giovedì 4 febbraio 2010
Martedì 5 febbraio 1957 (Radio)
PROGRAMMA NAZIONALE
6,40 PREVISIONI DEL TEMPO PER I PESCATORI
LEZIONE DI LINGUA INGLESE, a cura di E. Favara
7,00 SEGNALE ORARIO - GIORNALE RADIO - PREVISIONI DEL TEMPO - TACCUINO DEL BUONGIORNO - MUSICHE DEL MATTINO
7,40 L'OROSCOPO DEL GIORNO
(Motta)
7,50 LE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Rassegna settimanale
8,00 SEGNALE ORARIO - GIORNALE RADIO - RASSEGNA DELLA STAMPA ITALIANA in collaborazione con l'A.N.S.A. - PREVISIONI DEL TEMPO - BOLLETTINO METEOROLOGICO
8,20 CRESCENDO
(Palmolive - Colgate)
8,45 - 9,00 LA COMUNITA' UMANA
Trasmissione per l'assistenza e previdenza sociali
11,00 LA RADIO PER LE SCUOLE
(per la III, IV e V classe elementare)
Fiore, di Giuseppe Fanciulli
Adattamento radiofonico di Gian Francesco Luzi
11,30 CONCERTO DEL PIANISTA FRIEDRICH GULDA
Beethoven: Sonata in RE op. 28 - Sonata in LA BEMOLLE op. 26 (Marcia Funebre)
Registrazione effettuata il 10 novembre 1956 al Teatro La Pergola di Firenze durante il concerto eseguito per la Società Amici della Musica
12,10 ORCHESTRA NAPOLETANA DIRETTA DA LUIGI VINCI
Cantano Luciano Glori, Mario Abbate, Pina Lamara, Franco Ricci, Tullio Pane, Gloria Christian e Antonio Basurto
12,50 ASCOLTATE QUESTA SERA...
CALENDARIO
(Antonetto)
13,00 SEGNALE ORARIO - GIORNALE RADIO - MEDIA DELLE VALUTE - PREVISIONI DEL TEMPO
CARILLON
(Manetti e Roberts)
13,20 ALBUM MUSICALE
Musica operistica
Nell'intervallo comunicati commerciali
13,55 MITI E LEGGENDE
(G. B. Pezziol)
14,00 GIORNALE RADIO - LISTINO BORSA DI MILANO
14,15 - 14,30 ARTI PLASTICHE E FIGURATIVE
di Raffaele De Grada
CRONACHE MUSICALI
di Giulio Confalonieri
14,30 Per Trieste
TERZA PAGINA
Cronache triestine di teatro, musica, cinema, arti e lettere
16,20 CHIAMATA MARITTIMI
16,25 PREVISIONI DEL TEMPO PER I PESCATORI
16,30 LE OPINIONI DEGLI ALTRI
16,45 CENTO E UNA CANZONE
Canta Nilla Pizzi con il Quartetto Due + Due e l'orchestra diretta da Walter Colì
17,00 LA MUSICA SARDA
Il ciclo dell'uomo
17,30 AI VOSTRI ORDINI
Risposte de La voce dell'America ai radioscoltatori italiani
18,00 Stagione Sinfonica Pubblica dell'Associazione Alessandro Scarlatti di Napoli in collaborazione con la Radiotelevisione Italiana
CONCERTO SINFONICO
diretto da Sergiu Celibidache
con la partecipazione del soprano Suzanne Danco
Mendelssohn: Sogno d'una notte d'estate, ouverture - Albinoni: Dolce languore, cantata per soprano, archi e cembalo - Britten: Les illuminations, op.16, per soprano e orchestra d'archi - Beethoven: Sinfonia n.8 in FA op.93
Orchestra Alessandro Scarlatti di Napoli della Radiotelevisone Italiana
Nell'intervallo:
QUESTO NOSTRO TEMPO
Aspetti, costumi e tendenze di oggi in ogni Paese
19,30 FATTI E PROBLEMI AGRICOLI
19,45 LA VOCE DEI LAVORATORI
20,00 GIRANDOLA DI CANZONI
Negli intervai comunicati commerciali
UNA CANZONE AL GIORNO
(Buitoni Sansepolcro)
20,30 SEGNALE ORARIO - GIORNALE RADIO - RADIOSPORT
21,00 PASSO RIDOTTISSIMO
Varietà musicale in miniatura
21,05 L'EBREA DI TOLEDO
Tragedia storica di Franz Grillparzer
Traduzione e adattamento di Ippolito Pizzetti
Compagnia di prosa di Firenze della Radiotelevisione Italiana con Lilla Brignone, Carlo d'Angelo e Gianni Santuccio
Regia di Umberto Benedetto
(Registrazione)
Per Trieste 1
18,45 - 23,15 Programmazione locale
23,15 OGGI AL PARLAMENTO - GIORNALE RADIO - MUSICA DA BALLO
24,00 SEGNALE ORARIO - ULTIME NOTIZIE - BUONANOTTE (Pensiero di fine giornata)
SECONDO PROGRAMMA
Per l'Alto Adige
7,00 - 7,30 CLASSE UNICA
mattinata in casa
9,00 EFFEMERIDI - NOTIZIE DEL MATTINO
IL BUONGIORNO
9,30 CANZONI IN VETRINA
(Compagnia Italiana Liebig)
10,00 - 11,00 APPUNTAMENTO ALLE DIECI
Giornale di varietà
(Omo)
meridiana
13,00 K. O.
Incontri e scontri della settimana sportiva
(Amaro Cora)
13,25 FLASH: ISTANTANEE SONORE
(Palmolive - Colgate)
13,30 SEGNALE ORARIO - GIORNALE RADIO - BOLLETTINO DELLA TRANSITABILITA' DELLE STRADE STATALI
ASCOLTATE QUESTA SERA...
13,45 IL CONTAGOCCE: VETRINETTA DELLA MUSICA: IL JAZZ
(Simmenthal)
13,50 IL DISCOBOLO
(Prodotti alimentari Arrigoni)
13,55 CAMPIONARIO
a cura di Riccardo Morbelli
Negli intervalli comunicati commerciali
14,30 SCHERMI E RIBALTE
Rassegna degli spettacoli, di Franco Calderoni e Ghigo De Chiara
UN PO' DI RITMO CON GIANNI SAFRED
15,00 SEGNALE ORARIO - GIORNALE RADIO - PREVISIONI DEL TEMPO - BOLLETTINO METEOROLOGICO
GIRAGIRAMONDO
Guida musicale del saper vivere internazionale
(Vicks Sciroppo)
15,45 LA FISARMONICA DI PEPPINO PRINCIPE
(Vicks Sciroppo)
pomeriggio in casa
16,00 IL RAGAZZO TORNA A CASA
Commedia in un atto di A. A. Milne
Traduzione di Manlio Bocci
Compagnia di prosa di Firenze della Radiotelevisione Italiana
Con Tino Erler, Nella Bonora, Franco Sabani
Regia di Amerigo Gomez
16,30 PARIGI - EUROPA IN JAZZ
Documentario di Piero Angela
17,00 CONCERTO VOCALE STRUMENTALE
diretto da Alberto Paoletti
con la partecipazione del soprano Virginia Zeani e del baritono Renato Capecchi
Istruttore del Coro Roberto Benaglio
Orchestra e Coro di Milano della Radiotelevisione Italiana
(Replica dal Programma Nazionale)
(Martini & Rossi)
Brani di Wagner, Mozart, Haendel, Borodin, Refice, Mascagni, Rossini, Verdi, Donizetti e Boito
18,00 GIORNALE RADIO
Programma per i ragazzi
I TRE MOSCHETTIERI
Romanzo di Alessandro Dumas
Adattamento di Sergio D'Alba
Regia di Pino Gillioli
18,30 RITMI DEL XX SECOLO
19,00 CLASSE UNICA
Umberto Bosco - Il Purgatorio: Gli ultimi canti - La processione misteriosa e la venuta del Messo di Dio
intermezzo
19,30 BILL HALEY E I SUOI COMETS
Negli intervalli comunicati commerciali
SFOGLIANDO LA RADIO
Vecchi successi e novità da tutto il mondo
(Gazzoni)
20,00 SEGNALE ORARIO - RADIOSERA
CAMPIONATI ITALIANI DI SCI DI COLLE ISARCO
Servizio speciale di Nando Martellini
(Per l'Alto Adige
18,30 - 20,15 PROGRAMMA IN LINGUA TEDESCA)
20,30 PASSO RIDOTTISSIMO
Varietà musicale in miniatura
20,35 IL TALISMANO
Piccola storia della Fortuna
spettacolo della sera
20,45 RIBALTA TASCABILE
Voci e musiche in passerella
(Vecchina)
21,15 Dallo Studio L di Milano
Mike Bongiorno presenta
TUTTI PER UNO
Programma di quiz a premi con la partecipazione degli ascoltatori
Realizzazione di Adolfo Perani
(L'Oreal)
Al termine: ULTIME NOTIZIE
22,15 TELESCOPIO
Quasi giornale del martedì
22,45 STRETTAMENTE CONFIDENZIALE
Un programma di Jula De Palma
23,00 - 23,30 Siparietto
IL BARBAGIANNI
Rivistina notturna di Silvano Nelli - Regia di Umberto Benedetto
23,35 NOTTURNO DALL'ITALIA
TERZO PROGRAMMA
Per la Sicilia
10,00 - 11,30 Dalla Cattedrale di Catania
MESSA PONTIFICALE IN OCCASIONE DELLA FESTA DI S. AGATA
STAZIONI A MODULAZIONE DI FREQUENZA
13,00 CHIARA FONTANA
Un programma dedicato alla musica popolare italiana
13,20 ANTOLOGIA
Da Opere scelte di Gaspare Gozzi
Elogi
13,30 - 14,15 Boccherini: Sinfonia in LA (direttore Bruno Maderna) - Kodaly: Hary Janos, Suite (direttore Alceo Galliera)
(replica del Concerto di ogni sera di lunedì 4 febbraio)
Per Veneto e Friuli - Venezia Giulia
13,30 L'ORA DELLA VENEZIA GIULIA
STAZIONI AD ONDE MEDIE
19,00 ORIGINI ED ESPERIENZE DELLA SCUOLA ATTIVA
Kerschensteiner
a cura di Giovanni Calò
19,30 NOVITA' LIBRARIE
Il teatro espressionista tedesco
a cura di Vito Pandolfi
presentato da Elemire Zolla
20,00 L'INDICATORE ECONOMICO
20,15 CONCERTO DI OGNI SERA
Bach: Sonata n.1 in sol per violino solo (solista Jascha Heifetz) - Haydn: Quartetto in RE op. 76 n.5 (Wiener Konzerthaus Quartett)
21,00 IL GIORNALE DEL TERZO
Note e corrispondenze sui fatti del giorno
21,20 LA POESIA POPOLARE
a cura di Giovanni Bronzini
La canzone epico - lirica
21,50 LA POETICA DI SCHOENBERG
a cura di Brunello Rondi
Cinque pezzi per orchestra, op. 16
Chicago Symphony Orchestra diretta da Rafael Kubelik
22,25 VITA E POESIE DI RAINER MARIA RILKE NEGLI ANNI DELLA GUERRA
a cura di Umberto Marvardi
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Abbiamo preso l'abitudine di impaginare i nostri post radiofonici alternando palinsesti degli anni '60-'70 (che finora ci sembrano i più graditi) con cose un po' più antiche, che ci riportano al momento in cui la radio deve fronteggiare i primi assalti della TV mettendo in campo sia i suoi uomini migliori, che hanno conquistato prestigio e popolarità nel corso degli anni, sia una serie di giovani debuttanti che presto raggiungeranno anch'essi il successo davanti al microfono o alla telecamera, oppure svolgendo tutt'altro mestiere. Insomma, ricordare le programmazioni degli anni '50 e dei primi '60 è anche un viatico per scoprire inattese curiosità riguardanti questo o quel personaggio, spesso e volentieri alle prime armi.
Certo è che, un freddo martedì qualunque di 53 anni fa, mentre la TV da un paio di giorni ha scoperto la pubblicità, per radio si alternano, al microfono o come semplici autori di testi letti da annunciatori dalla dizione impeccabile, figure care a tutti noi per meriti passati, presenti e soprattutto futuri. Oggi, nel decimo anno del secolo vigesimoprimo dell'era volgare, solo uno di essi è ancora in vita e, arzillo e brillante come sempre, confeziona per la TV ottime trasmissioni scientifiche che hanno il solo torto di andare in onda nella prima serata del periodo estivo, quando non ci sono troppe esigenze di natura commerciale: Piero Angela, uomo di cultura dall'aplomb squisitamente piemontese che, prima di entrare in RAI, prometteva molto come pianista jazz. Diventato corrispondente da Parigi e Bruxelles sia per il GR che per il TG, l'allora ventottenne giornalista torinese si propone agli ascoltatori di quel 5 febbraio del '57 con un reportage che riunisce l'aspetto informativo e quello musicale: un viaggio nella Parigi che, in quel periodo di grande diffusione del cool jazz (il jazz freddo, che è poi quello che personalmente amiamo di più), ne diventa capitale europea. Sono tanti i musicisti che dal Nordamerica raggiungono la capitale francese ed ivi si trattengono a lungo, grazie anche agli effetti di un contratto in esclusiva con la casa discografica Vogue (quella che, un lustro dopo, darà vigore al fenomeno decisamente più pop dei copains): basti citare Dizzy Gillespie e Gerry Mulligan, veri e propri capisaldi di questo rivoluzionario stile.
In quel periodo comincia ad affacciarsi in RAI anche un estroso romano, coscritto del succitato Piero Angela e come quest'ultimo appassionato di musica jazz, ma pure di canzoni, cinema e calcio (egli stesso è reduce da una breve, ma felice carriera di calciatore di serie B e C). Egli entra in azienda, come collaboratore destinato alla rubrica del tocco K.O., per puro caso...ma lasciamo che sia lui stesso a raccontare come andarono realmente le cose:
All'età di ventotto anni decisi di tornare a Roma per lavorare a tempo pieno come giornalista. (...)scrivevo con facilità, e l'elenco delle collaborazioni, tra quotidiani e settimanali, prese ad allungarsi fino a raggiungere la ragguardevole cifra di undici. Fu allora che, nella redazione del "Giornale d'Italia", vennero a trovarmi Enrico Ameri e Paolo Valenti, per propormi un'altra collaborazione, questa volta con la RAI. Loro curavano per la radio una trasmissione molto azzeccata come formula, ma difficile da realizzare. Si chiamava "K.O. - Incontri e scontri della settimana sportiva" e richiedeva un taglio satirico e umoristico: bisognava scrivere parodie, couplets intermezzi comici (i lettori erano Gianna Piaz e Roberto Bertea, due voci magistrali). Ameri e Valenti cercavano un giornalista esperto di musica e anche di sport, e io, con il mio piccolo passato di musicista in orchestre da ballo, le mie frequentazioni professionali e l'amicizia che avevo stretto con protagonisti della musica di allora come Fred Buscaglione, Marino Barreto, Bruno Martino,sembravo il candidato ideale. (...) Avevamo inventato una serie di personaggi fissi: Buscaglione era Ferdinando il Satiro Blando, Marino Barreto, che era cubano e di colore, l'Oriundo di K.O., Bruno Martino Brian Martin... Queste figurine ebbero molto successo, e la trasmissione decollò. Andava in onda in un'ora molto favorevole ed ebbe successo anche un piccolo tormentone che introdussi per variare le trite formule per concludere e salutare. Un giorno mi scappò un "Stessa ora stesso programma, come sa anche la mamma" che divertì tanto gli ascoltatori da indurmi a farne stabilmente la sigla di chiusura.
C 'è bisogno che si aggiunga che questo giornalista debuttante in radio si chiamava Sandro Ciotti ? Il passo che avete appena letto è tratto dalle pagine 23-24 della sua bellissima ed ormai introvabile (se non tra i remainders ed i mercatini dell'usato) autobiografia, Quarant'anni di parole, uscita per i tipi di Rizzoli nel 1997.
La sorpresa più grande si ha in serata, su quel Terzo Programma dalle caratteristiche essenzialmente didattico - culturali. A firmare la presentazione radiofonica di un libro che l'autore e regista versiliano Vito Pandolfi ha dedicato al movimento dell'Espressionismo tedesco in ambito teatrale, diffusosi praticamente tra la Grande Guerra e la Repubblica di Weimar e destinato ad influenzare personaggi venuti fuori subito dopo, come Bertolt Brecht, è un altro vivace nome nuovo della cerchia del pensiero italiano. Torinese, ma dalle ascendenze franco-inglesi, docente in giro per l'Italia ed il mondo di Anglistica (sia in fatto di lingua che di letteratura) e di Filologia Germanica, si rivela essenzialmente per una propria veduta filosofica dalle caratteristiche assolutamente liberali. Il suo nome è Elémire Zolla, che già a 21 anni strabiliava i più attenti lettori con dei saggi etici ed estetici in cui trovavano posto argomenti fino a quel momento ignoti ai profani: la psicanalisi, la psicologia, la sociologia. Possiamo dire che il giovane Zolla fu tra i primi a sdoganare queste branche della scienza umanistica, che con gli anni Cinquanta avrebbero cominciato a catturare pure la gente comune, vogliosa di sapere. In quell'inizio di 1957, il Nostro è reduce dal successo della sua prima opera narrativa, Minuetto all'inferno, e già è pronto a vestire i panni di Catone della società che, dal boom economico in avanti, si avvia verso una pericolosa omologazione. Seguiranno poi gli studi dedicati alle religioni, specialmente quelle orientali, che renderanno il docente piemontese ancora più noto al pubblico, catturando la sensibilità di molti lettori. Noi abbiamo la fortuna di essere amici di Marina Rota, una brillante donna di cultura d'origine canavesana (ma trapiantata a Torino città) che appartiene al novero di coloro che continuano, anche adesso che sono passati quasi otto anni dalla morte di Zolla, a divulgarne pensiero e produzione, invogliando soprattutto noi che, impegnati altrove e catturati da altri interessi, non abbiamo ancora avuto tempo e modo di conoscerle, a scoprirne la poliedricità e la sapienza. Speriamo di colmare presto questa nostra lacuna e chissà se da qualche parte, tra le carte ed i documenti che la vedova Grazia Marchianò, a propria volta validissima docente universitaria, sicuramente custodirà oppure tra gli archivi della RAI torinese, dormirà l'ormai ingiallito testo di quella trasmissione radiofonica, se non addirittura la bobina contenente la relativa registrazione.
A questo punto vi salutiamo e vi rinnoviamo l'appuntamento a domani, con altri (speriamo sempre gradevoli e graditi) reperti della radiotelevisione di ieri.
Buon proseguimento di giornata ! ! !
CBNeas
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6 commenti:
Per una curiosa coincidenza, leggevo proprio ieri il brano proposta da Cesare sulla mia copia del raro "Quarant'anni di parole", di Sandro Ciotti.
Ricordiamo che Ciotti, nel corso degli anni '60, oltre a collaborare alla rubrica umoristico-sportiva "K.O." e ad effettuare, più che altro per sopperire a mancanze di organico, radiocronache sportive per "Tutto il calcio", era in pianta stabile della redazione di "Ciak", la fortunatissima rubrica radiofonica di cinema curata da Lello Bersani.
Cesare, amore mio, la tua conoscenza in fatto di televisione e la tua bravura nell'esporre il tutto mi lasciano incantata, d'altronde ti ho scelto come compagno per tutta la vita e di questo mi compiaccio ogni giorno.
Tua moglie Annamaria
Ammetto di non conoscere affatto la figura di Elémire Zolla, graze quindi a Cesare per avercene parlato dandoci lo stimolo a ricercarne ulteriori notizie.
Però com'era la programmazione del Terzo in quell'epoca? Le trasmissioni iniziavano -unicamente per la Sicilia- solo alle 10,30 e nel resto d'Italia alle 13, con un buco poi dalle 14,15 alle 19?
E' proprio cosi?
Per b13ne: almeno nel corso di tutti gli anni '50, decade che segnò i primi passi del Terzo Canale radiofonico, la programmazione fu essenzialmente serale, salve alcune repliche in orario meridiano per sperimentare il sistema FM. Nel 1960 fu introdotta la suddivisione tra la diurna Rete Tre, che trasmetteva in FM ed in onde medie, ed il serale Terzo, limitato alle MW ed alla filodiffusione. Nell'aprile del 1967, infine, la dizione "Terzo Programma" fu estesa all'intera giornata, con emissioni contemporanee in FM ed MW, come accadeva per gli altri due canali.
Il collegamento con Catania, curato dalla locale stazione di Catania 3, fu limitato a quel 5 febbraio, giorno dell'ancor oggi sentitissima festa patronale di Sant'Agata, che attualmente viene invece diffusa via satellite in Italia e nel mondo dal canale televisivo "Oasi" (già "Sicilia Channel").
Gentile CBNeas, perndo spunto dal suo interessantissimo intervento sui Tre Moschettieri del Quartetto Cetra. Ho cercato (in rete e in questo sito) notizie sui Tre Moschettieri versione Poli-Poli-Messeri-Vukotic, che Lei senz'altro ricorderà. Non ne è rimasta quasi traccia. Ed è un peccato, perchè a mio avviso era una pregevolissima mise en scene. Mi piacerebbe averne notizia da Lei, se ha informazioni. Grazie e sempre complimenti per il sito.
Gentile Anto61, quanto ai "Tre Moschettieri" che i fratelli Poli riproposero durante le festività natalizie 1976-'77, posso dirLe che sono stati replicati in anni recenti dai canali satellitari della RAI. Ora non so dirLe esattamente se queste retrospettive fossero dovute a RAISAT Album o all'odierna RAI Storia, ma credo proprio che questa trasmissione sia passata nuovamente, segno che essa è stata conservata integralmente in archivio.
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