giovedì 24 novembre 2011

Domenica 24 novembre 1974



NAZIONALE

11,00 Dal Santuario della Madonna del Carpinello in Visciano (Napoli)
SANTA MESSA
celebrata da Mons. Guerino Grimaldi, Vescovo di Nola
Commento di Pierfranco Pastore
Ripresa televisiva di Don Carlo Bàima
- DOMENICA ORE 12
a cura di Angelo Gaiotti

12,15 A - COME AGRICOLTURA
Settimanale a cura di Roberto Bencivenga
Realizzazione di Maricla Boggio
12,55 CANZONISSIMA ANTEPRIMA
Presenta Raffaella Carrà
con Maria Giovanna Elmi
Regia di Antonio Moretti
13,25 IL TEMPO IN ITALIA
In studio Andrea Baroni
BREAK (Dentifricio Colgate - Formaggio Philadelphia - A.E.G. - Kambusa Bonomelli - Berdieta Bevande dietetiche)
13,30 TELEGIORNALE
BREAK (I Dixan - Linea Elidor - Cera Fluida Solex)
14,00 Dallo Studio 2 di Torino
NATURALMENTE
Gioco campagnolo per cittadini
a cura di Guido Clericetti, Umberto Dòmina e Ludovico Peregrini
condotto da Giorgio Vecchietti
Regia di Alda Grimaldi
BREAK (Cento - Cosmetici Lian - Società del Plasmon)
15,00 IL CONTE DI MONTECRISTO
di Alexandre Dumas
Otto episodi di Edmo Fenoglio e Fabio Storelli
Il pane e il sale
Con Andrea Giordana e con Loris Loddi, Enzo Tarascio, Anna Miserocchi, Enrico Urbini, Fosco Giachetti, Achille Millo, Lino Capolicchio, Gastone Pescucci, Fulvia Mammi, Alberto Terrani, Giuliana Lojodice, Ugo Pagliai, Carlo Ninchi, Nino Fuscagni.
Musiche originali di Gino Marinuzzi Jr.
Scene di Lucio Lucentini
Costumi di Danilo Donati
Lettura riassunto puntate precedenti di Mariolina Cannuli
Delegato alla produzione Pier Benedetto Bertòli
Regia di Edmo Fenoglio
(Replica del 1966)
16,15 SEGNALE ORARIO
GIROTONDO (Mattel S.p.A. - Costruzioni Lego)

la TV dei ragazzi

16,17 IL FANTASTICO MONDO DEL MAGO DI OZ
Cartoni animati
16,25 ZORRO
Il sapore della frusta
Con Guy Williams, Henry Calvin, Gene Sheldon
Una Walt Disney Production
16,50 TOPOLINO
Pluto innamorato
Una Walt Disney Production

