mercoledì 31 marzo 2010
Domenica 31 marzo 1968 (Radio)
PROGRAMMA NAZIONALE
6,30 SEGNALE ORARIO
- MUSICHE DELLA DOMENICA
Holiday for strings (Sid Ramin e la sua orchestra) - Il nostro romanzo (Adamo) - Dipingi un mondo per me (Milva) - Gulp gulp (Giorgio Gaber) - Questo nostro amore (Rita Pavone) - Sabati e domeniche (Mina) - Kilimandjaro (Caravelli e la sua orchestra) - A qui (Dalida) et al.
Per il Friuli - Venezia Giulia
7,15 IL GAZZETTINO DEL FRIULI - VENEZIA GIULIA
7,29 PARI E DISPARI
7,40 CULTO EVANGELICO
8,00 GIORNALE RADIO - SETTE ARTI - SUI GIORNALI DI STAMANE. Rassegna della stampa italiana
8,30 VITA NEI CAMPI
Settimanale per gli agricoltori
Per la Sardegna
8,30 IL SETTIMANALE DEGLI AGRICOLTORI
a cura del Gazzettino Sardo
9,00 MUSICA PER ARCHI
9,10 MONDO CATTOLICO
Settimanale di fede e vita cristiana
9,30 SANTA MESSA in rito romano
In collegamento con la Radio Vaticana, con breve omelia di Padre Antonio Lisandrini
10,15 Trasmissione per le Forze Armate
CINQUE CONTRO CINQUE
Rivista di Sergio D'Ottavi e Oreste Lionello
Presentazione e regia di Silvio Gigli
10,45 Mike Bongiorno presenta
FERMA LA MUSICA
Scalata musicale a quiz - Testi di Bongiorno, Menicanti e Spiller - Orchestra diretta da Gorni Kramer - Regia di Pino Gilioli
(Replica dal Secondo Programma)
11,40 IL CIRCOLO DEI GENITORI, a cura di Luciana Della Seta
12,00 CONTRAPPUNTO
Per il Friuli - Venezia Giulia
9,30 VITA AGRICOLA REGIONALE
9,45 INCONTRI DELLO SPIRITO, a cura della Diocesi di Trieste
10,00 SANTA MESSA dalla Cattedrale di San Giusto
11,15 MOTIVI POPOLARI TRIESTINI
11,30 L'AMICO DEI FIORI, di B. Natti
12,00 I PROGRAMMI DELLA SETTIMANA - GIRADISCO
12,47 PUNTO E VIRGOLA
13,00 GIORNALE RADIO
13,15 LE MILLE LIRE
Gioco musicale di Sergio D'Ottavi e Oreste Lionello, presentato da Raffaele Pisu e Grazia Maria Spina
- Società Olearia Tirrena
13,30 SI O NO
13,36 CANTA ORNELLA VANONI
- Oro Pilla Brandy
14,00 MUSICORAMA e SUPPLEMENTI DI VITA REGIONALE
14,30 IO, ALBERTO SORDI
(Replica dal Secondo Programma)
15,00 GIORNALE RADIO
15,10 MOTIVI ALL'ARIA APERTA
15,30 POMERIGGIO CON MINA
Programma della domenica dedicato alla musica con presentazione di Mina, a cura di Giorgio Calabrese
(Prima parte)
- Chinamartini
16,30 TUTTO IL CALCIO MINUTO PER MINUTO
Cronache e resoconti in collegamento con i campi di serie A e B, a cura di Roberto Bortoluzzi
- Stock
17,30 POMERIGGIO CON MINA
(Seconda parte)
17,50 CONCERTO SINFONICO DIRETTO DA PETER MAAG
19,30 INTERLUDIO MUSICALE
Per il Friuli - Venezia Giulia
19,30 PICCOLI COMPLESSI
19,45 IL GAZZETTINO DEL FRIULI - VENEZIA GIULIA con le cronache ed i risultati della domenica sportiva
Per la Sardegna
19,30 QUALCHE RITMO
19,40 GAZZETTINO SARDO
Per la Sicilia
19,30 SICILIA SPORT
Panorama della domenica
20,00 GIORNALE RADIO
20,25 BATTO QUATTRO
Varietà musicale di Terzoli e Vaime presentato da Sandra Mondaini e Lina Volonghi, con la partecipazione di Walter Chiari- Regia di Pino Gilioli
(Replica dal Secondo Programma)
21,15 LA GIORNATA SPORTIVA
Ultima edizione sugli avvenimenti della domenica
21,30 CONCERTO DEL VIOLINISTA VIKTOR TRETIAKOV E DEL PIANISTA MIKAIL GRIGORIEVITCH EROKLIN
22,15 LE NUOVE CANZONI
22,40 PROSSIMAMENTE, rassegna dei programmi radiofonici della settimana, a cura di Giorgio Perini
23,00 GIORNALE RADIO - QUESTO CAMPIONATO DI CALCIO, commento di Eugenio Danese - I PROGRAMMI DI DOMANI - BUONANOTTE
SECONDO PROGRAMMA
6,25 BOLLETTINO PER I NAVIGANTI
6,30 BUONA FESTA
(I parte)
7,30 NOTIZIE DEL GIORNALE RADIO - ALMANACCO
7,40 BUONA FESTA
(II parte)
8,13 BUON VIAGGIO
8,18 PARI E DISPARI
8,30 GIORNALE RADIO
8,40 ANTON GIULIO MAJANO VI INVITA AD ASCOLTARE CON LUI I PROGRAMMI DALLE 8,40 ALLE 12,00
8,45 IL GIORNALE DELLE DONNE
Presetato e realizzato da Dina Luce
- Omo
9,30 NOTIZIE DEL GIORNALE RADIO
9,35 Amurri e Jurgens presentano
GRAN VARIETA'
Spettacolo con Raimondo Vianello e con la partecipazione di Gino Bramieri, Equipe 84, Rossella Falk, Carlo Giuffrè e Gianni Morandi
Regia di Federico Sanguigni
- Nell'intervallo (ore 10,30):
NOTIZIE DEL GIORNALE RADIO
11,00 LE CANZONI DELLA DOMENICA
Successi di ieri e di oggi
(Sorrisi e Canzoni TV)
11,30 NOTIZIE DEL GIORNALE RADIO
11,35 JUKE - BOX
Cerchi nell'acqua (Gino Corcelli) - Inno (I Dik-Dik) - Spanish flea (Herb Alpert) - The Ballad of Bonnie and Clyde (Tony and Jan) - Il re d'Inghilterra (Nino Ferrer) et al.
12,00 ANTEPRIMA SPORT
Notizie e anticipazioni sugli avvenimenti del pomeriggio, a cura di Roberto Bortoluzzi e Mauro Magni
12,15 Lelio Luttazzi presenta:
VETRINA DI HIT PARADE
Testi di Sergio Valentini
12,30 TRASMISSIONI REGIONALI
13,00 IL GAMBERO
Quiz alla rovescia presentato da Enzo Tortora
- Indesit Industria Elettrodomestici S.p.A.
13,30 GIORNALE RADIO
13,35 ELEUTERIO E' SEMPRE TUO...
Un po' di musica con Rina Morelli, Paolo Stoppa e Adriano Celentano
- Mira Lanza
14,00 SUPPLEMENTI DI VITA REGIONALE
14,30 VOCI DAL MONDO - Settimanale di attualità del Giornale Radio, a cura di Pia Moretti
15,00 GLI AMICI DELLA SETTIMANA
Trattenimento musicale con Renzo Arbore, Gianni Boncompagni, Adriano Mazzoletti e Renzo Nissim
Una produzione di Maurizio Costanzo
- Pavesi Biscottini di Novara S.p.A.
- DOMENICA SPORT
Risultati, cronache, commenti, interviste e varietà, a cura di Guglielmo Moretti e Paolo Valenti, con la collaborazione di Enrico Ameri, Italo Gagliano e Gilberto Evangelisti
(I parte)
- Tè Lipton
16,30 NOTIZIE DEL GIORNALE RADIO
16,35 LA CORRIDA
Dilettanti allo sbaraglio presentati da Corrado
Regia di Riccardo Mantoni
(Replica del Programma Nazionale) - Società Grey
17,15 IL COMPLESSO DELLA DOMENICA: LOS BRAVOS
17,30 DOMENICA SPORT (II parte)
18,30 NOTIZIE DEL GIORNALE RADIO
18,35 BUON VIAGGIO
18,40 BOLLETTINO PER I NAVIGANTI
18,45 ARRIVANO I NOSTRI
Programma di fine domenica per chi viaggia e chi aspetta, a cura di Giorgio Salvioni con la partecipazione di Roberto Villa e Silvana Giacobini - Regia di Adriana Parrella
(I parte)
19,23 SI O NO
19,30 RADIOSERA
19,55 PUNTO E VIRGOLA
20,06 ARRIVANO I NOSTRI
(II parte)
21,00 LA STAZIONE DI TORINO PORTA NUOVA COMPIE CENTO ANNI
21,30 GIORNALE RADIO
21,40 CANTI DELLA PRATERIA
21,55 BOLLETTINO PER I NAVIGANTI
22,00 POLTRONISSIMA
Controsettimanale dello spettacolo a cura di Mino Doletti - Regia di Arturo Zanini
22,30 GIORNALE RADIO
22,40 CHIUSURA
Per la Sicilia
22,40 SICILIA SPORT
Panorama della domenica
22,45- 6,25 NOTTURNO DALL'ITALIA
TERZO PROGRAMMA
Per la Campania
8,00 - 9,00 GOOD MORNING FROM NAPLES
Trasmissione in lingua inglese
TRASMISSIONI SPECIALI (dalle 9,30 alle 10,00)
9,30 CORRIERE DALL'AMERICA, risposte de La Voce del'America ai radioascoltatori italiani
9,45 MUSICHE DI SALIERI
9,55 CONVERSAZIONE
10,00 MUSICHE DI BENDA E LOCATELLI
10,30 MUSICHE PER ORGANO
11,00 MUSICHE DI QUINCY PORTER
11,20 CONCERTO OPERISTICO DIRETTO DA PIETRO ARGENTO
12,10 CONVERSAZIONE
12,20 MUSICHE DI ISPIRAZIONE POPOLARE
13,00 LE GRANDI INTERPRETAZIONI
14,30 MUSICHE DI STAMITZ, GRIEG E WILDBERGER
15,30 LA BIANCA BALENA, due tempi di Massimo Dursi
16,50 MUSICHE DI JOHANNES BRAHMS
17,15 MUSICHE DI FRANZ JOSEPH HAYDN
17,30 PLACE DE L'ETOILE - Istantanee dalla Francia
17,45 OCCASIONI MUSICALI DELLA LITURGIA
a cura di Carlo Marinelli
18,30 MUSICA LEGGERA
18,45 LA LANTERNA
Settimanale di cultura e costume
a cura di Leonardo Sinisgalli
19,15 CONCERTO DI OGNI SERA
20,30 BIOLOGIA E MEDICINA
21,00 CLUB D'ASCOLTO
21,45 JAZZ MODERNO
22,00 IL GIORNALE DEL TERZO - SETTE ARTI
22,30 KREISLERIANA
23,15 RIVISTA DELLE RIVISTE
Al termine: BOLLETTINO DELLA TRANSITABILITA' DELLE STRADE STATALI - CHIUSURA
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In un blog espressamente dedicato ai ricordi suscitati dai vecchi programmi radiotelevisivi non può mancare l'angolo sportivo. Ricorderete che il mese scorso abbiamo fatto debuttare un esperto del calcio di tutti i tempi, Boris Boris, il quale, ricalcando le notizie date in tempo reale nel corso dell'edizione della giornata considerata di Tutto il calcio, minuto per minuto , ha sapientemente ricostruito l'andamento delle varie partite disputate in tale data. L'iniziativa è piaciuta, per cui oggi riviviamo un'altra domenica calcistica di altri tempi.
Gentili navigatori, buona sera. Dallo Studio Centrale CBNeas. A te, Boris Boris !
Amici sportivi all’ascolto, buon pomeriggio!
Chi poteva immaginare, nell’estate del 1967, che una squadra reduce da due anonimi campionati di centroclassifica - nonostante si chiami Milan - avrebbe dominato il campionato successivo, soprattutto dopo una campagna acquisti stile terza età che portò in rossonero Fabio Cudicini, Kurt Hamrin e Saul Malatrasi? Il lungo portiere, alla soglia dei 32 anni, sembrava rassegnato a svernare in quel Brescia dove dopo otto stagioni lo aveva sbolognato la Roma, credendolo ormai al tramonto anche a causa di frequenti infortuni. L’uccellino svedese, nonostante le quasi 33 primavere, continua a segnare goals a grappoli, ma la Fiorentina inizia a non credere più in lui e accetta volentieri lo scambio con Amarildo; il tempo dirà che ci avranno guadagnato entrambe le squadre. Infine il libero: di anni ne ha solo 29, ma sembra avviato ad un precoce declino, catapultato dalla Grande Inter alla cenerentola Lecco.
Insomma, non sono pochi a manifestare perplessità, ma tutti sanno che Nereo Rocco, tornato sulla panchina milanista dopo quattro anni, predilige i giocatori d’esperienza, che sapientemente amalgamati con i giovani - e questo Milan ne ha, e di valore - daranno vita ad un cocktail di altissima qualità.
Per Cudicini inizia la fase più esaltante della carriera; diventa per tutti il ragno nero, soprannome già appartenuto al leggendario Lev Jascin. Hamrin, in attacco, continua a sapere il fatto suo e Malatrasi tornerà a respirare aria di Nazionale. A tutto ciò si aggiungano i rientri per fine prestito del non ancora ventunenne attaccante Pierino Prati, 15 reti in serie B con il Savona l’anno precedente, e del mediano Nevio Scala (20 anni da compiere) dalla Roma, oltre all’arrivo del ventiduenne attaccante Lino Golin dal Verona, ed ecco completato il quadro di un Milan che a quattro giornate dal termine comanda la classifica, con ben otto punti di vantaggio sul trio della piazza d’onore. Al secondo posto, infatti, l’ottimo Napoli, terzo e quarto alla fine degli ultimi due campionati, è affiancato da due grandi sorprese: Torino e Varese.
Il Toro, che ha riabilitato Edmondo Fabbri dopo lo smacco della Corea, torna a far palpitare la curva Maratona proprio nella stagione in cui il destino più crudele è tornato a colpire, diciotto anni dopo la tragedia di Superga: la sera del 15 ottobre 1967, poche ore dopo la vittoria casalinga per 4-2 sulla Sampdoria, ha perso la vita Gigi Meroni, il giocatore granata di maggior classe, investito da un’auto mentre stava attraversando la strada.
I neopromossi lombardi, è inutile negarlo, sono l’autentica rivelazione del torneo, considerata la rosa tutt’altro che rinomata. I soli ad emergere sono l’
impareggiabile Armando Picchi, cervello della difesa esiliato dall’Inter in provincia per dissapori con Helenio Herrera, e un ragazzo catanese di 19 anni che all’esordio in serie A ha già segnato dieci gol: si chiama Pietro Anastasi, di lui sentiremo parlare ancora a lungo.
Oggi, però, è il 31 marzo 1968: una data che potrebbe laureare il Milan campione d’Italia per la nona volta. Basta vincere e sperare che nessuna delle tre seconde vinca. Facile a dirsi, ma sarà davvero così? Intanto vediamo la situazione alla fine dei primi tempi.
Si segna pochino, sono ben cinque le partite ancora inchiodate sullo 0-0. A San Siro il Milan non riesce ad avere ragione di un Brescia scorbutico; nulla di fatto anche al San Paolo tra Napoli e Juventus, così come tra Fiorentina e Sampdoria, impegnate al Comunale di Firenze. Risultato ad occhiali, come si diceva allora, anche su due campi di provincia: al Franco Ossola di Varese, dove i biancorossi ospitano il Bologna, e al Comunale di Ferrara, teatro di Spal-Cagliari.
E sugli altri tre campi?
- al Romeo Menti di Vicenza, al sesto minuto, Sergio Gori detto Bobo ha sbloccato la situazione a favore dei padroni di casa nella delicata sfida con l’Atalanta;
- all’Olimpico di Roma, al quinto minuto di recupero, un’autorete di Bandoni, portiere del Mantova, porta in vantaggio i giallorossi;
- decisamente in controtendenza il Comunale di Torino, dove i granata, privi di cinque titolari (Ferrini, Puia, Moschino, Bolchi e Fossati), mettono alla frusta l’Inter: al 19’ apre Poletti su rigore, due minuti dopo raddoppia Combin. Giacinto Facchetti riporta in carreggiata i nerazzurri al 26’.
Tutt’altra musica nella ripresa, fin dai primi minuti: è il 48’ quando a Napoli la Juventus passa in vantaggio con un gol di De Paoli. Passano due minuti e a Ferrara tocca alla Spal trafiggere, grazie a Brenna, un Cagliari
sfortunato: saranno due, alla fine, i pali colpiti dai rossoblù.
E’ invece il 58’ quando a Vicenza Bobo Gori trafigge per la seconda volta il portiere atalantino Cometti. E non è finita: tre minuti dopo Dell’Angelo accorcia per i bergamaschi.
Altri tre minuti ed è un ex atalantino ad colpire: Angelo Domenghini, che si fa perdonare un rigore fallito nel primo tempo siglando il momentaneo 2-2 dell’
Inter a Torino. Ma il 64’ è un minuto propizio anche per un altro lombardo:
il lodigiano Alberto Spelta, che riporta il Mantova in parità a Roma. E due minuti dopo, sulle ali dell’entusiasmo, i virgiliani (per restare in linea con la terminologia dell’epoca) si portano addirittura in vantaggio con Tomeazzi.
Davvero, oggi, non sembrano una squadra da ultimo posto… Scocca il minuto numero 70 e Cinesinho, al San Paolo, raddoppia per la Juve.
Tre minuti dopo è la volta di un altro brasiliano: al Romeo Menti il vecchio lione (come lo chiamavano i tifosi del Napoli) Vinicio ristabilisce le distanze portando a tre le reti vicentine. Altri due giri di lancette e a Torino il gigante di Treviglio Facchetti completa la rimonta dell’Inter: è 2-3, e sarà anche il risultato finale.
A Napoli mancano sei minuti alla fine quando Juliano segna il gol della bandiera per i partenopei; ne mancano invece quattro all’Olimpico quando la Roma, grazie alla sfortuna del Mantova, alle sviste arbitrali e alle gaffes di Bandoni, riesce ad acciuffare un sofferto 2-2 grazie a Giuliano Taccola che, poverino, non può certo immaginare di avere ancora meno di un anno da vivere.
E il Milan? Un Brescia disperato resiste agli attacchi, per la verità piuttosto confusi, dei rossoneri fino all’88’, quando Gianni Rivera segna finalmente il gol del successo e scatena l’apoteosi. A questo punto, viste le sconfitte di Napoli e Torino e il pareggio del Varese (che ha sbagliato un rigore), è davvero fatta.
C’è ancora spazio, un minuto dopo, per il tris di Bobo Gori, che rende ancora più indimenticabile la sua grande giornata fissando sul 4-1 il risultato di Lanerossi Vicenza-Atalanta, e il tempo per rilevare che solo a Firenze e a Varese non si è segnato, dopodichè è arrivato il momento di guardare la classifica.
Festeggia dunque il Milan, che raggiunge quota 40 punti, ma festeggiano anche gli unici due fortunati che azzeccano il “13” al Totocalcio, aggiudicandosi poco meno di 170 milioni di lire (dell’epoca, naturalmente) a testa.
Sul secondo gradino, a nove lunghezze, la strana coppia Inter-Varese, seguita ad un punto da un’altra coppia: quella formata da Napoli e Torino. A quota 29 troviamo appaiate Fiorentina e Juventus, seguite ad una lunghezza dal Bologna. Sulla parte destra della graduatoria troviamo la Roma a quota 26 e il Cagliari un punto sotto; stessa situazione, più indietro, per Sampdoria (23) e Atalanta (22). Grosso passo avanti per il Lanerossi Vicenza, che grazie alla goleada odierna si porta a due punti proprio dai bergamaschi. Chiudono Spal e Brescia con 18 punti e il fanalino di coda Mantova con 16.
Nonostante lo scudetto conquistato con largo anticipo, tuttavia, il Milan non è affatto appagato. Grazie a due vittorie casalinghe (2-1 sul Torino e 1-0 sul
Varese) e due 1-1 esterni nel mezzo (a Bologna e a Roma) i neocampioni centrano un altro primato: 46 punti in classifica nei campionati a 16 squadre non li aveva mai totalizzati nessuno… per il momento. Nessuno invece riuscirà più, nei campionati a 16 squadre, ad infliggere alla seconda classificata un distacco così ampio: nove punti. Alla faccia di chi considera Paron Rocco un esasperato difensivista, annotiamo che l’attacco rossonero, a fine torneo, avrà messo a segno ben 53 reti, 15 delle quali firmate da Pierino Prati, che si laurea capocannoniere del campionato davanti a gente del calibro di Riva, Altafini e Combin, autori di 13 centri a testa.
Tre vittorie e un pareggio, invece, per il Napoli splendido secondo: un sonante 5-0 sul Varese al “San Paolo”, due 1-2 consecutivi in casa di Torino e Inter e uno 0-0 a domicilio con il Brescia. Concludono con onore la Juventus campione uscente, terza con 36 punti, e la Fiorentina, un gradino e un punto sotto. Un’Inter demotivata viene raggiunta dal Bologna a quota 33; a pari merito, ad una lunghezza, Torino e Varese, crollate nel finale e a loro volta avanti di un punto rispetto al Cagliari, che dopo un altro KO esterno - 3-1 a Vicenza - centra tre vittorie nelle ultime tre partite, tutte in casa: 2-1 sul Varese, 2-0 sul Torino, 3-2 sull'Inter. Un campionato contraddittorio quello dei rossoblù, ma per Riva e compagni i momenti magici sono dietro l’angolo, grazie anche e soprattutto al ritorno in panchina di Manlio Scopigno.
Più staccate concludono Roma e Sampdoria, a braccetto a quota 27, due punti sopra l’accoppiata Atalanta-Lanerossi Vicenza.
L’amarezza della discesa in serie B tocca a Spal, Brescia e Mantova. Per i ferraresi si tratta della definitiva scomparsa dal massimo palcoscenico calcistico nazionale; le rondinelle, invece, avranno modo di frequentarlo ancora a lungo, specie in tempi recenti. Solo un ritorno fugace, invece, per i virgiliani. Particolare: per il terzo anno consecutivo una vittoria della Juventus all’ultima giornata determina la retrocessione di una squadra. Nel 1966 questa era stata la triste sorte della Sampdoria, sconfitta a Torino per 2-1 da una Juve senza più traguardi da raggiungere. Mors tua vita mea, invece, l’anno successivo, sempre al Comunale: i bianconeri devono assolutamente vincere per sperare nello scudetto (che arriverà) e non si danno pena di spedire in B la Lazio con il medesimo punteggio. Non c’è due senza tre e la terza vittima è la Spal, sconfitta in casa per 0-1.
E siamo così arrivati alla fine della nostra storia. Chi avrebbe detto, alla vigilia del campionato 1967/68, che questa storia si sarebbe tinta di rossonero? E soprattutto, oggi, chi direbbe che nel frattempo sono già trascorsi 42 anni? Ma il tempo, signori, passa inesorabile; nel calcio come nella vita.
Grazie a tutti e a presto.
Boris Boris
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1 commento:
Che spettacolo quest'articolo! Dal ricchissimo palinsesto radiofonico alla palpitante cronaca del nono scudetto del Milan, fatta con quell'amore che solo un vero tifoso rossonero come Boris Boris poteva effondere, oggi c'è veramente di che scialare...E che belle le figurine! Ma non sono Panini: dalla forma quadrangolare tenderei a pensare che siano della EDIS di Torino, che chiamava i suoi album "quaderni", ma potrebbero essere anche della Mira: scegli Mira, miri giusto! Potete colmare la mia curiosità, carissimi Cesare e Boris?
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