martedì 28 maggio 2013

Domenica 27 maggio 1973 (Radio - 1)



MATTINO - PRIMO POMERIGGIO

PROGRAMMA NAZIONALE

6,00  SEGNALE ORARIO
         MATTUTINO MUSICALE (I parte)
         Wolfgang Amadeus Mozart: Piccola musica notturna K.525 (Professori dell'Orchestra Sinfonica di Roma della Radiotelevisione Italiana diretti da Armando La Rosa Parodi) -  Felix Mendelssohn-Bartholdy: La grotta di Fingal (Le Ebridi), ouverture (London Symphony Orchestra diretta da Peter Maag) - Hector Berlioz: Scena d'amore, da "Romeo e Giulietta",sinfonia drammatica (NBC Symphony Orchestra diretta da Arturo Toscanini) - Claude Debussy: Fètes, dai "Notturni per orchestra" (Boston Symphony Orchestra diretta da Charles Munch) - Manuel De Falla: Danza rituale del fuoco, dal balletto "L'amore stregone" (Orchestra della Radio Suisse Romande diretta da Ernest Ansermet)
6,52  ALMANACCO
7,00  MATTUTINO MUSICALE (II parte)
         Brani di Brahms e Cilea
7,20  IO E GLI AUTORI
7,35  CULTO EVANGELICO
8,00  GIORNALE RADIO
         SUI GIORNALI DI STAMANE
         Rassegna della stampa italiana
8,30  VITA NEI CAMPI
         Settimanale per gli agricoltori
         a cura di Antonio Tomassini

                    Per la Sardegna
8,30 - 9,00  IL SETTIMANALE DEGLI AGRICOLTORI, a cura del Gazzettino Sardo

9,00  MUSICA PER ARCHI
9,10  MONDO CATTOLICO
         Settimanale di fede e vita cristiana
         Editoriale di Costante Berselli. Onora il padre e la madre. Servizio di Gabriele Adani, Mario Puccinelli, G. Ricci
        La settimana: notizie e servizi dall'Italia e dall'estero
        La posta di Mondo Cattolico
9,30  SANTA MESSA
         in lingua italiana
         in collegamento con la Radio Vaticana, con breve omelia di Don Germano Pàttaro
10,15  MANTOVANI, OGGI
10,45  FOLK JOCKEY
           Un programma di Mario Colangeli

          Per il Friuli - Venezia Giulia
8,30  VITA NEI CAMPI
         Trasmissione per gli agricoltori del Friuli - Venezia Giulia
9,00  GAZZETTINO DEL FRIULI - VENEZIA GIULIA
9,10  COMPLESSO DIRETTO DA FRANCO RUSSO
9,40  INCONTRI DELLO SPIRITO
10,00  SANTA MESSA
           Dalla Cattedrale di San Giusto in Trieste
11,00 - 11,35  MOTIVI POPOLARI GIULIANI
                       Nell'intervallo (ore 11,15 circa)
                       PROGRAMMI DELLA SETTIMANA


11,35  QUARTA BOBINA
           Supplemento mensile del Circolo dei genitori
           a cura di Luciana Della Seta
12,00  VIA COL DISCO !
12,44  PIANETA MUSICA
13,00  GIORNALE RADIO
13,20  NOVE SUCCESSI PER NOVE CANTANTI
14,00  Ric e Gian presentano
           IL GAMBERETTO
           Quiz per ragazzi
           Testi di Faele
           Regia di Adolfo Perani
   -      Style Casa e Pic Nic

