venerdì 26 febbraio 2010

Giovedì 26 febbraio 1976 (Radio)




PROGRAMMA NAZIONALE

6,00 SEGNALE ORARIO
- MATTUTINO MUSICALE (Prima parte)
6,25 ALMANACCO
6,30 MATTUTINO MUSICALE (Seconda parte)
7,00 GIORNALE RADIO
7,10 IL LAVORO OGGI
7,23 SECONDO ME
Programma condotto da Pino Locchi
7,45 IERI AL PARLAMENTO
8,00 GIORNALE RADIO
- SUI GIORNALI DI STAMANE
Rassegna della stampa italiana
8,30 LE CANZONI DEL MATTINO
Annamaria (Sergio Endrigo) - Caro amore mio (Rosanna Fratello) - Le cose della vita (Antonello Venditti) - Quaranta giorni di libertà (Anna Identici) - Amore a viso aperto (Mino Reitano) - 'A prutesta (Gloria Christian) - Viaggio di un poeta (I Dik-Dik) - Piazza Grande (Orchestra Frank Pourcel)
9,00 VOI ED IO
Un programma musicale in compagnia di Alfredo Bianchini
- Nell'intervallo (ore 10,00 circa)
SPECIALE GR
Fatti e uomini di cui si parla
A cura di Alfredo Ferruzza
Edizione del mattino
11,00 L'ALTRO SUONO, con Anna Melato ed Antonio De Robertis
Programma a cura di Mario Colangeli
Regia di Pasquale Sàntoli
11,30 Marcello Marchesi e Gustavo Palazio presentano:
KURSAAL TRA NOI
12,00 GIORNALE RADIO
12,10 QUARTO PROGRAMMA
13,00 GIORNALE RADIO
13,20 IL GIOVEDI'
Settimanale del Giornale Radio
14,00 GIORNALE RADIO
14,05 ORAZIO
Quasi quotidiano di satira e costume, condotto da Gianni Bonagura. Complesso diretto da Franco Riva. Testi di Bruno Broccoli, Dino Verde et al.
- Nell'intervallo (ore 15,00):
GIORNALE RADIO
15,30 PER VOI GIOVANI
16,30 FINALMENTE ANCHE NOI - FORZA RAGAZZI !
17,00 GIORNALE RADIO
17,05 UN MURO DI NEBBIA
Di Ottavio Spadaro
(Replica)
17,25 FFFORTISSIMO
18,00 MUSICA IN
Presentano Fiorella Gentile, Ronnie Jones, Jorginho Ribeiro
19,00 GIORNALE RADIO
19,15 ASCOLTA, SI FA SERA !
19,20 SUI NOSTRI MERCATI
19,30 JAZZ GIOVANI
Un programma presentato da Adriano Mazzoletti
20,20 Marcello Marchesi presenta
ANDATA E RITORNO
Programma di riascolto per indaffarati, distratti e lontani
21,00 GIORNALE RADIO
21,45 IL TEATRO IN ITALIA NEGLI ANNI '60
22,15 CONCERTO DEL PIANISTA BRUNO MASSENA
23,00 OGGI AL PARLAMENTO - GIORNALE RADIO - I PROGRAMMI DI DOMANI - BUONANOTTE

