venerdì 24 gennaio 2014

Giovedì 24 gennaio 1957



TELEVISIONE

             la TV dei ragazzi

17,30   Dal Teatro del Convegno di Milano diretto da Enzo Ferrieri
            ZURLI', MAGO DEL GIOVEDI'
            Fantasia teatrale di indovinelli sceneggiati a cura di Cino Tortorella e Zabi
            Ripresa televisiva di Giovanni Coccorese
18,30  VIAGGI IN POLTRONA
           L'India
           A cura di Franca Caprino e Gilberto Severi
           con la collaborazione del Museo Missionario Etnografico Lateranense

20,45  TELEGIORNALE
           Direttore Massimo Rèndina
           In studio Riccardo Paladini
21,00  Dal Teatro della Fiera di Milano
           LASCIA O RADDOPPIA ?
           Programma di quiz presentato da Mike Bongiorno
           Realizzazione di Romolo Siena
21,50  PASSERELLA DI PRIMO APPLAUSO
           condotta da Sylva Kòscina e Corrado
           Realizzazione di Giuseppe Sibilla
22,50  REPLICA TELEGIORNALE
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C'è stata, nella pluridecennale storia della annunciatrici televisive italiane, anche una meteora che ha pagato a un salatissimo prezzo certe scelte rivelatesi imprevedibilmente sbagliate. Il nome di Nataniela De Micheli dirà qualcosa solo ai nostri lettori meno giovani, che magari ebbero modo di vederla attraverso il piccolo schermo o i giornaletti di fotoromanzi: dietro c'è una storia conclusasi nel peggiore dei modi.
Nataniela, milanese, frequentava l'Accademia di Brera con profitto e studiava chitarra classica e recitazione... insomma, un'educazione artistica, la propria, assai completa. Quando, a metà degli anni '50, la RAI pensò giustamente di rafforzare il parco delle ragazze destinate a comparire sul video per presentare le trasmissioni, anche Nataniela, assai entusiasta, venne chiamata, sia pur come sostituta della Colombo o della Borroni, a lavorare presso la sede di Corso Sempione. Fu un'esperienza non lunga che non finì bene, anche perchè l'arrivo di Nives Zegna, Miss Italia 1956, fu determinante: non venne stipulato alcun contratto a tempo indeterminato per la De Micheli, la quale, rimasta senza lavoro, fu comunque notata dal regista Alessandro Brissoni, il quale spesso allestiva al TV 3 del Centro di Produzione del capoluogo lombardo alcuni spettacoli di prosa, sicchè per un certo periodo anche l'ex-annunciatrice venne scelta per interpretare ruoli di comprimaria a lei adatti. Insomma, meglio di niente. In quel periodo ella trovò pure l'amore nella persona di un avvocato originario della provincia di Catania ma milanese d'adozione, Armando Radice, noto anche perchè figurava nell'organigramma della squadra di calcio del Milan sia come avvocato che come scopritore di talenti (erano i tempi della gestione di Andrea Rizzoli). Sentendosi sicura di questo sostegno, Nataniela si sposò con lui e partorì ben presto un bambino. Passati alcuni anni, però, il matrimonio naufragò: dopo la separazione, la De Micheli tornò a fare qualcosa, partecipando a vari fotoromanzi, ma il suo desiderio era quello di tornare in televisione, riprendere a fare soprattutto l'annunciatrice o la presentatrice. Purtroppo i tempi erano cambiati: eravamo verso il Sessantotto e nell'azienda TV di Stato cominciava a valere sempre più spesso il criterio dell'appartenenza politica, della raccomandazione, o comunque del volto giovanile e rassicurante (e Nataniela aveva appena passato la trentina, laddove le nuove annunciatrici avevano al massimo 25-26 anni). Questa gestione delle cose ferì profondamente la donna, la quale si ammalò ben presto di depressione e, una notte di fine estate del 1969, decise di farla finita, lanciandosi nel vuoto dal terrazzo del condominio milanese presso il quale ella abitava.
Che la foto da noi scelta per simboleggiare questo nuovo post del Focolare serva a rinverdire la memoria di questa sfortunata ragazza, comunque degna di essere citata per questa breve esperienza davanti alle telecamere.

