mercoledì 10 agosto 2011

Sabato 10 agosto 1974 (Radio)




PROGRAMMA NAZIONALE

6,00 SEGNALE ORARIO
- MATTUTINO MUSICALE (I parte)
Brani di Bertoni e Sibelius
6,25 ALMANACCO
6,30 MATTUTINO MUSICALE (II parte)
Brani di Monteverdi, Debussy e De Falla
7,00 GIORNALE RADIO
7,10 MATTUTINO MUSICALE (III parte)
Brani di Faurè, Sarasate, Chopin, Moussorgski, J. Strauss, Luna

Per il Friuli - Venezia Giulia e la Sicilia
7,30 - 7,45 GAZZETTINI REGIONALI

7,45 IERI AL PARLAMENTO
8,00 GIORNALE RADIO
SUI GIORNALI DI STAMANE, rassegna della stampa italiana
8,30 LE CANZONI DEL MATTINO
9,00 VOI ED IO
Un programma musicale in compagnia di Giusy Raspani Dandolo
11,30 IL MEGLIO DEL MEGLIO
Dischi tra ieri e oggi
12,00 GIORNALE RADIO
12,10 I successi di
NASTRO DI PARTENZA
Rassegna delle più belle canzoni dell'anno
- Prodotti Chicco
13,00 GIORNALE RADIO
13,20 LA CORRIDA
Dilettanti allo sbaraglio presentati da Corrado
Regia di Riccardo Mantoni
14,00 GIORNALE RADIO
14,07 CANZONI DI CASA NOSTRA
14,50 INCONTRI CON LA SCIENZA
Il caso in biologia. Colloquio con Giuseppe Sermonti
15,00 SORELLA RADIO
Trasmissione per gli infermi
15,30 INTERVALLO MUSICALE
15,40 ZIBALDONE ITALIANO
in sostituzione della replica di GRAN VARIETA', non andato in onda il 4 agosto a seguito dell'attentato al treno Italicus

Per il Friuli - Venezia Giulia
15,10 PICCOLO CONCERTO
Quartetto di F. Vallisnieri - Complesso diretto da A. Casamassima
15,40 DIALOGHI SULLA MUSICA
Proposte e incontri di Giulio Viozzi
16,45 - 17,00 UOMINI E COSE
Rassegna regionale di cultura
LA FLOR
a cura di Nadia Pauluzzo e Dino Virgili

17,00 GIORNALE RADIO
17,05 ESTRAZIONI DEL LOTTO
17,10 RASSEGNA DI CANTANTI:
Mezzosoprano MARILYN HORNE
Direttore Henry Lewis
Arie di Haendel, Gluck, Beethoven, Rossini, Meyerbeer, Thomas e Bizet
18,00 LE NUOVE CANZONI ITALIANE
(Concorso UNCLA 1974)
18,30 LE NOSTRE ORCHESTRE DI MUSICA LEGGERA
19,00 GIORNALE RADIO
19,15 ASCOLTA, SI FA SERA
19,20 INTERVALLO MUSICALE
19,30 FESTIVAL DI SALISBURGO 1974
COSI' FAN TUTTE
Opera buffa in due atti di Lorenzo Da Ponte
Musica di Wolfgang Amadeus Mozart
Con Gundula Janowitz, Brigitte Fassbaender, Reri Grist, Hermann Prey, Peter Schreier, Rolando Panerai
Direttore Karl Bohm
Orchestra Filarmonica di Vienna e Coro dell'Opera di Stato di Vienna
Maestro del Coro Walter Hagen-Groll
(Registrazione effettuata il 7 agosto dalla Radio Austriaca)

Per il Trentino - Alto Adige
19,15 GAZZETTINO
19,30 - 19,45 MICROFONO SUL TRENTINO - DOMANI SPORT
Per il Friuli - Venezia Giulia
19,30 - 20,00 CRONACHE DEL LAVORO E DELL'ECONOMIA NEL FRIULI-VENEZIA GIULIA - GAZZETTINO
Per la Sardegna
19,30 BROGLIACCIO PER GLI ASCOLTATORI
19,45 - 20,00 GAZZETTINO SARDO, edizione serale
Per la Sicilia
19,30 - 20,00 IL GAZZETTINO DI SICILIA, quarta edizione

