mercoledì 3 febbraio 2010
Domenica 4 febbraio 1973
NAZIONALE
11,00 Dalla Chiesa della Madonna delle Grazie di Ancona
SANTA MESSA
celebrata da Mons. Carlo Maccari, Arcivescovo di Ancona.
Commento di Pierfranco Pastore
Ripresa televisiva di Don Carlo Baima
12,00 DOMENICA ORE 12
a cura di Angelo Gaiotti
Realizzazione di Anna Maria Campolonghi
meridiana
12,30 IL GIOCO DEI MESTIERI
Un programma di Luciano Rispoli, Paolini e Silvestri
Scene di Egle Zanni
Regia di Alda Grimaldi
I falegnami
13,25 IL TEMPO IN ITALIA
In studio Mario Pennacchi
BREAK 1 (Dentifricio Colgate - Aperitivo Rosso Antico - Ace - Dado Knorr)
13,30 TELEGIORNALE
14,00 A-COME AGRICOLTURA
Settimanale a cura di Roberto Bencivenga
Coordinamento di Roberto Sbaffi
Presenta Ornella Caccia
Regia di Giampaolo Taddeini
pomeriggio sportivo
15,00 - 16,30 RIPRESA DIRETTA DI UN AVVENIMENTO AGONISTICO
16,45 SEGNALE ORARIO
GIROTONDO (Duplo Ferrero - Scarpette Balducci - Caffè Hag - Formaggino Ramek Kraft - Chappi)
la TV dei ragazzi
16,48 U.F.O.
Troppo silenzio
Con Edward Bishop, Michael Billington, George Sewell, Gabrielle Drake
Regia di Alan Perry
Distribuzione I.T.C. (Londra)
17,35 CHICCHIRICHI' E COCCODE'
in
Gli speroni di rame
Cartone animato diretto da Janos Mata
Prod. Televisione Ungherese - Studio Pannonia
pomeriggio alla TV
GONG (Trinity - Società del Plasmon)
17,45 90° MINUTO
Risultati e notizie sul campionato italiano di calcio
a cura di Maurizio Barendson e Paolo Valenti
18,00 TELEGIORNALE
Edizione del pomeriggio
GONG (Cintura elastica Sloan - Nuts Chocolade - Invernizzi Strachinella)
18,10 GLI ULTIMI CENTO SECONDI
Spettacolo di giochi
a cura di Adolfo Perani, Jacopo Rizza e Congiu
condotto da Ric e Gian
Complesso diretto da Aldo Buonocore
Regia di Guido Stagnaro
19,05 PROSSIMAMENTE
Programmi per sette sere
Presenta Maria Rosaria Omaggio
TIC- TAC (Certosino Galbani - Goddard - Caffè Splendid - Cletanol cronoattivo - Gruppo Mobilquattro - Jagermeister)
SEGNALE ORARIO
19,20 CAMPIONATO ITALIANO DI CALCIO
Cronaca registrata di un tempo di una partita di serie A
a cura di Nando Martellini
e
TELEGIORNALE SPORT
ribalta accesa
20,15 ARCOBALENO 1 (Panten Hair spray - Martini - Calfort Benckiser)
CHE TEMPO FA
In studio Mario Pennacchi
ARCOBALENO 2 (Vov - Cachet Dr. Knapp - Coop Italia - Magazzini Standa)
20,30 TELEGIORNALE
Edizione della sera
CAROSELLO
(1) Dufour caramelle - (2) Lampade elettriche Osram - (3) Amaro 18 Isolabella - (4) Piselli De Rica - (5) Venus Cosmetici
I cortometraggi sono stati realizzati da: 1) Film Made - 2) Gamma Film - 3) I. TV. C.) - 4) Pagot Film - 5) Gamma Film
21,00 PUCCINI
con Alberto Lionello
Sceneggiatura in cinque puntate di Dante Guardamagna
Ultima puntata
Altri interpreti: Ilaria Occhini, Renzo Palmer, Tino Carraro, Giancarlo Dettori, Ingrid Thulin
e con i cantanti: Tito Gobbi, Gianfranco Cècchele, Gabriella Tucci
Scene e costumi di Ezio Frigerio
Regia di Sandro Bolchi
DOREMI' (Camomilla Sogni d'Oro - Buondì Motta - Industria Italiana della Coca-Cola - Gruppo Industriale Ignis)
22,20 LA DOMENICA SPORTIVA
Cronache filmate e commenti sui principali avvenimenti della giornata
a cura di Giuseppe Bozzini, Nino Greco, Mario Mauri e Aldo De Martino
condotta da Alfredo Pigna
Regia di Bruno Beneck
BREAK 2 (Amaro Dom Bairo - Bonheur Perugina)
23,10 TELEGIORNALE
Edizione della notte
CHE TEMPO FA
In studio Mario Pennacchi
SECONDO
16,30 RIPRESE DIRETTE DI AVVENIMENTI AGONISTICI
18,40 CAMPIONATO ITALIANO DI CALCIO
Cronaca registrata di un tempo di una partita di serie B
