sabato 3 aprile 2010

Giovedì 3 aprile 1969 (Radio)


PROGRAMMA NAZIONALE

6,30 SEGNALE ORARIO
- CORSO DI LINGUA FRANCESE, a cura di Henri Arcaini
- PER SOLA ORCHESTRA

Per la Campania
6,45 - 8,00 GOOD MORNING FROM NAPLES
Trasmissione in inglese per il personale della NATO

7,00 GIORNALE RADIO
7,10 MUSICA STOP

Per il Friuli - Venezia Giulia
7,15 - 7,30 GAZZETTINO FRIULI - VENEZIA GIULIA
Per Abruzzo e Molise
7,30 - 7,50 VECCHIE E NUOVE MUSICHE
Per la Sicilia
7,30 - 7,45 IL GAZZETTINO DI SICILIA

7,37 PARI E DISPARI
8,00 GIORNALE RADIO - SUI GIORNALI DI STAMANE
8,30 LE CANZONI DEL MATTINO
9,00 I NOSTRI FIGLI (Conversazione)
- Manetti e Roberts
9,06 COLONNA MUSICALE
10,00 GIORNALE RADIO
- Malto Kneipp
10,05 LE ORE DELLA MUSICA (I parte)
September song (Orchestra Mantovani) - Domani, domani (Shirley Bassey) - Donna Rosa (Nino Ferrer) - Le monde est gris, le monde est bleu (Eric Charden) - A che serve volare (Roberto Carlos) - What's new, Pussycat ? (Orchestra David Rose) - Nostalgia (Sylvie Vartan) - Tonight (Orchestra Ralph Marterie) - Tu che m'hai preso il cuor (Gianni Morandi) - Cielito lindo (Frank Pourcel) - A swingin' safari (Bert Kaempfert) - Mattino (Al Bano) - Fever (The Hassles) - Se tu ragazzo mio (Gabriella Ferri) - Finisce qui (Pino Calvi) et al.
11,00 LA NOSTRA SALUTE, a cura di Fulvio Rossi con la collaborazione di Paola Avetta
- Ditta Ruggero Benelli
11,08 LE ORE DELLA MUSICA (II parte)
Begin the beguine (The Ray Conniff Singers) - Ho capito che ti amo (Milva) - Big boss man (Elvis Presley) - Peek-a-boo (The New Vaudeville Band) - Teresa (Sergio Endrigo)
11,24 PER LA PASQUA: Programma speciale per la Settimana Santa
11,39 ANTOLOGIA OPERISTICA
(nell'intervallo - ore 12,00 circa: GIORNALE RADIO)
- Vecchia Romagna Buton
12,36 LETTERE APERTE: Rispondono i programmatori
12,42 PUNTO E VIRGOLA
12,53 GIORNO PER GIORNO
13,00 GIORNALE RADIO
13,15 ORCHESTRA DIRETTA DA CARAVELLI, BERT KAEMPFERT E BRUNO CANFORA

Per il Friuli - Venezia Giulia
13,15 PROGRAMMA MUSICALE

14,00 TRASMISSIONI REGIONALI
14,37 LISTINO BORSA DI MILANO
14,45 ZIBALDONE ITALIANO

Per il Friuli - Venezia Giulia
14,37 - 15,00 PROGRAMMA CULTURALE

- Nell'intervallo (ore 15,00):
GIORNALE RADIO

Per il Friuli - Venezia Giulia
15,10 - 15,18 LISTINO BORSA DI MILANO

- Tra le 15,30 e le 16,45:
Ciclismo da Napoli: radiocronaca della fase finale e dell'arrivo del Giro di Campania
15,45 I NOSTRI SUCCESSI (Fonit - Cetra)
16,00 PROGRAMMA PER I RAGAZZI
16,30 SPIRITUALS E GOSPEL SONGS
17,00 GIORNALE RADIO
17,05 DALLA BASILICA DI SAN GIOVANNI IN LATERANO: SANTA MESSA IN COENA DOMINI CELEBRATA DA SUA SANTITA' PAOLO VI
- Al termine:MUSICA SACRA
19,08 SUI NOSTRI MERCATI
19,13 MUSICHE DI BRAHMS
19,30 MUSICA PER ARCHI

