mercoledì 24 febbraio 2010
Mercoledì 24 febbraio 1954 (Radio)
PROGRAMMA NAZIONALE
7,00 SEGNALE ORARIO - BUONGIORNO - GIORNALE RADIO - PREVISIONI DEL TEMPO - MUSICHE DEL MATTINO
L'OROSCOPO DEL GIORNO (7,45)
(Motta)
IERI AL PARLAMENTO (7,50)
8,00 - 9,00 SEGNALE ORARIO - GIORNALE RADIO - RASSEGNA DELLA STAMPA ITALIANA IN COLLABORAZIONE CON L'A.N.S.A. - PREVISIONI DEL TEMPO - BOLLETTINO METEOROLOGICO - MUSICA LEGGERA E CANZONI (8,15 circa)
11,00 LA RADIO PER LE SCUOLE
Trasmissione per la I e II classe elementare - Giochi ritmici, a cura di Teresa Lovera
11,15 ORCHESTRA DIRETTA DA ERNESTO NICELLI
Con Luciano Virgili
11,45 CONVERSAZIONE
12,00 ORCHESTRA ROMANA A PLETTRO A. BERNI DIRETTA DA SALVATORE ALU'
12,15 CANZONI PRESENTATE AL IV FESTIVAL DI SANREMO 1954
Alberto Semprini e i suoi solisti
Cantano Natalino Otto, Flo Sandon's, il Quartetto Cetra, Gianni Ravera, Katina Ranieri e Giorgio Consolini
Mogliettina - Angeli senza cielo - Un diario - Gioia di vivere - Canzone da due soldi - Berta filava - Non è mai troppo tardi
12,50 ASCOLTATE QUESTA SERA...
CALENDARIO
(Antonetto)
13,00 SEGNALE ORARIO - GIORNALE RADIO - PREVISIONI DEL TEMPO
13,15 CARILLON
(Manetti & Roberts)
ALBUM MUSICALE
Brani di Scarlatti, Schubert, Beethoven, Strauss, Chopin, Respighi, Debussy
Nell'intervallo comunicati commerciali
14,00 GIORNALE RADIO - LISTNO BORSA DI MILANO - MEDIE DEI CAMBI
14,15 - 14,30 CHI E' DI SCENA ? cronache del teatro, di Silvio D'Amico - Cinema, cronache di Gian Luigi Rondi
14,30 - 16,25 TRASMISSIONI REGIONALI
16,25 PREVISIONI DEL TEMPO PER I PESCATORI
16,30 LE OPINIONI DEGLI ALTRI
16,45 LEZIONE DI LINGUA TEDESCA, a cura di G. Roeder
17,00 CONCERTO SINFONICO DIRETTO DA FRANCO CARACCIOLO
Violinista Gennaro Rondino
Organista Gennaro D'Onofrio
Musiche di Beethoven e Gubitosi
Orchestra dell'Associazione Alessandro Scarlatti di Napoli
17,30 PARIGI VI PARLA
18,00 ORCHESTRA DIRETTA DA GORNI KRAMER
Cantano Jula De Palma, Teddy Reno, Corrado Lojacono e Cristina Denise
Blue gardenia - Non c'è sabato senza sole - All of me et al.