SECONDO PROGRAMMA

6,00  IL MATTINIERE
         Musiche e canzoni presentate da Adriano Mazzoletti
   -    Nell'intervallo (ore 6,24): BOLLETTINO DEL MARE
7,30  GIORNALE RADIO
         Al termine: BUON VIAGGIO
  -     FIAT
7,40  BUONGIORNO CON GLI SHOCKING BLUE E FRANCO REALE
         Un caffè, canzoni e poche righe
  -     Formaggino Invernizzi Milione
8,14  TUTTO ROCK
8,30  GIORNALE RADIO
8,40  IL MANGIADISCHI
9,14  DALL'ITALIA CON...
9,30  GIORNALE RADIO
9,35  Amurri e Verde presentano
         GRAN VARIETA'
         Spettacolo con Johnny Dorelli e la partecipazione di Isabella Biagini, Lando Buzzanca, Marcella, Alighiero Noschese, Luigi Proietti, Catherine Spaak
         Regia di Federico Sanguigni
  -     Succhi di frutta Nipiol V Buitoni
        Nell'intervallo (ore 10,30):
        GIORNALE RADIO
11,00  MUSICA IN CELLULOIDE
    -     All lavatrici
         Nell'intervallo (ore 11,30):
         GIORNALE RADIO
12,00  ANTEPRIMA SPORT
           Notizie e anticipazioni sugli avvenimenti del pomeriggio
           a cura di Roberto Bortoluzzi e Arnaldo Verri
     -    Norditalia Assicurazioni
12,15  CANZONI PER CANZONARE
12,30  UN DISCO PER L'ESTATE
           Fase eliminatoria. Ultima trasmissione. Risultati delle votazioni delle giurie per la scelta delle finaliste del sesto gruppo ed elenco definitivo delle 24 canzoni ammesse a Saint-Vincent
           Presenta Giancarlo Guardabassi
           Regia di Adriana Parrella
    -     Mira Lanza

                        Per il Trentino - Alto Adige
12,30 - 13,00  GAZZETTINO TRENTINO-ALTO ADIGE
                        TRA MONTI E VALLI
                        Trasmissione per gli agricoltori
                        CRONACHE - CORRIERE DEL TRENTINO - CORRIERE DELL'ALTO ADIGE - SPORT - IL TEMPO
                        Per il Friuli - Venezia Giulia
12,40 - 13,00  GAZZETTINO

13,30  GIORNALE RADIO
13,35  ALTO GRADIMENTO
           di Renzo Arbore e Gianni Boncompagni
           con la partecipazione di Mario Marenco, Franco e Giorgio Bracardi
           Regia di Massimiliano Fasan
    -     Piaggio
14,00  SUPPLEMENTI DI VITA REGIONALE


TERZO PROGRAMMA

9,05   TRASMISSIONI SPECIALI
          (sino alle 10,00)
    -     INCONTRI COL CANTO GREGORIANO
          a cura di Padre Raffaele Mario Baratta
9,25   LE CONVENIENZE TEATRALI DEL COMMEDIOGRAFO ANTONIO SOGRATI
          Conversazione di Gino Nogara
9,30   CORRIERE DALL'AMERICA
          Risposte de "La Voce dell'America" ai radioascoltatori italiani
9,45   PLACE DE L'ETOILE
          Istantanee dalla Francia
10,00  CONCERTO DI APERTURA
           Musiche di Schubert e Berlioz
11,00  MUSICA PER ORGANO
           di J.S. Bach e Messiaen
11,30  MUSICHE DI DANZA E DI SCENA
           di Prokofiev e W.A. Mozart
12,10  MITO E RAGIONE IN CESARE PAVESE
           Conversazione di Giovanni Lazzari
12,20  ITINERARI OPERISTICI
           L'OPERA VENEZIANA
           Musiche di Cesti, Cavalli, Legrenzi e Galuppi
13,00  FOLKLORE
           Musiche popolari di Francia e Irlanda
13,30  INTERMEZZO
           Musiche di J. Strauss jr. e Hummel
14,05  CONCERTO DEL QUARTETTO D'ARCHI UNGHERESE
           Musiche di Haydn, Schubert e Bartok


MONTECENERI - SVIZZERA

I Programma

7,00  NOTIZIARIO
7,05  CRONACHE DI IERI
7,10  LO SPORT - ARTI E LETTERE
7,20  MUSICA VARIA
8,00  NOTIZIARIO
8,05  MUSICA VARIA - NOTIZIE SULLA GIORNATA
8,30  ORA DELLA TERRA
         a cura di Angelo Frigerio
9,00  RUSTICANELLA
9,10  CONVERSAZIONE EVANGELICA DEL PASTORE FRANCO SCOPACASA
9,30  SANTA MESSA
10,15  I CENTO E UN VIOLINO
10,25  INFORMAZIONI
10,30  MUSICA OLTRE FRONTIERA
           Programma in multiplex organizzato da Radio Colonia in collaborazione con gli Studi di Vienna, Montecarlo, Ginevra, Lugano, la BBC di Londra, la Radio di Lubiana, Budapest, Dublino, Lisbona, Varsavia e Canada
11,30  ORCHESTRE VARIE
11,45  CONVERSAZIONE RELIGIOSA DI DON ISIDORO MARCIONETTI
12,00  LE NOSTRE CORALI
12,30  NOTIZIARIO - ATTUALITA' - SPORT
13,00  CANZONETTE
13,15  IL MINESTRONE (ALLA TICINESE)
           Regia di Battista Klainguti
14,00  INFORMAZIONI
14,05  TEMI LEGGERI
14,15  CASELLA POSTALE 230
           risponde a domande inerenti la medicina


