sabato 13 febbraio 2010

Domenica 13 febbraio 1966


NAZIONALE

10,15 LA TV DEGLI AGRICOLTORI
Rubrica dedicata ai problemi dell'agricoltura a cura di Renato Vertunni
11,00 Dalla Cappella della Casa Generalizia delle Ancelle del S. Cuore di Gesù in Roma
SANTA MESSA
Ripresa televisiva di Don Carlo Baima
11,45 - 12,15 RUBRICA RELIGIOSA
Interrogativi della società d'oggi: il tempo libero
Significato del tempo libero, a cura di Natale Soffientini
Regia di Antonio Moretti

15,00 VIAREGGIO: CORSO MASCHERATO DI CARNEVALE
Telecronista Paolo Bellucci
Ripresa televisiva di Giovanni Coccorese

pomeriggio sportivo
16,00 CAMPANILE NUOTO
Trofeo Nico Sapio
Seconda giornata
Trieste: incontro tra le rappresentative di Trieste e Roma
Telecronista Giorgio Bonacina
Ripresa televisiva di Cesare Emilio Gaslini
17,15 SEGNALE ORARIO
GIROTONDO (Tortellini Fioravanti - Toujours Maggiora - Signal - Formaggino Prealpino)

la TV dei ragazzi
17,17 I LEGIONARI DELLO SPAZIO
Racconto sceneggiato di Vittorio Metz
Un mondo sotterraneo
Scene di Pino Valenti
Costumi di Antonio Hallecker
Regia di Italo Alfaro
18,00 PICCOLO ZOO
Cartoni animati
della Ceskoslovenski Film

pomeriggio alla TV
18,15 SETTEVOCI
Giochi musicali di Paolini e Silvestri
presentati da Pippo Baudo
Complesso diretto da Luciano Fineschi
Regia di Maria Maddalena Yon
19,00 TELEGIORNALE
della sera - 1a edizione
GONG (Lavatrici Castor - Prodotti Fay)
19,10 Campionato italiano di calcio
CRONACA REGISTRATA DI UN TEMPO DI UNA PARTITA

ribalta accesa
19,55 TELEGIORNALE SPORT
TIC-TAC (Pastiglie Valda - Ret-El-Ker - Lansetina - Prodotti Johnson - Piaggio-Vespa - Prodotti Saclà)
SEGNALE ORARIO
CRONACHE DEI PARTITI
a cura di Biagio Agnes e Willy De Luca
ARCOBALENO (Crackers soda Pavesi - Omo - Locatelli - Kleenex Tissues - Oro Pilla brandy - Zoppas)
PREVISIONI DEL TEMPO
20,30 TELEGIORNALE
della sera - 2a edizione
CAROSELLO
(1) Orzoro - (2) Moplen - (3) Minestre Knorr - (4) Ramazzotti - (5) Cosmetici Venus Bertelli
I cortometraggi sono stati realizzati da: 1) P.C.T. - 2) General Film - 3) Roberto Gavioli - 4) Ondatelerama - 5) Roberto Gavioli

21,00 DAVID COPPERFIELD
di Charles Dickens
Riduzione, sceneggiatura, dialoghi e regia di Anton Giulio Majano
Con Giancarlo Giannini, Laura Efrikian, Anna Maria Guarnieri, Mario Feliciani, Elisa Cegani, Wanda Capodaglio, Stefano Sibaldi, Elsa Vazzoler, Carlo Romano, Grazia Maria Spina, Fosco Giachetti, Diana Torrieri, Enzo Cerusico, Mariolina Bovo, Alberto Terrani, Roberto Chevalier.
Musiche originali di Riz Ortolani
Scene di Emilio Voglino
Costumi di Pier Luigi Pizzi
22,15 LA DOMENICA SPORTIVA
Risultati, cronache filmate e commenti sui principali avvenimenti della giornata.
Presenta Enzo Tortora
e
TELEGIORNALE
della notte

SECONDO

18,00 - 19,10 CONCERTO DEDICATO A MUSICHE DI ANTONIO VIVALDI
eseguite da I virtuosi di Roma diretti da Renato Fasano
In programma anche La primavera, L'autunno e L'inverno dalle Quattro Stagioni
Realizzazione di Antonio Moretti
(Ripresa effettuata dal Chiostro dei Cipressi nell'isola di S. Giorgio a Venezia)

21,00 SEGNALE ORARIO
TELEGIORNALE
Edizione del 2°
21,10 INTERMEZZO
(Brandy Stock 84 - Visan - Dash - Cioccolato Davit - Milkana - Caffettiera Moka Express Bialetti)
21,15 MEZZE LUCI
con Pietro De Vico
Testi di Amendola e Isidori
Costumi di Marilù Alianello
Scene di Tommaso Passalacqua
Orchestra diretta da Puccio Roelens
Regia di Gianni Serra
22,05 ORIZZONTI DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA
Programma a cura di Giulio Macchi
Regia di Alberto Gagliardelli

PROGRAMMI SVIZZERI

15,00 In Eurovisione da Viareggio
CORTEO DI CARNEVALE
Cronaca diretta
16,00 RIDERE E' PERMESSO
16,45 IL CIRCO CITY
18,15 Da Zurigo. Incontro di disco su ghiaccio
GRASSHOPPERS - VISP
19,00 DOMENICA SPORT. Primi risultati
20,00 TELEGIORNALE
20,15 Telefilm in versione italiana della serie LARAMIE
21,35 ARIA DEL XX SECOLO
Tarawa
Documentario in versione italiana
Distr. CBS - TV (New York)
21,55 HARRY JAMES E LA SUA ORCHESTRA
22,20 LA PAROLA DEL SIGNORE
22,30 INFORMAZIONE NOTTE
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Il romanzo sceneggiato, specie se tratto da un capolavoro della letteratura mondiale, costituisce ancor oggi (assieme al varietà leggero) il fiore all'occhiello della TV italiana nei suoi primi tre decenni. Non è un caso che gli esempi più riusciti abbiano incontrato unanimi consensi sia in occasione delle frequenti repliche, sia dopo la pubblicazione, in tempi recenti, di una o più collane di DVD ad essi dedicate e disponibili prevalentemente nelle edicole, segno che queste produzioni abbiano solo un elemento atto a datarle: le immagini in bianco e nero. Per il resto, si tratta di un trionfo continuo della professionalità di attori e realizzatori, aspetto che oggi si fa fatica a ritrovare, e comunque non certo a quegli altissimi livelli di 30 - 40 - 50 anni or sono.
Non si ha difficoltà ad abbinare ad un regista il proprio filone letterario di specializzazione, sicchè, se Sandro Bolchi, a parte I Miserabili e I promessi sposi, si occupa prevalentemente di letteratura russa, Anton Giulio Majano si concentra su quella inglese, arrivando ad alternare Cronin con Stevenson e Dickens. Proprio da quest'ultimo autore il regista abruzzese trae lo spunto per confezionare uno dei suoi teleromanzi di maggior successo,
David Copperfield, che nell'inverno 1965 - '66 fa piangere milioni e milioni di telespettatori. Romanzo lungo, congerie di sentimenti positivi e negativi, situazioni atte a toccare le corde più leggere della sensibilità, in questa versione TV italiana David Copperfield mantiene le promesse. Qui Majano fa tutto da solo: traduce, riduce, adatta, sceneggia e dirige un cast che punta tutto sulla doppia figura del protagonista, le cui fattezze adolescenziali vengono assunte da Roberto Chevalier (che assieme a Loretta Goggi è allora onnipresente nel ricoprire ruoli di bambini o ragazzini), oggi doppiatore di vaglia, mentre l'uomo-Copperfield si avvale della voce e del volto di un attore tosco-ligure di appena 23-24 anni, bello e distinto, che proprio grazie a questa serie in otto puntate diventa meritatamente famoso: Giancarlo Giannini. Ancora il successo mondiale per merito di Lina Wertmuller e dei suoi film dai titoli chilometrici è lontano, ma certo è che questo David Copperfield televisivo permette a Giannini di uscire dall'anonima gavetta degli esordi per sperimentare molte strade. E' proprio la Wertmuller, allora impegnata nel più leggero genere dei
musicarelli, a farne il deuteragonista - antagonista di Rita Pavone in film come Rita la zanzara e Non stuzzicate la zanzara (sicuramente i migliori film in assoluto tra quelli realizzati con i nostri più famosi cantanti di musica leggera); inoltre Luigi Squarzina, nel tentativo di fare una cosa televisiva meno pesante come Lo squarciagola, una sorta di fiction sulla fabbrica del successo delle voci nuove della canzone, affida a Giannini non solo la parte del protagonista, ma anche un brano da cantare in questo telefilm, Non guardare le vetrine,su musica di Ennio Morricone. Insomma, il 1966 è l'anno della consacrazione di un nuovo grande divo italiano, destinato a mantenere alto il prestigio soprattutto del cinema tricolore nel mondo.
Anche il resto del cast reclutato da Majano per la versione TV del capolavoro dickensiano è decisamente degno di nota: la sfortunata prima moglie di David, Dora, è interpretata da Laura Efrikian, finalmente in un ruolo impegnativo degno di lei dopo i numerosi successi riscossi nei galeotti, succitati musicarelli cinematografici, mentre l'amica e poi seconda moglie del protagonista, Agnese, è interpretata dalla raffinata Anna Maria Guarnieri, che già aveva recitato in TV per la regia di Majano un paio d'anni prima ne La cittadella di Cronin (suo era il personaggio della maestrina moglie del protagonista, il Dottor Manson - naturalmente Alberto Lupo, attore al quale, prima o poi, dedicheremo un post: ci dispiace che i più lo abbiano dimenticato - ). E poi altri grandi nomi, come Grazia Maria Spina (Emily) e Fosco Giachetti (Daniel), fino al terribile Uriah Heep, ben tratteggiato da un comprimario di lusso come Alberto Terrani.
Quella domenica sera di 44 anni fa termina la lunga serie di David Copperfield: vogliamo concludere questo post con la parte finale del romanzo, nella traduzione di Giovanna De Ficchy pubblicata dalla UTET moltissimi anni fa:
Ed ora, nel terminare il mio compito, frenando il desiderio di continuare ancora, questi volti dileguano. Ma un volto, che risplende su di me come una luce celeste che illumina ogni oggeto, li domina tutti. E rimane.
Volgo il capo e lo vedo, nella sua bella serenità, accanto a me. La lampada sta per spegnersi: ho scritto fino a notte inoltrata; ma la cara creatura, senza la quale non sarei mai stato nulla, mi tiene compagnia.
O Agnese, o anima mia ! che il tuo viso mi stia accanto, così, quando finirò veramente la storia della mia vita ! così possa, quando le cose reali si dilegueranno davanti a me come le ombre che ora abbandono, trovarti ancora innanzi a me con la mano levata !


Domani ci concederemo una giornata di riposo: riaccenderemo quindi il nostro Focolare dopodomani, lunedì 15 febbraio, con un altro palinsesto e relativo argomento di riferimento.
Buona domenica a tutti e arrivederci prestissimo ! ! !
CBNeas

2 commenti:

tortlo ha detto...

Giulio Macchi, Federico Sanguigni, Ezio Zefferi, Gastone Favero.... un'eco lontana che torna presente, nomi "minori" (nel senso che non erano certo star, ma grandi professionisti) sentiti decine e decine di volte dalle voci delle annunciatrici della tv o della radio, inabissatisi nelle nebbie del tempo e oggi, grazie a questo blog, in rapida riemersione. Li leggo nero su bianco e risento l'intonazione di chi ogni volta li nominava dopo il titolo del programma. All'epoca non avevano importanza per me, ma facevano parte di una dolce, quieta, domestica cantilena quotidiana che oggi non può più ritornare. Non avevano grande importanza nemmeno i personaggi di David, Dora, Agnese, Peggotty né gli interpreti Chevalier, Efrikian, Giannini, Guarnieri, Terrani, eccetera, ma c'era chi intorno a me ne parlava, la mamma, la nonna, la vicina, sua figlia, le mie cugine, le mie zie, e cioè il pubblico che "in quel tempo" si scambiava impressioni sulla recitazione di questo o di quello, sul chi fosse il colpevole in "Melissa", su chi fosse più elegante a Sanremo fra Milva o la Vanoni... io giocavo, giocavo e sentivo in sottofondo, assimilavo inconsciamente, ero un bambino felice. Che adesso ricorda tutto. Grazie.

Anonimo ha detto...

David Copperfield, senza dubbio il ricordo più bello della mia infanzia televisiva! Rimarrò per sempre legato a questo meraviglioso teleromanzo,non fosse altro che per avere, grazie ad esso, interrato il semino di quella rigogliosa pianta che diventerà negli anni la mia sconfinata adorazione per Charles Dickens.
Alla precisa e dettagliata esposizione che hai dato del cast, vorrei aggiungere, se me lo permetti, due nomi: quello di Ubaldo Lay, interprete
del patrigno Edward Murdstone (non so perchè, uno dei caratteri che più mi è rimasto impresso, insieme a quello di Alberto Terrani/Uriah Heep), e la piccola e sfortunata Emily, una Daniela Goggi bambinetta che è stata la mia prima struggente cotta da teleschermo.
Ti ringrazio dal più profondo del cuore.
Hermitage