NAZIONALE
la TV dei ragazzi
18,15 I MONTI DI VETRO
Telefilm
Sceneggiatura di Donatella Ziliotto, Piero Murgia e Sergio Tau
Con Stefan Mohr, Giovanni Demetz, Maurizio Tocchi e Konrad Baumgartner
Musiche di Egisto Macchi
Costumi di Franco Laurenti
Regia di Sergio Tau
18,45 OLLIO, SPOSO MATTACCHIONE
Film - Regia di Gordon Douglas
Int. : Oliver Hardy, Harry Langdon e Billie Burke
Prod.: United Artists
GONG (Invernizzi Milione - Cineproiettore Tondo Polistil - Omogeneizzati al Plasmon - Svelto - Pasticcini Bel Bon Saiwa - Dentifricio Paperino's)
ribalta accesa
19,45 TELEGIORNALE SPORT
TIC-TAC (Formaggio Tigre - S.I.S. - Vernel - Cera Grey - Milupa Farina Lattea - Candy Elettrodomestici - Trinity)
SEGNALE ORARIO
CRONACHE ITALIANE
ARCOBALENO 1 (Aperitivo Biancosarti - Lacca Libera e Bella - Nescafè Nestlè - Super Lauril)
CHE TEMPO FA
In studio Edmondo Bernacca
ARCOBALENO 2 (Bagno schiuma Fa - Formaggi Starcreme - Biol per lavatrici - Birra Dreher - Olio di semi vari Teodora)
20,30 TELEGIORNALE
Edizione della sera
Direttore Willy De Luca
CAROSELLO
(1) Coperte di Somma - (2) Fratelli Fabbri Editori - (3) Brooklyn Perfetti - (4) San Giorgio Elettrodomestici - (5) Aperitivo Cynar
I cortometraggi sono stati realizzati da: 1) I.TV.C. - 2) Cinelife - 3) General Film - 4) Cast Film - 5) Intervision
- Camay
21,00 PARLARE LEGGERE SCRIVERE
Vicende della lingua italiana raccontate da Tullio De Mauro, Umberto Eco, Piero Nelli
Collaborazione al testo di Enzo Siciliano
Regia di Piero Nelli
Gli incompresi
DOREMI' (Nescafè Nestlè - Orologi Omega - Candeggina Candosan - Goddard - Brandy Stock - Caffè Lavazza)
22,00 MERCOLEDI' SPORT
Telecronache dall'Italia e dall'estero
BREAK (Confezioni Facis - Itavia Linee Aeree - Olio di oliva Bertolli)
23,00 TELEGIORNALE
Edizione della notte
CHE TEMPO FA
In studio Edmondo Bernacca
SPORT
SECONDO
TRASMISSIONI IN LINGUA TEDESCA
PER LA ZONA DI BOLZANO
SENDER BOZEN
SECONDO
TRASMISSIONI IN LINGUA TEDESCA
PER LA ZONA DI BOLZANO
SENDER BOZEN
SENDUNG IN DEUTSCHER SPRACHE
Fur Kinder und Jugendliche
19,30 URMEL AUS DEM EIS
Puppenspiel von Max Kruse mit der Augsburger Puppenkiste
Die Rettung
Verleih: Polytel
20.00 THIBAUD
Die Abenteuer eines Kreuzritters im Heiligen Land
Verleih: Le Reseau Mondial
20,25 AKTUELLES
20,40 - 21,00 TAGESSCHAU
21,00 SEGNALE ORARIO
TELEGIORNALE DEL SECONDO PROGRAMMA
INTERMEZZO (Baby Shampoo Johnson's - Caffè Suerte - Tic-Tac Ferrero - Rasoi elettrici Sunbeam - Grappa Julia - Biol per lavatrici - Margarina Maya)
- I Dixan
21,15 LA DIVINA
Film - Regia di John Cromwell
Interpreti : Kim Stanley, Lloyd Bridges, Betty Lou Holland, Joan Copeland, Gerald Hiken, Burt Brinckerhoff, Steve Hill, Elizabeth Wilson
Produzione: Columbia
DOREMI' (Rasoi Philips - Interruttori Ave - Dato - Aperitivo Rosso Antico - Armando Curcio Editore - Fernet Branca)
TSI - SVIZZERA
Per i giovani
19,00 VROUM
- In vetrina
Scelta di libri e dischi di musica leggera internazionale
- Il moto
L'accelerazione
- Il disegno animato
L'appuntamento
- Con le tue mani
Il gessetto a cera
(PARZIALMENTE A COLORI)
20,05 TELEGIORNALE 1a edizione
(A COLORI)
- TV-SPOT
20,15 AMORE IN SOFFITTA
Telefilm
Una notte tranquilla
(A COLORI)
- TV-SPOT
20,50 I NUOVI STUDI DELLA TV A ZURIGO
Servizio d'attualità
(A COLORI)
- TV-SPOT
21,20 TELEGIORNALE Edizione principale
(A COLORI)
- TV-SPOT
21,40 L'UOMO E LA CITTA'
Telefilm
Verso la luce
(A COLORI)
22,30 RITRATTI
Gian Francesco Malipiero a 50 giorni dalla morte
Un ritratto del celebre compositore italiano realizzato nel 1970
23,30 NOTIZIE SPORTIVE
23,35 OGGI ALLE CAMERE FEDERALI
23,40 TELEGIORNALE 3a edizione
(A COLORI)
KOPER - CAPODISTRIA
Palinsesto non disponibile
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Siamo veramente felici che abbiate accolto il ritorno del Focolare in grande stile. Incoraggiati da questo esito positivo, proseguiamo la nostra cavalcata di palinsesti di un passato sempre più remoto (e, a quanto pare, sempre più rimpianto) restando negli anni Settanta e "sbarcando" nel settembre del 1973.
Sono giorni molto duri per la politica internazionale. I riflettori di tutto il mondo sono puntati sul Cile, ove il Presidente Salvador Allende è stato deposto da qualche giorno a causa di un violento putsch militare perpetrato dal Generale Augusto Pinochet, circostanza nella quale lo stesso ex-Capo dello Stato sudamericano ha trovato la morte (nei decenni successivi permarranno gli interrogativi sulla causa del decesso: omicidio provocato dai missili lanciati dai golpisti o suicidio ?), mentre gli oppositori al nuovo potere sono stati rinchiusi e maltrattati nell' Estadio Naçional di Santiago, lo stesso che solo undici anni prima aveva ospitato le partite più importanti della settima edizione della Coppa Rimet di calcio.
Ad illustrare gli eventi cileni per il TG italiano è in quei giorni un giornalista tra i più eleganti e preparati tra quelli in forza alla redazione del notiziario RAI, il bolognese Sergio Telmon (nella foto introduttiva), che da ragazzo aveva frequentato il liceo classico assieme a Pier Paolo Pasolini e poi aveva combattuto durante il secondo conflitto mondiale come "partigiano Stefano". Arrivato in RAI, si è poi specializzato in politica estera, diventando corrispondente da Londra per tutti gli anni Sessanta sia per la radio che per la televisione e quindi, dopo la riforma del 1976, chiudendo la carriera da New York. Di convinta fede repubblicana, Telmon (scomparso nel 1995 all'età di 75 anni) ha sempre avuto un proprio metodo applicato alla professione di commentatore radiotelevisivo: "A me interessano i fatti e racconto i fatti così come accadono. Delle vicende individuali non m'importa: ritengo che la storia non sia stata fatta dalle amanti del re di Francia. Mi occupo degli avvenimenti che riguardano la vita di tutti, i grandi fenomeni di massa, cioè i problemi politici, sociali e religiosi in cui si dibatte e si realizza l'evoluzione dell'umanità (...) Io mi considero un uomo di frontiera, un uomo di minoranza e con il gusto di esserlo (...) Già a diciotto anni le civiltà inglese e americana mi affascinavano e divoravo tutti i libri che riuscivo a trovare sull'argomento, sicchè dopo, durante i viaggi negli Stati Uniti o la permanenza a Londra, la mia non è stata una scoperta di una società nuova bensì la verifica di quello che già sapevo".