GONG (Finish Soliax - Mars Barra al cioccolato - Idro Pejo)
17,00 TELEGIORNALE
Edizione del pomeriggio
GONG (Stira e Ammira Johnson Wax - Amaro Lucano - Trenini elettrici Lima)
17,15 90° MINUTO
Risultati e notizie sul campionato italiano di calcio
a cura di Maurizio Barendson e Paolo Valenti
17,30 PROSSIMAMENTE
Programmi per sette sere
GONG (Pepsodent - 100 Piper Whisky - Coricidin Essex Italia - Pandoro Bauli - All Multigrado)
17,40 Raffaella Carrà presenta
CANZONISSIMA '74
Spettacolo abbinato alla Lotteria Italia
a cura di Dino Verde ed Eros Macchi
con la partecipazione di Cochi e Renato e con Topo Gigio
Coreografie di Don Lurio
Orchestra diretta da Paolo Ormi
Scene di Gaetano Castelli
Costumi di Silvio Betti
Regia di Eros Macchi
TIC - TAC (Curtiriso - Macchine per cucire Singer - Ormobyl - Duplo Ferrero - Agfa-Geavert - Liquigas)
SEGNALE ORARIO
19,00 CAMPIONATO ITALIANO DI CALCIO
Cronaca registrata del secondo tempo della partita di Serie A
BOLOGNA - TORINO
Telecronista Nando Martellini
- Linea Brut 33 - Confezioni regalo Vecchia Romagna
ARCOBALENO (I Dixan - Brandy Stock - Brooklyn Perfetti)
CHE TEMPO FA
In studio Andrea Baroni
ARCOBALENO (Orologi Garel - Mindol Bracco - Doria Biscotti - Caffè Splendid - Brodo Invernizzino)
20,00 TELEGIORNALE
Edizione della sera
Direttore Willy De Luca
CAROSELLO
(1) Super Lauril Lavatrice - (2) Formaggio Parmigiano Reggiano - (3) Casse di Risparmio - (4) Aperitivo Bianco Sarti - (5) I Nutritivi Pandea - (6) Cioccolatini Pernigotti
I cortometraggi sono stati realizzati da: 1) B.B.E. Cinematografica - 2) Gamma Film - 3) Miro Film - 4) Cinetelevisione - 5) B.B.E. Cinematografica - 6) Audiovisivi De Mas
- Chinamartini
20,30 ANNA KARENINA
di Leon Tolstoj
Sceneggiatura di Renato Mainardi e Sandro Bolchi
Con Lea Massari, Pino Colizzi, Giancarlo Sbragia, Nora Ricci, Mariolina Bovo, Marina Dolfin, Sergio Fantoni, Luciano Melani, Mario Valdemarin, Cesare Polacco, Valeria Ciangottini, Sergio Graziani.
Musiche di Piero Piccioni
Scene di Bruno Salerno
Costumi di Maurizio Monteverde
Regia di Sandro Bolchi
DOREMI' (Pronto Johnson Wax - Sughi Condibene Buitoni - Dado Knorr - Aperitivo Cynar - Rujel Cosmetici - Confezioni natalizie Alemagna - Ceramiche Pavismalt)
21,35 LA DOMENICA SPORTIVA
Cronache filmate e commenti sui principali avvenimenti della giornata,
a cura di Giuseppe Bozzini, Nino Greco, Mario Mauri e Aldo De Martino
Condotta da Paolo Frajese
Alla moviola: Bruno Pizzul ed Heron Vitaletti
Regista Giuliano Nicastro
BREAK (Distillerie Toschi - Manetti & Roberts - Whisky Bell's - Macchine fotografiche Polaroid - Amaro Herrenberg)
22,45 TELEGIORNALE
Edizione della notte
CHE TEMPO FA
In studio Andrea Baroni

SECONDO CANALE

15,00 CAMPIONATO ITALIANO DI PALLACANESTRO
Cronaca diretta di una partita
Telecronista Aldo Giordani
16,30 - 17,00 MILANO: IPPICA
Premio delle Nazioni di trotto
Telecronista Alberto Giubilo

18,15 CAMPIONATO ITALIANO DI CALCIO
Cronaca registrata di un tempo di una partita di serie B
Telecronista Bruno Pizzul
GONG (Cera Overlay - Caramella Zigulì)
19,00 PIUME DI STRUZZO
Telefilm - Regia di William Sterling
Interpreti: John Carson, Mary Peach, Nora Nicholson, Elizabeth Bennet, Lloyd Lamble
Distribuzione: I.T.C.
19,50 TELEGIORNALE SPORT
TIC - TAC (Invernizzi Strachinella - Amaro Don Bairo - 3M Italia)
20,00 UN VOLTO, UN PAESE
Gino Covili e Pavullo nel Frignano
Un programma di Franco Simongini
(Replica)
ARCOBALENO (Grappa Piave - Formaggio Starcreme)

TRASMISSIONI IN LINGUA TEDESCA
PER LA ZONA DI BOLZANO

SENDER BOZEN

SENDUNG IN DEUTSCHER SPRACHE

19,00 EINE REISE UM DIE WELT
Mit dem Jugendchor und der Instrumentalgruppe Deutschnofen
Leitung: Hans Simmerle
Fernsehregie: Vittorio Brignole
19,30 DIE BUBENJAHRE
Ein Film von Henry Brandt uber den Alltag eines Dorfschullehrers in einem Hochtal des Schweizer Jura
Verleih: Telepool
20,00 KUNSTKALENDER
20,05 EIN WORT ZUM NACHDENKEN
Es spricht Heinrich Segur
20,10 - 20,30 TAGESSCHAU

20,30 SEGNALE ORARIO
TELEGIORNALE DEL SECONDO PROGRAMMA
INTERMEZZO (Centro Sviluppo e Propaganda Cuoio - Vini Bolla - Rasoio Schick - Duplo Ferrero - Vernel - Tè Star filtro)
- Finish Soliax
21,00 I GRANDI DELLO SPETTACOLO
presentati da Lilian Terry
Regia da studio di Fernanda Turvani
James Brown all'Olympia
Realizzazione di Alexandre Tarta
DOREMI' (Camicie Ingram - Sette sere Perugina - Sole Bianco lavatrice - Confezioni regalo Vecchia Romagna - Ortofresco Liebig - Camay - Caffè Lavazza)
22,10 SETTIMO GIORNO
Attualità culturali
a cura di Francesca Sanvitale ed Enzo Siciliano
22,55 PROSSIMAMENTE
Programmi per sette sere