22,20 PAESE MIO: UN PALCOSCENICO CHIAMATO NAPOLI
di Enzo Guarini
23,00 GIORNALE RADIO
- I PROGRAMMI DI DOMANI
- BUONANOTTE
Al termine: Chiusura

SECONDO PROGRAMMA

6,00 IL MATTINIERE
Musiche e canzoni presentate da Carla Macelloni
Nell'intervallo: BOLLETTINO DEL MARE
(ore 6,30): GIORNALE RADIO
7,30 GIORNALE RADIO
Al termine:
BUON VIAGGIO
- FIAT
7,40 BUONGIORNO CON I CAMALEONTI, BOB DYLAN E BUDDY MERRIL
Un caffè, canzoni e poche righe
- Formaggino Invernizzi Susanna
8,30 GIORNALE RADIO
8,40 PER NOI ADULTI
Canzoni scelte e presentate da Carlo Loffredo e Gisella Sofio
9,30 UNA COMMEDIA IN TRENTA MINUTI
RABAGAS, di Victorien Sardou
Traduzione di Gigi Lunari
Riduzione radiofonica di Gigi Lunari e Giuseppe Di Leva
con Raoul Grassilli
Regia di Carlo Di Stefano
Realizzazione effettuata negli Studi di Firenze della RAI
10,00 CANZONI PER TUTTI
10,30 GIORNALE RADIO
10,35 BATTO QUATTRO
Varietà musicale di Terzoli e Vaime presentato da Gino Bramieri
Regia di Pino Gilioli
11,35 LE NUOVE MUSICHE DEL GUARDIANO DEL FARO
11,50 CORI DA TUTTO IL MONDO
a cura di Enzo Bonagura
12,10 TRASMISSIONI REGIONALI
12,30 GIORNALE ARDIO
12,40 Alberto Lupo presenta:
I NUMERI UNO
con Peppino Gagliardi e I Dik Dik
e con la partecipazione di Rossella Como
Regia di Arturo Zanini
13,30 GIORNALE RADIO
13,35 DUE BRAVE PERSONE
Un programma di Cochi e Renato
Regia di Mario Morelli
13,50 COME E PERCHE'
Una risposta alle vostre domande
14,00 SU DI GIRI
(Escluse Lazio, Umbria, Puglia e Basilicata che trasmettono notiziari regionali)
14,30 TRASMISSIONI REGIONALI

Per il Trentino - Alto Adige
14,50 - 15,30 ARIA DI MONTAGNA
Alla scoperta delle nostre valli
di Sergio Modesto
Per la Sardegna
15,00 COMPLESSI ISOLANI DI MUSICA LEGGERA
Six Brothers diretti da Gianfranco Mattu
15,20 - 16,00 PARLIAMONE PURE
Dialogo con gli ascoltatori
Per la Sicilia
15,05 - 16,00 IO CERCO LA BOBINA
a cura di Pippo Spicuzza

15,00 GIRAGIRADISCO
15,30 GIORNALE RADIO
BOLLETTINO DEL MARE
15,40 ESTATE DEI FESTIVAL EUROPEI
da BAYERUTH
Note, corrispondenze e commenti di Massimo Ceccato
16,30 GIORNALE RADIO
16,35 POMERIDIANA
17,25 ESTRAZIONI DEL LOTTO
17,30 RIBALTA INTERNAZIONALE
Nell'intervallo (ore 18,30):
GIORNALE RADIO
19,30 RADIOSERA
19,55 SUPERSONIC
Dischi a mach due
21,19 DUE BRAVE PERSONE
Un programma di Cochi e Renato
Regia di Mario Morelli
(Replica)
21,29 Ettore Desideri e Graziano Sarchielli presentano:
POPOFF
22,30 GIORNALE RADIO
BOLLETTINO DEL MARE
22,50 MUSICA NELLA SERA
Vivre pour vivre (Jackie Gleason) - Sail along silv'ry moon (Norman Candler) - Scarborough fair (Akira Yamamoto) - Sentimental journey (Michael Leighton) - Settima alba (Riz Ortolani) et al.
23,29 CHIUSURA
23,31 - 5,59 NOTTURNO ITALIANO

TERZO PROGRAMMA

7,55 TRASMISSIONI SPECIALI
(sino alle 9,30)
- BENVENUTO IN ITALIA
8,25 CONCERTO DEL MATTINO
Musiche di Rachmaninoff e Chausson