a cura di Bruno Pizzul
19,20 - 20,30 RIPRESA DIRETTA DI UN AVVENIMENTO AGONISTICO
21,00 SEGNALE ORARIO
TELEGIORNALE DEL SECONDO PROGRAMMA
INTERMEZZO (Telerie Zucchi - Sambuca Molinari - Piselli Findus - Saponetta Fa - Espresso Bonomelli - Miele Ambrosoli)
21,20 I GRANDI DELLO SPETTACOLO
a cura di Lilian Terry
Regia di Arnaldo Genoino
UNA SERATA CON ENGELBERT HUMPERDINCK
con Josè Feliciano, Dionne Warwick, Barbara Eden
Produzione I.T.C.
DOREMI'(Brandy Vecchia Romagna - Pronto Johnson Wax - Biscottini Nipiol V Buitoni - Dentifricio Ultrabrait)
22,20 TRA CULTURE DIVERSE
Viaggio in Portogallo
di Claudio Savonuzzi
23,10 PROSSIMAMENTE
Programmi per sette sere
Presenta Maria Rosaria Omaggio
-------------------------------------------------------------------------------------
Quella domenica sera di trentasette anni fa esatti giunge al termine un vero e proprio gioiello della vasta produzione degli sceneggiati RAI. La fonte d'ispirazione stavolta non è letteraria, come quasi sempre accade, bensì biografica. Certo, in precedenza sono andate in onda, debitamente ridotte per il piccolo schermo e spesso molto curate sotto il profilo formale, alcune serie dedicate ad illustri personalità della storia italiana ed internazionale: negli anni '60 avevano avuto grande successo esaurienti cicli dedicati, tra gli altri, a Dante e a Cavour: inoltre, in quell'inizio di 1973 è ancora fresco il ricordo dell'ultima fatica del genere, la Vita di Leonardo da Vinci realizzata da Renato Castellani (che poi, negli anni '80, regalerà ai telespettatori un magistrale, lungo omaggio a Giuseppe Verdi, sua penultima fatica), interpretata da uno straordinario Philippe Leroy e da una sorta di storico - cronista fisso, con la voce ed il volto di Giulio Bosetti (che purtroppo è morto qualche settimana fa, nel periodo natalizio). Lavoro pregevole, trasmesso in parecchi paesi del mondo con successo, ma che vive di un impianto più cinematografico che televisivo. Invece, risulta chiaramente pensata per la TV, pur se girata con pellicola cinematografica e soprattutto a colori (la prima emissione avviene facendo uso del colour killer, che garantisce la messa in onda in bianco e nero: capiterà poi di vederne tre repliche nella versione originale a colori nell'arco di cinque anni, tra il 1979 ed il 1984), questa biografia di Giacomo Puccini, l'ultimo grande operista italiano. Dante Guardamagna si occupa di soggetto e sceneggiatura, lasciando la regia al più esperto Sandro Bolchi, che è anche un melomane dall'enciclopedica cultura in materia (cosa che gli permette pure di curare nei teatri svariati allestimenti melodrammatici) e per l'occasione raduna un cast degno di nota, con attori del tutto in grado di rispecchiarsi nelle parti che vengono loro assegnate. Alberto Lionello riesce a dare del musicista lucchese forse la migliore caratterizzazione tra quelle tentate fino ai giorni nostri (così così Gabriele Ferzetti nel film girato a colori da Carmine Gallone una ventina d'anni prima dello sceneggiato TV qui presentato; quasi impalpabile Alessio Boni nello scempio in chiave di fiction moderna, diffuso l'altr'anno da RAIUNO, che intendeva accodarsi alle celebrazioni per il 150° anniversario della nascita dell'autore de La Bòheme, Tosca, Madama Butterfly e Turandot). In questo modo, il poliedrico Lionello ripone definitivamente in un angolo la paglietta alla Maurice Chevalier che aveva fatto la sua fortuna televisiva al tempo della Canzonissima 1960 e si identifica del tutto per il pubblico in Giacomo Puccini.