Per il Trentino - Alto Adige
19,15 TRENTO SERA - BOLZANO SERA
19,30 - 19,45 'N GIRO AL SAS
Microfono sul Trentino
Per il Friuli - Venezia Giulia
19,30 OGGI ALLA REGIONE
19,45 - 20,00 GAZZETTINO DEL FRIULI - VENEZIA GIULIA
Per la Sardegna
19,45 - 20,00 GAZZETTINO SARDO
Per la Sicilia
19,30 IL GAZZETTINO DI SICILIA

20,00 GIORNALE RADIO
20,15 MUSICHE DI LUDWIG VAN BEETHOVEN
20,45 MUSICHE DI GIOVAN BATTISTA VIOTTI
21,00 GIUSEPPE VERDI: MESSA DA REQUIEM per soli, coro e orchestra (in memoria di Alessandro Manzoni)
22,25 CONCERTO DEL PIANISTA NIKITA MAGALOFF
23,00 GIORNALE RADIO - I PROGRAMMI DI DOMANI - BUONANOTTE

SECONDO PROGRAMMA

6,00 PRIMA DI COMINCIARE
Musiche del mattino presentate da Claudio Tallino
(Sorrisi e Canzoni TV)
- Nell'intervallo (ore 6,25):
BOLLETTINO PER I NAVIGANTI - GIORNALE RADIO
7,30 GIORNALE RADIO - ALMANACCO - L'HOBBY DEL GIORNO
7,43 BILIARDINO A TEMPO DI MUSICA
8,18 PARI E DISPARI
8,30 GIORNALE RADIO
- Cip Zoo
8,40 SIGNORI L'ORCHESTRA
9,15 ROMANTICA - Lavabiancheria Candy
9,30 GIORNALE RADIO - IL MONDO DI LEI
9,40 INTERLUDIO - Manetti e Roberts
10,00 FABIOLA
Romanzo di Nicholas Wiseman
- Invernizzi
10,17 CALDO E FREDDO - Dash
10,30 GIORNALE RADIO - CONTROLUCE
- Bio Presto
10,40 CHIAMATE ROMA 3131
Conversazioni telefoniche del mattino condotte da Franco Moccagatta, Gianni Boncompagni e Federica Taddei - Realizzazione di Ninì Perno
- Nell'intervallo (ore 11,30):
GIORNALE RADIO
12,15 GIORNALE RADIO
12,20 TRASMISSIONI REGIONALI
13,00 LA BELLA E LA BESTIA
Un programma di Bruno Colonnelli
con Gigliola Cinquetti e Paolo Villaggio - Regia di Roberto Bertea
- Confetto Falqui
13,30 GIORNALE RADIO - MEDIA DELLE VALUTE
13,35 CANTANO I CORI: PENNSYLVANIANS, LES SWINGLE SINGERS E NORMAN LUBOFF CHOIR
14,00 JUKE - BOX
Una famiglia (Memo Remigi) - Nostalgia (Rita Pavone) - Mrs. Robinson (I Royals) - Camminando e cantando (Sergio Endrigo) et al.
14,30 GIORNALE RADIO
14,45 MUSIC-BOX
15,00 IL PERSONAGGIO DEL POMERIGGIO: PADRE ERNESTO BALDUCCI
15,03 LA RASSEGNA DEL DISCO - Phonogram
15,15 SAGGI DI ALLIEVI DEI CONSERVATORI ITALIANI PER L'ANN0 SCOLASTICO 1967 - '68
- Nell'intervallo (ore 15,30):
GIORNALE RADIO
15,56 TRE MINUTI PER TE, a cura di Padre Virginio Rotondi
16,00 MERIDIANO DI ROMA
Settimanale di attualità
16,30 GIORNALE RADI0
16,35 LE CHIAVI DELLA MUSICA
17,00 BOLLETTINO PER I NAVIGANTI - BUON VIAGGIO
17,10 CONCERTI GROSSI
17,30 GIORNALE RADIO
17,35 W.A. MOZART: Quartetto in re minore K.421
18,00 MUSICA PER ARCHI
- Nell'intervallo:
NON TUTTO MA DI TUTTO (ore 18,20)
GIORNALE RADIO (ore 18,30)
18,55 SUI NOSTRI MERCATI
19,00 PAGINE PIANISTICHE
19,30 RADIOSERA - SETTE ARTI
19,50 L.M. CLERAMBAULT: Suite in do per clavicembalo
20,01 FUORIGIOCO - Cronache, personaggi e curiosità del campionato di calcio, a cura di Enrico Ameri e Gilberto Evangelisti
20,11 ANTOLOGIA VERDIANA
21,00 ITALIA CHE LAVORA
21,10 CONCERTO SINFONICO DIRETTO DA WILHELM FURTWAENGLER
21,55 BOLLETTINO PER I NAVIGANTI
22,00 GIORNALE RADIO
22,10 MUSICHE DI FRANZ JOSEPH HAYDN
22,30 MUSICHE DI DAVICO
23,00 CRONACHE DEL MEZZOGIORNO
23,10 MUSICHE DI AUTORI ITALIANI CONTEMPORANEI
24,00 GIORNALE RADIO
0,06 - 5,59 NOTTURNO DALL'ITALIA