18,30 UNIVERSITA' INTERNAZIONALE GUGLIELMO MARCONI
Kingsley Sanders: Nuove ricerche sui virus
18,45 INVITO ALLA MAGIA
Michele e l'avvenire, a cura di Umberto Benedetto e Margherita Cattaneo
19,15 ORCHESTRA MELODICA DIRETTA DA GUIDO CERGOLI
Cantano Gianni Ravera, Marisa Colomber, Luciano Tajoli, Katina Ranieri e Tino Vailati
19,45 ASPETTI E MOMENTI DI VITA ITALIANA
20,00 MUSICA LEGGERA
Negli intervalli comunicati commerciali
UNA CANZONE DI SUCCESSO
(Buitoni Sansepolcro)
Per la Sicilia
20,00 IL GAZZETTINO DI SICILIA
Per la Sardegna
20,00 ALBUM MUSICALE - GAZZETTINO SARDO - PREVISIONI DEL TEMPO
20,30 SEGNALE ORARIO - GIORNALE RADIO - RADIOSPORT
21,00 CINQUE PIU' CINQUE
Concorso a premi tra gli ascoltatori
21,03 LUCIA DI LAMMERMOOR
Dramma tragico in tre atti di Salvatore Cammarano - Musica di Gaetano Donizetti
Con Rolando Panerai, Maria Meneghini Callas, Giuseppe Di Stefano, Giuseppe Zampieri, Giuseppe Modesti, Luisa Villa, Mario Carlin
Direttore Herbert von Karajan
Maestro del coro Vittore Veneziani
Orchestra e coro del Teatro alla Scala di Milano
Registrazione effettuata il 18-1-1954 dal Teatro alla Scala
23,15 OGGI AL PARLAMENTO - GIORNALE RADIO - MUSICA DA BALLO
24,00 SEGNALE ORARIO - ULTIME NOTIZIE - BUONANOTTE
SECONDO PROGRAMMA
Per l'Alto Adige
7,30 GIORNALE RADIO IN LINGUA TEDESCA
CASA SERENA
9,00 IL GIORNO E IL TEMPO
Divagazioni del mattino
INTERMEZZO MUSICALE
10,00 LA DONNA E LA CASA
Rubriche femminili a cura di Anna Maria Romagnoli
10,30 - 11,00 Romanzo sceneggiato
I MISERABILI
di Victor Hugo - Adattamento di Gian Francesco Luzi - Compagnia di prosa di Firenze della Radiotelevisione Italiana - Realizzazione di Amerigo Gomez
Ventiduesima puntata: Marea crescente
12,04 - 13,00 TRASMISSIONI REGIONALI
MERIDIANA
13,00 FRANCESCO FERRARI PRESENTA RITMI MODERNI
Cantano Nella Colombo, il Duo Blengio, Bruno Rosettani e Luciano Bonfiglioli
ALBUM DELLE FIGURINE
(Compagnia Italiana Liebig)
13,30 GIORNALE RADIO
BOLLETTINO DELLE INTERRUZIONI STRADALI
ASCOLTATE QUESTA SERA...
CANTA UGO CALISE
14,00 PAROLE ALLA SBARRA
(Simmenthal)
CANZONI, CANZONI...
Negli intervalli comunicati commerciali
14,30 IL DISCOBOLO
Attualità musicali
15,00 SEGNALE ORARIO - GIORNALE RADIO - PREVISIONI DEL TEMPO - BOLLETTINO METEOROLOGICO
ALFRED CORTOT E I VALZER DI CHOPIN
15,30 CANZONI PRESENTATE AL IV FESTIVAL DI SANREMO 1954
Orchestra dela canzone diretta da Angelini
Cantano Gino Latilla, Carla Boni, il Duo Fasano, Achille Togliani e Vittoria Mongardi
Una bambina sei tu - Cirillino ci - Donnina sola - Tutte le mamme Rose
POMERIGGIO IN CASA
16,00 TERZA PAGINA
Un libro per voi - Telefonata interurbana - Rubrica filatelica - Danze esotiche
17,00 CIRIBIRIBIN
Varietà musicale - Compagnia di rivista di Milano della Radiotelevisione Italiana - Orchestra diretta da Mario Consiglio - Regia di Renzo Tarabusi
Replica dal Programma Nazionale
18,00 GIORNALE RADIO
RICORDI DI BROADWAY
18,30 IL VOSTRO AFFEZIONATISSIMO MOSCA
Corrispondenza con i ragazzi di Giovanni Mosca - Regia di Enzo Convalli
18,45 CANZONI PER TRE DONNE
Per l'Alto Adige
18,30 PROGRAMMA ALTOATESINO IN LINGUA TEDESCA
19,45 GAZZETTINO DELLE DOLOMITI
INTERMEZZO
19,00 PROFILO D'UN ARTISTA
Giuseppe Martucci
19,30 RITMI IN BIANCO E NERO
Musiche di Cole Porter e George Gershwin
Negli intervalli comunicati commerciali
LA PAROLA AGLI ESPERTI
(Chlorodont)
20,00 SEGNALE ORARIO - RADIOSERA
20,30 CINQUE PIU' CINQUE
Concorso a premi tra gli ascoltatori
SPETTACOLO DELLA SERA
20,33 CUORI IN ASCOLTO
Romanzi musicali di Nizza e Morbelli
Quando eravamo studenti
con la partecipazione di Clara Jaione, Vittorio Paltrinieri, Giusi Raspani Dandolo, Luciano Tajoli e del Quartetto Cetra
Musiche originali di Pippo Barzizza
Regia di Riccardo Mantoni
21,15 RADIOCLUB
22,15 ULTIME NOTIZIE
RADIOLIMPO
