martedì 29 ottobre 2013

Martedì 26 ottobre 1982 - 1


                                                    MATTINO - PRIMO POMERIGGIO

RETE UNO

12,30  MODERNI AGRICOLTORI
           Didattica agricola nella regione Lombardia
           Un programma di Luigi Fantoni
           Consulenza di Guido Duiella
           Regia di Sandro Pizzocchero
           (Dipartimento Scuola - Educazione)
    -      Spazio A
13,00  CRONACHE ITALIANE
           A cura di Franco Cetta
13,25  CHE TEMPO FA
     -     Spazio B
13,30  TG 1
14,00  ILLUSIONI PERDUTE
           di Honorè de Balzac
           Sceneggiato con Yves Bernier, Anne Vernon, Serge Maillant
           Riduzione e regia di Maurice Cazeneuve
           (Replica del 1967)
14,30  OGGI AL PARLAMENTO
14,40  IN DIRETTA CON IL TG 1
           A cura di Emilio Fede e Sandro Baldoni
15,00  LE TECNICHE E IL GUSTO
           (Dipartimento Scuola - Educazione)
    -      Spazio C

RETE DUE

12,30  IERI GIOVANI
           Attualità
    -     Spazio A
13,00  TG 2 - ORE TREDICI
    -     Spazio B
13,30  VIRGILIO, DUEMILA ANNI DI POESIA
           (Dipartimento Scuola - Educazione)
14,00  TANDEM
           Conduce Enza Sampò
14,05  VIDEOGAMES
            (ore 14,20  DORAEMON
                              Cartoni animati)
15,00  E' TROPPO STRANO
           Varietà

RETE TRE

Nessuna trasmissione in questa fascia oraria

CANALE 5

8,30  BUONGIORNO ITALIA
   -    CARTONI ANIMATI
         e le repliche dei telefilm:
   -    ASPETTANDO IL DOMANI
   -    UNA VITA DA VIVERE
   -    THE DOCTORS
12,00  BIS
           Quiz con Mike Bongiorno
12,30  IL PRANZO E' SERVITO
           Quiz con Corrado
           Regia di Lino Procacci
13,00  I PUFFI
           Cartoni animati
13,30  SCENEGGIATI:
    -      ASPETTANDO IL DOMANI
    -      SENTIERI
    -      UNA VITA DA VIVERE
    -      THE DOCTORS

RETEQUATTRO

9,50  DANCIN' DAYS
         Sceneggiato
10,30  AMANTI LATINI
           Film - Regia di Merwyn Le Roy
           Int. : Lana Turner, Ricardo Montalban
           Prod. : Metro Goldwyn Mayer
12,00  LA SQUADRIGLIA DELLE PECORE NERE
           Telefilm
13,00  CUORE
           Cartoni animati
13,30  MI BENEDICA, PADRE !
           Telefilm
           La campana di St Jude's
           (oppure Il primo miracolo di Padre Neil)
           Con Arthur Lowe
14,00  DANCIN' DAYS
           Sceneggiato
14,50  L'ANGELO SCARLATTO
           Film - Regia di Sidney Salkow
           Int. : Yvonne De Carlo, Rock Hudson
           Distr. : Universal

 ITALIA 1

9,30  HENRY E KIP
         Telefilm
9,55  MIMI' E LE RAGAZZE DELLA PALLAVOLO
         Cartoni animati
10,20  GENERAL HOSPITAL
           Sceneggiato
11,05  CANNON
           Telefilm
11,55  VITA DA STREGA
           Telefilm
12,20  L'INCREDIBILE COPPIA
           Cartoni animati
13,00  CALCIO SERIE A A DIFFUSIONE LOCALE
14,00  GENERAL HOSPITAL
           Sceneggiato
14,50  LA DONNA SCARLATTA
           Film - Regia di Jean Valère
           Int. : Monica Vitti, Robert Hossein, Maurice Ronet.
           Distr. ital. : P. E.A.

TMC - MONTECARLO

14,30  IL CIRCOLO PICKWICK
           Sceneggiato con Mario Pisu
           dal romanzo di Charles Dickens
           Regia di Ugo Gregoretti
--------------------------------------------------------------------- Non sempre capita di dedicare un post del nostro Focolare a quella che abbiamo più volte definito come l'ultima stagione del modo più classico di concepire la televisione, ossia seguendo un criterio essenzialmente informativo, sia esso basato sulla pura e semplice attualità, sia sulla divulgazione culturale, non senza giusti spiragli riservati all'intrattenimento per tutte le età e tutti i gusti. Siamo nel 1982 e già incombe la trasformazione, anzi, la nuova telemutazione dettata dalle emittenti commerciali: i televisori multicanale sono ormai in ogni casa e lo zapping con il telecomando è cosa comune tra i telespettatori, specie se sintonizzati sui canali privati e quindi pronti a praticarlo ogni volta che parte un'interruzione pubblicitaria.
Le reti televisive a diffusione nazionale sono ormai sette; crescono le trasmissioni rilevanti o comunque destinate a incontrare una certa popolarità. Anche le emittenti estere, là dove sono ancora ricevibili, hanno i loro fiori all'occhiello degni di nota.
Ad ogni modo, abbiamo raccolto (soprattutto e naturalmente tramite YouTube) moltissimo materiale filmato a proposito delle trasmissioni televisive messe in onda il 26 ottobre 1982 e per questa ragione, al fine di non rendere troppo prolisso il singolo post, abbiamo deciso di dividere l'argomento in tre parti (con i primi di novembre il discorso sarà completato), basandoci sui momenti della giornata, sicchè fra qualche riga incominceremo ad illustrare i programmi del mattino e del primo pomeriggio; a metà settimana (e comunque entro Ognissanti) ci soffermeremo sulle emissioni del pomeriggio più tardo; infine analizzeremo in un ultimo post le trasmissioni serali e pre-notturne.
Di conseguenza saranno tre anche le nostre annunciatrici - simbolo che sigleranno con la loro fotografia i nostri interventi. La prima è una ragazzina romana, ventunenne, che ha debuttato in sordina durante l'estate in RAI e che si è già accattivata le prime simpatie da parte dei telespettatori, al punto di guadagnarsi meritatamente proprio in quei giorni di fine ottobre la prima intervista (con tanto di servizio fotografico, dal quale abbiamo tratto lo scatto da noi qui inserito) su Sorrisi e Canzoni - TV. Il suo nome è Ilaria Moscato, seria professionista (sogna di recitare le tragedie greche) e donna moderna a un tempo (in estate arriva in via Teulada in sella a una moto di media cilindrata, con tanto di casco in testa; comunque le piace in genere darsi all'ippica, nel senso più letterale del termine). A incoraggiarla, il giorno del primo annuncio in diretta, sono state Maria Giovanna Elmi e Roberta Giusti, non a caso, con il senno del poi: infatti, quando la bella piemontese purtroppo sarà insidiata da un male inguaribile, sarà proprio Ilaria a sostituirla definitivamente, con tanto di assunzione. La graziosa Moscato acquisterà così una crescente popolarità: collaborerà nel 1990 con Raffaella Carrà aiutandola nella conduzione di Ricomincio da due (la trasmissione della Soca Dance e del Se fosse... ?); presenterà nel 1992 le ultime puntate di Almanacco del giorno dopo all'interno del non esaltante varietà pomeridiano Ci siamo condotto dal compianto Gigi Sabani e farà altre cose. La sera del 31 dicembre 1997 Ilaria leggerà le previsioni del tempo di Raiuno per l'ultima volta e il giorno dopo, 1° gennaio 1998, concluderà con l'ultimo turno di annunci l'attività. Ella comunque, dimettendosi da interna RAI e trasformandosi in collaboratrice a cachet, non rinuncerà a presentare varie rubriche, in particolare una dedicata alle automobili, Easy Driver. Inoltre, come da lei stessa dichiarato in una recentissima intervista per la rete televisiva SAT 2000, si trasformerà occasionalmente e per beneficenza in autrice di favole per bambini.

Ad aprire la nostra rassegna filmata è un cartone animato giapponese (siamo negli anni d'oro della diffusione degli anime televisivi nel nostro Paese) dedicato allo sport e dalle caratteristiche (anche) sentimentali, Mimì e le ragazze della pallavolo, uno spokon (come si dice in gergo) in onda sul fare delle dieci del mattino su Italia 1, allora network di proprietà della Rusconi Editore. Incominciamo con l'ascoltarne la sigla, cantata dalla diciassettenne Georgia Lepore:


Le guide televisive raramente portano l'esatta indicazione dei singoli episodi trasmessi di volta in volta, per cui facciamo a piacer nostro e scegliamo la puntata intitolata Pronte all'attacco:


Retequattro propone, destinandolo principalmente alle casalinghe, un film del 1953 a carattere sentimentale, una di quelle belle produzioni in Metrocolor (proviene infatti dagli stabilimenti del leone ruggente della MGM) affidate al già affermato Merwyn LeRoy con una Lana Turner nei panni di Nora Taylor, una ricca statunitense che decide di concedersi una vacanza brasiliana, magari per trovare l'uomo giusto (di nome Roberto Santos, con le fattezze di Ricardo Montalban). Il titolo della pellicola è Amanti latini ("Latin lovers"), film "da cassetta", certo, ma non proprio malvagio: godiamocelo assieme, in versione originale.


Le nuove emittenti hanno il pregio di ripescare telefilm già trasmessi dalla RAI alcuni anni prima e magari ampliarli con la prima visione italiana di episodi mancanti (per esempio, alle 11,05 su Italia 1 va in onda il poliziesco Cannon, in precedenza visto nella tarda serata del sabato tra il 1974 e il '76):


Da un mese e mezzo, su Canale 5, a Mike Bongiorno e il suo Bis si affianca Corrado Mantoni (che ancora collabora con la RAI, conducendo Fantastico 3 assieme a  Raffaella Carrà, Renato Zero e Gigi Sabani), il quale si sta facendo largo con Il pranzo è servito, con domande facili facili e giochetti abbastanza carini (proprio come nello stile del presentatore romano). In quel periodo a fianco di Corrado c'è la sola Linda Lorenzi: Vittorio Marsiglia il maggiordomo e Cinzia Petrini arriveranno negli anni successivi, così come Claudio Lippi in veste di sostituto di Mantoni quando questi comincerà ad avere i primi problemi di salute. Ad ogni modo tutti fischiettano l'orecchiabile motivetto della sigla, il cui autore è (come per la stragrande maggioranza delle trasmissioni dell'allora ancora unica emittente berlusconiana) Augusto Martelli:


A Il pranzo è servito seguono, attesissimi dai giovanissimi, I Puffi, e la sigla conferma il successo di Cristina D'Avena, la diciottenne bolognese di origine abruzzese che rinnova i fasti de Il valzer del moscerino specializzandosi in sigle per tutti i cartoni destinati alle reti del Biscione, sigle i cui testi si devono ad Alessandra Valeri Manera:


Nel primo pomeriggio irrompono sui teleschermi gli intriganti e avvincenti fumettoni provenienti dalle Americhe. Canale 5 dà il via al suo Pomeriggio con sentimento servendosi in quel periodo di una sigla speciale dell'intero contenitore, con tanto di videoclip (oggi introvabile) appositamente girato dal cantante sentimentale per eccellenza del periodo, Julio Iglesias, ormai di casa in Italia, sulle note del suo ultimo disco intitolato Sono un vagabondo:


La rete del Biscione punta sulle soap operas statunitensi e quotidianamente (dalle 13,30 alle 16,30, con repliche l'indomani mattina nel corso del contenitore Buongiorno Italia) trasmette consecutivamente quattro episodi di altrettanti sceneggiati che da tantissimo tempo appassionano le donne yankee. S'incomincia con Aspettando il domani:


Dopo aver ascoltato la sigla italiana, anch'essa composta e diretta da Augusto Martelli, vi mostriamo uno spezzone (peraltro dalla qualità complessivamente precaria) tratto da questa interminabile saga ("Search for tomorrow" è il titolo originale) trasmessa per quasi trentacinque anni Oltreoceano e ambientata nell'immaginaria città di Henderson, in lingua originale e con tanto di spot americano dei pannolini Pampers che offrivano nel 1980 la trasmissione, allora irradiata dalla CBS:


Anche la soap opera più longeva (come ben si sa, prese il via in radio qualche anno prima della Seconda Guerra Mondiale), The guiding light, è da poco giunta in Italia (prima nazione europea che la manda in onda) con il titolo di Sentieri e viene introdotta dalla voce del cantante sardo Tony De Rosas:


In quel periodo vanno in onda gli episodi trasmessi negli States durante il 1979: anche qui puntiamo su una nostra scelta e vi proponiamo, sempre in inglese, Diritti sicuri.


Segue Una vita da vivere ("One life to live"), sceneggiato più giovane (incominciò nel 1968) e comunque imperniato sull'abituale tematica dei contrasti sociali tra famiglie di ceti differenti. Di questa soap vi offriamo alcune sequenze andate per la prima volta in onda negli Stati Uniti nel 1979:


Conclude il Pomeriggio con sentimento una nuova puntata di The Doctors, serie che proprio in quegli anni, alle soglie della ventesima stagione di programmazione, cade in disgrazia in madrepatria e anche in Italia non viene accolta molto bene, forse per l'intreccio basato su contrasti e rivalità tra colleghi di lavoro (i medici di un ospedale del New England). Vi proponiamo (per intero e con tutti gli spot pubblicitari - quelli americani: una vera chicca - in esso inseriti) l'episodio del 19 marzo 1979:


The Doctors, come dice la storia delle soap operas televisive nordamericane, si è sempre contrapposta agli intrecci positivi di General Hospital, che da noi, in quel periodo, va invece in onda su Italia 1:


Retequattro, invece, forte dell'immediato accordo con Rete Globo, storica emittente televisiva brasiliana, continua ad orientarsi sulla versione latino-americana dei teleromanzi d'appendice, la cosiddetta telenovela. Archiviata con successo la breve serie de La schiava Isaura, sta volgendo invece al termine un altro sceneggiato ancor più fortunato, realizzato in Brasile quattro anni prima, che ha incollato davanti ai teleschermi donne e ragazze d'Italia sin dalla tarda primavera (e ricordiamo anche noi, in quelle prime settimane di Quarta Ginnasio, le corse delle compagne di classe all'uscita della scuola per piazzarsi in tempo davanti all'apparecchio video)...


Sonia Braga, interprete principale di Dancin' days, diventa così celebre anche in Italia, al punto che i film da lei girati negli Stati Uniti, dove nel frattempo ella si è trasferita (e che spesso sono coproduzioni con lo stesso Brasile), registrano ottimi incassi.
Di Dancin' days vi offriamo, finalmente in versione italiana, un condensato delle scene fondamentali per capire lo sviluppo dell'intreccio:


Entriamo ora in casa RAI per segnalare un nuovo programma della Rete Due che intende riservare ai giovani le ore pomeridiane: il titolo è Tandem e viene tenuto a battesimo dalla bravissima Enza Sampò, esempio più lampante di una raffinatezza tutta piemontese. Con lei giostrano l'attrice Emanuela Giordano (che alterna i passaggi televisivi agli spettacoli comici da lei interpretati nei teatri off con il vivacissimo - e oggi purtroppo scomparso - Daniele Formica, italo-irlandese), il ritrovato Marco Danè, l'ex-cantante Lino Fontis e un giovanotto ventiquattrenne, un certo Fabrizio Frizzi che in seguito avrà modo di crescere, arrivando anche al sabato sera. Più tardi Enza Sampò sarà rimpiazzata da una bellissima attrice milanese (anche quest'ultima oggi purtroppo non c'è più) di nome Paola Tanziani, già nota per aver partecipato, alcuni anni prima, a un curioso sceneggiato televisivo di e con Franca Valeri, Si, vendetta !
Oltre a gare di videogiochi che si alternano al Paroliamo (finalmente approdato in RAI, anche per motivi che vi spiegheremo fra breve e che riguardano la rete che fino a quel momento aveva veicolato con successo quel tipo di gioco di origine francese), vi sono degli spazi preregistrati d'importazione, riservati ovviamente al pubblico più giovane. Debutta in Italia un magico gatto spaziale (d'ideazione e produzione giapponese, ça va sans dire ) di nome Doràemon (Emanuela Giordano, però, quando lo annuncia cambia erroneamente e sistematicamente l'accento e lo chiama Doraèmon):


Avete ascoltato la versione integrale della sigla di testa, composta e cantata dai fratelli di Rocca di Papa (Roma) Guido e Maurizio De Angelis: ora invece vi mostriamo il primo dei due episodi diffusi quel pomeriggio, dal titolo La televisione di Nobita. Il doppiaggio italiano, contrariamente a quanto indicato nei titoli di coda, è quello realizzato in seguito per Mediaset:


Torneremo in seguito a Tandem e alle avventure di Doraemon: ora giunge invece il momento del revival, favorito da Tele Montecarlo, la quale da un po' di tempo ha stretto un accordo con la RAI, una sorta di scambio consistente in un insieme di nuovi format (tra i quali il già ricordato Paroliamo e Aboccaperta, trasmissione che arriverà sulla Rete Due fra poco, grazie alla quale Gianfranco Funari abbandona il cabaret e si dedica a moderare opinioni e prese di posizione della gente comune) con la contropartita di programmi d'archivio e di telefilm e cartoni stranieri i cui diritti per l'Italia appartengono proprio all'emittente di Stato. A proposito di programmi d'archvio, il palinsesto di TMC targato 26 ottobre 1982 si apre con la replica della seconda puntata di una felice e ardita operazione compiuta una quindicina d'anni prima da Ugo Gregoretti, ossia uno sceneggiato tratto da Il circolo Pickwick di Charles Dickens trattato secondo un impianto non teatrale, come gli altri teleromanzi del periodo, bensì televisivo, con tanto di presentatore in abiti moderni (Gregoretti stesso, ovviamente) che spiega e introduce con il brio e la vivacità richieste dal piccolo schermo situazioni e personaggi del celebre romanzo inglese ottocentesco, con tanto di interviste ai personaggi (e attori brillantissimi, come Mario Pisu, Leopoldo Trieste, un giovane Gigi Proietti - che canta anche la ballata dei titoli di coda, accompagnato da un chitarrista che nel 1967 - '68 è un cantautore italiano emergente, un certo Lucio Battisti -, per non parlare di una serie di incredibili e inattesi cameo come quello, in questa puntata, di Wanda Osiris):

                          

Il pomeriggio degli altri due network prosegue con altrettanti lungometraggi. Retequattro punta su un melodramma western con Yvonne De Carlo nei panni di una sensuale tenutaria di saloon che si finge vedova di Guerra di Secessione per conquistare un capitano di marina impersonato da Rock Hudson, L'angelo scarlatto:

 

 Anche Italia 1 propone un film nel cui titolo c'è qualcosa di scarlatto... esattamente una donna, e che donna ! E' Monica Vitti, in trasferta francese, nel personaggio di una ragazza che intende vendicarsi sul reprobo ex-amante e poi farla finita, senonchè incontra sulla propria strada un altro uomo che la invita a soprassedere:

               
La Signora Ceciarelli era di casa Oltralpe, ove aveva raggiunto grande notorietà grazie ai tanti film impegnati girati con il regista Michelangelo Antonioni, allora suo compagno. Abbiamo trovato, a corredo di questo richiamo a "La femme ecarlatte"  un'intervista che pochissimo tempo dopo la Vitti rilasciò a TF1, principale rete televisiva transalpina, sfoggiando un francese quasi perfetto:


Torniamo ancora a Tandem per segnalare la messa in onda nel proprio interno di un programma televisivo statunitense dedicato a uomini prodigiosi e a fenomeni paranormali spesso in chiave scientifica, That's incredible !, che in italiano diventa E' troppo strano ! e incuriosisce anche il nostro pubblico giovane, pur se non ottiene un successo particolare. La nostra edizione propone un doppiaggio che s'inserisce sulle voci originali, a mo' di traduzione pseudo-simultanea: purtroppo, però, su YouTube solo utenti nordamericani hanno postato inserti tratti da That's incredible, appunto. Vediamone insieme comunque uno:

        
Con That's incredible ! si conclude la prima parte di questa che sta sviluppandosi come una lunghissima e particolareggiata cavalcata sulla tivù del 26 ottobre 1982. Aspettate qualche giorno e avrete la seconda puntata: per intanto vi ringraziamo per la cortese attenzione e vi salutiamo caramente.

A prestissimo, dunque ! ! !

CBNeas

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Non dimenticate

LUNARIO DEI GIORNI DI TELE
di Cesare Borrometi
                             

  La TV degli anni d'oro come non è stata mai narrata


Con il passare degli anni crescono sempre più la nostalgia e l'interesse per la vecchia TV di qualità: appositi canali digitali, siti Internet dedicati, pubblicazioni periodiche, tanto nelle edicole quanto nei negozi specializzati; DVD contenenti, tutte o in parte, storiche trasmissioni di ieri, libri a carattere storico-rievocativo godono di un pubblico scelto, appassionato e spesso anche esigente. Eppure c’era una lacuna da colmare: un almanacco, un lunario che raccogliesse, giorno per giorno, una vasta gamma di programmi di quel periodo d’oro, dal varietà allo sceneggiato, dalla pubblicità all’informazione, dalla TV dei ragazzi al teatro e alla cultura, lo sport e via dicendo. In tutto 366 titoli, uno per ogni giorno dell’anno, scelti in base alla relativa data di trasmissione (o di inizio serie per i programmi a puntate) o ad eventi particolari atti a determinarne il successo, e corredati da schede tecniche, presentazioni e commenti. Questa lacuna viene oggi colmata da Cesare Borrometi, ideatore di una formula che senz’altro cambierà il modo di gestire la storiografia sull’argomento: fermo intendimento dell’autore è di produrre nel tempo ulteriori libri del genere, fornendo all’appassionato, allo studioso e al curioso un panorama il più possibile preciso dei giorni, dei mesi e degli anni che hanno visto sbocciare trasmissioni e personaggi di fama del “piccolo schermo" da riscoprire e rivalutare.



MEF Firenze Libri - Pagine: 330

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giovedì 24 ottobre 2013

Sabato 20 ottobre 1973 (Radio - 2)




                                                       POMERIGGIO - SERA
                                                 
PROGRAMMA NAZIONALE

14,50  INCONTRI CON LA SCIENZA
           Eclissi mutue dei satelliti di Giove
           Colloquio con Guglielmo Righini
15,00  GIORNALE RADIO
15,10  SORELLA RADIO
           Trasmissione per gli infermi
15,45  Dall'Auditorium A di Via Asiago in Roma
           Amurri e Verde presentano
           GRAN VARIETA'
           Spettacolo della domenica con Johnny Dorelli e la partecipazione di Loretta Goggi, Alberto Lupo, Enrico Montesano, Paola Pitagora, Catherine Spaak, Ugo Tognazzi, Ornella Vanoni.
           Orchestra diretta da Marcello De Martino
           Regia di Federico Sanguigni
           (Replica dal Secondo Programma)
   -      Sette Sere Perugina

           Per il Friuli - Venezia Giulia
15,10  FRA GLI AMICI DELLA MUSICA
           Trieste
           Proposte e incontri di Giulio Viozzi
16,20  RITRATTI IN LETTERATURA
           Graziano Comite
           A cura di Claudio Martelli
16,40 - 17,00  CORI DELLA REGIONE AL XII CONCORSO INTERNAZIONALE DI CANTO CORALE " C. A. SEGHIZZI" DI GORIZIA

17,00  GIORNALE RADIO
           ESTRAZIONI DEL LOTTO
17,10  Incontri con l'autore
           a cura di Ruggero Jacobbi
           NERO COME UN CANARINO
           di Aldo Nicolaj
           Compagnia di prosa di Firenze della RAI con Lidia Alfonsi e Mario Feliciani
           e con Grazia Radicchi, Mico Cundari, Stefano Satta Flores, Giorgio Gusso
           Regia di Ruggero Jacobbi
18,40  ALLEGRAMENTE IN MUSICA

           Per il Trentino - Alto Adige
19,15  GAZZETTINO
19,30 - 19,45  MICROFONO SUL TRENTINO
                        Domani sport
                        A cura del Giornale Radio

19,30  CRONACHE DEL MEZZOGIORNO

                        Per il Friuli - Venezia Giulia
19,30 - 20,00  TRASMISSIONI GIORNALISTICHE REGIONALI
                        Cronache del lavoro e dell'economia nel Friuli - Venezia Giulia - Oggi alla Regione - Gazzettino
           Per la Sardegna
19,30  BROGLIACCIO PER LA DOMENICA
19,45 - 20,00  GAZZETTINO SARDO, edizione serale - SABATO SPORT
                        Per la Sicilia
19,30 - 20,00  IL GAZZETTINO DI SICILIA , 4a edizione

19,51  SUI NOSTRI MERCATI
20,00  GIORNALE RADIO
20,15  ASCOLTA, SI FA SERA
20,20  Appunti per una storia del jazz
           JAZZ CONCERTO
           L'erede di Buddy Bolden Freddie Keppard ovvero un musicista misconosciuto
21,00  VETRINA DEL DISCO
21,45  POLTRONISSIMA
           Controsettimanale dello spettacolo a cura di Mino Doletti
22,25  L'AVANGUARDIA TEATRALE: IL FUTURISMO
           Conversazione di Gianluigi Gazzetti
22,30  LETTERE SUL PENTAGRAMMA
           a cura di Gina Basso
23,00  GIORNALE RADIO
           Al termine:
    -     I PROGRAMMI DI DOMANI
    -     BUONANOTTE
          Pensieri e massime di fine giornata

SECONDO PROGRAMMA

14,30  TRASMISSIONI REGIONALI
14,50  Calcio - da Roma
           Radiocronaca dell'incontro
           ITALIA - SVIZZERA
           per la fase eliminatoria della Coppa del Mondo
          Radiocronista Enrico Ameri
          Dalla tribuna stampa Sandro Ciotti
          Dagli spogliatoi azzurri Ezio Luzzi

           Per il Trentino - Alto Adige
15,00  IL RODODENDRO
           Programma di varietà
           di Ezio Zermiani
15,30 - 16,30  PROGRAMMA MUSICALE
           Per la Sardegna
15,00  COMPLESSO ISOLANO DI MUSICA LEGGERA
15,20 - 16,00  PARLIAMONE PURE
                        Dialogo con gli ascoltatori
           Per la Sicilia
15,05  MUSICHE CARATTERISTICHE SICILIANE
           Con G. Scirè e F. Pollarolo
           Testi di G. Scirè
15,30  QUALCHE RITMO
16,00 - 16,30  MUSICA INSIEME

17,00  QUINCY JONES E LA SUA ORCHESTRA
17,20  ESTRAZIONI DEL LOTTO
17,25  BOLLETTINO DEL MARE
17,30  SPECIALE GR
           Fatti e uomini di cui si parla
           Edizione della sera
17,50  PING-PONG
           Un programma di Simonetta Gomez
18,05  QUANDO LA GENTE CANTA
           Musiche e interpreti del folk italiano presentati da Otello Profazio
18,30  GIORNALE RADIO
18,35  DETTO "INTER NOS"
           Personaggi seri e musica leggera
           Presenta Marina Como
           Realizzazione di Bruno Perna
19,00  LA RADIOLACCIA
           Programma di Corrado Martucci e Riccardo Pazzaglia
19,30  RADIOSERA
19,55  LE CANZONI DELLE STELLE
20,10  LUCREZIA BORGIA
           Melodramma in un prologo e due atti di Felice Romani
           (da Victor Hugo)
          Musica di GAETANO DONIZETTI
          Con Montserrat Caballè, Alfredo Kraus, Ezio Flagello, Shirley Verrett, Franco Ricciardi, Ferruccio Mazzoli, Fernando Iacopucci, Robert Amis El Hage
          Direttore Jonel Perlea
          Orchestra d'Opera e Coro della RCA Victor italiana
          Maestro del Coro: Nino Antonellini
          (Edizione discografica: RCA Red Seal)
          Nell'intervallo: SU IL SIPARIO
22,30  GIORNALE RADIO
22,43  DAL V CANALE DELLA FILODIFFUSIONE:
           MUSICA LEGGERA
           Nell'intervallo (ore 23,00):
           BOLLETTINO DEL MARE
24,00  GIORNALE RADIO
0,06 - 5,59  NOTTURNO ITALIANO

TERZO PROGRAMMA

14,20  GUGLIELMO TELL
           Melodramma tragico in quattro atti di Victor Joseph Etienne de Jouy, Hippolyte Bis e Armand Marrast (da Friedrich Schiller)
           Testo italiano di Calisto Bassi
           Musica di GIOACHINO ROSSINI
           Con Dietrich Fischer-Dieskau, Gianni Jaia, Giuseppe Modesti, Enrico Campi, Anita Cerquetti.
           Direttore Mario Rossi
           Orchestra Sinfonica e Coro di Milano della Radiotelevisione Italiana
           Maestro del Coro Roberto Benaglio
17,10  LE OPINIONI DEGLI ALTRI
           Rassegna della stampa estera
17,20  CRITICA LETTERARIA E INDUSTRIA CULTURALE
           Conversazione di Lamberto Pignotti
17,25  GIORGIO FERRARI: IMPROVVISAZIONI PER ORGANO
17,55  PARLIAMO DI DUE INTERVISTE DI JAMES BOOWELL
18,15  CIFRE ALLA MANO
           a cura di Ferdinando di Fenizio
18,30  MUSICA LEGGERA
18,45  LA GRANDE PLATEA
           Settimanale di cinema e teatro
           a cura di Gian Luigi Rondi e Luciano Codignola
           Collaborazione di Claudio Novelli
19,15  CONCERTO DELLA SERA
           Musiche di Clementi, Saint-Saens, Schumann
20,15  TACCUINO
           di Maria Bellonci
20,30  L'APPRODO MUSICALE
           a cura di Leonardo Pinzaùti
21,00  IL GIORNALE DEL TERZO
21,20  SETTE ARTI
21,30  FESTIVAL D'OLANDA 1973
           Concerto Sinfonico
           Direttore
           Bruno Maderna
           Musiche di Bussotti, Boulez, Zimmermann.
           Orchestra Filarmonica e Coro della Radio Olandese
           (Registrazione effettuata il 6 luglio al Concertgebouw di Amsterdam dalla Radio Olandese)
22,50  Orsa minore
           IL MAESTRO PIP
           di Nello Saito
           Con Mariano Rigillo e Antonio Salinas
           Regia di Augusto Zucchi
           Al termine: CHIUSURA

MONTECENERI - SVIZZERA

I  Programma

14,45  Da Roma:
           Radiocronaca dell'incontro internazionale di calcio
           ITALIA - SVIZZERA
           (ore 15,50) INFORMAZIONI
17,15  Radio gioventù presenta
           LA TROTTOLA
18,00  INFORMAZIONI
18,05  VESUVIANA
18,15  VOCI DEL GRIGIONI ITALIANO
18,45  CRONACHE DELLA SVIZZERA ITALIANA
19,00  TWIST
19,15  NOTIZIARIO - ATTUALITA' - SPORT
19,45  MELODIE E CANZONI
20,00  IL DOCUMENTARIO
20,30  PARIS TOP-POP
21,00  RIBALTA INTERNAZIONALE
21,30  CAROSELLO MUSICALE
22,15  INFORMAZIONI
22,20  MUSICHE DI ARAM KHACHATOURIAN
23,00  NOTIZIARIO - CRONACHE - ATTUALITA'
23,25 - 24,00  PRIMA DI DORMIRE
                        Note sul pentagramma della musica dolce, in attesa della mezzanotte