Proseguendo nella declinazione del cast, troviamo Ilaria Occhini (l'attrice toscana nipote di uno scrittore dai trascorsi controversi, Giovanni Papini) nei panni di Elvira, compagna e poi moglie di Puccini, persona battagliera quasi quanto il consorte, uomo che, se magari si impigriva quando c'era da comporre o strumentare una nuova opera, nei mille diversivi che riteneva alla propria portata si distingueva per originalità o vivacità. Elvira ingoiava spesso bocconi amari, ma quando poteva lanciava certe pungenti stoccate al marito, che talvolta degeneravano in furibonde litigate. Ebbene, la Occhini riesce a mettere in chiara evidenza questo lato caratteriale non certo facile della Signora Puccini.
Sempre presente nei lavori televisivi diretti da Sandro Bolchi, Tino Carraro qui interpreta Giulio Ricordi, l'editore musicale milanese con il quale Giacomo Puccini visse un rapporto di lavoro dagli aspetti spesso contrastanti (famosa la questione, sviluppata in sede di carteggio, sulla validità musicale del terzo ed ultimo atto della Tosca). Comunque, a rendere ancor più interessante questa compagnia di attori alle prese con un lavoro che dà giustamente molto più spazio al lato storico - musicale che a quello sentimentale (contrariamente a quanto avviene oggi) provvedono due innesti di un certo interesse, seppur limitati a qualcosa in più di un cameo: il ricoprire l'impegnativo, sebbene piccolo, ruolo di Doria Manfredi, la cameriera di casa Puccini il cui corpo esanime viene un giorno rinvenuto nel Lago di Massaciuccoli, presumibilmente a seguito di un suicidio per amore del compositore, consente a Nada Malanima di fare un certo salto di qualità artistica: ella, pur rimanendo sempre e comunque un'amatissima cantante di musica leggera, dopo la positiva prova di questo Puccini televisivo si cimenterà sempre più spesso nel teatro di prosa, con risultati non disprezzabili. Poi c'è l'unica presenza straniera di un'importante produzione rigorosamente made in Italy e girata in lingua italiana: arriva nientemeno che Ingrid Thulin, la grande attrice svedese famosa per essere stata tra le prime muse di Ingmar Bergman, per interpretare Sibyl Seligman, una raffinata inglese con cui Puccini vive un disinteressato quanto profondo rapporto d'amicizia.
Molta attenzione viene prestata ai contorni della serie. Prima di tutto, abbondano le riprese di panorami e paesaggi dell'attraente Torre del Lago (anche i titoli di testa, accompagnati dal Coro a bocca chiusa che conclude la prima parte del lungo secondo atto di Madama Butterfly, si avvalgono di queste bellissime immagini del Lago di Massaciuccoli). Poi (e non può essere altrimenti) vengono invitati al TV 3 di Milano, sede in cui vengono girati gli interni, molti tra i più noti cantanti lirici dell'ultimo quarto di secolo: i più, vestiti in abiti di scena,fanno il playback di incisioni discografiche realizzate da loro stessi in precedenza (tra questi spiccano Placido Domingo, allora voce emergente, nei panni di Des Grieux in Manon Lescaut, e la bella ed indimenticabile Anna Moffo in uno dei suoi ruoli meglio riusciti, quello di Ciò-Ciò-San alias Butterfly), ma vi sono pure registrazioni effettuate per l'occasione. E' il caso del finale de La Bòheme, scelto per documentare il primo trionfo di questa commovente opera, avvenuto a Palermo alcuni mesi dopo il non felicissimo esordio torinese diretto da Arturo Toscanini. Sapete chi interpreta Mimì ? Katia Ricciarelli, che in un solo anno trascorso dalla sua vittoria al concorso RAI per voci verdiane si è subito affermata in tutti i più importanti palcoscenici nazionali ed europei, specializzandosi pure nel repertorio pucciniano (anche se il suo disco de La Bòheme è ancora di là da venire: uscirà solo nel 1979).
Questi sono i caratteri generali di una serie che riteniamo davvero bella e degna di essere considerata tra i capolavori assoluti del genere degli sceneggiati TV.
Vi salutiamo e vi diamo appuntamento a domani.
Buona giornata ! ! !
CBNeas
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento