1954, comunque, chi si poteva permettere l'equipment adatto usufruiva pure dei primi dischi a 33 ed a 45 giri prodotti in Italia, seppur a tiratura relativamente limitata. Come la TV, anche il microsolco in vinile stava per rivoluzionare le abitudini del pubblico nostrano.
Resta da dire dei conduttori: a volte presentavano questi spettacolini giovani attori emergenti (come Febo Conti), mentre più frequenti erano gli interventi di attrici e caratteristi in voga tra le due guerre ed ormai un po' più stagionati, sicchè Virgilio Riento e Guglielmo Inglese si alternavano nell'animare Settenote, mentre una rassegna di canzoni d'amore non poteva che essere presentata da una donna bella ed affascinante, l'italo - norvegese Vivi Gioi, protagonista della stagione cinematografica dei telefoni bianchi e all'epoca di questo programma TV alla ricerca di un rilancio. Regista di I love you, je t'aime, io t'amo era invece Daniele D'Anza, futuro specialista in teleromanzi gialli.
Termina qui il nostro post: non ci resta che augurarvi un buon proseguimento di nottata e darvi appuntamento a domani.
Caramente vostro
CBNeas

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