martedì 2 febbraio 2010

Sabato 2 febbraio 1963

NAZIONALE

telescuola

Il Ministero della Pubblica Istruzione e la RAI-Radiotelevisione Italiana presentano:
SCUOLA MEDIA UNIFICATA
Prima classe
8,55 - 9,20 Matematica
Prof.ssa Liliana Artusi Chini
9,45 - 10,10 Italiano
Prof. Lamberto Valli
10,35 - 11,00 Educazione Artistica
Prof. Franco Bagni
11,25 - 11,50 Educazione Tecnica
Prof. Giulio Rizzardi Tempini
Seconda classe
8,30 - 8,55 Storia
Prof.ssa Maria Bonzano Strona
9,20 - 9,45 Latino
Prof. Gino Zennaro
10,10 - 10,35 Osservazioni Scientifiche
Prof.ssa Donvina Magagnoli
11,00- 11,25 Inglese
Prof. Antonio Amato
11,50 - 12,15 Educazione Musicale
Prof.ssa Gianna Perea Labia
12,15 - 12,40 Applicazioni Tecniche
Prof. Giorgio Luna

AVVIAMENTO PROFESSIONALE
a tipo Industriale ed Agrario

15,00 - 16,35 Terza Classe
Storia ed Educazione Civica
Prof. Riccardo Loreto
Matematica
Prof.ssa Maria Giovanna Platone
Religione
Fratel Anselmo FSC
Educazione Fisica
Prof.ssa Matilde Trombetta Franzini
Materie Tecniche ed Agrarie
Prof. Fausto Leonori

la TV dei ragazzi
17,30 GIRAMONDO
Cinegiornale dei ragazzi
Sommario:
- BELGIO: La torre di Anversa
- AUSTRALIA: Il serpentiere
- FRANCIA: Viaggio in Lapponia
- ITALIA: L'Arca di Noè
- OLANDA: I pupazzi di panpepato
e
Acqua a catinelle
della serie
Il Club dei Picchiatelli
18,05 LE AVVENTURE DI RIN TIN TIN
L'arma segreta
Telefilm - Regia di William Beaudine
Distr.: Screen Gems
Int.: Lee Aaker, James Brown, Joe Sawyer e Rin Tin Tin

ritorno a casa
18,30 Il Ministero della Pubblica Istruzione e la RAI-Radiotelevisione Italiana
presentano
NON E' MAI TROPPO TARDI
Secondo corso di istruzione popolare
Ins. Oreste Gasperini
Regia di Marcella Curti Gialdino
19,00 TELEGIORNALE
della sera - 1a edizione
ed
Estrazioni del Lotto
GONG (Kleenex - Industria Italiana Birra)
19,20 TEMPO LIBERO
Trasmissione per i lavoratori a cura di Bartolo Ciccardini e Vincenzo Incisa 19,55 SETTE GIORNI AL PARLAMENTO
a cura di Jader Jacobelli
20,15 TELEGIORNALE SPORT

ribalta accesa
20,25 SEGNALE ORARIO
TIC - TAC (Magnesia Bisurata - Telerie Bassetti - Caramelle Pip - Calze Ambrosiana)
PREVISIONI DEL TEMPO
20,30 TELEGIORNALE
della sera - 2a edizione
ARCOBALENO (Olà - Magazzini Upim - Lazzaroni - Pantalonificio Italiano - Invernizzi Gim - Brylcreem)
20,55 CAROSELLO
(1) Arrigoni - (2) Tè Ati - (3) Durban's - (4) Campari
I cortometraggi sono stati realizzati da: 1) Unionfilm - 2) Cinetelevisione - 3) Ondatelerama - 4) Cartoncine

21,05 STUDIO UNO
Realizzazione di Guido Sacerdote ed Antonello Falqui
con Zizì Jeanmaire, Walter Chiari, il Quartetto Cetra, Dany Saval, Don Lurio, le Bluebell Girls, Giancarlo Cobelli, Rita Pavone
Orchestra diretta da Bruno Canfora, con i 4 + 4 di Nora Orlandi
Coreografie di Don Lurio e Gino Landi
Scene di Cesarini Da Senigallia
Regia di Antonello Falqui
22,20 L'APPRODO
Settimanale di lettere ed arti
a cura di Leone Piccioni
con la collaborazione di Raimondo Musu
23,05 IL VANGELO E LA VITA
Spiegazione del Santo Vangelo a cura di Padre Carlo Cremona
Domenica III dopo l'Epifania: pregare con fede
23,20 MILANO: PALASPORT
Telecronaca diretta di alcune fasi della Sei giorni ciclistica internazionale
23,40 TELEGIORNALE
della notte

