mercoledì 21 marzo 2012

Giovedì 21 marzo 1963



NAZIONALE

telescuola

Il Ministero della Pubblica Istruzione e la RAI-Radiotelevisione Italiana
presentano

SCUOLA MEDIA UNIFICATA

PRIMA CLASSE:
8,55 Italiano
Prof. Lamberto Valli
9,45 Osservazioni Scientifiche
Prof.ssa Ivolda Vollaro
10,35 Educazione Civica
Prof. Claudio Degasperi
11,50 Educazione Tecnica
Prof. Giulio Rizzardi Tompini
12,15 Educazione Fisica (femminile e maschile)
Prof.ssa Matilde Trombetta Franzini e Prof. Alberto Mezzetti

SECONDA CLASSE:
8,30 Geografia
Prof.ssa Maria Bonzano Strona
9.20 Italiano
Prof.ssa Fausta Monelli
10,10 Italiano
Prof.ssa Fausta Monelli
11,00 Latino
Prof. Gino Zennaro
11,25 Francese
Prof. Enrico Arcaini

AVVIAMENTO PROFESSIONALE
a tipo industriale e agrario

15,00 TERZA CLASSE:
a) Osservazioni Scientifiche
Prof. Giorgio Graziosi
b) Geografia ed Educazione Civica
Prof. Riccardo Loreto
c) Materie Tecniche ed Agrarie
Prof. Fausto Leonori
d) Musica e Canto Corale
Prof.ssa Gianna Perea Labia

16,20 IL TUO DOMANI
Rubrica di informazioni e suggerimenti ai giovani a cura di Fabio Cosentini e Francesco Deidda

la TV dei ragazzi

17,30 I PICCOLI TRE
Programma di varietà a cura di Mario Ciampi
con Elwin Ambrose, Silvana Giacobini, Silvio Noto, Sandro Tuminelli
Coreografie di Ugo Dell'Ara
Complesso musicale Rejna - Avitabile
Regia di Lelio Golletti
18,15 CAROLINA NEL DESERTO
Documentario
Prod.: Franfilmdis

ritorno a casa

18,30 Il Ministero della Pubblica Istruzione e la RAI-Radiotelevisione Italiana
presentano
NON E' MAI TROPPO TARDI
Secondo corso d'istruzione popolare
Insegnante Oreste Gasperini
19,00 TELEGIORNALE
della sera - 1a edizione
GONG (Alka Seltzer - Sapone Palmolive)
19,15 PRODURRE DI PIU'
Corso di zootecnia
Trasmissione di aggiornamento per i giovani rurali
19,40 LA TV DEGLI AGRICOLTORI
Rubrica dedicata ai problemi dell'agricoltura e dell'orticoltura
a cura di Renato Vertunni
20,10 TELEGIORNALE SPORT

ribalta accesa

20,25 SEGNALE ORARIO
TIC - TAC (Olio Berio - Confezioni Lubiam - Brillantina Rinova - Vim)
PREVISIONI DEL TEMPO
20,30 TELEGIORNALE
della sera - 2a edizione
Direttore Giorgio Vecchietti
ARCOBALENO (Testanera - Doria Industria Biscotti - Scuola Radio Elettra Torino - Simmenthal - Piaggio Vespa - Camay)
20,55 CAROSELLO
(1) Candy - (2) Invernizzi Milione - (3) Marga - (4) Chinamartini
I cortometraggi sono stati realizzati da: 1) T.C.A. - 2) Ibis Film - 3) Massimo Saraceni - 4) Cinetelevisione

21,05 TRIBUNA ELETTORALE
Manifestazioni di propaganda della DC, del PCI, del PSI e del MSI-DN in vista delle Elezioni Politiche del 28 e 29 aprile
22,05 CINEMA D'OGGI
a cura di Pietro Pintus
Presenta Luisella Boni
Realizzazione di Stefano Canzio
22,45 IERI
Cronache del nostro tempo
Dalla Monarchia alla Repubblica
a cura di Jacopo Rizza
Testo di Nicola Adolfi
Una produzione INCOM
23,15 TELEGIORNALE
della notte

SECONDO

21,05 SEGNALE ORARIO
TELEGIORNALE
Edizione del 2°
21,15 Kramer, Gino Bramieri e Liana Orfei presentano:
LEGGERISSIMO
Testi di Italo Terzoli e Bernardino Zapponi
Orchestra diretta da Gorni Kramer
Coreografie di Gisa Geert
Scene di Luca Crippa
Costumi di Corrado Colabucci
Regia di Romolo Siena
22,20 INTERMEZZO (Perugina - Abiti Camef - Vini Bolla - Vidal Profumi)
22,25 I VANGELI
Lettura e commento dell'Arcivescovo di Bologna, Cardinale Giacomo Lercaro
Il Vangelo secondo S. Luca
22,40 GIOVEDI' SPORT
Riprese dirette e inchieste di attualità a cura del Telegiornale
e
NOTTE SPORT
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State per leggere un post a quattro mani: la parte più importante e significativa del presente intervento si deve a un nostro amico veneziano, Davide Camera, giornalista molto sensibile di fronte ai temi della vecchia radiotelevisione (alla radio egli ha dedicato pure un volume molto bello, Un microfono sempre aperto). Ebbene, tempo addietro Davide ha sviluppato un profilo di un vero factotum della televisione milanese, Alfredo Danti, attore, autore, speaker e quant'altro. Anche il 21 marzo 1963, tanto negli spazi pubblicitari quanto nei telegiornali sportivi, Danti apparve costantemente, sia in video che - soprattutto - in voce: abbiamo quindi scelto simbolicamente questa data per poter riproporre questo bellissimo articolo già apparso poco più di un mese fa all'interno del sito CDNews (www.cdnews.it) e che, previo l'ovvio permesso dello stesso Camera, abbiamo l'opportunità di divulgare ulteriormente. Subito dopo daremo un rapido cenno sugli altri programmi della serata del primo giorno della primavera (si fa per dire... fu un inverno prolungato) di 49 anni fa.
Ora, comunque, la parola passa subito a Davide Camera con questo omaggio ad Alfredo Danti, factotum di Corso Sempione (e dintorni). Noi ci inseriremo di tanto in tanto per introdurre i contributi filmati che speriamo possano rendere più viva la lettura. A fra poco, dunque !

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In un periodo nel quale si va ad opposti estremi, da specializzazioni troppo esasperate, a personaggi senza arte né parte che fanno un po’di tutto, e lo fanno così così, credo sia il caso di ricordare qualcuno che sapeva fare tante cose e le faceva bene: Alfredo Danti.

Il nome probabilmente non dirà molto neppure a chi è appassionato di televisione, eppure più di una generazione dovrebbe essergli grata, perché Danti fu uno dei più importanti sceneggiatori e registi di Carosello: sua è tutta la serie di Gringo della Carne Montana, tutta scritta in rima, una delle specialità di Danti. Ma il suo volto e la sua voce erano noti a tutti perché lo conoscemmo come speaker alla Rai di Milano, quando gli annunciatori leggevano il Telegiornale Sport.

Se a Roma Riccardo Paladini e poi Luigi Carrai, Marco Raviart, Gianni Rossi ed Edilio Tarantino divennero i volti del telegiornale, a Milano proprio Alfredo Danti fu, con Gino Capponi, Renato Brasili, Mario Malagamba e più avanti con un giovane Bruno Talamonti uno dei “volti” delle notizie sportive. L’idea di questo pezzo per ricordarlo mi è venuta proprio rivedendo Danti e Capponi leggere insieme con un altro volto storico “romano”, Giuseppe D’Amore, un’anomala edizione della Domenica Sportiva, il 30 novembre 1975, in occasione di un lungo sciopero audio-video dei giornalisti che si limitavano “alla stesura dei testi scritti”, come leggeva Capponi all’inizio.

Ma torniamo ad Alfredo Danti, milanese, classe 1924. La sua poliedrica attività inizia come attore di teatro, seguendo il padre, ed in seguito, quasi naturalmente, approda in questa veste alla radio, dove inizia anche a rivestire il ruolo di annunciatore, leggendo molto spesso il Gazzettino Padano, uno dei principali appuntamenti regionali radiofonici, unico oggi a sopravvivere ancora come testata all’interno della TGR della Rai. Naturalmente, però, Danti per la radio continua a recitare, facendo parte della compagnia teatrale di Radio Milano, con Raffaele Pisu e Pierluigi Pelitti. Inoltre con la compagnia di Marcello Giorda partecipa a dei drammi gialli.

La sua voce bella e particolarmente duttile faceva sì che venisse utilizzato molto per le caratterizzazioni, che in genere era difficile chiedere agli annunciatori dell’epoca, che avevano voci impostate che difficilmente uscivano da un’ufficialità stile “lo ha detto la radio”. Alfredo, in questo, faceva decisamente eccezione, anche perché, rispetto ai suoi colleghi, sviluppava un’attività artistica parallela legata alla scrittura. A parte scrivere poemetti e poesie con rime baciate, una peculiarità che continuerà per tutta la sua vita, Danti stava scoprendo Carosello, nato nel 1957. La pubblicità televisiva era ancora in fase embrionale, e quindi c’era bisogno di bravura, versatilità e creatività, di gente che sapesse fare più cose ed amasse sperimentare.

Il nome di Alfredo Danti è principalmente legato alla Gamma Film di Gino e Roberto Gavioli, studio milanese che ha prodotto moltissimi caroselli passati alla storia, in gran parte con personaggi di animazione. Molti di questi caroselli erano scritti proprio da Alfredo Danti, che poteva permettersi anche di recitarne da annunciatore i tradizionali “codini”, o di fare la voce del protagonista, come nel caso di Caio Gregorio, “er guardiano der Pretorio”(Terital). Danti è apparso anche come attore nei caroselli della Brillantina Linetti interpretati da Mario Pisu, nella serie sempre poliziesca ma precedente all’Ispettore Rock di Cesare Polacco.

Alla Gamma Film – ci racconta il figlio Federico Danti, a sua volta attore ed esperto direttore di doppiaggio – Alfredo faceva tutto: dal soggetto, alla sceneggiatura, alla regia, ideazione del bozzetto (i disegni erano poi fatti da Gino Gavioli) e naturalmente la voce fuori campo. Naturalmente nel frattempo continuava anche a lavorare per prodotti non suoi”. In anni successivi creò anche una propria casa di produzione, la Telefilm. Inoltre, come annunciatore, al pari dei suoi colleghi veniva utilizzato anche da altre case di produzione per speakerare caroselli e altri spot.

(Primo spezzone video: un brandello dal Tic - Tac del 21 marzo del 1963 con i telecomunicati dell'Olio Berio - con l'orecchiabilissimo jingle -, delle confezioni maschili Lubiam e della brillantina Rinova: la lettura del testo pubblicitario dell'olio ligure si deve proprio alla voce di Danti, mentre, nel brevissimo inserto della lozione per capelli non sarà difficile riconoscere la dizione di un collega del Nostro, non meno noto di lui: Ignazio Colnaghi):




Danti era stato anche uno dei pionieri del telegiornale: all’inizio infatti il Tg andava in onda in parte da Milano e in parte da Roma, e se lo speaker della Capitale era Riccardo Paladini, quello degli studi milanesi era proprio Alfredo Danti. Poi a Milano rimase solo la messa in onda dei telegiornali sportivi, più lo speakeraggio dei servizi normali per il tg, che erano molti. Infatti erano pochi i giornalisti ai quali era consentito di leggerli con la propria voce, poiché i criteri qualitativi erano molto precisi. Basterà dire che ancora nel 1970, guardando i vecchi reperti televisivi, i soli Guido Oddo e Mario Poltronieri a Milano risultavano leggere i servizi con una certa frequenza. Inoltre venivano speakerati anche molti servizi provenienti da altre sedi settentrionali che avevano Milano come riferimento, per esempio Genova o Venezia. Quindi le voci dei vari Danti, Capponi, Brasili, Malagamba e Talamonti si sentivano moltissimo sia alla televisione che alla radio, dove però l’annunciatore non era utilizzato solo per i notiziari, ma anche per gli annunci e le pubblicità. E qui ovviamente c’erano anche delle colleghe: Tina Lavagna, Laura Giordano, Maria Brivio, poi diventata anche signorina buonasera, caso unico perché fino a quel momento le annunciatrici televisive di Milano non erano le stesse della radio.

(Nuova interruzione pubblicitaria, ma per fortuna assai pertinente al tema che Davide sta mirabilmente trattando in questa sede: vi proponiamo tre dei sei telecomunicati trasmessi quella sera in un'altra storica rubrica, Arcobaleno. I primi due sono punteggiati anche dalla voce di Danti e sono dedicati rispettivamente ai biscotti Doria, con Mercedes Brignone già nei panni della nonna - prova generale dei caroselli che si vedranno dall'autunno successivo e che saranno accompagnati dalla versione reclamistica della Ninna nanna delle dodici mamme di Odoardo Spadaro - , e alla Scuola Radio Elettra Torino, il più clamoroso esempio di dolus bonus attraverso pretenziose dispense contenenti corsi di elettrotecnica: qui Alfredo Danti fa coppia con Gino Capponi - ci scusiamo per il disguido tecnico presente a un certo punto del filmato -. Completa la serie lo spot della saponetta Camay, realizzato a Roma):





Alfredo Danti era molto stimato dai giornalisti sportivi di Corso Sempione, che affidavano preferibilmente a lui i propri pezzi per quella lettura dinamica, adattissima all’evento sportivo, che lo ha reso sotto questo profilo l’annunciatore “principe”, tanto da ritrovarlo ogni anno come voce guida del tradizionale speciale “Un anno di sport”, consuntivo degli avvenimenti agonistici del 31 dicembre o giù di lì. Danti, tuttavia, scompare dal video già nei primissimi anni Settanta, perché come già stava avvenendo nei telegiornali generalisti, anche il Tg sport passava alla lettura dei giornalisti, che reclamavano maggiore spazio: quindi Guido Oddo, Mario Poltronieri, Carlo Sassi, Bruno Pizzul, Ennio Vitanza e Adone Carapezzi. Lo avremmo ritrovato, come Capponi e Malagamba, prima nel novembre del ’75 nel periodo di astensione audio-video dei giornalisti, e poi a marzo 1976, nel momento della nascita della riforma Rai, impegnato per pochi mesi nella lettura delle prime edizioni di “Sport sera” e per la prima volta con la targhetta del nome sulla scrivania. Poi, di nuovo fuori campo, a leggere risultati e classifiche per la “Domenica sportiva” di Tito Stagno.

Intanto, però, l’attività artistica di Alfredo continuava; anzitutto – questo lo sanno davvero in pochi – amava dipingere, e lo ha fatto davvero fino all’ultimo, anche dopo l’ictus che lo aveva colpito negli ultimi anni della sua vita. Inoltre ha scritto moltissime poesie che il figlio Federico ama raccogliere e spesso recitare, tra l’altro con una voce che come timbro e versatilità ricorda spaventosamente quella del padre. Proprio Federico, come direttore del doppiaggio, ha aperto ad Alfredo l’ultimo “cassetto artistico” che gli mancava nell’utilizzo della voce, proprio quello del doppiatore, soprattutto nei cartoni animati. “Faceva tutto da solo e amava fare tutto da solo” ci racconta Federico, giustamente affascinato da questa figura paterna che non stava ferma mai un momento, e che in Rai non voleva avere un ufficio fisso perché “appena poteva fuggiva per fare la pubblicità… o questo almeno mi è stato riportato dai racconti familiari...”.

(Nuovo video: proprio nel marzo del 1963 si congeda da Carosello la lunga serie Dura minga, per sei lunghi anni inamovibile simbolo televisivo della Chinamartini. In questa ultima versione, Ernesto Calindri e Franco Volpi sono affiancati da Sandra Mondaini, ormai signora Vianello, che rimarrà accanto a Volpi per il nuovo ciclo che, con minor successo, prenderà il posto dei dialoghi tra i due baffuti individui d'alto lignaggio. Ad annunciare la scenetta è, naturalmente, la voce fuori campo di Alfredo Danti):



Una vecchia immagine televisiva, in bianco e nero, registrata con il vidigrafo, ci ha riportato alla memoria un personaggio familiare nei nostri anni di bambino che divorava le immagini televisive e soprattutto i telegiornali, tanto da scegliere poi di fare il giornalista, e poi ci ha fatto pensare a Gringo, a Caio Gregorio, alle poesie lette da Federico alla Radio Svizzera per ricordare la versatilità di un uomo che in televisione è diventato un volto noto per lo sport, eppure dello sport non è che gli interessasse così tanto…

Davide Camera

NB: Per questo pezzo un grazie sentito a Federico Danti e alla moglie Benedetta Brugia.

Nel ringraziare una volta di più Davide Camera sia per averci volontariamente concesso di diffondere ulteriormente questo suo scritto, sia soprattutto per l'accuratezza e la competenza con cui esso è stato redatto, salutiamo idealmente Alfredo Danti con l' Intermezzo, ossia la rubrica pubblicitaria del Secondo Canale, del 21 marzo 1963, che è un po' una creatura dello stesso poliedrico e versatile dicitore lombardo, non solo impiegato come doppiatore dei personaggi dei cartoni animati che facevano da cornice ai comunicati (quindi l'almanacco della giornata successiva e il pensierino della sera), ma anche come autore del testo e perfino cantante (assieme al Quartetto Radar) della sigla Du du du du du - Da da da da da da, musicata da Giampiero Boneschi. E' proprio questo il lato di Danti che emergerà dagli ultimi filmati pubblicitari qui presentati, non essendo la sua voce impegnata in alcuna delle letture dei relativi annunci (che sono, per la cronaca, quelli dei cioccolatini Flipper Perugina, delle confezioni maschili Camef, dei vini Bolla - con il jingle ispirato alla canzone Trani a gogò di Giorgio Gaber e interpretato personamente da quest'ultimo - e della colonia femminile Ca' d'Oro Vidal, con una giovane Ilaria Occhini in veste di testimonial):




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Ed ora, rapidamente, un riassunto della serata televisiva di quel lontano giovedì: sul Nazionale sono già da tempo in corso le tribune politiche nel quadro della campagna elettorale per la quarta legislatura repubblicana (si voterà domenica 28 e lunedì 29 aprile). Abbiamo già parlato in passato di una DC che, pronta ad aprirsi a Sinistra con l'innesto dei socialisti nella compagine governativa e ringalluzzita dagli effetti del miracolo economico, diffonde in tutte le salse (perfino - grande novità - con due apposite canzoni) lo slogan Gli anni felici continueranno. Come ricaviamo da dettagliati articoli pubblicati dai quotidiani dell'indomani, è proprio un rappresentante scudocrociato a comparire per primo nello studio televisivo di Tribuna elettorale per una manifestazione di propaganda (ossia quel tipo di intervento televisivo che, nel parodistico film Gli onorevoli, di Sergio Corbucci ambientato proprio in quella campagna elettorale, fa confondere non poco il malcapitato professore missino Giuseppe Mollica - Peppino De Filippo): il Ministro della Difesa Giulio Andreotti, il quale auspica che le caserme vengano ammodernate, con impianti sportivi e centri scolastici (in quel periodo sono ancora dodicimila i ragazzi analfabeti che prestano servizio militare). Seguono i colleghi (di partito e di gabinetto) Luigi Gui (Pubblica Istruzione) e Giacinto Bosco (Guardasigilli), soddisfatti per il sempre più costante calo sia dello stesso analfabetismo che della delinquenza minorile. La parola, subito dopo, passa alle opposizioni: i rappresentanti comunisti quella sera in video sono Giancarlo Pajetta e Luigi Longo, polemici per l'incipiente aumento dei prezzi, Luciano Lama, sostenitore dell'unità dei lavoratori per nuove lotte, la toscana Lina Fibbi, tra le prime donne della storia repubblicana impegnate nella difesa dei diritti delle lavoratrici, e infine l'on. Degli Esposti, portavoce della scontentezza dei dipendenti statali. Infine, per il PSI, in odore di sicuro successo elettorale, sfidano letteralmente lo strapotere della balena bianca Tullia Carettoni Romagnoli e Venerio Cattani, il quale ultimo, essendo responsabile della politica agraria del partito, auspica un potenziamento generale della cooperazione tra i braccianti.

Di politica si parla, in un certo senso, anche nel programma che segue, ossia la rubrica di spettacolo
Cinema d'oggi, condotta dalla raffinata attrice lariana Luisella Boni: si parla infatti di un nuovo film di denuncia sociale che Francesco Rosi sta terminando di girare e che tratta del tema della sempre più frequente speculazione edilizia, a Napoli come altrove, Le mani sulla città, con lo statunitense Rod Steiger nei panni del protagonista. Certo, i vari concetti sono giocoforza filtrati per non irritare i potenti di turno, tanto più che siamo, come già detto, sotto elezioni, ma il messaggio appare chiaro. Se ne accorgeranno i giurati del Festival di Venezia del settembre successivo, che non esiteranno a premiare meritatamente l'opera di Rosi con il Leone d'Oro. E allora eccovi un breve frammento da questo capolavoro, sottotitolato in francese proprio come in occasione della prima proiezione al Lido:



La serata si chiude con un nuovo capitolo del ciclo
Ieri, produzione esterna (della Incom, esattamente) che racconta "per immagini" storia e costume dell'Italia dalla Belle Epoque al Dopoguerra. L'argomento trattato nella trasmissione mandata in onda quel 21 marzo è proprio dedicato alla fine della Seconda Guerra Mondiale e ai cambiamenti che attendono ben presto il nostro Paese. Punto di partenza è l'armistizio di Cassibile dell'8 settembre 1943: ben noto è l'annuncio dato via radio da Pietro Badoglio, da un mese e mezzo subentrato a Mussolini:



Seguono la cruenta, durissima guerra civile, il trionfo partigiano, l'abdicazione di Vittorio Emanuele III che cede il posto a Umberto II, il Re di Maggio, e quindi, finalmente, il referendum del 2 giugno del 1946, con il giusto successo, specie al Nord, della Repubblica. Eppure i monarchici non ci stanno e c'è chi sospetta di brogli (tesi che sarà amplificata da un'inchiesta televisiva del 1990). Mentre Enrico De Nicola viene individuato come nuovo Capo dello Stato provvisorio, Umberto II parte malinconicamente per l'esilio lusitano, non prima di aver lasciato un messaggio ai propri sostenitori, che riascoltiamo nella lettura di Riccardo Paladini (dovrebbe essere una parte audio tratta proprio dal documentario in questione):



Finisce così questo post: ci ritroveremo presto con un nuovo intervento, sempre volto a scoprire voci, volti, notizie, curiosità e quant'altro viene suggerito dall'analisi dei vecchi ma gloriosi palinsesti radio e TV, tutt'altra cosa rispetto alla vergogna che appesta soprattutto il piccolo schermo al giorno d'oggi.

Un caro saluto, con l'augurio di una serena fine di settimana.

CBNeas

martedì 13 marzo 2012

Giovedì 13 marzo 1958



TELEVISIONE

la TV dei ragazzi

17,00 - 18,00 Dal Teatro del Convegno in Milano, diretto da Enzo Ferrieri
ZURLI', MAGO DEL GIOVEDI'
Fantasia teatrale di indovinelli animati a cura di Cino Tortorella
Ripresa televisiva di Cesare Emilio Gaslini

ritorno a casa

18,30 TELEGIORNALE
Edizione del pomeriggio
In studio Edilio Tarantino
18,45 VECCHIO E NUOVO SPORT
19,00 PASSAPORTO N. 1
Lezione di lingua inglese a cura di Jole Giannini
19,20 UNA RISPOSTA PER VOI
Colloqui di Alessandro Cutolo con gli spettatori
19,35 CANZONI ALLA FINESTRA
con il complesso di Walter Colì
20,00 LA TV DEGLI AGRICOLTORI
Rubrica dedicata ai problemi dell'agricoltura a cura di Renato Vertunni

ribalta accesa

20,30 TELEGIORNALE
Edizione della sera
Direttore Massimo Rèndina
In studio Riccardo Paladini, Ugo Zatterin e Gianni Granzotto
20,50 CAROSELLO (Saiwa - Necchi macchine per cucire - Colgate - Star)
21,00 LASCIA O RADDOPPIA ?
Programma di quiz presentato da Mike Bongiorno
Realizzazione di Romolo Siena
22,00 ASPETTI DEL VENTESIMO SECOLO
Trasmissione ideata e realizzata da Henry Salomon e Richard Hanser
L'età del jazz negli Stati Uniti d'America
Prod.: National Broadcasting Company (New York)
22,45 TELEGIORNALE
Edizione della notte
In studio Riccardo Paladini
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I palinsesti televisivi anni '50, pur nella loro forzata brevità, non mancano di offrire spunti da sviluppare, più o meno liberamente, all'interno dei singoli post ad essi dedicati.
C'è un periodo in cui è proprio il giovedì la giornata più ricca e importante della settimana televisiva: certo, è il giorno di Lascia o raddoppia ?, irrinunciabile appuntamento nel corso del quale l'intero Stivale (Isole comprese, ormai) si ferma letteralmente per un'ora, ma anche il resto della programmazione, sia pomeridiana, pre-serale o di seconda serata, è degno di nota.
Scorrendo l'essenziale palinsesto dell'ancora unico canale televisivo della RAI del 13 marzo 1958, ci si accorge della grande varietà di proposte scodellate tra pomeriggio e sera. Mentre prosegue con successo la serie di Zurlì, mago del giovedì (e ogni settimana Cino Tortorella riceve centinaia e centinaia di lettere di piccoli telespettatori, sparsi dalle Alpi al Lilibeo, soddisfatti per il buonumore e la simpatia suscitati in loro nel corso dell'incontro del giovedì) e vanno avanti altre due storiche rubriche culturali (il corso d'inglese Passaporto, la cui insegnante, la toscana - ma ligure di nascita e milanese d'adozione - Jole Giannini, vanta allievi di tutte le età, specie tra i familiari di emigrati in Canada, negli Stati Uniti e in Australia, e Una risposta per voi, sempre guidata dal coltissimo e simpaticissimo Professor Alessandro Cutolo), il pubblico giovanile sente sempre più il bisogno di musica leggera, diviso tra rock 'n roll, melodia tradizionale e gli emergenti cantautori (inutile ricordare che il motivo più ascoltato e il disco più venduto di quei giorni, sia in formato 78 giri che nel più pratico microsolco a 45 giri, è Nel blu, dipinto di blu di Domenico Modugno). Ecco allora che nasce una nuova trasmissione, Canzoni alla finestra, che si aggiunge ad analoghi appuntamenti nati in precedenza, come Quattro passi tra le note e Sabato bar, tutti rigorosamente pre-serali e ben articolati. Si comincia a fare uso del playback, ma i momenti riservati a brani eseguiti dal vivo sono ancora in maggioranza. Spesso vi è comunque un'attrazione principale, rappresentata preferibilmente da un'orchestra e dal suo direttore, sotto la cui bacchetta si alternano i vari ospiti d'onore, che fanno parte del cast praticamente all'ultimo momento, in base alle loro presenze sulle piazze di Roma, Milano e Torino.

Così, anche in assenza di un documento filmato di prima mano, non sappiamo nulla riguardo alla scaletta ufficiale di Canzoni alla finestra di quel giovedì di metà marzo: ci è nota solo la presenza, in qualità di arrangiatore e direttore, di uno dei musicisti più famosi del periodo, il bolognese Walter (o Walther ? Abbiamo trovato entrambe le grafie) Colì, medico convertitosi alle più redditizie sette note. Abbiamo quindi deciso di rendere omaggio alle due facce di questo poliedrico personaggio, il cui nome non dice alcunchè agli under 60, con l'ascolto di due contributi discografici reperiti sull'insostituibile Tubo.

Incominciamo dal Colì autore e torniamo indietro di tre anni, approdando al Festival di Sanremo del 1955: in quell'occasione entra in finale L'ombra, motivo un po' troppo sofisticato per il periodo. Al Salone delle Feste del Casinò lo eseguono, nelle due versioni prescritte dalla gara, Marisa Colomber e la raffinata jazzista Jula De Palma, ma, com'è costume del periodo, altre case discografiche pubblicano le loro versioni dello stesso brano. Ad esempio, la Carisch - Odeon si affida al proprio match-winner canoro dell'epoca, Luciano Tajoli:



A proposito di edizioni discografiche speciali di canzoni dei vari festival di Sanremo, nel 1957 Walter Colì collabora come arrangiatore, assieme a Piero Umiliani, alla realizzazione di un 33 giri che riassume, nell'interpretazione di Nilla Pizzi, il meglio di quell'edizione della gara canora. L'etichetta è la RCA e questo significa che, data la fama intercontinentale della Regina, questa antologia viene regolarmente pubblicata anche negli States dalla Victor, con l'ammiccante titolo Songs from the Italian Riviera. Naturalmente i vari brani vengono stampati pure nei formati EP e singolo, tanto a 45 che a 78 giri. Ed è proprio da un padellone che traiamo la versione del motivo vincente, Corde della mia chitarra, forse il primissimo esempio nostrano di voce raddoppiata in sala d'incisione:



Da tempo La TV degli agricoltori ha raddoppiato le proprie edizioni: vi è un appuntamento domenicale mattutino, prima della messa in onda della Santa Messa, e c'è questa edizione del giovedì sera. Evidentemente la Coldiretti, così vicina alla Democrazia Cristiana, fa sentire la propria influenza anche in RAI... ad ogni modo, ricordare questa storica rubrica (poi evolutasi nei vari A come Agricoltura, Linea verde, eccetera) è un pretesto per riascoltarne la sigla musicale, cioè la mirabile trascrizione sinfonica di Greensleeves, canto inglese del periodo elisabettiano (risale addirittura al 1580, ottenendo il plauso di William Shakespeare), ad opera del compositore britannico Ralph Vaughan Williams. Abbiamo scelto l'esecuzione della Philadelphia Orchestra diretta da Eugene Ormandy:



Mentre la gente prende posto nei bar e nei cinematografi per assistere alla nuova puntata di Lascia o raddoppia ? (è il periodo della Sfida al campione: il Dottor Mario Buronzi, grafologo bolognese dai proverbiali baffoni e grande esperto di Garibaldi, si sta confrontando con un distinto dentista di San Marino, Alvaro Casali), scorrono i caroselli pubblicitari della serata. Ce ne sono due che ci riservano curiosità non a tutti note e che in qualche caso lasciano a bocca aperta per l'incredulità i non iniziati (e non solo quelli).
Per diffondere nel nostro Paese il dentifricio Colgate (risultato vano il tentativo di far capire ai nostri potenziali acquirenti che Colgate si scrive e Colgheit si legge) è inevitabile puntare su una ragazza dal sorriso particolare. Viene così scelta la romana Lilli Cerasoli, modella e attrice già ben nota, la quale appare in shorts dal sapore avventuroso. Improbabili situazioni, montaggi di filmati americani d'archivio abbinati a scene ricreate apposta nei teatri di posa e poi, sul più bello, ecco spuntare i denti bianchi e la bocca fresca della bella Lilli, merito di Colgate con Gardol. Mentre a Milano, con la produzione della Cinetelevisione, è in preparazione una nuova serie che vedrà la Cerasoli impegnata in parodie di film western, vanno in onda gli ultimi episodi de I film del brivido, ciclo teletrasmesso già dall'estate precedente. E' difatti del '57 questo Salto della morte (le temerarie prove cui la Cerasoli presta il volto vengono purtroppo emulate da sprovveduti ragazzini, i quali, se non ci lasciano la pelle, rimangono seriamente feriti: lo ricorderà la stessa indossatrice ed attrice quando, ormai piuttosto attempata, ma sempre bellissima, nel 1998 parteciperà a una puntata di Ci vediamo in tivù con Paolo Limiti). La curiosità maggiore riguarda (e questo si è scoperto solo nei mesi scorsi) il codino: infatti la voce del jingle, musicato da Fiorenzo Carpi, è quella (piuttosto irriconoscibile, impostata com'è sui toni acuti) di un' Ornella Vanoni alle primissime armi, la quale, essendo ancora più attrice che cantante, si alterna con Alfredo Danti (personaggio al quale sarà dedicato un imminente post del nostro blog: è pronta da tempo un'intervista che il figlio Federico, anch'egli attore e speaker, ha rilasciato di recente al nostro amico Davide Camera) pure nella dizione dello slogan conclusivo:



Nino Manfredi non è ancora l'attore affermato e di fama mondiale che diverrà di lì a poco: i caroselli (che comunque seguiterà a fare anche dopo il meritato successo) gli permettono comunque di sperimentare brutte copie di personaggi che saranno segnati dal proprio indelebile marchio di fabbrica. In questo Professor Kappa, che crediamo possa essere una caricaturale imitazione dell'insegnante di Scienze che Manfredi ebbe al Liceo Classico, ci sembra già di scorgere qualcosa di quel Ninetto Manfredini, barista di Ceccano che sarà lanciato un anno e mezzo dopo a Canzonissima. Da ricordare che solo per un certo periodo Manfredi prende il posto di Renato Rascel, primo vero grande testimonial del Doppio Brodo Star, essendo l'artista romano (ma casualmente torinese di nascita, non stanchiamoci mai di ripeterlo) impegnato negli Stati Uniti per la promozione di The seven hills of Rome / Arrivederci, Roma !, lungometraggio coprodotto dalla MGM e dalla Titanus e interpretato a fianco del tenore Mario Lanza e di Marisa Allasio per la regia di Roy Rowland:



Dopo Lascia o raddoppia ?, la serata prosegue con una nuova puntata della versione italiana di un validissimo documentario nordamericano, Project Twenty, tradotto come Aspetti del ventesimo secolo, prodotto dalla NBC e curato da Henry Salomon e Richard Hanser. E' un felicissimo tentativo (che ha già il proprio concorrente diretto nella serie tematica della CBS The Twenthieth Century - in italiano Aria del XX Secolo - , a cura di Walter Cronkite, e che sarà italianizzato a fine '58 con la serie di Silvio Negro e Gian Vittorio Baldi 50 anni: 1898-1948) basato sulla possibilità di sfruttare televisivamente, quindi alla portata di tutti, gli archivi delle case di produzione cinematografica, in special modo gli estratti più significativi dai cinegiornali informativi, sia muti che sonori.
L'episodio di Project Twenty che la RAI mette in onda la sera del 13 marzo 1958 è dedicato ai momenti più felici della storia e della cultura degli Stati Uniti d'America durante gli anni Venti, la decade che terminerà dapprima con il passaggio dal cinema muto a quello sonoro e quindi con il terribile Giovedì Nero, ossia quel 24 ottobre 1929 entrato in tutti i libri di storia e di economia (il crack di Wall Street, dalle durissime conseguenze).
Pur se in rete non disponiamo (per ora: la serie è fortunatamente reperibile in DVD's d'importazione) esattamente di estratti da questo documentario, siamo in grado di mostrare alcuni brevi filmati senz'altro inseriti in fase di realizzazione della puntata, anche se sonorizzati diversamente nel caso di contributi muti. Incominciamo dall'impresa dell'aviatore Charles Lindbergh a bordo del monoplano da lui pilotato, lo Spirit of Saint Louis: da New York a Parigi senza sosta. E' il maggio del 1927...



Breve appello agli elettori delle Presidenziali USA del 6 novembre 1928: parla il candidato repubblicano, l'ingegner Herbert Clark Hoover, che sarà ospite della Casa Bianca proprio nel sopracitato, brutto momento di crisi economica.



Una grande donna che, trasferitasi a Parigi, ha l'onore di essere sodale di quella ricca congerie universale di intellettuali (soprattutto pittori) ospiti della Ville Lumiére in quel periodo: Gertrude Stein (nella sempre puritana Unione, con mentalità ben accolta dalla nostra supercattolica RAI, si tacciono le relazioni sessuali ambigue vissute dalla brillantissima scrittrice originaria della Pennsylvania). Ne viene trasmessa la voce, intenta nella dizione di una poesia molto curiosa del 1924, intraducibile o quasi in altre lingue per la presenza di giochi verbali e lessicali ben definiti, ma che sostanzialmente descrive le sensazioni provate di fronte a un dipinto di Pablo Picasso, suo grandissimo amico:



Infine, ecco un emozionante frammento che vede al pianoforte, mentre esegue I got rhythm (composizione del 1930, quindi risalente a pochi mesi dopo il Giovedì Nero di Wall Street), nientemeno che George Gershwin in persona, ossia il più grande musicista statunitense di tutti i tempi... ogni parola in più crediamo sia superflua...



Come dicono ogni volta le annunciatrici, l'edizione della notte del Telegiornale conclude la serata... ma come viene concepito e impostato il notiziario televisivo in quel periodo ? Anche allora la politica condiziona scelta e struttura delle informazioni lette da Edilio Tarantino e Riccardo Paladini e commentate da Ugo Zatterin e Gianni Granzotto ? Il direttore di quell'epoca, Massimo Rèndina, oggi splendido ultranovantenne nonchè, come già detto in altra sede, Presidente della sezione provinciale romana e Vice-Presidente nazionale dell' ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani), lo racconta in questa clip girata un paio d'anni fa:



Termina così anche il nostro post, che non solo ci ha fatto assaporare l'aria di quel lontanissimo giovedì del marzo 1958, ma è anche servito da pretesto per evocare alcuni grandi personaggi che diedero lustro alla storia statunitense e mondiale.

Ci ritroveremo presto con altri argomenti e altri programmi, non prima di darvi il fatidico annuncio che si attendeva ormai da mesi: sta per essere pubblicato per i tipi della Maremmi Editore di Firenze ed uscirà entro maggio il nostro libro, intitolato Lunario dei giorni di Tele : tre anni e mezzo di lavorazione (due soltanto di lunghe attese e inevitabili revisioni e correzioni) per dare luogo in via ufficiale all'idea che ha ispirato il nostro (e vostro) Focolare, quella di un variegato almanacco televisivo che promette già di avere ulteriori tomi negli anni a venire, anche riprendendo qualche tematica trattata in queste pagine web.

Vi diremo ancora di più nelle prossime settimane, specialmente allorquando il volume sarà pronto. Per intanto vi ringraziamo e vi auguriamo una serena domenica sera.

Cordialmente e simpaticamente,

CBNeas.

venerdì 2 marzo 2012

Venerdì 2 marzo 1979



Jacovitti TV 1979


RETE UNO

12,30 ARGOMENTI
Eredità dell'uomo
Etiopia: Lalibela
(Replica)
Prod.: Telepool
(Dipartimento scolastico-educativo)
(A COLORI)
- Spazio A
13,00 OGGI DISEGNI ANIMATI
- Gustavo al ristorante
- Gustavo il cercatore d'oro
- Gustavo laureato
- Gustavo direttore
- Gustavo disoccupato

(A COLORI)
13,25 IL TEMPO IN ITALIA
e
BOLLETTINO DELLA NEVE condotto da Edmondo Bernacca
(A COLORI)
- Spazio B
13,35 TG 1
(PARZIALMENTE A COLORI)
- OGGI AL PARLAMENTO
(A COLORI)
14,15 UNA LINGUA PER TUTTI: Il francese
Les Gammas, Les Gammas !
a cura di Alberto Pellegrinetti
Adattamento di Elena Bedei e Pier Pandolfi
Regia di Lelio Golletti
(Dipartimento scolastico-educativo)
(A COLORI)

17,00 DAI, RACCONTA!
Romolo Valli legge
Gian Babbeo
Favola di Andersen
(A COLORI)
17,10 IL LIBRO DEI RACCONTI
Piccola antologia: Paralipomeni della Batracomiomachia
Testi, disegni e regia di Giuliano Betti
(A COLORI)
17,35 CHI HA SVEGLIATO LA BELLA ADDORMENTATA ?
Di Corrado Biggi
(A COLORI)
18,00 ARGOMENTI
Industria chimica e territorio
Consulenza e testi di Guido Piccoli
Regia di Italo Pellini
(A COLORI)
- Spazio C
18,30 TG 1 - CRONACHE
Nord chiama Sud - Sud chiama Nord
(A COLORI)
19,05 SPAZIOLIBERO
I programmi dell'accesso
- Spazio D
19,20 GLI INVINCIBILI
Con un po' di aiuto da parte dei miei amici
Telefilm con Robert Vaughn, Nyree Dawn Porter, Tony Anholt
Regia di Jeremy Sommers
(A COLORI)
19,45 ALMANACCO DEL GIORNO DOPO
(A COLORI)
19,50 CHE TEMPO FA
e
BOLLETTINO ACI
(A COLORI)
- Spazio E
19,59 SEGNALE ORARIO
- Flash
20,00 TG 1
Direttore Emilio Rossi
In studio Emilio Fede
(PARZIALMENTE A COLORI)
- Spazio F
20,40 TAM TAM
Attualità del TG 1
(A COLORI)
- Spazio G
21,35 LA CAMBIALE
Film - Regia di Camillo Mastrocinque
Int.: Totò, Peppino De Filippo, Vittorio Gassman, Sylva Koscina, Ugo Tognazzi, Paolo Ferrari, Macario, Aroldo Tieri
- L'ANICAGIS presenta
PRIMA VISIONE
(A COLORI)
- Spazio H
- TG 1
(PARZIALMENTE A COLORI)
- OGGI AL PARLAMENTO - CHE TEMPO FA
(A COLORI)

RETE DUE

12,30 VEDO, SENTO, PARLO
I libri
A cura di Guido Davico Bonino
Regia di Luigi Patania
(A COLORI)
- Spazio A
13,00 TG 2 - ORETREDICI
(PARZIALMENTE A COLORI)
- Spazio B
13,30 - 14,00 L'UOMO E LA TERRA
Un eden perduto
Produzione: Radiotelevision Espanola
(Dipartimento scolastico - educativo)
(A COLORI)

tv 2 ragazzi

17,00 LE AVVENTURE DI BABAR
La serata dell'anziana signora
Prod.: Telè-Hachette
(A COLORI)
17,05 VIKI IL VICHINGO
Cartoni animati dal libro di Runer Jonsson
Il monte più alto
Prod.: Beta Film
(A COLORI)

17,30 SPAZIO DISPARI
Rubrica bisettimanale
a cura di Roberto Sbaffi e Anna Maria Xerry De Caro
Consulenza di Marcello Perez
e di Giorgio Nebbia e Djalma Vitali
Storia della medicina
(A COLORI)

TRASMISSIONI IN LINGUA TEDESCA
PER LA ZONA DI BOLZANO

SENDER BOZEN

SENDUNG IN DEUTSCHER SPRACHE

17,00 DIE TURKEI
Aus der Sendereihe Das Erbe der Menschheit
Ein Film von Pierre Barde und Henri Stierlin
Verleih: Telepool
17,50 - 18,00 UNTERWEIGS
Wander- und Tourenvorschlage
Ins Pfierschtal
Produktion: Filmstudio Penn

18,00 I GIOVANI E L'AGRICOLTURA
Conservazione e trasformazione
Inchiesta di Milo Panaro
Consulenza di Giovanni Lazzeri e Sergio Vellante
(Dipartimento scolastico-educativo)
(A COLORI)
- Spazio C
18,30 DAL PARLAMENTO
(A COLORI)
- TG 2 - SPORTSERA
In studio Bruno Pizzul
(PARZIALMENTE A COLORI)
- Spazio D
18,50 Nick Carter, Patsy e Ten
presentano:
BUONASERA CON... SUPERGULP !
Girandola di 15 eroi di carta
guidata da Guido De Maria e Giancarlo Governi
- I Fantastici Quattro
Il regista della morte
- Tex Willer
El Muerto
- Uomo Ragno
Il rinoceronte d'oro
- Nick Carter
Furto da Tiffoly
(A COLORI)
- Spazio E
19,40 IL TEMPO DOMANI
(A COLORI)
- Flash
19,45 TG 2 - STUDIO APERTO
Direttore Andrea Barbato
(PARZIALMENTE A COLORI)

TRASMISSIONI IN LINGUA TEDESCA
PER LA ZONA DI BOLZANO

SENDER BOZEN

SENDUNG IN DEUTSCHER SPRACHE

20,00 TAGESSCHAU
20,20 - 20,40 AUTOREN, WERKE, MEINUNGEN
Eine Sendung von Reinhold Janek

- Spazio F
20,40 Dal Teatro della Fiera di Milano
PORTOBELLO
Mercatino del venerdì
di Enzo e Anna Tortora e Angelo Citterio
Conduce Enzo Tortora
con Renèe Longarini, Lino Patruno and his Portobello Jazz Band
Regia di Maria Maddalena Yon
(A COLORI)
- Spazio G
21,50 TRIBUNA POLITICA
A cura di Jader Jacobelli
Inchiesta e dibattito generale sulla crisi di governo (*)
23,00 SERENO VARIABILE
Programma quindicinale di Osvaldo Bevilacqua e Marcello Casco
Regia di Luigi Costantini
(A COLORI)
- Spazio H
23,45 TG 2 - STANOTTE
(PARZIALMENTE A COLORI)

(*) In sostituzione del documentario LA GENERAZIONE DEL CINEMA, a cura di Vito Zagarrio

TSI - SVIZZERA

16,15 LORD FAUNTLEROY (Il piccolo Lord)
Film con Freddie Bartholomew e Mickey Rooney
17,50 TELEGIORNALE 1a edizione
(A COLORI)
17,55 Per i più piccoli
CARTONI ANIMATI
(A COLORI)
18,00 Per i giovani
ORA G
(A COLORI)
18,50 TELEGIORNALE 2a edizione
(A COLORI)
- TV-SPOT
(A COLORI)
19,05 ELEZIONI CANTONALI TICINESI
(A COLORI)
- TV-SPOT
(A COLORI)
19,35 HEIDI
Telefilm
(A COLORI)
- TV-SPOT
(A COLORI)
20,05 IL REGIONALE
Rassegna di avvenimenti della Svizzera Italiana
(A COLORI)
- TV-SPOT
(A COLORI)
20,30 TELEGIORNALE 3a edizione
(A COLORI)
20,45 REPORTER
Settimanale d'informazione
(A COLORI)
21,45 LA FONTANA DELLA VERGINE
Film - Regia di Ingmar Bergman
Int. : Max Von Sydow, Birgitta Petterson
23,10 TELEGIORNALE 4a edizione
(A COLORI)

KOPER - CAPODISTRIA

18,30 Pomeriggio sportivo
CONCORSO INTERNAZIONALE DI VOLO CON GLI SCI
(A COLORI)
19,50 PUNTO D'INCONTRO
(A COLORI)
20,00 BUONA SERA
Cartoni animati
(A COLORI)
- ZIG ZAG
20,15 TELEGIORNALE
(A COLORI)
20,35 QUELL'AMORE PARTICOLARE
Film - Regia di Carlo Martinelli
Int. : Enrico Maria Salerno, Anna Maria Pierangeli
(A COLORI)
- ZIG ZAG
22,00 LE MANIFESTAZIONI ECONOMICHE
(A COLORI)
22,15 LA CHITARRA DI FERRUCCIO POLES
(A COLORI)

A 2 - FRANCIA (Programmi a colori)

12,00 QUE C'EST-CE NOUVELLE ?
12,15 SOS HELICO
Telefilm
12,45 A 2 JOURNAL
13,20 UNE PAGE SPECIAL
13,35 ROTOCALCO REGIONALE
13,50 UNA SVEDESE A PARIGI
14,00 AUJOURD-HUI, MADAME
15,00 LES EYGLETIERES
16,00 DELTA
17,25 FENETRE SUR...
17,55 RECRE A 2
18,35 C'EST LA VIE
18,55 DES CHIFFRES ET DES LETTRES
19,20 NOTIZIE REGINALI
19,45 TOP CLUB
a cura di Guy Lux
20,00 JOURNAL
20,35 UN GIUDICE, UN POLIZIOTTO
21,35 APOSTROPHES
22,50 JOURNAL
22,55 CINECLUB
VINCENT MIT L'ANE DANS LE PRE
Film

TMC - MONTECARLO

- Prove di trasmissione in colore sistema PAL

17,45 CARTONI ANIMATI
18,00 PAROLIAMO
Telequiz
18,20 UN PEU D'AMOUR, D'AMITIE' ET BEAUCOUP DE MUSIQUE
Presentano Jocelyn e Sophie
(Prima parte)
19,15 VITA DA STREGA
Il mio amico Ben
Telefilm con Agnes Moorhead e Dick York
19,40 UN PEU D'AMOUR, D'AMITIE' ET BEAUCOUP DE MUSIQUE
(Seconda parte)
19,50 NOTIZIARIO
Prima edizione
20,00 L'UOMO CON LA VALIGIA
Ritorno tra i vivi
Con Richard Bradford
20,55 BOLLETTINO METEOROLOGICO
21,00 KITOSCH, L'UOMO CHE VENIVA DAL NORD
Film - Regia di Joseph Marvin
Int. : George Hilton, Piero Lulli, Krista Nell
22,30 OROSCOPO DI DOMANI
22,35 PUNTO SPORT
di Gianni Brera
22,45 NOTIZIARIO
Seconda edizione
22,55 MONTECARLO SERA
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E' il 1979: fuori sono anni veramente di piombo, con un Paese che, tra crisi economica e terrorismo, teme di non uscire più da questo insidioso labirinto. Per fortuna è il piccolo schermo, sempre più a colori, a regalare serenità e relax alle persone di tutte le età. Le TV private sono ancora confinate nelle varie realtà locali, con tutti i limiti del caso, per cui la RAI rimane detentrice di una programmazione di alta qualità, volta ad accontentare davvero tutti.
Anche quel venerdì di un inverno che, pur astronomicamente in declino, ha ancora dei sussulti atmosferici non indifferenti, è pieno di proposte di un certo interesse, molte delle quali rimarranno pure nei decenni successivi nella memoria della gente.
Vanno in onda, per la prima volta a colori, i brevi cortometraggi animati, prodotti dall'ungherese Pannonia Film, che ci presentano Gustavo, uno di noi, un uomo del nostro tempo, con tutti i sogni e i bisogni del caso, amplificati da un sottile umorismo. Fa il resto l'assenza totale di dialoghi, una scelta voluta sia per la scarsissima popolarità internazionale della lingua magiara (le TV dell'Est puntano molto sull'esportazione dei loro prodotti: ecco perchè ne curano un'edizione con i credits in inglese - nella versione trasmessa quel giorno dalla Rete 1 della RAI, oggi reperibile solo tramite emesso, essi sono ritradotti in italiano - ), sia per rendere omaggio alle comiche nordamericane dei tempi del cinema muto (infatti era capitato, negli anni precedenti, che alcune di queste Avventure di Gustavo fossero inserite nell'altro contenitore storico televisivo dell'ora di pranzo, Oggi le comiche). Scandito dall'orecchiabilissimo tema musicale di Zsolt Petko, inizialmente affidato alla chitarra solista e poi - come nella serie qui presentata - all'organo Hammond, ecco uno degli shorts trasmessi quel 2 marzo 1979, un Gustavo dall'insolita ambientazione western, in veste di cercatore d'oro:



Riscuotono ancora interesse e passione i corsi di lingue straniere offerti dalla nostra televisione. Evidentemente piacciono di più quelle formule che mirano a spettacolarizzare e a rendere più vivace un'operazione che comunque ha un prezioso senso didattico: molte di esse provengono direttamente dalle nazioni di riferimento dell'idioma studiato. Da tempo il pretesto più attraente per imparare una lingua attraverso la TV è la fiction di fantascienza: anni prima, l'Inghilterra aveva esportato ovunque con successo le avventure di Slim John, prode eroe del futuro. Di lì a poco la Francia rispose coproducendo con la Germania un corso di espressione transalpina, animato dagli ipotetici abitanti di una strana galassia, Les Gammas, sulla cui esistenza la gente si divide sin dall'inizio ("Les Gammas existent !" - "Les Gammas n'existent pas !"). La trasmissione, rimontata ad uso del pubblico italiano presso la sede RAI di Napoli (nei cui studi sono stati registrati alcuni interventi integrativi a carattere strettamente linguistico), è a colori, ma purtroppo i contributi qui a nostra disposizione sono in bianco e nero:




Trascorre il pomeriggio con dignitosi programmi per i più giovani: indi, dopo la seguitissima edizione del venerdì di TG 2 - Sportsera, dedicata alla presentazione degli avvenimenti del week-end e quasi sempre condotta da Bruno Pizzul (il quale anche firma, immancabilmente e impeccabilmente come sempre, il servizio introduttivo del turno del massimo campionato di calcio della domenica successiva: testi esaurienti e precisi, pur snocciolati nell'esiguo spazio di circa due minuti e mezzo), prosegue con successo la terza serie di Supergulp, il programma di fumetti che Guido De Maria e Giancarlo Governi hanno trapiantato per l'occasione in Buonasera con..., anche con significative novità. Una di queste è l'edizione televisiva della più bella e avvincente avventura anni '70 di Tex Willer, El Muerto: l'anno scorso, noi del Focolare ve ne proponemmo l'inizio; stavolta, invece, ve ne mostriamo la conclusione.




Dopo anni di fama circoscritta tra gli intenditori, finalmente Spider Man, il super-eroe più noto tra quelli creati dallo staff della Marvel diretto da Stan Lee, è un personaggio popolare anche tra i bambini d'Italia, quorum nos. Indubbio merito di Supergulp, che propone un'altra avventura dell'Uomo Ragno, al secolo Peter Parker, dalla doppia identità (fotoreporter e giustiziere): Il rinoceronte d'oro.



Non potevano mancare i padroni di casa: l'ispettore Nick Carter, con i due fidi assistenti (l'ingenuo e pacioccone Patsy e il cinesino Ten), in un'avventura già trasmessa nell'estate precedente e qui riproposta, Furto da Tiffoly. Veramente geniale l'idea di Franco Bonvicini (ossia il vivacissimo Bonvi, la cui genialità sarà di colpo spezzata da un automobilista ubriaco in una notte del dicembre 1995), Guido De Maria e Silver di parodiare in salsa bolognese i fortunati romanzi gialli di John Russell Coryell, introdotti dalla voce off dapprima di Vittorio Cramer e poi di Carlo Bonomi, con l'inconfondibile incipit: "Mentre su New York calavano le prime ombre della sera...". A proposito di voci, ricordiamo gli attori che animano vocalmente il trio, imbranato ma fortunato, di detectives: Stefano Sibaldi (Nick Carter, al posto di Carlo Romano), Silvio Spaccesi (Patsy) e Giorgio Ariani (Ten).


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Tra i telefilm diffusi dalle varie reti a ridosso della prima serata, menzioniamo Vita da strega, sitcom statunitense già nota ai nostri telespettatori (che la videro nel 1967 sotto il titolo L'adorabile strega). Eccovi, rigorosamente a colori e in lingua originale, l'episodio mandato in onda questa sera dalla TMC di Paolo Limiti: Il mio amico Ben.





Sempre il canale monegasco ripesca un'altra serie, stavolta poliziesca e proveniente dalla Gran Bretagna, L'uomo con la valigia.



Prodotto nel 1967 - '68,L'uomo con la valigia è forse il primo telefilm europeo in assoluto girato a colori e contribuisce ad accrescere la popolarità di Richard Bradford, un vero americano a Londra (egli infatti impersona l'agente McGill, al servizio della CIA). Godiamoci allora per intero, con l'alternarsi di cadenze oxfordiane e cockney con quelle yankee del protagonista, la puntata trasmessa quella sera, intitolata Ritorno tra i vivi:






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Già, cosa sarà di un'Italia che,dopo la doverosa, ma forzatamente breve esperienza del governo di solidarietà nazionale, deve rimettersi in carreggiata, mentre non passa praticamente settimana senza che le Brigate Rosse o Prima Linea eliminino, o almeno rapiscano, qualche loro nemico ideologico ? Quali chanches avrà Ugo La Malfa, Presidente del Consiglio incaricato, di rendersi credibile, da integerrimo e realista uomo repubblicano qual è ? Nessuno sa che fra poche settimane lo statista siciliano pagherà con la vita, a causa dell'età già avanzata, le inesorabili fatiche, purtroppo senza una concreta conclusione, determinate da questa discesa in campo in un momento così delicato per il Paese... e saranno elezioni anticipate.
Questa è la principale notizia dei telegiornali serali: indi si ritorna a scegliere tra le tante alternative offerte dal prime time. Arriva per prima, in ordine di tempo, Koper, ossia la giovanissima emittente istriana che può contare su un ricco magazzino di B-Movies, valorizzati comunque dal colore. E' il caso di Quell'amore particolare, certamente non un gran che sotto il profilo del soggetto e della sceneggiatura, ma ricordato se non altro come uno degli ultimissimi film girati da Anna Maria Pierangeli prima di uccidersi. A fianco della diva sarda, Enrico Maria Salerno, all'epoca delle riprese pronto al successo mondiale come regista di Anonimo veneziano:



Gli approfondimenti del TG 1 sui fatti della settimana vengono racchiusi in una rubrica che, pur non eguagliando i trionfi del glorioso TV 7 degli anni '60, cattura comunque l'attenzione del pubblico: Tam Tam. La sigla, di cui abbiamo trovato un brevissimo frammento, si avvale del commento musicale degli Area e s'intitola Mat Mat (ovviamente Tam Tam scritto al contrario):



Si avvia al termine, dopo la terza stagione di successi, critiche, polemiche e consensi, Portobello: il rilancio di Enzo Tortora può dirsi compiuto e, onestamente, lo stesso giornalista e conduttore genovese si mostra visibilmente stufo di un programma che rischia la monotonia e la ripetitività. Si avvicina il 30 marzo, quella che dovrebbe essere l'ultima serata con il pappagallo, gli inventori e i collezionisti, i fiori d'arancio e il dove sei ?, Sua soavità Renèe Longarini e la Portobello Jazz Band di Lino Patruno... ma non sarà così...
Sigla finale di quell'edizione del mercatino del venerdì è Che peccato !, canzone interpretata dalla sensuale voce dell'intramontabile Bruno Martino:



Altro B - Movie che fra una ventina d'anni sarà rivalutato assieme a tutta la categoria del cinema trash anni '60 - '70, è quello che passa su Tele Montecarlo: è una storia ambientata in Canada al tempo della febbre dell'oro e, pur non essendo un western, ne conserva i connotati, in ottemperanza alle abitudini dei nostri cinematografari del periodo che puntano su nomi d'arte dal sapore yankee. Il film, diretto da Joseph Marvin (che in realtà è spagnolo e si chiama Josè Luis Merino) e interpretato da George Hilton (anglo - uruguagio naturalizzato argentino), risale al 1967 e s'intitola Kitosch, l'uomo che veniva dal Nord, accolto positivamente anche all'estero, specie in Germania:



Rinviato alla settimana successiva il nuovo capitolo della storia del cinema italiano raccontata per la Rete 2 da Vito Zagarrio, allora giovanissimo esordiente, per far posto a un'edizione straordinaria di Tribuna politica in cui tutti i partiti si confrontano civilmente su quale nuovo tipo di esecutivo dare all'Italia, il pubblico può scegliere tra due lungometraggi: l'impegnato La fontana della vergine di Ingmar Bergman, messo in onda dalla TSI, e il distensivo La cambiale di Camillo Mastrocinque, trasmesso dalla Rete Uno della RAI. Del capolavoro del regista svedese parleremo senz'altro in seguito; soffermiamoci invece su questa allegra pellicola che nel 1959 affronta con brio e ironia, ma senza pretese artistiche, un tema comune all'Italia di allora, di oggi e di sempre: le cambiali e le relative truffe.
Entriamo quindi nello studio dell'industriale Pierluigi Bruscatelli (Aroldo Tieri), in realtà un furbastro di prima riga: lì si presentano due signori male in arnese, un napoletano di nome Cesare Posalaquaglia (Totò) e un torinese chiamato Candido Bertola (Erminio Macario)...



Sì, d'accordo, le battute sono sin troppo elementari e oggi il loro umorismo è da ritenersi men che annacquato, ma rimangono, se non altro, quale testimonianza di un'epoca in cui avanspettacolo e teatro (il cabaret era una cosa ancora in embrione da noi e seguita da pochi eletti) fornivano il maggior numero possibile di assi della comicità italiana, quasi tutti presenti in questo antenato un po' più raffinato degli odierni cinepanettoni (c'è anche Vittorio Gassman, da poco convertitosi al più alimentare genere brillante, pur se sempre con un retrogusto amaro). Non si può non ridere almeno di fronte alle invenzioni verbali create dal Principe e supportate ancora una volta da Peppino De Filippo, come in questo caso:



Nel corso della vicenda, la cambiale in oggetto fa dei giri pazzeschi, finchè non si arriva a sbrogliare la matassa. Dove, se non in un'aula di tribunale ?



E così, con frizzi, lazzi e scherzi che rendono dignitoso un film altrimenti assai banale, giunge la notte di questo intenso venerdì televisivo e con essa, naturalmente, la fine del nostro post. Non ci rimane che darvi appuntamento al prossimo intervento, che prevediamo egualmente accurato e non senza qualche sorpresa... aspettate qualche giorno e vedrete...

Un caro e affettuoso saluto a tutti da
CBNeas



Ciao, Lucio ! ! !