II Programma

14,00  IN NERO E A COLORI
           Mezz'ora realizzata con la collaborazione degli artisti della Svizzera Italiana
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A salutare idealmente questo nuovo post radiofonico, diviso in tre parti e dettato da una precisa quanto assai apprezzata richiesta di cui parleremo più avanti, è un attore e annunciatore di Radio Milano, Renato Brasili. Assieme ad Alfredo Danti, Gino Capponi, Mario Malagamba e alle signore Tina Lavagna e Maria Brivio, Brasili fu presente nelle innumerevoli produzioni radiotelevisive (tanto locali, come il radiofonico Gazzettino Padano, quanto nazionali, come per esempio il Telegiornale sport quotidiano o La domenica sportiva, sempre sul piccolo schermo, oppure - come potrete sentire più avanti - gli annunci pubblicitari introduttivi a rilevanti spettacoli della radio) dovute alla sede RAI di Corso Sempione in Milano, e almeno fino al 1972-'73. La foto che abbiamo scelto (l'unica, peraltro, da noi rintracciata dopo un laborioso setaccio) risale comunque ai primi anni Sessanta ed è tratta da un'oggi introvabile collana discografica dedicata ai classici letterari italiani nei secoli, animata da voci assai assortite, da Marisa Borroni a Valentina Cortese, da Warner Bentivegna a Ottavio Fanfani, da Davide Montemurri a Gabriella Giacobbe, fino ad arrivare, appunto, a Renato Brasili: erano i bei tempi in cui anche le dizioni di poesie e romanzi trovavano posto nei cataloghi discografici, anche per fare concorrenza alla Collana Letteraria Documento della Cetra, forse la più prestigiosa di ogni epoca (l'unica che sia stata, in anni relativamente recenti, rimasterizzata quasi completamente in versione CD).

Mentre il problema delle televisioni locali via cavo mette praticamente in crisi un gabinetto- Andreotti assai tribolato,con il PSI all'opposizione e con la Destra illuminata del PLI compartecipe, degnamente rappresentata al Ministero del Tesoro da quell'ottimo statista nato in Inghilterra e rispondente al nome di Giovanni Malagodi (situazione generale che ringalluzzisce i militanti del MSI-DN, partito cresciuto non poco sia in Sicilia che in Calabria, e che provoca scontri con gli avversari di Sinistra), e mentre ancora si polemizza sulla vittoria della Juventus ai danni del Milan nel campionato di calcio di serie A (non serve certo a gettare acqua su tale fuoco l'attesa per la finale di Coppa dei Campioni tra i pigiami piemontesi e i lancieri di Amsterdam dell'Ajax, guidati dal fuoriclasse Johann Crujff ed espressione di quel calcio totale di cui già da tempo si parla), l'Italia si risveglia per l'ultima domenica di un maggio 1973 che sembra finire decentemente sotto il profilo climatico (altro che il tempo da lupi di 40 anni dopo, assai raro !), con i primi tepori e tanta voglia di svagarsi, in attesa del grande ponte dei giorni a venire, che partirà giovedì 31 con l'Ascensione e poi proseguirà sabato 2 con la Festa della Repubblica.