Per la Campania
8,00 - 9,00 GOOD MORNING FROM NAPLES
Trasmissione in inglese per il personale della NATO

9,25 IL TEATRO SPERIMENTALE DI GROTOWSKI
Conversazione di Dino Càfaro
9,30 CONCERTO DI APERTURA
Musiche di Chabrier, Halffter e Turina
10,30 LE GRANDI INTERPRETAZIONI VOCALI
a cura di Angelo Sguerzi
LA CONTESSA
(Replica)
11,15 FOGLI D'ALBUM
11,30 UNIVERSITA' INTERNAZIONALE GUGLIELMO MARCONI (da Roma): Franco Prayer Galletti: La carie, malattia sociale
11,40 IGOR STRAWINSKI: LA MUSICA DA CAMERA
12,20 MUSICISTI ITALIANI D'OGGI
Paolo Renosto e Arrigo Benvenuti
13,00 LA MUSICA NEL TEMPO
I NIBELUNGHI DA HABBEL A WAGNER
di Diego Bertocchi
Brani da Sigfrido di Richard Wagner
Cantano Wolfgang Windgassen, Birgit Nilsson, Theo Adam, Erwin Wohlfart
Orchestra del Festival di Bayeruth diretta da Karl Bohm
14,30 Stagione Lirica della RAI
ARMIDE
Musica di Cristoph Willibald Gluck
Con Viorica Cortez, Siegmund Nimsgern, Bruna Rizzoli, Nicoletta Panni, Ezio Di Cesare
Direttore Wilfried Boettcher
Orchestra Alessandro Scarlatti di Napoli e Coro da Camera della Radiotelevisione Italiana
Maestro del Coro Giuseppe Piccillo
17,00 LA POESIA DI NORA ROSANIGO
Conversazione di Clara Gabanizza
17,10 MUSICHE DI DANZA E DI SCENA
Brani di Purcell e Debussy
17,55 PARLIAMO DI: TEORIE MARXISTE DELLA LETTERATURA
18,00 IL GIRASKETCHES
18,20 MUSICA LEGGERA
18,45 LA FOLLIA DI TORQUATO
a cura di Gabriella Leto
Il prigioniero
19,15 Dall'Auditorium del Foro Italico
I CONCERTI DI ROMA
Stagione Pubblica della RAI
Direttore HANS DREWANZ
Musiche di Mozart, Schoenberg e Bartok
Orchestra Sinfonica di Roma della Radiotelevisione Italiana
- Al termine: UN LIBRO SU CARLO ROSSELLI
Conversazione di Domenico Novacco
21,00 IL GIORNALE DEL TERZO
Oggi in Italia - Oggi nel mondo
21,30 FILOMUSICA
Musiche di Gregori, Lutoslawski, Vaughan Williams, Bettinelli, Wolf, Grétry, Weber, Berlioz
Al termine: Chiusura
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Anche questa volta protagonista del nostro post è la radio, compagna di vacanze più o meno spensierate. Tuttavia, a dire il vero, la data da noi prescelta non ci riporta certo a momenti piacevoli: è il 10 agosto del 1974, un sabato in cui ormai è la politica estera a farla da padrona, con il forzato avvicendamento alla Casa Bianca (Nixon si è dimesso dopo l'eco suscitata dal proprio coinvolgimento nello scandalo Watergate ed è stato sostituito dal vice, Gerald Ford), ma l'Italia piange ancora le vittime del vile attentato terroristico al treno Italicus, avvenuto nel precedente fine-settimana, nel pieno della lunga galleria che collega la Toscana all'Emilia-Romagna.
Terminate le giornate di lutto nazionale, il Paese si appresta a vivere, naturalmente in tono minore, il ponte ferragostano. Anche la radio, bene o male, riprende la propria consueta programmazione, atta ad alternare momenti d'informazione a varietà e spensieratezza, anche perchè, dopo tutto, the show must go on, comunque senza dimenticare la divulgazione di cose un po' più impegnative, sempre in modo semplice e di facile presa. Un'iniziativa che da anni nobilita il palinsesto del Programma Nazionale radiofonico è il Mattutino musicale, risveglio all'insegna di pagine classiche e sinfoniche tra le più note, di sicura presa anche tra gli ascoltatori non iniziati. Ebbene, tra le composizioni che vengono trasmesse il mattino del 10 agosto '74 figura pure la Pavane di Gabriel Faurè, musicista francese vissuto tra l'Otto e il primo Novecento. Si tratta di una pagina ricca di suggestione, che assurgerà meritatamente ad una maggior popolarità una ventina d'anni dopo, quando Umberto Broccoli, nel '74 studente universitario destinato a una fortunata carriera accademica, ne farà uso quale sigla della rubrica radiofonica da lui condotta, Con parole mie, per molto tempo in versione originale (ne verrà poi imposta a malincuore una versione arrangiata in chiave rock per assurde esigenze di audience: peccato !). La versione della Pavane che vi facciamo qui ascoltare è la medesima che andò in onda alle sette e dieci di quel mattino d'estate, ossia quella affidata alla bacchetta del grande direttore britannico Thomas Beecham, alla guida dell'orchestra della Radio Nazionale Francese:



E' bello, quando si è piccoli, trascorrere periodi più o meno lunghi in casa dei nonni, specie se ci si ritrova con i cuginetti che abitano da tutt'altra parte. Divertente è il rituale della colazione con latte e biscotti, con platonici premi assegnati dalla nonna al nipote che finisce prima di consumare il proprio petit dejuner e penitenza per chi poggia per ultimo il cucchiaino nella tazza. Il tutto mentre da un apparecchio radio grigio - metalizzato provengono puntualmente le note de Le canzoni del mattino, quasi sempre annunciate da una voce femminile. Viene sempre mantenuta la tradizione di puntare tutto sul repertorio nostrano, scegliendo prevalentemente nomi di una certa popolarità (anche perchè il target di pubblico di riferimento è soprattutto quello delle casalinghe, trattandosi di un programma in onda tutti i giorni dell'anno, esclusa la domenica).
Apre la rassegna Peppino Gagliardi, con il motivo che lo vide giusto secondo a Sanremo 1973, Come un ragazzino:



Altro personaggio popolarissimo è Mino Reitano, che non trascura armonie della tradizione popolare musicale nostrana per ammodernarle quanto basta, ricetta applicata con successo nel 1972, anno de L'amore è un aquilone:



Ornella Vanoni, invece, scopre nuovi amici cantautori, come un emergente ligure di nome Anselmo Genovese che scrive per lei Pazza d'amore:



Al Bano ha dovuto subire il destino di un po' tutte le canzoni presentate al Festival di Sanremo del 1974, sottovalutate e poco promosse, se non addirittura snobbate da giovani sempre più politicizzati che badano solo a eventuali messaggi di comodo contenuti nei testi dei cantautori impegnati. In altri tempi, questa In controluce, firmata assieme a Paolo Limiti, avrebbe funzionato senz'altro:



Iva Zanicchi, che ha vinto il succitato festival di Sanremo in maniera (forse) poco pulita, complice una giuria prezzolata, non manca comunque di produrre interessanti dischi contenenti brani anche molto, ma molto più belli di quella mediocre Ciao, cara, come stai ? prima classificata al Salone delle Feste del Casinò: questo ne è il lato B, Vendetta di Corrado Castellari e Paolo Limiti.



Per fare un po' i commerciali, i Nomadi vengono aiutati da una stravagante autrice che comunque non è mai risultata banale, Elide Suligoj. E' lei che compone per Augusto e soci Ieri sera sognavo di te, lato B del 45 giri Voglio ridere:



Come sempre, lo spazio de Le canzoni del mattino viene concluso da una celebre canzone italiana in versione strumentale, specie se eseguita da un'orchestra straniera: è il caso de Il cuore è uno zingaro nello stile del baffuto francese Paul Mauriat:



Due sono invece i motivi andati in onda nel corso di Canzoni per tutti, appuntamento di metà mattinata del Secondo Programma, che meritano di essere segnalati, trattandosi proprio di motivi in voga durante quell'estate: il primo è cantato da Umberto Balsamo, il cantautore catanese che ha ottenuto un buon piazzamento al Disco per l'Estate con Bugiardi noi, brano inserito in un LP dal titolo Passato, presente, futuro. Questa è la title-track che, anche con la complicità dell'arrangiamento di Giampiero Reverberi, non può fare a meno di riecheggiare arie battistiane (La luce dell'Est in primis):



Patty Pravo occupa il quarto posto della classifica dei 33 giri più venduti con Mai una signora, da cui viene estratto il singolo La valigia blu:



E adesso, sigla ! ! !



Le note di Soul limbo sono da tre anni e mezzo il richiamo di Su di giri, selezione di dischi che, all'ora dell'ammazzacaffè, puntano su un pubblico giovanile di bocca buona. In quel caldo pomeriggio di San Lorenzo vanno in onda sei canzoni di una certa validità, a cominciare da una Marcella Bella che, nel 33 giri Mi... ti amo uscito nel precedente autunno, rende omaggio alla sua terra, nel suo dialetto: Sicilia antica.



Peppino Gagliardi ha presentato al Disco per l'Estate La mia poesia, motivo dalle caratteristiche consuete per il repertorio dello stesso cantautore partenopeo: lato B della succitata canzone è Ancora più vicino a te.



Il saper calibrare ricordi e malinconie di amori adolescenziali estivi con un testo poetico e una musica d'atmosfera è l'arma che consente a Jenny di Paolo Morelli e dei suoi Alunni del Sole di diventare un grande, meritato successo discografico:



Due autori del giro romano, Franca Evangelisti e Mario Cantini, scrivono per Fausto Leali l'ottima Solo lei, canzone che l'artista bresciano non mancherà di riproporre in seguito (la versione che vi facciamo ascoltare risale alla fine degli anni '80):



Bellissima ancor oggi è Amicizia e amore de I Camaleonti, portata in finale dal complesso milanese a Canzonissima 1973 e basata sul sapiente, riuscito duetto tra le due voci soliste, il bello Tonino Cripezzi, pianista e violinista, e l'inconfondibile, riccioluto, baffuto chitarrista e bassista Livio Macchia (persona molto cordiale, tra l'altro: abbiamo avuto modo d'incontrarlo qualche tempo fa in occasione di un'edizione di Vinilmania a Milano):



La vittoria all'Eurofestival di Brighton ha aperto le porte del trionfo planetario agli svedesi Abba: anche in Italia Waterloo, pur non vendutissima, si lascia apprezzare:



Su di giri è il sottofondo della pennichella: sotto la doccia, invece, dopo un pomeriggio d'allegria al mare e prima di un magico sabato sera in attesa di veder cadere qualche stellina, ci vuole...



Eh, sì: la seguitisssima rubrica serale di novità discografiche pop e rock è entrata nel quarto anno di programmazione e continua a conquistare il pubblico giovane. Merito sia di Tonino Ruscitto e Massimo Làzzari, i quali creano accattivanti scalette, sia dei conduttori che si alternano al microfono, ossia Antonio De Robertis, Paolo Testa e il vivacissimo Gigi Marziali, che fanno di Supersonic una bandiera. Ancor oggi (e lo abbiamo constatato quando, in tempi recenti, abbiamo dato man forte al Supersonic Fan Club, quella pagina di Facebook curata da Max D'Agata e più volte illustrata negli scorsi mesi qui nel contesto del Focolare) questa storica trasmissione musicale è ben viva nel cuore degli ascoltatori di allora e coinvolge anche chi a quei tempi non c'era ancora, ma ha imparato a conoscere gli stili degli anni '70 sia attraverso i dischi dei genitori, sia scoprendoli e approfondendoli sulla scia di altre forme di revival.
Eccovi dunque la nostra replica della puntata di Supersonic del 10 agosto 1974, apertasi con il piacevole rock degli inglesi Status Quo, esecutori di Just take me
:



Nuovo LP per Elton John: l'occhialuto e stravagante pianista britannico è da poco nei negozi di dischi di tutto il mondo con Caribou, album trainato da un brano il cui titolo è tutto un programma: The bitch is back ("La puttana è tornata").



Una nuova formazione afroamericana viene lanciata dalla Tamla Motown: The Commodores, la cui guida è un certo Lionel Richie, in una prova esclusivamente strumentale, laddove in futuro il successo sarà caratterizzato da esecuzioni vocali d'atmosfera: Machine gun.



Restiamo in clima di black music: la RCA distribuisce in Europa i dischi di un'emergente etichetta specializzata degli States, la TK. Comincia a farsi sentire in estate un brano che raggiungerà i primi posti delle classifiche italiane in autunno, Rock your baby, dalla voce di George Mc Crae:



Toni Cicco decide di tentare l'esperienza come cantante solista, per cui la storia della Formula 3 momentaneamente s'interrompe. Rimangono Alberto Radius e Gabriele Lorenzi, i quali chiamano a raccolta musicisti molto in gamba come Vince Tempera, Gianni Dall'Aglio, Bob Callero e soprattutto Mario Lavezzi, che diventa voce solista di questa Formula 6 (così chiamata affettuosamente dai fans) denominata Il Volo. L'album di questo gruppo, sempre inciso per la Numero Uno, è bellissimo e ricco di spunti e sonorità: da esso traiamo Come una zanzara.



L'anglo - napoletano Alan Sorrenti, dopo un paio di lavori come cantautore prog, tira fuori dal cilindro un'originalissima rivisitazione moderna di un classico napoletano conosciuto in tutto il mondo, Dicitencello vuje. Indubbiamente gli ascoltatori si dividono: i puristi gridano al sacrilegio, mentre i giovani, da tempo ostili alle canzoni partenopee, trovano quasi geniale l'idea del loro coetaneo, il quale però viene accusato dagli alternativi di essersi piegato alle ferree regole commerciali (d'altronde è proprio con Dicitencello vuje che Sorrenti entra in classifica):



Ian Hunter è il leader dei Mott the Hoople, complesso inglese che, da quando si avvale della produzione di David Bowie e Mick Ronson, praticamente non sbaglia un colpo. I gay d'Inghilterra fanno di All the young dudes la loro sigla, ma all'orizzonte spuntano canzoni nuove come The golden age of rock'n roll:



Tres hombres: così, in spagnolo, si autodefiniscono, nel titolo del loro album dell'epoca, tre abilissimi musicisti statunitensi, gli ZZ Top. Da questo 33 giri vi facciamo ascoltare Move me on down the line:



E' ormai un simbolo del rock al femminile ed è più nota all'estero che negli Stati Uniti, sua patria: Susan Quattrocchi, nipote di un italiano emigrato nel primo Novecento in Nordamerica, sempre con giubbotto di pelle e basso elettrico a tracolla, è per tutti Suzi Quatro e da tempo colleziona dischi d'oro a tutto andare. Dopo Can the can e 48 crash, è la volta di Devil gate drive:



Gli scozzesi Nazareth, il cui rock duro conquista le platee internazionali, rivisitano un brano che, una decina d'anni prima, diede il grande successo agli Yardbirds, primo gruppo - scuola del pop-rock inglese: Shapes of things.



Ancora un po' di sano R&B, con Willie Hutch che interpreta la sua Brother's gonna work it out:



Arriva dalle Colonne di Ercole, ossia da Gibilterra, e l'anno precedente ha venduto milioni e milioni di copie con It never rains in Southern California. Ora ci riprova con una canzone che sembra un allegro scioglilingua, ma che stavolta va piuttosto male, I'm a train: Albert Hammond.



Dopo la follia omicida trattata in Clinica Fior di Loto S.p.A., ecco un altro tema sociale, la schiavitù, affrontato in modo asciutto e tutt'altro che retorico da Maurizio Vandelli e dalla sua Equipe 84: Mercante senza fiori, semifinalista a Saint Vincent, al Disco per l'Estate.



Al Cantagiro Show, abolita oramai la gara, si affacciano alcuni artisti che, dopo alcuni anni di gavetta, hanno forse la canzone giusta per raggiungere il successo. Uno di essi è Richard Cocciante, che ha italianizzato il nome di battesimo in Riccardo e che punta su un motivo modulato con toni rabbiosi e aggressivi. La RCA aspetta il momento buono per lanciare al meglio questo pezzo, ma intanto lo piazza in radio, e quindi pure a Supersonic, cambiando solo la frase E quando a letto lui con un più rassicurante E quando un giorno lui. Inutile dire che la canzone in oggetto è Bella senz'anima, anche questo un successone del periodo dei primi freddi:



Altra ottima formazione rock nordamericana alle prese con un revival: i Grand Funk Railroad alle prese con la vecchia e gloriosa Locomotion di Little Eva:



I capostipiti dell'heavy metal portano il nome di uno squallido ed antipatico personaggio del David Copperfield di Charles Dickens, Uriah Heep. Dal loro LP Wonderworld eccovi Something or nothing:



L'Indiscussa Verità, ossia The Undisputed Truth, è un valido gruppo vocale afroamericano, anch'esso facente parte della scuderia della Tamla Motown, che esegue Help yourself:



Dal Canada arrivano i Lighthouse, ricca formazione con un'ampia sezione orchestrale al proprio interno: bellissima è questa Pretty lady.



Dopo aver promosso il suo secondo LP, quello della pecora, proprio nel corso di un recital organizzato, come sovente avveniva e avverrà ancora per un po', da Supersonic, Francesco De Gregori punta su Niente da capire quale singolo, incontrando un certo favore tra gli ascoltatori più attenti (anche se la miglior canzone del 33 giri rimane Cercando un altro Egitto):



I Camaleonti preferiscono, dopo una lunga stagione di festival risultata determinante ai fini del rilancio definitivo del complesso, proporsi direttamente con un loro disco nuovo per le vacanze 1974, Il campo delle fragole:



Continua l'inarrestabile marcia dei Deep Purple: il complesso inglese ormai occupa il posto d'onore tra le formazioni hard rock e le loro esibizioni dal vivo, che richiamano sempre migliaia e migliaia di persone per volta, sono altamente spettacolari, magari dando alle loro canzoni un nuovo volto rispetto a quello del disco inciso in studio. Ne è prova You fool no one, che nell'edizione live è ricordata per un lungo e brillante assolo del batterista Ian Paice. Ecco comunque l'incisione originale:



Un maestro della chitarra blues, Johnny Winter, è qui protagonista di una felicissima esibizione caratterizzata da un medley (Rock'n roll Hoochie Koo e Stone county):



Jerry Garcia abbandona per un po' i Grateful Dead e realizza da solista un 33 giri di personalissime cover, cui dà l'emblematico titolo di Compliments: da esso traiamo la personale rivisitazione di un hit dei Rolling Stones di sette anni prima, Let's spend the night together.



Direttamente dalle classifiche inglesi, ove occupa il terzo posto, Steve Harley e i Cockney Rebel in Judy teen:



Meteore tipiche da one shot, come sogliono definirsi quegli artisti noti per una sola canzone e null'altro, sono gli Scorched Earth, i quali eseguono On the run:



La puntata di SUPERSONIC-SONIC-SONIC - DISCHI A MACH DUE-DUE-DUE che precede la Notte di San Lorenzo del 1974 si conclude con l'ultima incisione degli statunitensi Eagles. Il complesso di Glenn Frey, forte del nuovo chitarrista Don Felder, acquisisce una grintosa carica più rock, senza tralasciare le sonorità country delle origini: lo dimostra questa Already gone, costantemente programmata da Ruscitto e Lazzari per tutta l'estate.



Con gli Eagles termina la nostra ulteriore carrellata sulla musica radiofonica trasmessa dalla RAI nei bei mesi d'agosto che furono, ideale sottofondo del solleone o quantomeno del meritato riposo dal tran tran quotidiano. Vi salutiamo e, sperando di avervi fatto cosa gradita soprattutto nel rinverdire i fasti supersonici (come la volta scorsa lo furono quelli di Per voi giovani), vi diamo appuntamento alla prossima occasione.

Buon bagno (per quei pochi che se lo possono ancora permettere...) ! ! !

CBNeas

1 commento:

Davide Camera ha detto...

Dato che hai postato una delle canzoni che amo di più in assoluto, "Rock your baby", mi piace dire che era stata scritta da Casey e Finch, cioè KC and the Sunshine Band, solo che appunto Casey non era in grado di cantarla per le note troppo alte. Si era pensato di far duettare George McCrae e la moglie Gwen, che però non si presentò in studio. Fu George a credere molto e amare da subito questa canzone e a cogliere l'attimo, facendola diventare il più importante successo della sua carriera e della sua vita. Ha svoltato grazie a questo brano, che sembra scritto per lui. Esiste anche una versione di Ronnie Jones, spesso trasmessa a Musica In proprio in quegli anni dallo stesso Ronnie, naturalmente. L'originale è però imbattibile, e poi il pezzo è completo anche se molto breve.