domenica 28 febbraio 2010

Giovedì 28 febbraio 1957



TELEVISIONE

14,45 Da Sanremo
RIPRESA DIRETTA DEL CORSO DEI FIORI

la TV dei ragazzi

17,30 Dal Teatro del Convegno in Milano diretto da Enzo Ferrieri
ZURLI', MAGO DEL GIOVEDI'
Fantasia teatrale di indovinelli sceneggiati a cura di Cino Tortorella e Zabi
Ripresa televisiva di Giovanni Coccorese
18,30 DECIMO MIGLIAIO
Libri, autori, avvenimenti culturali in Italia e fuori
Rassegna quindicinale

20,30 TELEGIORNALE
In studio Riccardo Paladini
20,50 CAROSELLO (Liquore Strega Alberti - Olio Dante - Durban's - Alemagna)
21,00 LASCIA O RADDOPPIA ?
Programma di quiz presentato da Mike Bongiorno
Realizzazione di Romolo Siena
21,50 ORCHESTRA DELLA CANZONE DIRETTA DAL M° ANGELINI
Ripresa televisiva di Vittorio Brìgnole
22,30 LA MACCHINA PER VIVERE
A cura di Anna Maria Di Giorgio
Realizzazione di Lino Procacci
23,15 Replica TELEGIORNALE
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I primi mesi del 1957, oltre a segnare l'immediato successo della nuova trasmissione pubblicitaria serale tra grandi e piccini, registrano pure il trionfo di un nuovo personaggio che, dopo una serie di tentativi teatrali sempre e comunque rivolti ai bambini, diventa il simbolo della TV riservata ai più giovani.
Felice Tortorella è un giovanotto nato a Ventimiglia, ma originario della Lucania, per l'esattezza di Maratea. Da alcuni anni vive a Milano, dove studia contemporaneamente Giurisprudenza e Teatro, preferendo ben presto la regia e la recitazione ai codici. Cino (questo è il suo diminutivo) si rivela subito abile mimo e con questi requisiti si presenta alla RAI di Corso Sempione per organizzare un programma televisivo per i bambini inizialmente in veste di autore, lasciando la scena a Giancarlo Dettori (siamo nell'autunno del 1956). Ad un certo punto, però, avviene il colpo di scena: Dettori viene urgentemente chiamato a Roma per un impegno di forza maggiore e così il nuovo programma, che dovrebbe debuttare con l'arrivo del '57, si ritrova senza animatore. Con chi sostituire il giovane attore di teatro prescelto in un primo momento ? Umberto Eco, allora ventiquattrenne e già inserito nel gruppo di curatori delle varie trasmissioni, chiede al coetaneo Tortorella se per caso ha voglia non solo di ideare, scrivere e dirigere dal punto di vista scenico, ma anche di presentare questo spettacolino settimanale ripreso direttamente dal Teatro del Convegno del capoluogo lombardo. Cino accetta e comincia a pensare ad un elemento inedito in grado di suscitare un minimo d'interesse in tutti i bambini in visione ed all'ascolto dalle Alpi al Lilibeo (proprio con l'anno nuovo entreranno in funzione i ripetitori TV siciliani, per cui tutta l'Italia sarà ormai coperta a tappeto dal segnale video della RAI). Con l'estro e l'inventiva di cui darà costantemente conferma anche nei decenni a seguire, Tortorella trova un giorno, frugando nei magazzini del centro di produzione di Milano, un bel costume che era stato indossato tempo prima da Giancarlo Sbragia per un allestimento video de Il mercante di Venezia di William Shakespeare, e decide di servirsene per trasformarsi in mago, anche con l'aggiunta di un giustacuore e di una calzamaglia. Inoltre inventa pure un nome per battezzare il suo nuovo personaggio: Zurlì, mago lì per lì. Questo dovrebbe essere anche il titolo della nuova trasmissione, ma i dirigenti non sono convinti di quel lì per lì che potrebbe creare equivoci dettati da un'esagerata modestia in tal modo proclamata. Ecco quindi il titolo definitivo, che richiama alla mente pure il giorno della settimana in cui la trasmissione va in onda: Zurlì, mago del giovedì. Tortorella chiama nel cast dello spettacolino due suoi amici mimi, i quali impersoneranno i ruoli di Pippotto e Pippetto: uno si chiama Angelo Corti, e nel 1962 esploderà in Carosello animando il personaggio di Tic, l'automa perfetto, simbolo di una grande marca di lavatrici; l'altro, invece, è Giancarlo Cobelli, il quale si dividerà successivamente tra cabaret e sperimentazione, tra Studio Uno ed il Piccolo Teatro.
Il programma di Mago Zurlì, che doveva durare poche settimane, va avanti per quattro anni, pur mutando nell'ultimo periodo titolo, collocazione e sede (Alla fiera di Mago Zurlì in onda il sabato pomeriggio dal Teatro d'Arte al Parco Sempione). Nel frattempo Tortorella s'inventa lo Zecchino d'Oro, un'idea simpatica e genuina che poi diventa un evento d'importanza internazionale, grazie anche all'appoggio dell'UNICEF... ma questa è un'altra storia, conclusasi in modo poco simpatico lo scorso autunno con l'inopinata ed ingiusta giubilazione dell'attore lucano-ligure, decisa d'ufficio con la crudele motivazione: E' troppo vecchio !. Un episodio sconcertante ed umiliante che ha profondamente ferito e segnato (anche fisicamente, con un'improvvisa ischemia dalla quale si è fortunatamente subito ripreso) un personaggio che ha saputo intrattenere e far divertire generazioni di bambini senza mai perdere il senso della misura, anche in un'epoca moderna che non contempla nel proprio vocabolario una parola che invece è fondamentale: discrezione.
Domani ci spingeremo fino ai primi anni Ottanta, anche per dare uno sguardo all'ultimo periodo di dominio incontrastato (e meritato) delle reti televisive della RAI, proprio mentre la prima TV commerciale, Canale 5, ha appena invaso lo Stivale.
Appuntamento a domani, quindi, con l'augurio di una piacevole domenica sera.
Un caro saluto
CBNeas

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