II Programma

14,30  MONTEVERDI E DA PALESTRINA
15,00  SQUARCI
           Momenti di questa settimana sul Primo Programma
17,10  COMPLESSI LEGGERI
17,30  MUSICA IN FRAC
           Echi dai nostri concerti pubblici
           Musiche di Vivaldi e Haydn
18,00  PER LA DONNA
           Appuntamento settimanale
18,30  INFORMAZIONI
18,35  GAZZETTINO DEL CINEMA
19,00  PENTAGRAMMA DEL SABATO
           Passeggiata con cantanti e orchestre di musica leggera
20,00  DIARIO CULTURALE
20,15  SOLISTI DELLA SVIZZERA ITALIANA
           Musiche di Nardini, Duparc, Stàger
20,45  FINESTRA APERTA SUGLI SCRITTORI ITALIANI
21,15 - 22,30  RADIOCRONACHE SPORTIVE D'ATTUALITA'
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Il timbro vocale neutro e le rare immagini fotografiche dedicate hanno sempre tenuto gli annunciatori e soprattutto le annunciatrici radiofoniche al riparo da qualsivoglia forma di divismo. Quando esisteva la fotogenia, c'era la possibilità per i singoli di emigrare in televisione e guadagnarsi il successo popolare assoluto: chi rimaneva in radio scindeva la propria voce da tutto il resto... e dormiva sonni tranquilli al riparo da dichiarazioni d'amore da parte di persone sbrigativamente liquidate come mitomani, ma che forse soffrivano di solitudine e timidezza e avevano bisogno (qui in tutti i sensi) di una voce amica disposta ad aiutarli a risolvere i propri problemi personali... qui però rischiamo di addentrarci lungo un sentiero assai impervio atto a farci uscire fuori tema.
Solo in programmi come Voi ed io, Supersonic e, nel post-riforma, I giorni, l'annunciatrice o l'annunciatore si metteva in gioco, tirando fuori quel pizzico consentito della propria personalità, e magari alcuni nomi cominciavano ad essere associati alle voci già familiari.
La signora che vedete in uno scatto sempre tratto da un servizio pubblicato dal Radiocorriere-TV nella tarda estate del 1968 era originaria di Napoli, ma aveva ed ha sempre trasmesso da Roma. Il suo nome ? Liliana Sala. Ella fu tra le prime voci che tennero a battesimo, nel 1959, le trasmissioni della Filodiffusione, col tempo gestite in coabitazione dal centro di Roma e da quello di Torino (quest'ultimo si occupava essenzialmente dei programmi in stereofonia). In anni più vicini a noi ha insegnato la tecnica di dizione radiofonica alle nuove leve, le quali hanno fatto tesoro delle sue lezioni frutto di una lunga esperienza.

A Liliana Sala dedichiamo il banner introduttivo della seconda parte della nostra cavalcata inerente ai programmi radiofonici del 20 ottobre 1973, soprattutto alle emissioni pomeridiane e serali.

E' un pomeriggio in cui si parla tanto di Svizzera, non solo per la partita di calcio alla quale dedicheremo qualche riga più avanti, ma pure per certe scelte che sembrano volute, specialmente se poste praticamente in contrapposizione alla trasmissione dell'incontro.
Difatti, l'appuntamento con l'opera completa del sabato pomeriggio diffusa dal Terzo Programma riguarda il Guillaume Tell (o meglio, il Guglielmo Tell, dal momento che va in onda la versione italiana) di Gioachino Rossini, ultimo lavoro per il teatro del "cigno di Pesaro" ancora trentasettenne (il melodramma andò in scena per la prima volta nel 1829) e da quel momento più dedito alla vita mondana parigina e alla cucina che non alla musica attiva (scriverà altre cose, di tutt'altro sapore).
Prendendo spunto dal dramma romantico di Friedrich Schiller, in pieno stile "Sturm und Drang" (con l'esaltazione dell'eroe nazionale svizzero), con sullo sfondo l'amore contrastato, per ragioni politiche, tra Matilde d'Asburgo, sorella di Gessler, governatore d'Austria e nemico giurato degli Svizzeri nel Trecento, e il suo salvatore (ella stava rischiando di perire a causa di una valanga) Arnoldo, figlio del vecchio Melchthal, l'opera, assai lunga e complessa, si può chiaramente definire il prodigio del Rossini serio. Splendida e popolare la sinfonia (specie il travolgente finale); noto il numero di danza (obbligatorio secondo la prassi invalsa al tempo a Parigi) caratterizzato da un Passo a sei; celebri le singole arie dei tre protagonisti principali, ossia Selva opaca (Matilde), Resta immobile (Guglielmo, il quale si rivolge al figlioletto Jemmy in occasione della celeberrima prova della mela, bersaglio da colpire con la freccia e posto sulla testa del bambino) e la lunga scena di apertura dell'ultimo atto, affidata ad Arnoldo, in cui alla malinconia e alle preoccupazioni dell'aria O muto asil del pianto segue la travolgente cabaletta Corriam ! Voliam !, alla notizia, ricevuta dagli insorti svizzeri, della vile condanna di Guglielmo a morte sicura nel castello solitario di Kusmac, posto in mezzo al lago, come ripicca del nemico una volta scoperta una seconda freccia destinata a uccidere quest'ultimo. Bisognerà salvare Tell al più presto e allora... tutti al Lago dei Quattro Cantoni, ove si trova lo stesso protagonista, riuscito a fuggire e in grado quindi di sorprendere e sgominare tutti i nemici. Il trionfo viene celebrato proprio mentre la tempesta finisce e si schiarisce il cielo: tutti cantano alla libertà conquistata (sulle note di un tema assai familiare al pubblico italiano delle ultime quattro - cinque generazioni... e per tutt'altro discorso...).