(in SERGIO SAVIANE, Video malandrino, SugarCo Edizioni, 1977, pag. 153)
Oltre ai notiziari, quel mercoledì 19 settembre 1973 offre, sia pur in un contesto ancora sobrio ed essenziale dovuto alle ultime battute della programmazione estiva, degli appuntamenti abbastanza interessanti, soprattutto di natura cinematografica, il primo dei quali va in onda nel tardo pomeriggio e ci permette di rivedere un Oliver Hardy in scena da solo, senza il fido partner Stan Laurel, rimpiazzato però da un altro illustre rappresentante dei grandi comici nordamericani, Harry Langdon, in un film-commedia del 1939, Ollio, sposo mattacchione ("Zenobia"), di non grandissimo successo. Qui il comico di Atlanta, impegnato in quella che un prestigioso intellettuale italiano come Ennio Flaiano ebbe a definire "una recitazione sobria e nobilissima", interpreta il ruolo di un medico estremamente buono e corretto, a tal punto di non chiedere onorari ai pazienti meno abbienti e per questo di rischiare il fallimento economico personale. C'è però una soluzione che può risolvere i problemi del dottore: la figlia è la promessa sposa di un ricco giovane, discendente di una nobile casata. Tutto sembra andare nel migliore dei modi, finchè non sopraggiunge un'elefantessa, Gelsomina (nell'originale in lingua inglese Zenobia), che provoca guai su guai, non ultima una lite tra il medico e il padrone del pachiderma che rischia di finire in tribunale. Tuttavia una positiva sorpresa finale contribuirà a togliere le castagne dal fuoco e così tutti vivranno felici e contenti.
Eccovi allora un estratto da Ollio, sposo mattacchione in versione italiana: a doppiare Oliver Hardy è Carlo Croccolo, non meno bravo di Alberto Sordi a dar vigore alla caratterizzazione tutta nostrana di questo mai dimenticato attore comico-brillante.
Diamo adesso un'occhiata alla consueta (allora) oretta e mezza di trasmissioni riservate al pubblico germanofono altoatesino e sudtirolese, che in quella sera di fine estate offre un ghiotto menu riservato ai più giovani. Per cominciare, va in onda una nuova puntata di una piacevolissima serie a pupazzi animati, Urmel aus dem Eis, che presto sarà anche tradotta e doppiata per la diffusione nazionale con il titolo Il brontolosauro venuto dal ghiaccio. Si tratta di una felicissima prova del teatro di marionette della città tedesca di Augusta, sotto la guida di Max Kruse. L'episodio che va in onda quel 19 settembre del '73 s'intitola Die Rettung ("Il salvataggio"):
La trasmissione per i ragazzi di Bolzano e dintorni è completata dal primo episodio, in versione tedesca, di una serie di telefilm già mandati in onda dalla RAI nazionale nell'autunno del 1970 e - in replica - nell'estate dell'anno successivo, una serie dedicata alle avventure del crociato Thibaud, il cavaliere bianco. Rivediamo insieme, a colori e in originale francese, questo capitolo iniziale dell'avvincente congerie di appassionanti vicende medievali:
Consigli per gli acquisti vintage:
E ora l'immancabile Carosello: da un po' di tempo, per reclamizzare il mitico Cynar, "aperitivo a base di carciofo", Ernesto Calindri ha lasciato il posto ad Alberto Lionello, che sta vivendo un momento di grande successo per aver impersonato Giacomo Puccini nella stupenda biografia sceneggiata, girata a colori e andata in onda (ancora in bianco e nero) a inizio anno per la regia di Sandro Bolchi. Anche per questi filmati pubblicitari, che sono all'insegna di un pizzico di comicità, l'attore milanese viene diretto da un cineasta di grido, un barbuto emiliano che presto sfonderà con film assai variegati e sempre interessanti, Pupi Avati. Leggenda vorrà che Alberto Lionello non funzioni come "testimonial", tanto che, con la fine del 1974, Calindri tornerà, praticamente a vita, a legarsi al prodotto: tuttavia, anche in questo biennio senza il versatile attore toscano, le vendite del Cynar si manterranno costanti. Ad ogni modo, vediamoci questo carosello con, appunto, Alberto Lionello, il quale interpreta un improbabile, divertente pastore delle campagne lombarde:
La serata televisiva, oltre a un'interessante e curiosa inchiesta sulla diffusione della lingua italiana lungo l'intera penisola, Parlare leggere scrivere, alla quale mettono mano illustri figure di intellettuali "schierati" e che non manca di riservare delle ricostruzioni filmate di eventi storici risorgimentali quale pretesto per capire quanto difficile sia stata anche l'unità linguistica d'Italia (in quella puntata si parla della spedizione di Sapri e dei non facili dialoghi tra Carlo Pisacane e la locale popolazione ancora assai incolta), offre l'allora consueto appuntamento del film del mercoledì sul Secondo Canale: la scelta cade su un film del 1958, La divina ("The Goddess), pellicola forse non famosissima, interpretata da attori da noi praticamente semisconosciuti, ma che comunque ha un suo proprio valore, non foss'altro che per l'argomento trattato, cioè l'ascesa e la caduta di una diva di Hollywood, un'attrice che sembra vincere la propria scommessa dopo aver molto sofferto, ma che, nonostante la gloria raggiunta, cade sotto i colpi di quella che si può ben definire "l'altra faccia del successo", intrisa di drammi personali di una certa gravità. Insomma, una vera e propria analisi spietata, con tanto di morale, che ottiene sia una nomination all'Oscar, sia soprattutto uno speciale riconoscimento al Festival del Cinema di Bruxelles e che si deve grazie all'arguzia del soggettista e sceneggiatore Paddy Chayefsky (che i ben informati dicono si sia in qualche modo ispirato alla vita e ai problemi di una grande del periodo, Marylin Monroe, e scusate se è poco) e del regista John Cromwell, il quale dirige un cast capeggiato da Kim Stanley, attrice del New Mexico assai plausibile nei panni della protagonista, di nome Emily Ann. Con lei Lloyd Bridges, Steve Hill e Betty Lou Holland agiscono da deuteragonisti.
Eccovi quindi La divina, in versione originale e non del tutto completa (è priva dei titoli di testa e dei primi cinque minuti, la sola parte del film sparita dalla rete per questioni di diritti):
Si conclude qui questo nostro nuovo post, forse meno lungo di altri (non erano molte le immagini a disposizione, purtroppo), ma che speriamo sia egualmente gradito da voi. Vi ringraziamo quindi per l'attenzione e vi diamo appuntamento al nostro nuovo intervento.
Un saluto a tutti da
CBNeas.
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Una ricostruzione storica tra le più precise della televisione italiana è il
LUNARIO DEI GIORNI DI TELE
di Cesare Borrometi
La TV degli anni d'oro come non è stata mai narrata
Con il passare degli anni crescono sempre più la nostalgia e l'interesse per la vecchia TV di qualità: appositi canali digitali, siti Internet dedicati, pubblicazioni periodiche, tanto nelle edicole quanto nei negozi specializzati; DVD contenenti, tutte o in parte, storiche trasmissioni di ieri, libri a carattere storico-rievocativo godono di un pubblico scelto, appassionato e spesso anche esigente. Eppure c’era una lacuna da colmare: un almanacco, un lunario che raccogliesse, giorno per giorno, una vasta gamma di programmi di quel periodo d’oro, dal varietà allo sceneggiato, dalla pubblicità all’informazione, dalla TV dei ragazzi al teatro e alla cultura, lo sport e via dicendo. In tutto 366 titoli, uno per ogni giorno dell’anno, scelti in base alla relativa data di trasmissione (o di inizio serie per i programmi a puntate) o ad eventi particolari atti a determinarne il successo, e corredati da schede tecniche, presentazioni e commenti. Questa lacuna viene oggi colmata da Cesare Borrometi, ideatore di una formula che senz’altro cambierà il modo di gestire la storiografia sull’argomento: fermo intendimento dell’autore è di produrre nel tempo ulteriori libri del genere, fornendo all’appassionato, allo studioso e al curioso un panorama il più possibile preciso dei giorni, dei mesi e degli anni che hanno visto sbocciare trasmissioni e personaggi di fama del “piccolo schermo" da riscoprire e rivalutare.
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