Il 24 gennaio 1957 è un giovedì, la giornata della settimana televisiva che tutti aspettano con ansia, spinti dal grande successo di Lascia o raddoppia ?, trasmissione che va avanti anche in virtù dell'estensione della ricezione del segnale televisivo in Meridione e nelle Isole, il che significa anche la possibilità di scovare qualche concorrente pugliese, calabrese, siciliano o sardo di una certa validità. A suggellare la presenza della tivù anche in Sicilia, l'ultima arrivata tra le regioni e da poche settimane, il che significa la copertura praticamente completa del territorio nazionale, provvederà fra una decina di giorni l'inizio di una trasmissione pubblicitaria serale di dieci minuti che s'intitolerà Carosello e che si pensa possa infastidire l'utenza. Invece, sarà storia...

Tre mostri sacri animano i programmi della giornata: Cino Tortorella ha da poco debuttato con Zurlì, mago del giovedì, trasmissione che renderà l'attore ligure-lucano il beniamino dei giovanissimi; su Mike Bongiorno è inutile ripetere quanto egli sia LA televisione, specialmente in quei primi anni di diffusione del nuovo mezzo; in Passerella di Primo applauso, invece, compare timidamente, affiancato da Sylva Koscina, un Corrado Mantoni ancora molto presente in radio, destinato poi solo a fine 1960 a sposare definitivamente la causa del piccolo schermo. Prima, comunque, di entrare nel vivo del palinsesto, vi vogliamo mostrare un cortometraggio cinematografico a colori di nove minuti, realizzato dal regista Antonio Petrucci per l'Istituto Luce pochi mesi dopo la data da noi presa in considerazione, intitolato Giovedì sera, che illustra come si fa la TV in quel periodo. Vedrete sfilare rapidamente, tra gli altri, i già ricordati Tortorella e Bongiorno, ma anche Riccardo Paladini, annunciatore allora unico del TG, e i grandi registi Gianfranco Bettetini e Romolo Siena. D'altronde, fiorendo in questo gennaio 2014 le celebrazioni per il 60° anniversario del cosiddetto via ufficiale ai programmi, ci sembra carino nonchè giusto riproporre questa chicca davvero ben realizzata. Giovedì sera, dunque:


Il Telegiornale si sofferma essenzialmente su due notizie: a Venezia è in corso il dibattimento processuale riguardante il delitto della spiaggia di Capocotta, sul litorale romano, avvenuto nell'aprile 1953, la cui vittima fu una ragazza di nome Wilma Montesi. Tra i sospettati c'è il musicista Giampiero Piccioni, detto Piero, fratello del giornalista Leone (futuro alto dirigente RAI) e figlio del notabile democristiano Attilio. Ebbene, alcuni testimoni, proprio in quei giorni d'inizio 1957, affermano di non aver mai incontrato il pianista e compositore in quelle tragiche giornate post-pasquali di quattro anni prima. Viene quindi virtualmente avvalorata l'ipotesi che l'incriminazione del giovane maestro sia stata frutto di un articolo pubblicato poco dopo il delitto, in piena campagna elettorale per la seconda legislatura, dal settimanale Vie Nuove, assai vicino al PCI che, com'è noto, all'epoca si era premurato di contestare, assieme a PSI, PDIUM e MSI, la famigerata "legge truffa" basata sul premio di maggioranza, normativa tornata a galla anche in questi primi anni del XXI secolo.
Sul processo-Montesi abbiamo un breve documento filmato tratto dal cinegiornale La Settimana Incom:


A Bruxelles, nel frattempo, siamo davvero a un passo dalla nascita della Comunità Economica Europea (appuntamento tra due mesi a Roma): Italia, Francia, Germania Federale e i tre paesi del Benelux hanno appena raggiunto un accordo di cooperazione economico-scientifica denominato Euratom e destinato ad essere poi ratificato, per l'appunto, il 25 marzo a Roma. Esso resterà praticamente inalterato nei successivi 57 anni. Vediamo come sempre La Settimana Incom (mancando un documento del TG) lo illustra al pubblico:


A questo punto ci trasferiamo nel Teatro della Fiera di Milano, ove ci aspettano Mike Bongiorno ed Edy Campagnoli...


Sta per avere inizio la sessantunesima puntata di Lascia o raddoppia ?, trasmissione la cui eclatante eco può essere il giusto pretesto anche per lanciare un appello, quello di una madre romana che da tempo non ha notizie del figlio e per questo ha chiesto il permesso alla RAI e a Mike Bongiorno per invitare il suo Elio, attraverso la televisione, a ritornare a casa. Questo appello apre drammaticamente la trasmissione: indi si incominciano le ostilità con il primo dei nuovi concorrenti...


...che fa di Lascia o raddoppia ? davvero un "gioco senza frontiere". E' infatti di scena Mister Charles Haines, statunitense, laureatosi in Irlanda e residente a Torino (la sua abitazione è sita, vedi caso, in Corso Stati Uniti), ove è docente di Letteratura Inglese e lettore di madrelingua presso il locale ateneo.


Attraverso la materia per la quale si presenta, Mister Haines intende far conoscere ai telespettatori alcuni usi e costumi della gente dell'Unione Nordamericana un po' più "segreti" e curiosi. Suscita simpatia il suo italiano assai forbito, anche con qualche termine un po' colloquiale (infatti egli parla di "sacchi" per indicare i soldi che spera di vincere) e non ci sono problemi nel superare lo scoglio della prima domanda.


Va male a una ragazzina torinese, tale Pinuccia Perrone, che tenta di farsi onore rispondendo a domande sulla boxe, ma sbaglia il nome di un campione e viene eliminata. Provano con il raddoppio altri due concorrenti reduci dall'esordio in video delle settimane precedenti: il signor Bruno Ciarpaglini di Grosseto e la signorina Maria Vignola di Catanzaro.

 
Il toscano sbaglia il nome di uno dei tigrotti di Sandokan (la materia prescelta è infatti la produzione di Emilio Salgàri) e deve accontentarsi della consueta 600 di consolazione; niente macchina, invece, per la ragazza calabrese, caduta alla seconda partecipazione per una non meglio precisata risposta errata riguardante canzoni e cantanti di musica leggera.


Alla prova del raddoppio si sottopongono altri due concorrenti:


Mario Scognamiglio conferma la competenza di molti italiani del periodo in fatto di melodramma, soprattutto soffermandosi sulla storia di questo importantissimo genere musicale.
   

Il signor Luigi Carlessi, panettiere di Alzano Lombardo (Bergamo), conosce tutto sulla storia dei grandi toreri di Spagna, materia peraltro non a tutti gradita per i risvolti violenti e crudeli che essa comporta. 

Inutile dire che sia Scognamiglio che Carlessi raddoppiano, raggiungendo la quota di 1 milione e 280 mila lire ciascuno:


Adesso è il momento della potenziale consacrazione di una nuova super-campionessa, la signorina Rossana Rossanìgo di Vercelli, già Miss Piemonte e ribattezzata "Miss Fossette" per la presenza di queste nel suo viso. La materia per la quale ella si presenta al gioco è la Letteratura Francese: consentendo il regolamento di portare in cabina un esperto al momento della triplice prova per la conquista del premio massimo consentito, pari a 5 milioni e 120 mila lire, la signorina Rossanìgo opta per... il suo pupazzetto portafortuna con le fattezze di Paperino-Donald Duck.


"Prima domanda: quale nobile dama, scrittrice e amica di La Rochefoucauld, venne da questi definita 'la donna più vera da lui mai conosciuta' ?"
"Madame de la Fayette !"
"La risposta è esatta ! Brava, signorina ! Ecco per Lei la seconda domanda che hanno preparato i nostri esperti di Letteratura Francese: una massima sui trattati è contenuta in un trattato scritto in forma epistolare. Mi sa dire qual è tale trattato e chi ne è l'autore ?"
"Le 'Lettres Persanes' di Montesquieu !"
"Esatto ! Bravissima !"


"Eccoci giunti all'ultima, delicata prova. Se la signorina Rossanìgo risponderà esattamente, vincerà il premio massimo di 5 milioni e 120 mila lire. Signorina Campagnoli, La prego di portarmi la busta... (Edy Campagnoli porge la busta a Mike). E' pronta, signorina Rossanìgo ? Mi sente ? "
"Perfettamente"
"Questa è la domanda: quale commedia di Beaumarchais dovette attendere tre anni prima di essere rappresentata a causa di problemi di censura ? Le ripeto la domanda, signorina Rossanìgo: quale commedia di Beaumarchais dovette attendere tre anni prima di essere rappresentata a causa di problemi di censura ? Ha un minuto di tempo per rispondere. Pronti ? Via !"
"Si tratta di 'Le mariage de Figaro (Le nozze di Figaro)' !"
"La risposta è esatta ! ! !"


Ci preme sottolineare che, non usando quasi più l'abitudine invalsa i primi tempi di pubblicare il testo stenografico di ogni puntata, abbiamo voluto creare noi una situazione simile, sulla scorta degli appunti presi consultando on line le edizioni del giorno dopo dei quotidiani L'Unità e La Nuova Stampa.
Si era pensato, in caso di superamento della prova, a un coup de theatre, a un bacio che la Rossanìgo avrebbe stampato su una guancia di Mike Bongiorno, ma i severissimi censori della RAI hanno detto di no. Ad ogni modo, da quel giorno Rossana Rossanìgo tenterà la strada del successo nel mondo dello spettacolo, addirittura sostituendo Virna Lisi nei caroselli del dentifricio Chlorodont trasmessi nel 1958-'59... ma, con gli inizi degli anni '60, di lei non si saprà più nulla.     (continua)
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Di Passerella di "Primo applauso"
    si parla in



LUNARIO DEI GIORNI DI TELE
di Cesare Borrometi
                             

  La TV degli anni d'oro come non è stata mai narrata




Con il passare degli anni crescono sempre più la nostalgia e l'interesse per la vecchia TV di qualità: appositi canali digitali, siti Internet dedicati, pubblicazioni periodiche, tanto nelle edicole quanto nei negozi specializzati; DVD contenenti, tutte o in parte, storiche trasmissioni di ieri, libri a carattere storico-rievocativo godono di un pubblico scelto, appassionato e spesso anche esigente. Eppure c’era una lacuna da colmare: un almanacco, un lunario che raccogliesse, giorno per giorno, una vasta gamma di programmi di quel periodo d’oro, dal varietà allo sceneggiato, dalla pubblicità all’informazione, dalla TV dei ragazzi al teatro e alla cultura, lo sport e via dicendo. In tutto 366 titoli, uno per ogni giorno dell’anno, scelti in base alla relativa data di trasmissione (o di inizio serie per i programmi a puntate) o ad eventi particolari atti a determinarne il successo, e corredati da schede tecniche, presentazioni e commenti. Questa lacuna viene oggi colmata da Cesare Borrometi, ideatore di una formula che senz’altro cambierà il modo di gestire la storiografia sull’argomento: fermo intendimento dell’autore è di produrre nel tempo ulteriori libri del genere, fornendo all’appassionato, allo studioso e al curioso un panorama il più possibile preciso dei giorni, dei mesi e degli anni che hanno visto sbocciare trasmissioni e personaggi di fama del “piccolo schermo" da riscoprire e rivalutare.



MEF Firenze Libri - Pagine: 330

Prezzo: Euro 29,00




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A questo punto il nostro post si conclude. Vi ricordiamo ancora che domani, sabato 25 gennaio 2014, a partire dalle 15,00, presso l'Aula Magna del Liceo Ginnasio "Alessandro Manzoni" di Milano, avrà luogo la premiazione di DJ sotto le stelle, congerie di riconoscimenti destinati alle voci radiofoniche di ieri e di oggi. Ci saranno molti ospiti che avranno l'onore di fregiarsi di tale premio, fra i quali Franco Nisi, Awana Gana, Alex Peroni, Max Venegoni, Giancarlo Guardabassi, e poi celeberrimi cantanti come Tony Santagata, Gerardo Carmine Gargiulo, Claudio Natili dei Romans, Umberto Napolitano e Anselmo Genovese. Tra i giurati figurano il grande Gigi Vesigna, direttore di Sorrisi e Canzoni - TV per oltre vent'anni, il regista Pino Callà, il direttore artistico della manifestazione Massimo Emanuelli, professore di scuola, giornalista, autorevole firma della prestigiosa rivista Millecanali e conduttore radiofonico, l'imitatore e televenditore Gianfranco Guarnieri e, come presidente, Maurizio Seymandi, altra firma storica di Sorrisi. Assente giustificato (è in sala d'incisione per completare un nuovo disco) Nicola Di Bari, anch'egli comunque nel novero dei premiati. Saremo lì e non mancheremo, una volta terminato l'evento, di promuovere il nostro Lunario omaggiandone di una copia la maggior parte delle illustri personalità ivi convenute.

Vi salutiamo caramente e cordialmente, dandovi appuntamento al prossimo intervento.

Buona notte da
CBNeas  ! ! !



Questo post è dedicato

alla memoria dell'amico fiorista siciliano

CORRADO DI DIO

nato il 24 gennaio 1957;

morto il 20 gennaio 2009.




 







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