sabato 24 settembre 2011

Sabato 24 settembre 1960



TELEVISIONE

11,00 - 12,55 Per la sola zona di Torino, in occasione del X Salone Internazionale della Tecnica
PROGRAMMA CINEMATOGRAFICO

16,00 Venezia - RIPRESA DIRETTA DI ALCUNE FASI DEL CONCORSO IPPICO INTERNAZIONALE

la TV dei ragazzi

17,30 IL PICCOLO INDIANO
Documentario della National Film Board of Canada
18,00 LA TERRA DEI GIORNI SENZA FINE
Produzione: National Film Board of Canada

ritorno a casa

18,30 TELEGIORNALE
Edizione del pomeriggio
ed ESTRAZIONI DEL LOTTO
18,50 UOMINI E LIBRI
a cura di Luigi Silori
19,10 PICCOLI GIGANTI
Il farmacista e il medico dell'era atomica
19,25 ENIGMI E TRAGEDIE DELLA STORIA
Il processo e la morte di Luigi XVI
a cura di Cesare Giardini
Regia di Cesare Emilio Gaslini
19,55 LA SETTIMANA NEL MONDO
Rassegna degli avvenimenti di politica estera a cura di Brando Giordani e L. Serani
20,08 TESTIMONI OCULARI
Le mille morti del Mato
a cura di Vittorio Di Giacomo

ribalta accesa

20,30 TIC - TAC (Frizzina - Riello - Lavanda Coldinava - Buitoni)
SEGNALE ORARIO
TELEGIORNALE
Edizione della sera
Direttore Leone Piccioni
20,50 CAROSELLO
(1) Invernizzi Milione - (2) Motta - (3) Omo Più - (4) Macleens - (5) Shell Italiana
I cortometraggi sono stati realizzati da: 1) Paneuropa - 2) Orion Film - 3) Proa Roma - 4) Paneuropa - 5) Paul Film

21,05 VECCHI AMICI
Voci e volti della radio alla ribalta televisiva
Regia di Lino Procacci
22,05 Dal Salone Moresco del Grand Hotel des Thermes di Salsomaggiore
Ripresa della finalissima del
CAMPIONATO SUD EUROPEO DI BALLO PER PROFESSIONISTI
Presentano Lilly Lembo e Ariel Mannoni
Ripresa televisiva di Lyda C. Ripandelli
23,00 TELEGIORNALE
Edizione della notte
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Salve a tutti, cari amici, e scusateci se solo ora, con notevole ritardo (causa urgenti impegni di lavoro) rispetto alle consuete tempistiche, portiamo a termine il presente post, con il quale restiamo agli albori degli anni Sessanta descrivendo la programmazione, essenziale quanto variegata, fissata dalla RAI-TV per l'ultimo sabato di settembre.
Sono giorni di preoccupazione sul fronte internazionale: pur se la Guerra Fredda è ormai quasi archiviata, restano ancora profonde divergenze tra Est e Ovest: lo confermano le laboriose, infocate sedute di quel periodo, al Palazzo di Vetro di Nuova York, dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, contrassegnate dalla complessiva durezza degli interventi del premier sovietico Nikita Kruscev, tornato negli Stati Uniti esattamente un anno dopo quella storica visita ufficiale che gettò le fondamenta del concetto di distensione tra le due super - potenze. Qualche giorno dopo, lo stesso leader del PCUS arriverà addirittura a un gesto plateale di protesta, sbattendo una sua scarpa contro la scrivania della postazione a lui assegnata. Ad ogni modo, tutte le sere, durante il TG, Gianni Granzotto da Roma e Ruggero Orlando dagli USA illustrano ai telespettatori come vanno le cose.
Per la seconda puntata del ciclo 1960 - '61 di Uomini e libri, rubrica culturale del sabato pomeriggio, Luigi Silori invita negli studi RAI di Milano un ospite di riguardo, Vasco Pratolini, narratore toscano che continua a sfornare libri di successo i quali, pur essendo apparentemente distaccati sotto il profilo del soggetto, costituiscono invece un progetto idealmente unitario di racconto della storia d'Italia dall'Unità in poi, prendendo comunque spunto dalle vicende della gente comune (preferibilmente di Firenze e dintorni). L'ultimo lavoro di Pratolini, tra i libri più letti e discussi dell'estate appena conclusa, è una saga quasi titanica (è infatti articolata in tre tomi) dal titolo Lo scialo, ambientata tra la fine della Grande Guerra e l'avvento del Fascismo. Vi presentiamo lo strillo pubblicitario apparso su Epoca, settimanale di Arnoldo Mondadori Editore (lo stesso dell'intero corpus di romanzi pratoliniani), con una serie di pareri positivi da parte dei più noti critici letterari del periodo:



Il sabato pomeriggio culturale prosegue con una ricostruzione dei principali eventi della Rivoluzione Francese, anche attraverso estratti da film sull'argomento (soffermandosi in particolare sul ruolo assunto dal re Luigi XVI) e si conclude con un'inattesa intervista ad Antonio Cifariello, il quale, oltre ad essere un apprezzato attore di cinema (anche brillante), è un apprezzato giornalista e documentarista, reduce da un soggiorno in Brasile, ove ha visitato alcune zone del Mato Grosso segnate dalla miseria più nera.

Prima dei programmi della serata, eccoci alla nostra rubrica fissa dedicata alle pubblicità trasmesse nel corso della giornata: anche stavolta ci limitiamo ad estratti cartacei, non disponendo delle relative immagini: comunque, chi si contenta, gode.









L'appuntamento con il varietà del sabato sera è all'insegna della retrospettiva (anche se, ovviamente, l'idea di revival come, molti anni più tardi, la si intenderà è decisamente di là da venire). Basta ascoltare questa musica...



...e affiora una valanga di emozionanti ricordi. Con un anno di ritardo sulla scadenza naturale, i 35 anni della radio italiana vengono celebrati in televisione con uno spettacolo dal titolo Vecchi amici. Sono tre serate messe in onda dagli studi romani di Via Teulada, mentre una quarta sarà ripresa più avanti in diretta dal Teatro Nuovo di Torino. Vengono rivisitate, ovviamente, alcune trasmissioni storiche che segnarono il costume italiano sin dagli anni Trenta, partendo quindi dai leggendari Quattro Moschettieri di Nizza e Morbelli. Di questo programma e dei suoi personaggi si è parlato nella puntata del sabato precedente: stasera si incontra un altro appuntamento che, in anni un po' più vicini, ebbe la ventura di divertire e far giocare milioni di italiani, che stavano guarendo dalle vistose ferite della Seconda Guerra Mondiale. Prima, però, spazio alla musica: dopo l'introduzione colta affidata alla bacchetta di Armando La Rosa Parodi, il quale dirige un estratto da I pini di Roma di Ottorino Respighi, ecco due momenti leggeri, affidati ad altrettanti arrangiatori e direttori d'orchestra dagli stili assai diverso (e per questa ragione assai graditi agli ascoltatori della radio e, per l'occasione, anche ai telespettatori). Apre questa parentesi moderna un jazzista di rango, Armando Trovajoli, la cui fama ha varcato l'Oceano, tanto che la RCA Victor americana gli ha commissionato alcuni LP antologici dedicati alle più belle canzoni italiane in versione orchestrale (One night in Rome , One night in Naples e One night in Venice). Non solo: da poco è arrivato negli States pure Magic moments at La Capannina, disco inciso nel 1958 per presentare un esperimento che allora era una novità assoluta, consistente nel suonare il pianoforte dal vivo su una base orchestrale preregistrata, con archi, fiati e una voce sopranile nata con l'intento di umanizzare i violini: quella di Miranda Martino. Della pubblicazione per il mercato internazionale si occupa direttamente la RCA Italiana, che per l'occasione modifica leggermente il titolo del disco in Musical moments at La Capannina e pubblica una presentazione sul retrocopertina soltanto in lingua inglese (anzichè in italiano e in inglese come al solito).
Da questo splendido album, che dopo 53 anni ci sorprende ancora per modernità e classe negli arrangiamenti, non possiamo che estrarre la sempreverde Magic moments, primo trionfo mondiale di Burt Bacharach (complice Perry Como). Eccovi quindi Armando Trovajoli, pianoforte e orchestra:



L'altro direttore d'orchestra di musica leggera che si esibisce nel corso della puntata di Vecchi amici di quel 24 settembre 1960 è Francesco Ferrari, anch'egli jazzista ma atto a puntare maggiormente su una certa tradizione, accompagnando sovente voci dall'impostazione melodico - ritmica. Non avendo trovato direttamente sul Tubo interpretazioni del complesso di Ferrari, ripieghiamo su qualcosa che abbiamo rintracciato nel nostro personale archivio sonoro, ossia una versione di Tico tico incisa nel 1955 per la Cetra e tratta da un vecchio e logoro 45 EP (sulla qualità sonora del documento è doveroso che prevalga il valore storico):

zSHARE - 1955 - tico tico - francesco ferrari orchestra.mp3

Il gioco di cui parlavamo poco fa regalò per anni, in diretta da Radio Firenze, serate di divertimento, all'insegna di un'innocente competizione, alle famiglie italiane dell'immediato dopoguerra: Botta e risposta. Ebbene, quella sera, in Vecchi amici, viene ricostruita una puntata del primo grande quiz made in Italy. E' quindi naturale che, accanto a Silvio Gigli, che di Botta e risposta fu l'ideatore e, a più riprese, anche il conduttore (una versione più moderna venne radiotrasmessa nell'estate del 1956, ma pure molto più tardi, negli anni Settanta, vi sarà un ennesimo, meritato revival), compaiano di fronte alle telecamere dirette da Lino Procacci, a parte un illustre sportivo come Gino Bàrtali, nientemeno che Paola Bolognani (la leonessa di Pordenone che, seppur da poco sposata, studia seriamente Giurisprudenza e un giorno farà carriera in ambito scolastico) e Mike Bongiorno, ossia gli eroi del primo equivalente televisivo di Botta e risposta, cioè Lascia o raddoppia ?, terminato da oltre un anno ma sempre vivo nel ricordo dei telespettatori, anche se Campanile sera, che ne ha preso il posto, non gira affatto male.
Oggi di Vecchi amici, salvo errore, non esistono più le registrazioni: è un peccato, anche perchè sarebbe stato davvero carino (ri)vedere Mike rispondere alle proverbiali domandine facili facili di Silvio Gigli, per non parlare dell'exploit della puntata successiva, protagonista Corrado, il quale, illustrando con disinvoltura e sicurezza Rosso e nero, si guadagnerà definitivamente l'ingresso tra i presentatori televisivi dopo sedici anni di radio (già a metà novembre sarà impegnato a Milano nella presentazione di Controcanale... ma ne parleremo un'altra volta). Comunque sia, ci affidiamo ancora una volta a un documento audio che, se non altro, descrive praticamente il meccanismo di Botta e risposta: è una registrazione del 1966, inserita in un 33 giri fuori commercio dedicato ai 40 anni della SIPRA, ossia la principale concessionaria pubblicitaria della RAI, con Silvio Gigli e alcuni concorrenti - attori.

zSHARE - 1945 - botta e risposta - silvio gigli.mp3

Con questo tributo a Botta e risposta si conclude il nostro post. Vi ringraziamo per l'attenzione e vi aspettiamo in occasione del nostro nuovo intervento, con la speranza che non passino più di dieci giorni (bensì molti, molti di meno) prima di poterlo licenziare. Inoltre, ci stiamo avviando verso il post numero 200, che ci auguriamo di pubblicare entro ottobre, unitamente all'ufficializzazione di una certa notizia positiva... per ora non diciamo nulla perchè, con i tempi che corrono, la scaramanzia è d'uopo...

Buona settimana a tutti ! ! !

CBNeas

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