SECONDO

21,05 SEGNALE ORARIO
TELEGIORNALE
Edizione del 2°
21,15 DISNEYLAND
Favole, documenti ed immagini di Walt Disney
Il falconiere
Testo italiano di Roberto De Leonardis
Prod. Walt Disney
22,05 INTERMEZZO (Spic & Span - Camomilla Sogni d'oro - Chlorodont - Biscotti Limmits)
22,12 LO SCERIFFO
Henry Fonda
in
Il figliuol prodigo
Racconto sceneggiato - Regia di Tay Garnett
con Allen Case, Read Morgan
22,35 Dalla Sala Grande del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano
LE NOVE SINFONIE DI BEETHOVEN
dirette da Lovro Von Matacic
Presentazione di Mario Labroca
Sinfonia n. 5 in do op. 67: a) Allegro con brio, b) Andante con moto, c) Allegro, d) Allegro
Orchestra Sinfonica di Milano della Radiotelevisione Italiana
Ripresa televisiva di Carla Ragionieri
23,20 NOTTE SPORT
Notiziario
-------------------------------------------------------------------------------------Negli anni Sessanta, l'ancor giovane TV italiana fa vedere di avere i cosiddetti attributi per ben figurare anche a livello internazionale. Intuiscono il concetto e lo mettono sapientemente in pratica due signori intelligenti quanto competenti: un ex-farmacista mandrogno divenuto funzionario RAI ed abile produttore di spettacoli di varietà di nome Guido Sacerdote ed un introverso, pignolo ma raffinato regista di origine sarda, Antonello Falqui, che in gioventù aveva collaborato nientemeno che con Curzio Malaparte nella realizzazione del film diretto da quest'ultimo, Cristo Proibito. Dal 1957, cioè dai tempi dell'amatissimo Musichiere (sul quale di sicuro ci soffermeremo prossimamente), Sacerdote e Falqui lavorano insieme, mirando ad affiancare ai divi di casa nostra alcuni interessanti personaggi del music - hall internazionale, facendo del Lido di Parigi, del Palladium di Londra e naturalmente di Broadway le mete preferite per scritturare gli artisti più meritevoli. E così, se prima venivano invitate in via Teulada le stars straniere di passaggio a Roma per lavoro o altro, con i primi del 1961, in occasione del lancio del varietà televisivo Giardino d'inverno, lo studio numero 1 del Centro di produzione RAI capitolino diventa una vera e propria Broadway sul Tevere, governata dal rigore di Falqui e dalla pazienza e bontà di Sacerdote, che più confidenzialmente si fa chiamare dai colleghi Guidino. Giardino d'inverno si aggiudica la Silver Rose del primo concorso internazionale televisivo organizzato a Montreux, in Svizzera, dall'Unione Europea delle Radiodiffusioni (UER in francese; EBU in inglese). Inoltre il pubblico di casa nostra apprezza moltissimo lo show e ne chiede il bis. Si pensa di realizzare la nuova serie in autunno, per cui si parla di Giardino d'autunno, senonchè Dino Verde, autore dei testi, ha un'intuizione: " Poichè lavoriamo allo studio 1, che è come un porto di mare per artisti, perchè non intitoliamo lo spettacolo Studio Uno ? ". L'idea viene accolta da tutti in modo altamente favorevole. Il primo Studio Uno va in onda dall'ottobre 1961 al gennaio del '62 ed è un trionfo. Seguiranno altri tre cicli fino al 1966 (quattro se si considera pure l'inarrivabile Biblioteca di Studio Uno, attualmente reperibile nelle edicole in formato DVD).
La sera del 2 febbraio 1963 va in onda la settima puntata della seconda edizione di quello che sarà definito in una canzone lo spettacolo più della RAI-TV dal Quartetto Cetra. Tata, Felice, Virgilio e Lucia (l'unica dei quattro oggi ancora vivente), che già avevano partecipato sia a Giardino d'inverno che al primo Studio Uno, qui sperimentano la formula dei film sceneggiati in chiave musicale, con parodie di canzoni famose e perfino di qualche jingle di Carosello. Insomma, è allora che viene trovata la ricetta della già ricordata Biblioteca (che infatti sarà varata l'anno dopo).
Non c'è Mina, incinta di Massimiliano: Falqui e Sacerdote ripiegano su una torinesina lentigginosa, una ex-camiciaia di Mirafiori con tanta grinta da vendere, la quale ha al proprio attivo due 45 giri e proprio grazie a Studio Uno pubblicherà il primo LP. Si chiama Rita Pavone e il suo produttore è Teddy Reno, il quale crede sì ciecamente nelle potenzialità internazionali della ragazza, che firma una presentazione di retro-copertina sia in italiano che in inglese. Il tempo gli darà subito ragione. Con Rita agisce un gruppo di adolescenti, allievi della seriosa Accademia di Spettacolo Hermann di Roma(altro che Amici di Maria De Filippi !) e per l'occasione ribattezzati I Collettoni (or the High-Collar Kids, come si affretta a precisare Teddy Reno nella già ricordata presentazione del primo LP della Pavone per il pubblico internazionale). Essi sono comunque doppiati nel canto da due artisti, esordienti tanto quanto Rita: uno è lo sfortunato Roberto Di Napoli, detto Roby Ferrante; l'altro si chiama Gianni Morandi... e scusate se è poco !
Non ci sono neppure le gemelle Kessler, che in quel periodo si trovano in Sicilia per la messa in scena di un'opera lirica contemporanea di Franco Mannino rappresentata al Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania. Al loro posto arrivano la graziosa Dany Saval, soubrettina francese che farà qualcosa anche in America, e addirittura Zizì Jeanmaire, la moglie del grande coreografo Roland Petit, una vera professionista della danza classico - leggera. Si dà spazio anche ad un certo tipo di comicità impegnata con l'intervento del mimo milanese Giancarlo Cobelli, affiancato da Noris Fiorina e dal figlio di Mario Pisu, il giovane Silverio, cantautore e tra qualche anno pure... cantafiabe, mentre lo spazio comico più importante è affidato all'irresistibile Walter Chiari, il quale si produce in lunghi e strabilianti monologhi. Dulcis in fundo, Don Lurio ha un proprio angolino,introdotto dal celeberrimo coretto Don Don Don- DO-DO-DO-Don; Don Don Don - DO-DO-DO-Don; Don Lurio ! ! !, mentre al resto dei balletti pensa Gino Landi, con i suoi boys e le bellissime Bluebelles.
Un'ultima annotazione a carattere tecnico: con Studio Uno 1962-'63 Antonello Falqui fa larghissimo uso dell'ampex. Gli interventi vengono registrati separatamente e poi montati, dando allo show il ritmo voluto. L'innovazione è particolarmente evidente e dà il proprio imprimatur a questa che ci sembra l'edizione più dinamica della storia di Studio Uno, appunto.
Vi lasciamo quindi alla visione dei titoli di testa di quella serie e vi diamo appuntamento a domani, con un post che - ve lo diciamo sin d'ora - sarà radiofonico. Un saluto particolare vada ad Emilio Bianchi di Radio Number One, emittente diffusa in tutto il Nord - Italia, che ha gradito subito la formula del nostro blog e ne ha fatto pubblicamente cenno nel corso della sua trasmissione mattutina.
Buona giornata a tutti ! ! !
CBNeas