TSI - SVIZZERA

13,30 TELEGIORNALE 1a edizione
(A COLORI)
13,35 TELERAMA
Settimanale del Telegiornale
(A COLORI)
14,00 AMICHEVOLMENTE
Colloqui della domenica con gli ospiti del Servizio attualità,
a cura di Marco Blaser
15,15 Da Weinfelden (Turgovia)
GINNASTICA: CAMPIONATI SVIZZERI
Finale esercizi individuali
(A COLORI)
17,05 DISNEYLAND
Il Paso Fino di Portorico
Una Walt Disney Production
(A COLORI)
17,50 TELEGIORNALE 2a edizione
(A COLORI)
17,55 DOMENICA SPORT
Primi risultati
18,00 I MONROES
Arrivo nel West
Telefilm
(A COLORI)
18,50 PIACERI DELLA MUSICA
Brani di Camille Saint - Saens
eseguiti dall'Orchestra Sinfonica della Radiotelevisione Giapponese NHK
(A COLORI)
19,30 TELEGIORNALE 3a edizione
(A COLORI)
19,40 LA PAROLA DEL SIGNORE
Conversazione evangelica del Pastore Giovanni Bogo
19,50 INCONTRI
Fatti e personaggi del nostro tempo
Piero Scanziani nel ricordo di Srì Aurobindo
Servizio di Enrico Romero
20,15 IL MONDO IN CUI VIVIAMO
Piazze italiane
di Giuliano Tomei
La piazzetta di Capri
(A COLORI)
20,45 TELEGIORNALE Edizione principale
(A COLORI)
21,00 I GRANDI DETECTIVES
Il cavaliere Dupin in:
LA LETTERA RUBATA
da un racconto di Edgar Allan Poe
con Laurent Terzieff, Corinne Marchand
Regia di Alexandre Astruc
(A COLORI)
21,55 LA DOMENICA SPORTIVA
(PARZIALMENTE A COLORI)
22,55 - 23,05 TELEGIORNALE 5a edizione
(A COLORI)

KOPER - CAPODISTRIA

16,40 TELESPORT
BASKET
In diretta da Skopije

19,45 L'angolino dei ragazzi
STASERA RIDOLINI
20,15 CANALE 27
I programmi della settimana
20,30 L'ORO DI LONDRA
Film - Regia di Bill Moore (Guglielmo Morandi)
Int. : Jean Valmont, John Francis Lane, Bill Vanders
(A COLORI)
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Buon anno ! ! !

Eccoci finalmente giunti, dopo un mese e mezzo di lavorazione (!), al post numero 200 del nostro Focolare: speravamo in un clima giustamente festoso e leggero, col favore degli albòri del duemiladodici, ma eventi e contrattempi di ogni sorta non ce lo hanno, purtroppo, permesso.

Vorremmo, prima di tutto, rivolgere un pensiero all'uomo della coppia ritratta nella fotografia, apparentemente non pertinente al tema dei palinsesti televisivi qui trattati, che apre il presente post: si chiamava Adalberto Chiesa ed è purtroppo venuto meno il 25 novembre scorso, dopo aver molto patito. Questo nome dirà molto agli appassionati di Belle Lettere e ai lettori più curiosi e attenti: traduttore dall'inglese, ma soprattutto tra i padri del più ricco e significativo evento culturale italiano, il Salone del Libro di Torino, Chiesa ha brillato di luce propria per la totale indipendenza caratteriale che lo ha da sempre contraddistinto e che ha giustamente catturato il cuore della sua Marina, meravigliosa partner che è un'amica nostra e del Focolare Radio-TV da tempo immemorabile e alla quale, ovviamente, siamo vicinissimi in questo duro momento.

Ancora, speravamo di avere in serbo proprio in coincidenza con questo duecentesimo nostro intervento quella lieta notizia cui da tempo vi facevamo cenno: invece c'è ancora da aspettare qualche settimana prima che essa possa essere finalmente ufficializzata (si parla di fine gennaio - inizio febbraio). Provando ad essere un po' meno misteriosi, possiamo dirvi, per intanto, che abbiamo reso omaggio alla TV di ieri, meritatamente celebrata in queste pagine web, alla nostra maniera... quando sarà il momento aggiungeremo il resto !