Ascoltiamo insieme quindi l'intera opera Guglielmo Tell di Rossini, con il libretto italiano di Calisto Bassi, nella registrazione effettuata nell'aprile del 1956 al Teatro dell'Arte al Parco Sempione di Milano. Dirige il complesso sinfonico e corale della RAI lombarda Mario Rossi, con la collaborazione del Maestro Benaglio per gli inserti corali. Guglielmo è il baritono tedesco Dietrich Fischer-Dieskau, forse uno dei pochi artisti lirici di Germania ad aver affrontato il repertorio italiano con una dizione assai limpida. Matilde è Anita Cerquetti, promettente soprano che commise l'errore di cedere ancor giovane alle lusinghe di Mister John Culshaw e dei discografici inglesi della Decca per incidere La Gioconda di Ponchielli, opera che "rovina la voce", mentre Arnoldo è interpretato da Gianni Jaia, tenore pugliese (morto nel 2011) non famosissimo, ma comunque assai apprezzato da appassionati e intenditori. Per seguire il libretto,eccovi il relativo link del pregevole sito specializzato nordamericano (http://opera.stanford.edu/Rossini/GuillaumeTell/libretto.html):


Dopo l'opera (argomento che riprenderemo fra non molto, prendendo spunto dall'altro melodramma completo trasmesso dalla RAI quel giorno), eccoci finalmente allo sport. Sono in settantacinquemila allo Stadio Olimpico: in tribuna d'onore spiccano il Capo dello Stato Giovanni Leone e il suo successore (allora Presidente della Camera) Sandro Pertini... due avvocati che non hanno mai nascosto la passione per il football... la partita è assai delicata, perchè l'Italia ha 8 punti e deve vincere a tutti i costi l'incontro con la Svizzera (che a propria volta ha guadagnato 6 punti finora ed ha il vantaggio di dover disputare un'altra partita, il 18 novembre in Turchia) per staccare il biglietto alla volta di Monaco di Baviera, per i campionati mondiali del successivo giugno. Inutile nasconderlo: la tensione è altissima.


In piedi: Romeo Benetti, Luciano Spinosi, Giann Rivera, Dino Zoff, Francesco Morini, Gigi Riva. Accosciati: Fabio Capello, Giacinto Facchetti, Pietro Anastasi, Sandro Mazzola e Tarcisio Burgnich.
Ecco l'undici approntato da Valcareggi per la partita.

Pur non avendo a nostra disposizione i documenti sonori riferiti alla radiocronaca di Enrico Ameri, con le ormai consuete interviste di Sandro Ciotti ai colleghi della carta stampata e di Ezio Luzzi ai giocatori, abbiamo approntato un commento alla buona sulle immagni mute reperite su YouTube... meglio di niente...


Si va dunque a Monaco e i giornalisti interpellati da Ciotti analizzano soprattutto quei lati negativi che puntualmente pagheremo assai cari durante la competizione iridata di giugno....e che la fortunosa quanto esaltata vittoria di Londra nell'amichevole di novembre nasconderà furbescamente.

Dopo la partita, un po' di relax con un programma-riempitivo dedicato ad alcune interpretazioni dell'orchestra di un compositore e arrangiatore afro-americano tra i più vivaci e in gamba, Quincy Jones, divenuto famoso nel 1962 - '63 in tutto il mondo per un brano assai accattivante dal titolo Soul bossa nova


In tempi più recenti, il Maestro Jones ha saputo adeguare egregiamente le proprie scelte in sede di arrangiamento alle ritmiche odierne, incidendo dischi di sicura presa, atti a figurare nelle discoteche degli appassionati di un pop molto raffinato. Eccovi per esempio Snow creatures:


Un motivo buffo e carino, colonna sonora di un telefilm, da gennaio diventerà la sigletta di periodici interventi radiofonici animati da Walter Chiari e intitolati Un giro di Walter: questo è The streetbeater.


Altra valida composizione di Quincy Jones è Money runner:


Finiamo il nostro breve omaggio a Quincy Jones con Chump change:


Si giunge a sera fluttuando tra i radiodrammi del Nazionale, le rubriche di spettacolo del Terzo e soprattutto una serie di interessanti programmi mandati in onda dal Secondo, dal folk sempre ben illustrato da un documentatissimo Otello Profazio a curiosi incontri, a cura di Marina Como, dedicati al rapporto tra uomini politici o di cultura e le canzonette, non ancora oggetto assai comune di analisi stilistica (salvi rari casi), fino all'ultima serie di quel programma demenziale nato nel 1967 con il titolo di Trattenimento in musica con Radio Ombra (e conseguenti polemiche), diventato nel '68 L'altra radio ed ora La radiolaccia, da un'idea di Riccardo Pazzaglia e Corrado Martucci (in definitiva, l'antenato mille volte millanta più raffinato de Lo zoo di 105 e Ciao Belli !, anche se molto meno ricordato rispetto al "fratello appena minore" Alto gradimento).
Poi è la volta dell'opera lirica, un melodramma musicato dal bergamasco Gaetano Donizetti che era senz'altro da ritenersi un lavoro minore, finche nel 1965, alla Carnegie Hall di New York, si decise di metterlo in programma in forma di concerto, anche con l'intento di far conoscere al pubblico statunitense una nuova cantante spagnola, Montserrat Caballè... e fu subito successo...


Questa che vedete sopra è la prima copertina del cofanetto contenente i 3 LP che racchiudono l'intera Lucrezia Borgia donizettiana pubblicata nel 1967 dalla RCA Victor: incisione effettuata negli studi di Roma del colosso discografico statunitense, capace di sfruttare alla grande la possibiità di registrare in Europa per risparmiare sulle tasse imposte dai regolamenti sindacali dei musicisti di Oltreoceano.
Come gli inglesi John Culshaw per la Decca e Walter Legge per la EMI, anche la RCA puntava su un produttore con gli attributi, che non si lasciava sfuggire l'opportunità di affidare al disco i grandi successi del Met, magari sostituendo accortamente gli artisti legati contrattualmente ad altre etichette. Veniva dall'Ohio e si chiamava Richard Mohr.

Scritta a tempo di record (meno di un mese) da Donizetti su libretto del prolifico Felice Romani, Lucrezia Borgia andò in scena al Teatro alla Scala di Milano il 26 dicembre del 1833 ed ebbe un buon successo. Col tempo, però, quest'opera cadde nel'oblio, dal quale sarebbe uscita definitivamente,appunto, nel 1965.