di Marco Visconti - Giove nei pasticci - Compagnia di prosa di Roma della Radiotelevisione Italiana - Regia di Guglielmo Morandi
23,00 - 23,30 SIPARIETTO
Angelini presenta
A LUCI SPENTE
(Bonomelli)
23,35 - 7,00 NOTTURNO DALL'ITALIA
TERZO PROGRAMMA
Per la Sicilia
18,45 IL GAZZETTINO DI SICILIA
19,00 MUSICA IN MICROSOLCO
Selezione a cura di Giuseppe Pugliese - G. Gershwin: da Porgy and Bess
19,30 LA RASSEGNA
Poesia e narrativa italiana, a cura di Arnaldo Bocelli
Cinquantenario del Crepuscolarismo - Album crepuscolare - In libreria: racconti e romanzi di Anna Banti
20,00 L'INDICATORE ECONOMICO
20,15 CONCERTO DI OGNI SERA
Musiche di Vivaldi, Britten e Wiener
21,00 IL GIORNALE DEL TERZO
Note e corrispondenze sui fatti del giorno
21,20 LA CIBERNETICA
Ciclo a cura di Enzo Cambi
Emilio Ferrari: Il controllo automatico e i servomeccanismi
21,35 DIVERTIMENTI PER FIATI DI MOZART
a cura di Remo Giazotto
Divertimento in MI bemolle K.166
Gruppo romano di strumenti a fiato diretto da Fernando Previtali
21,55 LE PLEJADI
a cura di Gian Domenico Giagni
Foglie morte, di Jacques Prevert
Compagnia di prosa di Roma della Radiotelevisione Italiana
22,30 SERGEJ PROKOFIEV
Sinfonia n.5 op.100
Orchestra sinfonica di Roma della Radiotelevisione Italiana diretta da Ferruccio Scaglia
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La programmazione scelta per l'odierno post ci riporta ancora una volta ai ruggenti anni Cinquanta di RadioRAI, più puntuale che mai nel documentare la cronaca destinata a diventare, per un verso o per l'altro, storia. Anche il mondo dell'opera sta attraversando un periodo da consegnare sicuramente agli annali, grazie alla comparsa sulle scene liriche, da qualche anno a questa parte, di un'artista statunitense di nascita, ma di origine e formazione greche: Maria Kalogeropoulos, in arte Callas (anzi, per la precisione Meneghini-Callas, avendo ella sposato da qualche tempo l'industriale veneto Giovanni Battista Meneghini).
In quelle prime settimane del '54 Maria Callas, a 30 anni appena compiuti, coglie uno dei trionfi scaligeri sicuramente più importanti della sua lunga carriera: merito di un'esaltante interpretazione del personaggio di Lucia, eroina donizettiana per eccellenza. Anzi, dopo decenni di attesa, finalmente "Lucia di Lammermoor" trova la sua interprete ideale proprio nella cantante greca, la quale, pur dotata di una vocalità forse spuria finchè si vuole, ma sicuramente compensata da un'estensione tale da permetterle di cimentarsi in tutti e tre i registri sopranili (il drammatico, il lirico ed il leggero, quello a cui appartiene appunto la sfortunata protagonista della vicenda scritta da Walter Scott e trasformata in melodramma da Gaetano Donizetti su libretto di Salvatore Cammarano), dà una lettura del ruolo del tutto nuova, all'insegna di un'agilità e di una coloratura ben vive e vibranti,i cui ricordi si perdevano fino a quel momento nella notte dei tempi (per merito di Giuditta Pasta, per non parlare di Fanny Tacchinardi-Persiani, che fu la prima Lucia in assoluto, al San Carlo di Napoli, nel 1835).
Questa registrazione radiofonica effettuata direttamente al Teatro alla Scala sotto la bacchetta di Herbert Von Karajan documenta la nascita di un allestimento teatrale del capolavoro donizettiano destinato ad essere più volte ripreso anche altrove, a Berlino come a Vienna: per la non ancora divina Callas si tratta di una collezione di trionfi e di ovazioni da parte di un pubblico talmente coinvolto dalla sua performance, che le perdona perfino le volte in cui, per non rischiare troppo la voce, ella evita il famigerato MI naturale che conclude la prima parte della lunga e difficile scena della pazzia (come le accadrà a Berlino un anno e mezzo dopo, in una recita immortalata dal disco).
A proposito di dischi, fermo restando che anche di questo spettacolo milanese circolano regolarmente le relative incisioni, tratte dalle bobine o dai nastri a filo degli appassionati all'ascolto della trasmissione in quella fredda sera di 56 anni fa, se non addirittura direttamente presenti in teatro poco più di un mese prima, in quel 1954 arriva nei negozi di dischi di tutto il mondo il doppio 33 giri (ormai i vinili sono una piacevole realtà e stanno soppiantando sempre più i 78, che resistono ormai solo in ambito canzonettistico) della Columbia che presenta l'incisione della Lucia effettuata l'anno prima a Firenze dalla Callas, sempre con Pippo Di Stefano nei panni di Edgardo e con le varianti di Tito Gobbi al posto di Rolando Panerai (Enrico), Raphael Ariè al posto di Giuseppe Modesti (Raimondo), Valiano Natali in luogo di Giuseppe Zampieri (Arturo) e la bacchetta di Tullio Serafin. Malgrado i contrasti tra la EMI internazionale, rappresentata dal leggendario produttore Walter Legge, e la nostra sede di Caronno Pertusella, che aveva deciso autonomamente di incidere l'opera servendosi nientemeno che di un musicista classico-leggero, Dino Olivieri, in veste di realizzatore, furono proprio i nastri fiorentini che Legge, ritornato a Londra, fece ascoltare in anteprima a Herbert Von Karajan (che in quel periodo lavorava moltissimo in Inghilterra proprio per ragioni fonografiche, essendo la Philharmonia Orchestra un complesso sinfonico voluto dalla EMI stessa, un po' come, negli States, la RCA Victor Symphony Orchestra o la Columbia CBS Symphony) a convincere quest'ultimo a puntare tutto su Maria Callas per lo spettacolo da rappresentare a Milano, di cui il (poi) popolarissimo concertatore austriaco sarebbe stato non solo direttore d'orchestra, ma anche regista teatrale.
Col tempo, i giudizi sull'interpretazione callasiana di Lucia di Lammermoor si sono orientati verso una maggiore razionalità, senza più gli eccessi della celebrazione del mito (che tale ormai era: della rivalità con Renata Tebaldi parleremo un'altra volta, non essendo questa l'opera adatta, off limits per un soprano lirico-drammatico-verista come l'artista pesarese) protrattisi ben oltre l'improvvisa scomparsa della Maria, avvenuta, come sapete, a Parigi nel settembre del 1977. L'esperto inglese Richard Osborne, nelle note di presentazione dell'ennesima ristampa proprio della succitata edizione discografica incisa con il complesso del Maggio Musicale Fiorentino, scrive nel 2004 (la traduzione è nostra):
La Lucia della Callas era protesa spudoratamente verso lo stile del lirico spinto , con un'intonazione più bassa, un fraseggio ed una dizione scolpiti impeccabilmente ed un uso vivacemente espressivo dell'abbellimento che richiamava, in era pre-Tacchinardi Persiani, lo stile di alcune grandi cantanti ispirate al modo compositivo di Rossini come la Colbran, la Malibran e la Pasta.
Anche il punto di vista di Elvio Giudici, tratto dalla sua bibbia L'opera in CD e video (Il Saggiatore, edizione 2007, pag. 317), è interessante a tal riguardo:
Con la Callas, in poche parole, Lucia accentuava moltissimo i caratteri che ne fanno la figura più compiutamente romantica del nostro melodramma: la melanconia si tingeva d'una morbosità tendenzialmente estranea alla poetica musicale e letteraria italiana (al punto che un termine inglese come sensibility che tale concetto perfettamente esprime, nella nostra lingua non c'è, la traduzione "sensitività" essendo parecchio inadeguata) e i cui foschi riverberi tragici assumono connotazioni d'angoscia, d'instabilità nevrotica coi quali la pazzia per amore diventa qualcosa di ben diverso dalla gentile tristezza cui era fino allora confinata.
Dopo aver parlato quest'oggi di un mito per eccellenza delle scene liriche, domani non saremo da meno: il nostro Paolo Starvaggi ha preparato un intervento che coronerà un post d'argomento televisivo e che sarà dedicato ad un altro personaggio leggendario dello spettacolo italiano. Chi è ? Lo saprete tra non troppe ore.
Per intanto vi salutiamo caramente e vi auguriamo una buona fine serata ed un sereno riposo notturno.
CBNeas
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