Ad augurare il buon giorno agli ascoltatori del Secondo Programma, con il consueto contorno di caffè, canzoni e poche righe, è un complesso olandese che non si è più saputo ripetere dopo il trionfo mondiale di Venus, nel 1969, gli Shocking Blue, peraltro capaci anche nei dischi successivi di ottime cose, per l'occasione proposte dai curatori della rubrica quotidiana. Si parte con Broken heart, con tanto di citazione beethoveniana a metà brano:


Altro brano abbastanza rilevante per il gruppo della compianta frontgirl Mariska Veres è Out of sight, out of mind, che risale al 1971:


Eccovi ora Give my love to the sunrise:


Il dinamico stile del cosiddetto Dutch pop è ben visibile anche in brani come il terzinato When I was a girl, la più recente incisione del complesso:


La rassegna si conclude con Rock in the sea:


La domenica mattina, poi, è il momento de Il mangiadischi, che quella volta si apre con un pezzo ispirato al tormentone mondiale dell'estate precedente, Pop corn di Kingsley: si tratta di Corny peanuts (motivetto utilizzato in quel periodo nei filmati pubblicitari dei Pavesini, a cominciare dal codino dei caroselli con Topo Gigio), che però nella versione del gruppo L'allegra compagnia s'intitola semplicemente Peanuts.


Si sta affermando alla grande anche da noi la ballata di una bella e brava cantautrice newyorkese, Carly Simon, moglie di James Taylor, la quale ha dedicato (molto probabilmente) a Warren Beatty, uno dei più noti dongiovanni hollywoodiani, questa You're so vain, motivo di punta del 33 giri No secrets:


Anche Israele, ogni tanto, si fa avanti nell'ambito della musica pop-rock: ecco i Jericho, i quali eseguono Hey man.


Un complessino di adolescenti emiliani abbastanza preparati musicalmente, segnalatosi in occasione della Gondola d'Argento 1972 a Venezia, sta avendo una certa fortuna con la sigla del programma televisivo del sabato pomeriggio subentrato dopo parecchi anni al glorioso Chissà chi lo sa, comunque ideato sempre da Cino Tortorella e condotto da Ettore Andenna: Pane, Burro e Marmellata eseguono Scacco al re, brano composto da Gerardo Carmine Gargiulo su testo dello stesso Tortorella, di Italo Terzoli ed Enrico Vaime.


I Ping Pong (che poi si chiameranno Bulldog e trionferanno nel 1976 con la popolarissima Doggy, Doggy) sono anch'essi emiliani e sono guidati da un bassista inglese trapiantato a Bologna, Alan Taylor, mentre il loro tastierista si chiama Celso Valli e più avanti diventerà il miglior arrangiatore italiano di canzoni. Curioso è questo loro pezzo dal titolo Caro Giuda, versione italiana (attribuita da alcuni ad Alberto Testa, da altri a Roberto Vecchioni) di un brano straniero:


Erba di casa mia è stata indubbiamente la canzone dell'inverno (a parte Questo piccolo grande amore e Il mio canto libero): nessuno immagina che bisognerà aspettare quindici anni per rivedere Massimo Ranieri in testa alle classifiche sia festivaliere che discografiche.


Abbiamo già detto, a proposito di un dato passaggio televisivo (http://ilfocolare-radiotv.blogspot.it/2013/05/domenica-13-maggio-1973.html), dell'utilizzo di Io, domani, interpretata da Marcella Bella, quale sigla finale della serie di Gran varietà in quel periodo. Vale la pena ricordare anche la canzone utilizzata nell'intervallo, prima del Giornale radio delle 10,30: si tratta della versione italiana di un ottimo pezzo inglese, What are you going to my love, lanciato dal complesso Brotherhood of Man e tradotto da Franco Califano con il titolo Una serata insieme a te. Cantano Catherine Spaak e Johnny Dorelli, allora moglie e marito:


Terminato il ciclo 1972 -'73 di Salve, ragazzi !, trasmissione domenicale del Programma Nazionale dedicata alle Forze Armate e splendidamente condotta dall'attore Sandro Merli, nella collocazione che segue la Santa Messa diffusa in collegamento con la Radio Vaticana è di scena la grande orchestra di Annunzio Paolo Mantovani (detto Arturo, come ben si sa, per la grande amicizia di famiglia con Toscanini), musicista inglese di origine veneziana. Viene trasmessa gran parte di un 33 giri uscito nel 1970 e intitolato Mantovani, today: abbiamo reperito alcuni estratti da esso e ve li proponiamo a nostra volta, a partire dall'arrangiamento Leaving on a jet plane, la canzone che ha rivelato il country boy John Denver. Ecco a voi, quindi, Mantovani e la sua orchestra:


Solo in seguito, e praticamente a fine carriera, Mantovani dovrà piegarsi alla forza dirompente delle insostituibili ritmiche (accadrà quando ci sarà il boom della musica da discoteca): per ora anche i pezzi più moderni godono dell'impronta classica che è il biglietto da visita dell'illustre musicista italo-britannico. Vogliate quindi ascoltare un'altra bella esecuzione, quella del tema principale dal film Un uomo da marciapiede (Midnight cowboy):


In questo LP all'occorrenza condensato per gli ascoltatori del Programma Nazionale RAI trova posto pure la sigla di un fortunato telefilm dal sapore western, Il Virginiano:


Concludiamo questa selezione di incisioni del ricco complesso diretto da Arturo Mantovani con un altro pezzo modernissimo, comunque ben orchestrato: Good morning, starshine ! dal musical Hair.


E' una domenica particolare, radiofonicamente parlando: mancano infatti all'appello Vetrina di Hit Parade e il radioquiz Il Gambero, annullati per far posto all'ultima eliminatoria radiofonica di Un disco per l'estate 1973, con la proclamazione delle 24 semifinaliste che a metà giugno si daranno battaglia a Saint-Vincent. I più votati, già in sede di prima fase, sono I Camaleonti, mentre l'ultimo è Francesco De Gregori, il quale però si prenderà subito la propria rivincita grazie al pubblico giovane e impegnato. Abbiamo già proposto un compendio delle canzoni immeritatamente eliminate dalla decima edizione del certame canoro organizzato da RAI ed AFI e ad esso vi rimandiamo (http://ilfocolare-radiotv.blogspot.it/2013/04/giovedi-26-aprile-1973-radio-1.html).

Non c'è Il Gambero, ma c'è invece la sua versione per i ragazzini delle ultime classi elementari e delle scuole medie, Il Gamberetto, programma che, pur avendo avuto vita breve (una serie nella primavera del 1972, in onda da Radio Roma e condotta da Franchi e Ingrassia; un'altra, più lunga, trasmessa da Milano sin dal gennaio 1973 e animata da Ric e Gian), è ancor oggi ricordato da quella generazione adolescenziale. Anzi, il nostro amico Sergio Mannu, l'ingegnere aerospaziale torinese con l'hobby della radiotelevisione di una volta, spesso intervenuto con azzeccatissimi post nel nostro blog, ci ha raccontato come andarono le cose esattamente quattro dècadi fa, quando anch'egli fece questa particolarissima esperienza, e ci ha pregato di pubblicare questo suo ricordo, cosa che facciamo con moltissimo piacere. A lui, quindi, la parola:



Mamma, hai letto che cosa dice il Radiocorriere ? Da fine marzo ci saràIl Gamberoper i bambini. E lo presenteranno Franco e Ciccio! Mi piacerebbe partecipare…”. Eravamo nel marzo 1972 e quasi non riuscivo a credere alla notizia, resa ancora più allettante da una bella fotografia a colori con Franco Franchi, Ciccio Ingrassia e un buffissimo gamberetto di panno Lenci, mascotte della trasmissione. Incredibile ma vero, il popolarequiz alla rovesciacondotto da Enzo Tortora e poi, dal novembre 1969, da Franco Nebbia, avrebbe finalmente avuto una versione adatta al pubblico più giovane. Onde verificare se la mia preparazione di brillante scolaro di Quinta Elementare fosse adeguata al gioco, mia mamma, mio papà ed io ascoltammo con la massima attenzione la puntata di domenica 26 marzo 1972, nella quale potemmo subito cogliere le principali differenze deIl Gamberettorispetto aIl Gambero: sei domande anziché sette, trentacinque secondi anziché trenta per rispondere a ognuna di esse, premi non in denaro ma in giochi, libri, vestiario e passatempi, articolati in buste: Prima Busta d’Oro per chi rispondeva correttamente a tutte le domande, Seconda Busta d’Oro per chi ne sbagliava una, Prima Busta d’Argento per due errori e così via, fino a un semplice pacco di libri per chi avesse fallito tutti e sei i quesiti. Con determinazione, ma anche con un po’ di emozione quasi fossi stato io a gareggiare fin da quel momento, risposi a tutte le domande facendo gongolare di gioia i miei genitori. Era la conferma che a quel gioco avrei potuto concorrere anch’io con buone probabilità di successo! Fu così che il giorno dopo mia mamma inviò la domanda di partecipazione aIl Gamberettospedendo unacartolina postalealla Casella Postale 400 – Torino, centro di smistamento di tutta la corrispondenza RAI di allora. Passarono diversi mesi e l’attesa venne piacevolmente ingannata ogni domenica partecipando al gioco nella serenità delle mura domestiche, ma sempre con la massima concentrazione.
Dopo la pausa estiva Il Gamberettoriprese nell’autunno 1972 con la conduzione di Ric e Gian, i bravissimi comici torinesi giunti allora all’apice del loro successo. Nel novembre 1972, ecco arrivare inaspettato un telegramma nel quale venivo invitato, insieme con due accompagnatori, a prendere parte alle selezioni del gioco. Era mercoledì 15 novembre 1972 e lo storico centro di produzione RAI di Torino in via Verdi 16, presso la Mole Antonelliana, pullulava di ragazzini accompagnati dai relativi genitori, desiderosi di un quarto d’ora di popolarità per i loro figlioli. Il colloquio era previsto per il primo pomeriggio, ma l’attesa si rivelò assai più lunga fino a che, verso le 18, venni invitato ad entrare in un’austera sala nella quale, ad un lungo tavolo, erano sedute varie persone dall’aria professorale tra cui un distinto signore coi baffi e un inseparabile sigaro toscano in bocca. Era nientemeno che Mario Soldati! Temendo di commettere unagaffenon osai chiedergli se fosse stato proprio lui, ma non ebbi di che pentirmene. Il celebre scrittore, giornalista e regista subalpino si dimostrò subito affabile, paterno e aperto al dialogo, ponendomi in particolare varie domande sul Collegio San Giuseppe che avevo appena cominciato a frequentare come studente di Prima Media. Mi dimostrai alquanto spigliato rispondendo con sicurezza a tutte le domande nonostante avessi solo undici anni, ma nulla mi venne detto sull’esito del colloquio.

Passati quasi sei mesi, avevo ormai deposto ogni sogno di gloria. All’improvviso, in un pomeriggio del mese di maggio 1973, arrivò un telegramma dalla sede RAI di Milano: insieme con i miei genitori, ero invitato a prendere parte alla registrazione di una puntata del gioco a premiIl Gamberetto”, che si sarebbe tenuta a Milano venerdì 18 maggio negli studi di corso Sempione 27. Lascio immaginare l’esplosione di gioia di mia mamma, di mio papà e anche mia, non disgiunta da una consistente dose di timor panico al pensiero di rispondere a sei domande davanti a un folto pubblico e soprattutto dinanzi a un microfono RAI…Venne il fatidico giorno e l’ingresso negli studi di corso Sempione fu uno di quei momenti che davvero valgono una vita. Per prima cosa fummo indirizzati alla cassa, dove ricevemmo un cospicuo rimborso per le spese di viaggio. Mentre mio papà sbrigava questa pratica vidi passare in lontananza, purtroppo assai affrettati, Mike Bongiorno, il Signor NoLudovico Peregrini e, a pochi metri di distanza, il giornalista Giorgio Vecchietti. Mia mamma ed io eravamo rapiti da quel mondo che, visto ogni giorno alla televisione in bianco e nero, era invece fatto da personaggi a colori, vivi e veri come nella più bella delle favole. Purtroppo, proprio il giorno prima (17 maggio) si era verificato un attentato dinamitardo in concomitanza dello scoprimento del busto in memoria del commissario Luigi Calabresi, assassinato l’anno prima. Per questo grave fatto, il personale della RAI scioperò in segno di protesta, per cui la prevista registrazione de Il Gamberettovenne posticipata a lunedì 21 maggio, nel primo pomeriggio. Tornati a Torino con un inevitabile pizzico di delusione, trascorremmo la domenica 20 maggio in fervente attesa non soltanto di tornare a Milano, ma di festeggiare la probabile Stella d’Oro del Milan, di cui ero e sono orgogliosamente tifoso, che doveva obbligatoriamente vincere a Verona per aggiudicarsi il decimo scudetto dopo aver condotto tutto il campionato alla testa della classifica. Quella domenica successero cose …che voi umani non immaginate nemmeno…”: il Milan perse 5-3 a Verona in un’allucinante partita dal sapore grottesco, la Juventus sconfisse per 2-1 la Roma negli ultimi minuti e lo scudetto rimase pertanto a Torino, gettando la Milano rossonera e tutti i tifosi milanisti nel più grande sconforto. Tale fu il mio dispiacere da piangere a dirotto per tutto il pomeriggio! Ma il giorno dopo avrei dovuto registrare la puntata deIl Gamberettoe dovevo tassativamente presentarmi sereno e coi nervi distesi. Così, dopo un pomeriggio d’inferno, la mattina dopo tornai a Milano, città della mia squadra del cuore caduta sotto gli strali di un destino avverso, come un eroe omerico. Ci ripresentammo pertanto in corso Sempione, dove stavolta non trovammo intoppi di alcun tipo. Per l’occasione, sarebbero state registrate due puntate: la penultima della seconda serie, cui avremmo preso parte, nell’ordine, una bambina di Firenze ed io; l’ultima, con un fanciullo di Oleggio (NO) e una ragazzina di Roma. Fummo fatti accomodare nell’ampio teatro in cui sarebbe avvenuta la registrazione, in uno stato d’animo che sprizzava gioia e tensione al tempo stesso. Quando arrivarono Ric e Gian, sorridenti e placidi come non mai, i nostri animi subito si rinfrancarono e i due bravi comici, perrompere il ghiaccio”, ci intervistarono chiedendoci il nostro nome, da dove provenivamo, quali erano i nostri interessi, se eravamo bravi a scuola ecc.  Dire quanto fossero adorabili Ric e Gian è ancora poco: il primo, dotato di una vervecomica irresistibile già solo a guardarlo, era vestitocasualcon un completo di jeans (pantaloni più giubbotto) e appariva assai più anziano di come comparisse in televisione, brizzolato, rugoso ed abbronzatissimo. Gian, invece, era in giacca e cravatta, secondo la moda anni ’70 che prevedeva larghe cravatte variopinte e pantaloni a zampa d’elefante. Il suo modo di fare era rassicurante e signorile, l’ideale complemento alla traboccante simpatia di Ric che non perdeva occasione per fare battute. Particolare importante: anch’io ero vestito secondo la moda anni ’70 ! Giaccablazerdi Facis Junior con emblema sul taschino, pantaloni in vigogna grigi e cravatta rossa a quadretti blu. Ed ecco entrare il pubblico, costituito dai migliori studenti delle scuole medie di Milano e dagli accompagnatori dei concorrenti, tra cui mia mamma e mio papà che non stavano nella pelle dalla gioia. Dalla cabina di regia partì la giocosa sigla di Gianfranco Intra ed una volta introdotta la puntata con uno sketch comico, Ric e Gian presentarono dapprima la piccola concorrente fiorentina che rispose brillantemente a tutte le su domande. Dopo un altro esilarante siparietto, ecco il sottoscritto che nell’occasione, pur provenendo da Torino, città dellaodiataJuventus, dichiarò in quel di Milano il suo amore per i colori rossoneri. Dalla platea si elevò la più memorabile standing ovation, come è possibile sentire nell’audioclip della puntata, andata in onda domenica 27 maggio 1973 sul Programma Nazionale alle ore 14 ed immortalata in un’audiocassetta poi diventata CD e ora file mp3:

(Noi aggiungiamo solo che abbiamo costruito un video alla buona, servendoci pure di alcune foto del nostro Sergio adolescente o poco meno... lo ringraziamo anche di questa gentile concessione: ricordiamo infine che le voci degli stacchetti pubblicitari sono del già citato Renato Brasili e di Maria Brivio):


Le trombe della vittoria sancirono il definitivo trionfo: avevo vinto la Prima Busta d’Oro! Mia mamma, che proprio un anno prima aveva dovuto affrontare dolorosissime vicende di salute, era al settimo cielo e mio papà altrettanto. Alla fine della registrazione, il pubblico festante si affollò attorno a Ric e Gian per chiedere gli autografi di rito e mia mamma, per l’occasione, tirò fuori dalla borsetta una fotocopia della mia pagella, su cui i due formidabili comici vergarono la loro firma unitamente ai più sinceri complimenti per il mio profitto scolastico.