La trama prende spunto dal dramma di Victor Hugo e si articola in un prologo e due atti. Il sipario si alza sulla terrazza di Palazzo Grimani a Venezia, nel pieno di una festa mascherata. Due ragazzi, l'adolescente Maffio Orsini (qui il mezzosoprano afro-americano Shrley Verrett) e il giovane Gennaro (interpretato in questa registrazione dal tenore spagnolo Alfredo Kraus), si incontrano casualmente con Gubetta (il basso Vito Maria Brunetti), spia al servizio della duchessa di Ferrara Lucrezia Borgia (Montserrat Caballè). Gli uni esaltano Venezia di notte; l'altro tesse le lodi della corte estense, ma viene zittito non appena nomina proprio la duchessa, nota per la sua crudeltà. Inoltre qualcuno ha profetizzato la morte sia di Orsini che di Gennaro per mano della stessa Borgia, ma questo aspetto lascia il tempo che trova. La festa prosegue: Maffio va via con gli altri, mentre rimane solo Gennaro, che dorme profondamente. A un certo punto, quasi furtivamente, scende da una gondola una dama in maschera...


LUCREZIA
Si voli il primo a cogliere
bacio d'un santo amore,
quell'innocente core
riposi sul mio cor.
Un dolce sogno, un'estasi,
un lusinghiero incanto !
La vita a lui d'accanto
delizia fia d'amor.
Si voli il primo a cogliere, ecc.

(N.B.: questa cabaletta, presente in questa versione discografica, venne a suo tempo composta da Donizetti in un secondo momento appositamente per il soprano Giulia Grisi. Dopo l'allestimento del Met di cui sopra e il conseguente rilancio internazionale della Lucrezia Borgia, Si voli il primo a cogliere è stata eseguita saltuariamente e omessa dall'altra importante edizione discografica completa, pubblicata alla fine degli anni Settanta dalla Decca con l'australiana Joan Sutherland nel ruolo della protagonista e Marylin Horne (Maffio Orsini), Ingvar Wixell (Il Duca Alfonso d'Este) e Jaime Aragall (Gennaro). National Philharmonic Orchestra diretta da Richard Bonynge)


Gennaro si sveglia a fianco della donna misteriosa, ovviamente ignorandone la reale identità, e ne viene favorevolmente impressionato. Il dialogo tra lui e Lucrezia cade presto su un delicato argomento, che Gennaro enuncia nel seguente modo:



Il prologo si chiude con una scena assai concitata e drammatica: Maffio Orsini riconosce Lucrezia e l'accusa di avergli ucciso il fratello. Ne segue uno scontro tra la duchessa e gli amici del ragazzo: Gennaro, fuori di sè, spinge fuori Lucrezia e questa sviene.
Con il primo atto ci spostiamo a Ferrara, ove si è trasferito Gennaro con un'ambasceria veneziana: il giovane ha preso alloggio in una villetta nei dintorni del palazzo ducale. Alfonso d'Este (ruolo qui ricoperto dal basso italo-americano Ezio Flagello), geloso di Lucrezia, avvampa d'ira e studia il da farsi con il suo fido Rustighello (canta il tenore Giuseppe Baratti) con l'intento di cacciare Gennaro nei guai:

                                                            Duca



Gennaro reagisce duramente allo scherno degli amici che lo accusano di essere caduto suo malgrado nei lacci amorosi di Lucrezia, cancellando con un pugnale la B del cognome della duchessa scritto all'ingresso del palazzo. In seguito arrestato, Gennaro attende di essere giustiziato con il veleno misto al vino e la spada, anche perchè confessa di aver compiuto lo sfregio del nome. Lucrezia tenta di convincere il marito a risparmiare Gennaro, ma inutilmente: anzi, toccherà a lei far bere a Gennaro il vino avvelenato. Eppure...



Ultimo atto: nella casa della principessa Negroni è in corso un banchetto al quale partecipa pure Gennaro, alfine convinto dopo non poche reticenze da Maffio Orsini. Quest'ultimo intona un brindisi per tutta la brigata:






Le voci interne sono quelle degli sgherri di Lucrezia, la quale subito dopo si materializza rivelando di essersi vendicata (avvalorando così la profezia rivelata da Maffio durante il prologo) avvelenando il vino che i commensali hanno appena bevuto. Muoiono tutti, compreso Gennaro, al quale Lucrezia rivela appena in tempo di essere lei la madre misteriosa di cui egli aveva sentito parlare sin da piccolo:


Con la Lucrezia Borgia di Donizetti completiamo così il nostro viaggio nei programmi radiofonici del 20 ottobre 1973. Sperando di avervi fatto cosa gradita anche affrontando tematiche più "dotte" come il melodramma, vi ringraziamo per l'attenzione e vi diamo appuntamento al prossimo intervento.

Un caro saluto a tutti voi da

CBNeas

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Non dimenticate

LUNARIO DEI GIORNI DI TELE
di Cesare Borrometi
                             

  La TV degli anni d'oro come non è stata mai narrata


Con il passare degli anni crescono sempre più la nostalgia e l'interesse per la vecchia TV di qualità: appositi canali digitali, siti Internet dedicati, pubblicazioni periodiche, tanto nelle edicole quanto nei negozi specializzati; DVD contenenti, tutte o in parte, storiche trasmissioni di ieri, libri a carattere storico-rievocativo godono di un pubblico scelto, appassionato e spesso anche esigente. Eppure c’era una lacuna da colmare: un almanacco, un lunario che raccogliesse, giorno per giorno, una vasta gamma di programmi di quel periodo d’oro, dal varietà allo sceneggiato, dalla pubblicità all’informazione, dalla TV dei ragazzi al teatro e alla cultura, lo sport e via dicendo. In tutto 366 titoli, uno per ogni giorno dell’anno, scelti in base alla relativa data di trasmissione (o di inizio serie per i programmi a puntate) o ad eventi particolari atti a determinarne il successo, e corredati da schede tecniche, presentazioni e commenti. Questa lacuna viene oggi colmata da Cesare Borrometi, ideatore di una formula che senz’altro cambierà il modo di gestire la storiografia sull’argomento: fermo intendimento dell’autore è di produrre nel tempo ulteriori libri del genere, fornendo all’appassionato, allo studioso e al curioso un panorama il più possibile preciso dei giorni, dei mesi e degli anni che hanno visto sbocciare trasmissioni e personaggi di fama del “piccolo schermo" da riscoprire e rivalutare.



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