Infine, dovendo guadagnarci il pane come titolari di un'attività commerciale ed essendo in un periodo che, recessione e lacrime ministeriali canavesane (del coccodrillo - femmina Elsa) a parte, è comunque molto caldo (la strenna, sia che riguardi il settore librario - discografico, sia che si fondi su quel découpage che la nostra coniuge insegna con competenza e disinvoltura, ci scappa sempre), e avendo il piacere e l'onore di accogliere fino a metà gennaio una bellissima stella dell'Est di nome Anja, una bambina bielorussa molto vispa e intelligente, abbiamo dovuto pazientemente centellinare la gestazione del post nell'arco delle settimane, sicchè siamo giunti alla fine delle feste natalizie senza averlo ancora concluso. Confidiamo nel riprendere presto il consueto ritmo, specialmente se e quando le urgenze di vario genere si saranno affievolite.

Ed ora cominciamo.

E' l'ultima domenica di novembre del 1974: si respira ancora aria di crisi, dopo le traumatiche ristrettezze di dodici mesi prima. Si sciopera spesso (anche in RAI: la da tempo ventilata riforma è ancora in alto mare); i prezzi aumentano; i rapimenti sono all'ordine del giorno. Malgrado tutto ciò, l'Italia comincia a prepararsi per santificare un Natale coincidente con l'inizio del terzo Giubileo del XX secolo, ma che viene alimentato una volta di più da un consumismo che almeno, rispetto a quanto si vedrà trentasette anni dopo, non scadrà in toni illogici, insensati.







Seguendo una linea editoriale nata proprio con l'austerity e subito apprezzata dal grande pubblico, anche il palinsesto televisivo di quella domenica 24 novembre 1974 riesce ad amalgamare sapientemente giochi e canzoni, repliche e programmi per i ragazzi... e poi, naturalmente, lo sport. Dopo un curioso gioco a premi su temi georgico - bucolici in onda da Torino e affidato a un conduttore simpatico, colto e intelligente come Giorgio Vecchietti (quel Naturalmente che doveva essere trasmesso in primavera ma fu bloccato per la campagna elettorale in vista del referendum sul divorzio, trattandosi di un gioco per le famiglie), viene riproposta la quinta puntata dell'ottima versione televisiva de Il conte di Montecristo di Dumas, firmata nel 1966 da Edmo Fenoglio e destinata a rivelare un attore giovane, bello e ricco di personalità, quell'Andrea Giordana che, pur essendo figlio d'arte (Claudio Gora il padre; Marina Berti la madre), recita davvero con stile e classe. In questo episodio, dal titolo Il pane e il sale (prima trasmissione; 4 dicembre 1966), siamo in una fase calda dell'intreccio: qui Edmondo Dantès, sempre impegnato nel dipanare la matassa che determinò precedentemente il proprio ingiusto arresto, assume le mentite spoglie sia dell'Abate Busoni che del nobile inglese Lord Wilmore. Gran lavoro di trucco e parrucco e strepitosa prova attoriale di Giordana: saggia l'idea di far parlare Wilmore in inglese (con sottotitoli)...insomma, un vero capolavoro del romanzo sceneggiato televisivo italiano, recentemente apparso anche in libreria, in virtù di una lodevole iniziativa della Rizzoli che, d'accordo con Rai Trade, ha provveduto a editare, nella storica BUR, i DVD della serie diretta da Fenoglio abbinati al testo del romanzo (come è già accaduto per altri capolavori della letteratura di tutti i tempi, quali l'Odissea di Omero, I promessi sposi di Manzoni e Le tigri di Mompracem di Salgàri).
Non ci resta che rivedere per intero questa bellissima puntata:










Il pomeriggio si fa sempre più assortito: la voglia di rimanere incollati al video cresce, in virtù delle proposte con cui il Programma Nazionale della RAI articola il proprio palinsesto domenicale. Per quanto riguarda la TV dei ragazzi, a parte un inconsistente cartoon - riempitivo dedicato alle avventure in chiave moderna del Mago di Oz, questo è il periodo di una serie disneyana che abbina a un episodio del secondo ciclo di Zorro (naturalmente con Armando Catalano in arte Guy Williams nei panni di Don Diego e il robusto Henry Calvin nel ruolo del buffo e simpatico Sergente Garçia) uno short a cartoni animati, scelto prevalentemente tra i tanti realizzati dagli Studios di Burbank, protagonisti gli eroi oramai immortali ed amati dal mondo intero: Topolino, Paperino, Pippo, Pluto.
Ottava puntata della seconda edizione di Zorro, quindi: il titolo originale dell'episodio in questione è Zorro and the flag of truce, ossia Zorro e la bandiera bianca, e quel pomeriggio viene messo in onda come Il sapore della frusta. Sarà successivamente ripresentato dapprima con la succitata traduzione letterale dall'inglese e in seguito come Zorro dalla parte dei Peones:




Il cartone animato che completa questa versione ridotta nei tempi dell'antico Club di Topolino vede in veste di protagonista il simpatico Pluto, il fido cagnolino di Mickey Mouse, inevitabilmente attratto da una graziosa cagnetta, tanto da essere paragonato, almeno nella versione originale del cortometraggio, a Giacomo Casanova (in questo passaggio televisivo, invece, lo short è più semplicemente intitolato Pluto innamorato):



Notizie pomeridiane (anche sportive) e anticipazioni sui principali programmi televisivi della settimana sono intervallati da alcuni telecomunicati, che vi mostriamo ancora una volta in versione cartacea (una rarità Ciccio Ingrassia testimonial dei trenini Lima: il relativo filmato è da ritrovare):







Si giunge quindi al clou della giornata, l'ottavo appuntamento con quella che sarà l'edizione conclusiva di Canzonissima. Anche per la gara canora di fine anno, abbinata alla Lotteria Italia, è giunto il momento dell'addio: la gioventù impegnata è sempre meno attenta al torneo canoro, benchè questo tenti un'ultima operazione di svecchiamento, affiancando ai cantanti e ai complessi (sdoganati l'anno precedente dopo una lunga attesa) il girone dedicato a quella che oggi si chiama musica etnica italiana e che nel '74, con maggior proprietà, viene indicata come canzone folk.
Conduttrice di Canzonissima '74 è Raffaella Carrà, la cui popolarità, specie tra i bambini, non accenna a diminuire. Anzi, sono proprio i giovanissimi a decretare l'ennesimo successo di una canzone - sigla, Felicità-tà-tà, che prende spunto da un motivetto già utilizzato in versione strumentale quale sottofondo di un carosello pubblicitario dell'Agip, di cui Raffa è testimonial da tre anni e mezzo (la campagna in atto contemporaneamente alla trasmissione di Canzonissima si segnala per la presenza dei due piloti di Formula 1 della Ferrari dell'epoca, Clay Regazzoni e Niki Lauda, intervistati nel codino dalla showgirl emiliana):



Il Tubo ci permette di seguire un'esauriente sintesi della tenzone canora che, come spiega Raffaella stessa all'inizio dell'inserto che vedrete tra poco, è giunta al secondo incontro del secondo turno. Incominciamo quindi con il ritrovare e riascoltare tre artisti davvero all'apice della popolarità: Gilda Giuliani, la Mireille Mathieu del Tavoliere delle Puglie; i sempiterni Camaleonti , che eseguono in playback L'ora dell'amore, successo di ben sette anni prima; infine Gianni Nazzaro che, da tempo in contatto con l'emergente cantautore genovese Sandro Giacobbe (autore di Questo sì che è amore, brano vittorioso - piuttosto immeritatamente, in verità - al Disco per l'Estate del giugno precedente), ne riprende il personale cavallo di battaglia, Signora mia, o meglio, ne interpreta il seguito, costruito sulla stessa melodia: Signora, addio !:



Per spezzare un po' la tensione della tenzone canora (scusate il bisticcio di parole), ecco irrompere al Teatro delle Vittorie uno dei belli cinematografici del tempo, Fabio Testi, che però delude molto, sia nel disastroso tentativo di rendere omaggio a Franco Califano, sia nell'altrettanto infelice prova di rock'n roll, nonostante l'invito di Raffa a duettare con lei in Tutti frutti:



Nuova passerella di cantanti: apre lo spezzone Gianni Bella, il quale, dopo aver degnamente figurato tra le rivelazioni dell'estate grazie a Più ci penso, ci riprova con Guarda che ti amo. Nicola Di Bari, invece, gioca quasi d'azzardo, proponendo una bellissima canzone firmata da un cantautore calabrese, un certo Salvatore Rino Gaetano, dal testo molto evocativo e descrittivo: Ad esempio a me piace il Sud. Wess e Dori Ghezzi, che poi risulteranno vincitori il 6 gennaio 1975 praticamente con i soli voti dei telespettatori (non potendo andare in onda la finalissima a causa di uno sciopero), ripescano invece il loro primissimo duetto, datato 1972, Voglio stare con te, versione italiana del brano britannico United we stand del gruppo Brotherhood of Man. Si chiude con l'angolino dedicato alle nuove canzoni di Raffaella Carrà: quel 24 novembre è il turno di Scordalo, ragazzo mio !.



Diamo uno sguardo anche al girone dedicato alle canzoni regionali: sono quel pomeriggio di scena Roma (con Lando Fiorini, interprete di Pupo biondo) e Napoli: davvero da brividi questa versione per voce e due chitarre di Simmo 'e Napule paisa', affidata al grande Fausto Cigliano, aiutato per la parte musicale dal suo Maestro di sempre, il romano Mario Gangi, forse tra i primi divulgatori della chitarra classica in Italia e sostenitore dell'introduzione della classe della seicorde in Conservatorio (fino a quel momento, in Italia, salve alcune eccezioni, bisognava diplomarsi in contrabbasso prima di dedicarsi compiutamente alla chitarra propriamente detta):



Scenetta comica con Cochi e Renato; intermezzo per i piccoli con Topo Gigio (è un cast artistico non troppo ben amalgamato: a conti fatti, chi ci guadagna di più è solo la Carrà)... invito a votare, facendo uso di un blocco di tre cartoline allegate al biglietto della lotteria: due, di colore blu, servono per esprimere le preferenze per i cantanti e i complessi leggeri, mentre l'altra, color verde chiaro, è riservata al folk. Il tutto dovrà arrivare in via Cernaia, di fronte alla stazione ferroviaria torinese di Porta Susa, entro le ore nove del mattino di venerdì 29 novembre, per poi procedere con lo spoglio dei voti. Tutto OK per entrambi gli artisti folk, dal momento che il loro accesso in semifinale viene decretato al termine delle tre puntate con un'apposita classifica. La svolta impegnata, invece, costerà cara a Nicola Di Bari, bocciato senza appello assieme a Gianni Bella: evidentemente il pubblico di Canzonissima, come sempre, è più tradizionalista. Per intanto, l'appuntamento alla domenica successiva viene rinnovato sulle note di E la vita, la vita, scritta da Enzo Jannacci e Renato Pozzetto e cantata naturalmente da quest'ultimo in duo con Cochi Ponzoni. Molto vivace il relativo videoclip, forse la sigla più bella mai realizzata dal medico - regista Eros Macchi in quarant'anni di onorata carriera:



Chi non ha voglia di canzonette, capta la TV della Svizzera Italiana e magari dispone già di un apparecchio a colori (in certe case della borghesia milanese se ne vedono da tempo, pur se è stata assorbita da tempo la sbornia di due anni prima dovuta ai Giochi Olimpici di Monaco di Baviera: lo scopo è proprio quello di seguire al meglio le emissioni di TSI e Koper, che a detta di molti sembrano qualitativamente meno pesanti di quelle della RAI), può godersi al meglio l'episodio - pilota della serie televisiva dal sapore western I Monroes, prodotta alcuni anni prima dalla ABC e già nota ai ragazzi italiani per essere stata messa in onda nella collocazione pomeridiana durante l'estate del 1970. Anche qui vi offriamo in visione l'intera trasmissione, sia pur in lingua originale anglo - americana (era l'unico documento a tal riguardo disponibile su YouTube):







Mentre i tifosi assistono incantati sul Nazionale RAI allo show di Francesco Graziani e Paolino Pulici, attaccanti torinisti che mettono complessivamente tre palloni alle spalle del povero (in tutti i sensi, visto che purtroppo è scomparso alcuni giorni fa, la vigilia di Natale) Sergio Buso, estremo difensore del Bologna, e che vengono ufficialmente battezzati, con la benedizione di Fulvio Bernardini, Commissario Unico degli azzurri, i gemelli del gol , Capodistria regala a grandi e piccini un'avventura di un grande comico statunitense, Larry Semon, più noto in Italia come Ridolini. Proprio al nostro Paese si deve un'iniziativa forse filologicamente discutibile, ma senz'altro significativa: sul finire degli anni Trenta, alcune comiche di Ridolini, appunto, originariamente mute, vennero non solo tradotte, ma anche (e addirittura) sonorizzate e doppiate, fors'anche per aggirare certi ostacoli di natura politico - autarchica. Fatto sta che queste versioni italiane e sonore di tali shorts comici vennero distribuite a lungo nei circuiti dapprima cinematografici e poi televisivi, sempre con grande successo (come dimenticare i ripetuti omaggi al personaggio, interpretato, con mimica perfetta, dal milanese Febo Conti sia in programmi della TV dei ragazzi che in alcuni caroselli ?). Abbiamo scelto per voi Ridolini granduca , ossia A pair of kings:




Altra serie di consigli per gli acquisti...dell'epoca:









Dal Tic-Tac del Secondo Canale (dall'inizio del 1974, Gong, Tic - Tac e Arcobaleno vanno in onda su tutte e due le reti, informazione sfuggita un po' a tutti gli storici della pubblicità televisiva italiana) vi proponiamo il telecomunicato ricavato dall'ultimo grande trionfo carosellistico della Gamma Film di Gino e Roberto Gavioli, ovvero le avventure del goffo e imbranato frate Cimabue (Fai una cosa e ne sbagli due !, ripete il coretto - tormentone) che reclamizzano un liquore distillato nel Canavese, praticamente al confine pedemontano - valdostano, il Don - dapprima Dom - Bairo (dal nome di una cittadina nei pressi di Ivrea, Bairo Canavese, appunto):



Tra i sei spot che compongono la scaletta del Carosello in onda quella domenica sera, merita una certa attenzione un'altra produzione della Gamma Film, stavolta senza scenette animate o personaggi, bensì con alcuni indovinati accorgimenti tecnici atti a creare effetti davvero inediti per i tempi:



Queste immagini quasi tridimensionali si susseguono sulle note di un motivetto boogie (composto da Paolo Beldì - sì, proprio il regista televisivo novarese, figlio del titolare di un'agenzia pubblicitaria - ), sul quale Alfredo Danti rappeggia: Tu - che lavori - che studi - che corri - che giochi - che bruci bruci bruci tutta quanta l'energia.... Anche questo filmato, il cui ricordo è sopito nella nostra memoria, meriterebbe di essere ritrovato e ripescato. Accontentiamoci per ora del cartaceo...



E' invece disponibile un esempio tratto da un'altra famosissima serie, nata proprio in quei mesi e protrattasi fino ai primi del 1978 (quindi, già abbondantemente fuori dal recinto di Carosello), con Ubaldo Lay che veste per l'ennesima volta i panni del Tenente Sheridan. E' la seconda volta che il Dottor Bussa (l'attore capitolino è laureato in Giurisprudenza) fa pubblicità con addosso il classico impermeabile del detective creato nel 1959 da Mario Casacci e Alberto Ciambricco: una decina d'anni prima le sue indagini erano il pretesto per lanciare lamette da barba (quelle delle Acciaierie di Bolzano). Ora invece, dopo un giallo flash di un minuto o poco più (da settembre le scenette dei caroselli non durano più cento secondi), si festeggia la risoluzione del caso bevendo il Bianco Sarti. Una curiosità: Ubaldo Lay subentra, quale testimonial dell'aperitivo vigoroso, a un collega il cui vero cognome è simile al proprio: Amedeo Nazzari, nato Amedeo Buffa, mentre, come già accennato, Lay si chiama in realtà Ubaldo Bussa.
Godiamoci dunque questo breve, ma certamente ancora ricordato Carosello, Parola di Sheridan:









La serata offre due distinti spettacoli in grado di incontrare sempre e comunque un certo gradimento. Sul Nazionale prosegue l'ottima serie che Sandro Bolchi e Renato Mainardi hanno ricavato da Anna Karenina di Leon Tolstoj, con una bravissima Lea Massari, la quale dimostra di dare un tocco personale a un ruolo che, essendo già stato portato con grande successo sugli schermi cinematografici da Greta Garbo e poi da Vivien Leigh, si presta giocoforza a confronti di ogni sorta e dimensione. Sul Secondo, invece, termina una nuova edizione de I grandi dello spettacolo, ossia registrazioni televisive di esibizioni dal vivo di attori, cantanti e fantasisti di fama universale. Si tratta per lo più di filmati importati da altri paesi, ma che consentono di vedere in scena artisti raramente destinati a metter piede sul suolo italico. A introdurre queste performances pensa Lilian Terry, la cantante jazz maltese che gode da tempo pure di fama in veste di conduttrice radiofonica di programmi musicali.
E' davvero un gran finale quello della summenzionata serie: viene infatti diffusa un'esibizione, tenuta all'Olympia di Parigi, nientemeno che da the Godfather of Soul, lo scatenato, trascinante eppur sensibile James Brown, figura umanamente complessa, ma artisticamente straordinaria.
Abbiamo trovato, ripresi a colori, due estratti da quel recital, nei quali possiamo riascoltare alcuni cavalli di battaglia dello stravagante cantante afroamericano morto nel 2006: cominciamo con Superbad e Get involved.