TERZO PROGRAMMA

TRASMISSIONI SPECIALI (dalle 9,25 alle 10,00)
9,25 CONVERSAZIONE
9,30 MUSICHE DI JOHANN SEBASTIAN BACH

10,00 CONCERTO DI APERTURA
11,15 I QUARTETTI PER ARCHI DI BELA BARTOK
11,45 TASTIERE
12,10 UNIVERSITA' INTERNAZIONALE GUGLIELMO MARCONI
12,20 CIVILTA' STRUMENTALE ITALIANA
13,00 INTERMEZZO
14,00 ITINERARI OPERISTICI
14,30 IL DISCO IN VETRINA
15,10 MUSICHE DI OTTORINO RESPIGHI
15,30 CONCERTO DEL VIOLINISTA JASCHA HEIFETZ
16,10 MUSICHE D'OGGI
17,00 LE OPINIONI DEGLI ALTRI, rassegna della stampa estera
17,20 CORSO DI LINGUA FRANCESE, a cura di Henri Arcaini
(Replica dal Programma Nazionale)
17,45 MUSICHE DI MAX REGER
18,00 NOTIZIE DEL TERZO
18,15 QUADRANTE ECONOMICO
18,30 MUSICHE DI PAUL HINDEMITH
18,45 PAGINA APERTA
Settimanale di attualità culturale
19,15 CONCERTO DI OGNI SERA
20,30 IN ITALIA E ALL'ESTERO, selezione di periodici italiani
20,45 MARIA STUARDA
Tragedia lirica in tre atti
Musica di Gaetano Donizetti
- Nell'intervallo (ore 22,00):
IL GIORNALE DEL TERZO
- Al termine dell'opera:
CONVERSAZIONE - RIVISTA DELLE RIVISTE - BOLLETTINO DELLA TRANSITABILITA' DELLE STRADE STATALI
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Eccoci di nuovo qui dopo un paio di giorni d'assenza, appena in tempo per augurarvi una serena e felice Pasqua. Quest'oggi abbiamo aperto una serie di tre post consecutivi dedicati alla radio degli anni '60 - '70, i cui ricordi sono indubbiamente vivi in molti di voi, rammentando quel clima di voluta austerità e di rigoroso rispetto delle tradizioni religiose che caratterizzava i giorni del Triduo Pasquale in RAI. Dal pomeriggio del Giovedì Santo all'ora dello scioglimento delle campane, quindi per oltre 48 ore, si fermava tutto ciò che di allegro, ridanciano, leggero regnava nei palinsesti radiotelevisivi (pubblicità compresa) e si entrava in un clima più raccolto, dominato dalla grande Musica, preferibilmente sacra (con qualche apertura al genere melodrammatico serio ed agli spirituals), dai radiodrammi, dalle conversazioni religiose e, naturalmente, dai collegamenti con la Radio Vaticana per le celebrazioni dei riti da parte del Sommo Pontefice.
Per darvi un'idea di quello che accadeva in giorni come questi, abbiamo voluto scegliere (come avrete senz'altro capito dall'immagine leonardesca che introduce il post odierno) la programmazione radiofonica di un Giovedì Santo, in questo caso il 3 aprile del 1969, anche per farvi notare un certo stacco tra le trasmissioni del mattino e quelle della sera. Al mattino l'atmosfera era quasi quella di un giorno normale, sempre con musica leggera e canzoni, qualche finestra di comicità ed altro; con il primo pomeriggio subentrava un repertorio sempre leggero, ma un po' più lounge - come si dice oggi - . Sul fare della sera, invece, ecco che tutto cambiava completamente, con l' "invasione" (comunque gradita dagli appassionati) del repertorio musicale classico, magari di maggior presa (ferme restando le abituali emissioni del Terzo Programma). Quest'abitudine, che nel corso dell'anno si ripeteva pure il 2 novembre, venne mantenuta praticamente fino al 1976: l'arrivo delle radio libere, che raramente aprivano al sinfonico ed al cameristico, costrinse Mamma RAI a rompere una tradizione che, al di là del clima di mestizia richiesto dalle solennità religiose della Passione, Morte e Deposizione di Gesù Cristo, era comunque molto apprezzata, con buona pace dei bambini, che dovevano aspettare la sera di Pasqua per rivedere Carosello in TV, e di certi ragazzi, rassegnati a portarsi dietro la radio nella scampagnata di Pasquetta per poter finalmente conoscere la nuova classifica dei dischi più venduti (ovviamente, Hit Parade saltava il Venerdì Santo e andava in onda direttamente il Lunedì dell'Angelo, nella collocazione riservata alla consueta replica).
Naturalmente a farla da padrone era lo sterminato corpus di composizioni - soprattutto organistiche - di Johann Sebastian Bach (anche la mattina di quel Giovedì Santo di 41 anni fa, sul Terzo). Albert Schweitzer, il noto medico missionario che fu anche un apprezzato organista, ebbe modo di dare un'interpretazione obiettiva di Bach, mirando a riconoscere soprattutto i valori melodici e ritmici della sua opera, in contrapposizione a quelli esaltati dai romantici come espressione di un'eccezionale personalità. Egli riconobbe a Bach l'obiettività dell'artista che riusciva a liberarsi degli impulsi psicologici e si esprimeva con mezzi plastici e lineari, analoghi a quelli dell'arte pittorica. (E. Bornacin). E poichè in arte, generalmente, parlare di plasticità vuol dire cogliere i chiaroscuri, i contrasti tra ombra e luce, certamente è proprio nella produzione per organo che se ne trovano gli esempi più riusciti, a cominciare naturalmente dalla famosissima Toccata e fuga in re. Per quanto riguarda invece il lato più strettamente religioso delle composizioni del musicista originario di Eisenach, il livello di dramma - catarsi viene raggiunto in quel capolavoro che è la Passione secondo San Matteo, il cui struggente finale corale è un'altra perla a tutti nota.
La sera del 3 aprile 1969, invece, spazio alla più atipica, forse, tra le composizioni a carattere sacro: la Messa di Requiem che Giuseppe Verdi aveva cominciato a scrivere nel 1869 in previsione di un lavoro collettivo inteso a ricordare Gioachino Rossini, morto nel novembre del 1868 a Passy, in Francia, ma che poi finì nel nulla per difficoltà organizzative. Fu con la scomparsa di Alessandro Manzoni, nel maggio del 1873, che il barbuto operista di Busseto riprese in mano il materiale già scritto e lo ampliò, in modo da avere un'intera partitura da eseguire il giorno del primo anniversario della dipartita dell'autore de I promessi sposi. Infatti la prima esecuzione avvenne il 22 maggio del 1874, nella chiesa milanese di San Marco, con lo stesso Autore in veste di direttore d'orchestra. C'è molto di operistico e poco di tradizionalmente sacro in questa pur complessa partitura verdiana: travolgente nella sua altissima drammaticità il Dies irae; arioso l' Ingemisco tamquam reus del tenore solista; splendido e quasi festoso il Sanctus, solo per citare le parti più famose.
Scrisse il critico Neville Cardus, molti anni fa, nella presentazione di un'incisione discografica: Una Messa di Requiem: ma con una differenza. Raramente essa rispetta la sobrietà della tradizione musicale ecclesiastica. Vi scarseggia il rigore contrappuntistico. A volte la musica assume toni decisamente teatrali ed infiamma l'immaginazione con le sue visioni di terrore, suggerite dalla morte e dalla rovina eterna dell'uomo; continua è la lotta con il dubbio e la paura. Nè è facile trovarvi un'affermazione di fede; quella fede che la musica invoca in preghiera. La salvezza non è mai data per certa.

Terminiamo così questo nostro intervento, non prima di avervi rinnovato i nostri più fervidi auguri per la Santa Pasqua, e vi rimandiamo a domani, allorquando resteremo in tema di radio, ma cavalcheremo una pista sicuramente più leggera.
Un caro saluto da
CBNeas

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