SECONDO PROGRAMMA

6,00 Ombretta Colli presenta
IL MATTINIERE
- Nell'intervallo: BOLLETTINO DEL MARE - (ore 6,30) GIORNALE RADIO
7,30 GIORNALE RADIO
- BUON VIAGGIO
7,40 BUONGIORNO CON GLI ALUNNI DEL SOLE, DIANA ROSS, DANIEL SENTACRUZ ENSEMBLE
8,30 GIORNALE RADIO
8,40 SUONI E COLORI DELL'ORCHESTRA
9,05 PRIMA DI SPENDERE
Programma per i consumatori condotto da Alice Luzzatto Fegiz
9,30 GIORNALE RADIO
9,35 UN MURO DI NEBBIA
di Ottavio Spadaro
9,55 CANZONI PER TUTTI
10,24 Corrado Pani presenta
UNA POESIA AL GIORNO
10,30 GIORNALE RADIO
10,35 TUTTI INSIEME, ALLA RADIO
Riusciranno i nostri ascoltatori a farvi divertire per un'intera mattinata ?
Programma condotto da Francesco Mulè
- Nell'intervallo (ore 11,30):
GIORNALE RADIO
12,10 TRASMISSIONI REGIONALI
12,30 GIORNALE RADIO
12,40 ALTO GRADIMENTO
Di Renzo Arbore e Gianni Boncompagni, con la partecipazione di Giorgio Bracardi
e Mario Marenco
13,30 GIORNALE RADIO
13,35 SU DI GIRI
(Dalle ore 14 escluse Lazio, Umbria, Puglia e Basilicata che trasmettono notiziari regionali)
Un'altra volta chiudi la porta (Adriano Celentano) - Give me one reason (Junie Russo) - Lei lei lei (Homo Sapiens) - Due amanti fa (Daniela Davoli) - Addis Abeba (Ashantis) - La luna (Angelo Branduardi) - Lazy lady (Richard Myhill)
14,30 TRASMISSIONI REGIONALI
15,00 Luigi Silori presenta
PUNTO INTERROGATIVO
Fatti e personaggi del mondo della cultura
15,30 GIORNALE RADIO
- MEDIA DELLE VALUTE
- BOLLETTINO DEL MARE
15,40 CARARAI
Un programma di musiche, poesie, canzoni, teatro, ecc. su richieste degli ascoltatori
- Nell'intervallo (ore 16.30 circa):
GIORNALE RADIO
17,30 SPECIALE GR
Fatti e uomini di cui si parla
A cura di Alfredo Ferruzza
Edizione della sera
17,50 DISCHI CALDI
Canzoni in ascesa verso la Hit Parade
Presenta Giancarlo Guardabassi
Realizzazione di Enzo Lamioni
(Replica)
18,30 GIORNALE RADIO
18,35 RADIODISCOTECA
Selezione musicale per tutti i gusti e tutte le età
19,30 RADIOSERA
19,55 SUPERSONIC
Dischi a mach due
21,29 POPOFF
22,30 GIORNALE RADIO
- BOLLETTINO DEL MARE
22,50 L'UOMO DELLA NOTTE
23,29 CHIUSURA
23,31 - 5,57 NOTTURNO ITALIANO

TERZO PROGRAMMA

8,30 CONCERTO DI APERTURA
9,30 PAGINE ORGANISTICHE
10,00 MUSICA SINFONICA
10,30 LA SCUOLA NAZIONALE RUSSA
11,40 DISCO IN VETRINA
12,20 MUSICISTI ITALIANI D'OGGI
13,00 LA MUSICA NEL TEMPO
14,30 RITRATTO D'AUTORE
15,40 LA FILANDA MAGIARA
Opera di Zoltan Kòdaly
17,40 APPUNTAMENTO CON NUNZIO ROTONDO
18,25 IL JAZZ
18,45 ENIGMI DELLE CIVILTA' SCOMPARSE
19,15 CONCERTO DELLA SERA
20,30 MAVRA
Opera in un atto di Igor Stravinski
21,00 IL GIORNALE DEL TERZO - SETTE ARTI
21,30 VON HEUTE AUF MORGEN
Opera di Arnold Schoenberg
22,20 DON TARTUFO BACCHETTONE
Opera di Gian Francesco Malipiero
Al termine: Chiusura
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Non sembri irriverente questa associazione di idee tra il grande attore e doppiatore Franco Latini, nome storico ed indimenticabile legato alla radio, alla TV ed al cinema, e Quinto Orazio Flacco, personaggio fondamentale della letteratura latina vissuto al tempo dell'imperatore Augusto. In effetti c'è una ragione ben precisa, che molti hanno dimenticato ingiustamente. Nell'ottobre del 1975, RadioRAI, con l'idea di adeguarsi ai tempi, volle inaugurare una sorta di giornale radio satirico, con riferimenti essenziali al costume ed alla società italiana ed internazionale del tempo e qualche allusione politica qua e là, naturalmente senza esagerare (la riforma della RAI era alle porte, ma ancora la censura preventiva sui testi dei programmi radiotelevisivi sferrava i propri colpi di coda). In onda tutti i pomeriggi, ad eccezione del lunedì e del venerdì, più o meno dalle 14 alle 15,30, questa rubrica si avvaleva di un cast intercambiabile di attori (per lo più quelli della compagnia di prosa e rivista di Radio Roma) e dei testi di un'equipe che aveva i leaders in Bruno Broccoli, sano umorista che aveva in precedenza tentato di riportare agli onori delle edicole, ma senza troppo successo, il glorioso Marco Aurelio che aveva formato,tra gli anni Quaranta e Cinquanta, fior di autori dello spettacolo leggero italiano, ed in Dino e Gustavo Verde, padre e figlio. Venne trovata una voce-guida in Gianni Bonagura, destinato ad alternarsi periodicamente con Renato Turi, mentre per il nome della testata si pensò, proprio per dare un quarto di nobiltà all'iniziativa, a colui il quale era stato il padre del genere satirico in letteratura, il venosino Quinto Orazio Flacco, appunto. E qui gli autori ebbero un'idea geniale: perchè non far rivivere idealmente Orazio, al di là delle seccature procurate ai liceali quando si trattava (e forse ancor oggi - se si continua a studiare decentemente il Latino: con questi chiari di luna... - si tratta) di tradurlo, magari affidandogli la rubrica della posta degli ascoltatori ? Detto fatto, venne deciso che Franco Latini avrebbe reincarnato l'illustre satiro, introdotto da una sigletta composta da Franco Riva (nell'ultimo periodo, però, sostituita da una specie di rap su una base di discomusic, comunque mantenendo immutato il testo) che recitava, più o meno, così:

Sono Quinto Orazio Flacco
Detto Flacco Orazio Quinto:
Di saggezza
, extrema ratio ,
Io ne ho da regalar.
E nel Foro, in mezzo ai rostri,
Con i giambi e coi trochei,
Non mi faccio i fatti miei
Ma mi faccio i fatti vostri.
Parazum-zu-zu-zu-zu-zu-zu-zu-zu-zum:
Ego cogito, cogito, cogito,
Ergo sum ! ! !


(non male la citazione cartesiana finale...).

L'Italia della crisi, dei giovani fin troppo impegnati, della TV a colori che si apprestava finalmente a partire, mentre nel frattempo trionfavano Sandokan, la Mondaini e Vianello, partivano i nuovi TG e si dava un ingiusto stop a Carosello, la politica interlocutoria di Gerald Ford, allora presidente degli States, la questione internazionale del petrolio...insomma, tutto era racchiuso nell'àmbito di Orazio. Fu però l'applicazione della riforma ai programmi radiofonici, nel settembre del 1976, a cancellare questa rubrica: c'era troppa smania di nuovo, per cui certi dirigenti pseudo-progressisti appena insediatisi decisero subito di eliminare Orazio, convinti che un programma simile fosse (come in effetti era, ma con più malizia e spregiudicatezza di allora) un discendente degli storici Urgentissimo, Venti e trenta express et similia degli anni '50-'60, con battute fulminanti e le inimitabili parodie musicali di Dino Verde, che anche nel '76 non potevano non prendere di mira le canzoni in voga, vedi le sigle TV di Sandokan o soprattutto (Di nuovo) Tante scuse: della riscrittura testuale di Piru pirulì ricordiamo un frammento che recitava, press'a poco, così:

...ma gli italiani sono romantici,
Si affezionano ai guai.
Le passeggiate, i fiori, l'oroscopo
Non son cose per noi !
.

E così abbiamo tirato fuori dai cassetti della memoria, dove dormiva da 34 lunghi anni, e rispolverato per l'occasione Orazio (il cui tormentone - saluto finale era una sincera esortazione pronunciata immancabilmente da Bonagura o da Turi: Siate seri !): non vi nascondiamo che, lavorando esclusivamente di ricordi, dei nostri ricordi ancora infantili, ci farebbe molto piacere riascoltarne qualche frammento. Chissà se...
Anche domani, tornando ad occuparci di TV, ci dedicheremo ad una trasmissione rara: un gioco a premi tra i più intelligenti e culturali (e soprattutto per quest'ultima ragione sottovalutati) mai proposti dal piccolo schermo.
Per intanto vi auguriamo un buon proseguimento di giornata.
Un caro saluto
CBNeas

6 commenti:

Davide Camera ha detto...

Ma siamo solo noi due a ricordarci di Orazio? Tra gli autori anche Luciano Casasole, che rivendica la progenitura di Blob, anche se radiofonico, proprio in una rubrica all'interno di Orazio.
Teo Bellia ricorda bene un Franco Latini impegnato a fare tutte le voci nei cartoni animati WB!

Davide Camera ha detto...

Un'altra annotazione riguarda Musica In di Radiouno: era il periodo nel quale erano stati cambiati tutti i conduttori, ed era tornato al microfono degli originari il solo Ronnie Jones. Non funzionavano, e prestissimo si ritornò ai "tradizionali" Sergio Leonardi, Barbara Marchand e Solforio(Franco Bracardi). Anche questa trasmissione, esperimento di "musica e news" era nata grazie a Maurizio Riganti

Anonimo ha detto...

nel '76 avevo 11 anni, però Orazio me lo ricordo benissimo. Non vorrei sbagliarmi, mi sembra che avesse come stacchetto un pezzo di toni esposito

CBNeas1968 ha detto...

Anonimo ha detto...
"Nel '76 avevo 11 anni, però Orazio me lo ricordo benissimo. Non vorrei sbagliarmi, mi sembra che avesse come stacchetto un pezzo di toni esposito...".

Rinnovo una richiesta, soprattutto a beneficio dei nuovi amici del "Focolare": gradirei che i vostri commenti, anche se non ufficialmente, fossero firmati. Mi spiego meglio: va bene che "Anonimo" dica, ma è meglio che, almeno al termine del proprio pensiero, riveli uno straccio d'identità, anche con un nick inventato su due piedi in quell'istante. OK ? Speroma bin...

alessandro ha detto...

Era una delle trasmissioni più intelligenti di un epoca irripetibile, non solo - ma anche - per la RAI.
E forse perché avevo diciott'anni...
Ricordo una eccezionale parodia di "Otello", di cui ho in mente soltanto due brevissimi tratti: "... per Desdemona ed Otello, è finito il tempo bello..."; "... no, pietà mio dolce Otello, non lo fate sto macello...".
Potrebbe essere che fra i miei nastri dell'epoca (nel febbraio 1976 acquistai il mio mitico Revox A77 che ancora oggi uso) riesca a trovare una brevissima registrazione della trasmissione. Nel qual caso potrei condividerla con chi fosse interessato.
E comunque complimenti per questa splendida iniziativa, cui cercherò di contribuire quanto più possibile con ricordi che ho ancora vivissimi, come se fosse ieri. Era davvero un'epoca irripetibile, soprattutto per noi cinquantenni, poco più o poco meno. Un caro saluto a tutti gli amici nostalgici come me. Alessandro (Roma).

alessandro ha detto...

Era una delle trasmissioni più intelligenti di un epoca irripetibile, non solo - ma anche - per la RAI.
E forse perché avevo diciott'anni...
Ricordo una eccezionale parodia di "Otello", di cui ho in mente soltanto due brevissimi tratti: "... per Desdemona ed Otello, è finito il tempo bello..."; "... no, pietà mio dolce Otello, non lo fate sto macello...".
Potrebbe essere che fra i miei nastri dell'epoca (nel febbraio 1976 acquistai il mio mitico Revox A77 che ancora oggi uso) riesca a trovare una brevissima registrazione della trasmissione. Nel qual caso potrei condividerla con chi fosse interessato.
E comunque complimenti per questa splendida iniziativa, cui cercherò di contribuire quanto più possibile con ricordi che ho ancora vivissimi, come se fosse ieri. Era davvero un'epoca irripetibile, soprattutto per noi cinquantenni, poco più o poco meno. Un caro saluto a tutti gli amici nostalgici come me. Alessandro (Roma).