Descrivere quanto fu gioioso il viaggio di ritorno a Torino è ancora poco. Arrivammo a Torino in tarda ora, mia mamma, mio papà, io e…il gamberetto di panno Lenci, proprio quello apparso nel Radiocorriere TV. Ciò che un anno prima sembrava un sogno impossibile era diventato una luminosa realtà! Nell’arco di alcuni mesi arrivarono a casa i regali vinti con la Prima Busta d’Oro, dei quali sono sopravvissuti a tutt’oggi il frigorifero portatile Style e l’Enciclopedia dei Ragazzi edita da Arnoldo Mondadori, che ancora adesso fa bella mostra di sé nella mia libreria. E se talvolta il mio animo si lascia prendere da momenti di sconforto, il ricordo di quella meravigliosa esperienza riscalda il mio cuore donandomi nuovo ottimismo e gioia di vivere, nel nome dei leopardiani versi tratti da “Le ricordanze”:


O speranze, speranze; ameni inganni

Della mia prima età! sempre, parlando,

Ritorno a voi; che per andar di tempo,

Per variar d'affetti e di pensieri,

Obbliarvi non so


Un saluto a tutti voi e grazie per l'attenzione ! ! !

Sergio Mannu



Siamo noi che ringraziamo Sergio per il suo freschissimo ricordo, celebrativo di un’esperienza davvero unica, una traccia indelebile e fondamentale per spiegare ai più giovani com’era la radio di una volta.
Avremmo ancora da raccontarvi altre trasmissioni di quella domenica, da farvi ascoltare altre musiche e canzoni: abbiate però la pazienza di attendere fino al 7-8 giugno, causa impegni personali, per riprendere assieme a noi la cavalcata dedicata alla radio del 27 maggio 1973.

Grazie a tutti voi e… a presto ! ! !

CBNeas
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Non dimenticate

LUNARIO DEI GIORNI DI TELE
di Cesare Borrometi
                             

  La TV degli anni d'oro come non è stata mai narrata


Con il passare degli anni crescono sempre più la nostalgia e l'interesse per la vecchia TV di qualità: appositi canali digitali, siti Internet dedicati, pubblicazioni periodiche, tanto nelle edicole quanto nei negozi specializzati; DVD contenenti, tutte o in parte, storiche trasmissioni di ieri, libri a carattere storico-rievocativo godono di un pubblico scelto, appassionato e spesso anche esigente. Eppure c’era una lacuna da colmare: un almanacco, un lunario che raccogliesse, giorno per giorno, una vasta gamma di programmi di quel periodo d’oro, dal varietà allo sceneggiato, dalla pubblicità all’informazione, dalla TV dei ragazzi al teatro e alla cultura, lo sport e via dicendo. In tutto 366 titoli, uno per ogni giorno dell’anno, scelti in base alla relativa data di trasmissione (o di inizio serie per i programmi a puntate) o ad eventi particolari atti a determinarne il successo, e corredati da schede tecniche, presentazioni e commenti. Questa lacuna viene oggi colmata da Cesare Borrometi, ideatore di una formula che senz’altro cambierà il modo di gestire la storiografia sull’argomento: fermo intendimento dell’autore è di produrre nel tempo ulteriori libri del genere, fornendo all’appassionato, allo studioso e al curioso un panorama il più possibile preciso dei giorni, dei mesi e degli anni che hanno visto sbocciare trasmissioni e personaggi di fama del “piccolo schermo" da riscoprire e rivalutare.


MEF Firenze Libri - Pagine: 330

Prezzo: Euro 29,00


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Inoltre 








potrete ascoltare




CESARE 





BORROMETI



 ospite di 
 
         MASSIMO EMANUELLI
 
 nella rubrica settimanale



L'ANGOLO 


DELLA SCUOLA



diffusa da varie radio web ed FM

in diverse collocazioni

dipendenti da emittente

a emittente.


Appuntamenti in web radio: 



(Mercoledì 29 maggio, ore 18,00

   e replica

  Lunedì 3 giugno, ore 12,00)




(Giovedì 30 maggio, ore 17,00

   e replica

  Sabato 1° giugno, ore 18,00)