Nell'altro filmato, oltre a There was a time, c'è un vero capolavoro, forse il simbolo della produzione anni '70 di James Brown: Sex machine.







E così anche questa domenica se ne va, tra moviole, commenti, interviste e goals, secondo copione. Finisce anche questo nostro post: mentre scriviamo sono appena passate le due pomeridiane di domenica 8 gennaio 2012, per cui ci scusiamo ancora per i tempi biblici (dovuti a cause di forza maggiore) con i quali abbiamo confezionato questa ennesima, gradevole e gradita (speriamo) cavalcata televisiva di un'era sempre più lontana nel tempo, ma sicuramente vicina nel cuore di tutti, specialmente di noi ex - bambini.

Promettendovi di essere molto più solerti d'ora in avanti, pronti a festeggiare il secondo compleanno del nostro Focolare (che cadrà tra una decina di giorni), vi rinnoviamo i nostri auguri per un 2012 meno duro e pesante di quanto non sia stato l'anno appena concluso e vi salutiamo caramente e cordialmente.

A presto ! ! !

Con affetto,

CBNeas

4 commenti:

Sergio Mannu ha detto...

Carissimo Cesare,

se la memoria non mi inganna, la serie di "Zorro" andata in onda nell'autunno del 1974 contiene una sorpresa non del tutto gradita, almeno per me. Tornado, il nero stallone, viene infatti rimpiazzato da Zorro con un cavallo bianco più veloce e possente, trovato per puro caso in una puntata andata in onda nell'ottobre del 1974. Vediamo così Zorro, tutto nero, in sella a un candido destriero che, pur bellissimo, stona col truce aspetto dell'eroe mascherato interpretato da Guy Williams. Puoi fornire qualche ragguaglio in merito?

Silvia ha detto...

Avevo appena cominciato ad andare a scuola..il 12 Novembre scrissi per la prima volta sulle righe di un quaderno. Non guardavo la televisione, lo sai. A casa mia restava praticamente sempre spenta eccezion fatta, d'inverno, per i telegiornali, le tribune politiche, lo sport , qualche film e raramente per qualche varietà seguiti da mio padre.Non ricordo nulla di quanto scrivi... se non ci fossi tu, sarebbe tutto perduto...grazie ancora per l'emozione di aver recuperato un frammento della mia esistenza:) Un abbraccio Cesare

CBNeas1968 ha detto...
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CBNeas1968 ha detto...

Carissimo Sergio;

ho trovato la soluzione al tuo quesito consultando un sito statunitense interamente dedicato a quella leggendaria produzione TV disneyana. Effettivamente, grazie alle fertili menti dei "teleplayers", negli episodi ambientati a Los Angeles (quelli inizialmente andati in onda da noi con il titolo "La spada di Zorro" e girati nel 1957), il cavallo di Zorro era Tornado, di colore nero, mentre la seconda serie, invece, risalente al 1958 e trasmessa in Italia sedici anni dopo, aveva quale "location" Monterrey, per cui si pensò di dare a Zorro un altro destriero, di colore bianco stavolta e proprio per questo motivo battezzato "Phantom".

Quanto a te, dolce Silvia, devo sottolineare come la parziale assenza della TV in casa tua quando eri una bambina sia stata, in fin dei conti, determinante per lo sviluppo di quella creatività e di quella poesia che ancor oggi ti contraddistinguono e che mi conquistano tutte le volte che leggo le tue "noterelle" raccolte in quel fantastico zibaldone elettronico intitolato "Words don't come easy to me". Che comunque i vari post sovente da me dedicati alla radiotelevisione degli anni Settanta costituiscano per te quella "completezza" necessaria per far ulteriormente combaciare i tasselli del puzzle della tua memoria è una cosa che comunque mi soddisfa appieno.
P.S.: anch'io, seppur faticosamente, in quel novembre del '74 cominciavo a scrivere, "remigino" del V Circolo Didattico di una certa città della Sicilia...