3 commenti:

Sergio Mannu ha detto...

Mi piace osservare il cast di artisti di Studio Uno: sembra di essere in un grande teatro di rivista, non già nelle quattro mura di casa nostra. Di notevole interesse la presenza della stuzzicante Zizi Jeanmaire con le sue intriganti gambette dal polpaccio cavallino e di Giancarlo Cobelli, attore e mimo di eccezionale bravura che ricorderei nel coevo ruolo di Pippotto alla TV dei Ragazzi. Vestito solo di una calzamaglia nera e di una bombetta, Cobelli ebbe in quel periodo anche un programma a lui dedicato, "Il teatro di Giancarlo Cobelli", mai più riproposto nemmeno nelle repliche più ricercate e probabilmente perduto per sempre come tante altre perle di quegli anni meravigliosi.

b13ne ha detto...

Scusa, Cesare, sono curiosissimo: sai cosa ci facevano le Kessler nel cast dell'opera di Mannino (di cui, confesso, non conoscevo l'esistenza)??

Già nel blog amico di Verdier ho scoperto che Anna German passò da Fred Bongusto ad un'opera di Scarlatti, ma qui mi si apre un nuovo passato dell'opera in Italia!!

CBNeas1968 ha detto...

Per b13ne: mi sono documentato più dettagliatamente, per cui sono in grado non solo di confermarti che Alice ed Ellen Kessler presero parte, nel 1963, all'allestimento dell'opera "Vivì" di Franco Mannino presentato dal Teatro Massimo "Bellini" di Catania, ma anche che venne introdotta una scena di danza preparata apposta per loro, dai toni classico-moderni: comunque ben altro che il "Dadaumpa" et similia. Naturalmente l'affluenza del pubblico etneo e siciliano in generale fu notevole.