giovedì 29 ottobre 2015

Mercoledì 9 ottobre 1968




NAZIONALE

           meridiana

12,30  SAPERE
           Orientamenti culturali e di costume
           coordinati da Silvano Giannelli
           I popoli primitivi
           a cura di Folco Quilici
           con la consulenza di Guglielmo Guariglia
           Realizzazione di Ezio Pecora
           2a puntata
           (Replica)
13,00  ROMA-HONG KONG: 30.000 KM. IN AUTOMOBILE
           di Roberto Rollino
           Seconda puntata
13,25  PREVISIONI DEL TEMPO
           In studio Edmondo Bernacca
           BREAK (Stabilimento Acque Boario)
13,30 - 14,00  TELEGIORNALE

15,30 - 16,00  LISSONE: CICLISMO
                       Coppa Agostoni
                       Telecronista Adriano De Zan
                       Regista Osvaldo Prandoni

17,30  SEGNALE ORARIO
           TELEGIORNALE
           Edizione del pomeriggio
           GIROTONDO (Ferrero Industria Dolciaria - Penne Aurora - Formaggino Prealpino - Giocattoli Baravelli)

           la TV dei ragazzi

17,45  LA GRANDE CONQUISTA
           Film - Regia di Luis Trenker
           Prod. : Trenker Film
           Int. : Lucie Hoeflich, Luis Trenker

           ritorno a casa

           GONG (Telerie Zucchi - Dixan per lavatrici)
19,15  ORIZZONTI DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA
           Programma a cura di Giulio Macchi
           con la collaborazione di Giulio Mandelli e Raimondo Musu
           (Replica)

           ribalta accesa

19,45  TELEGIORNALE SPORT
           TIC-TAC (Tea Meraviglia - Katrin Confezioni femminili - Globe Master - Pizza Catarì - Mobili Snaidero - Stilografiche Pelikan)
           SEGNALE ORARIO
           NOTIZIE DEL LAVORO E DELL'ECONOMIA
           CRONACHE ITALIANE
           OGGI AL PARLAMENTO
           ARCOBALENO (Manetti e Roberts - Rex - Aperitivo Cynar - Fazzoletti Perofil - Nuovo Radiale ZX Michelin - Brodo Lombardi)
           IL TEMPO IN ITALIA
           In studio Nicoletta Orsomando
20,30  TELEGIORNALE
           Edizione della sera
           Direttore Fabiano Fabiani
           CAROSELLO
          (1) San Giorgio Elettrodomestici - (2) Olio d'oliva Carapelli - (3) Voxson - (4) Baci Perugina - (5) Abito Civuole Lèbole
          I cortometraggi sono stati realizzati da: 1) General Film - 2) Paul Film - 3) Massimo Saraceni - 4) Studio K - 5) Brunetto del Vita

21,00  ALLA SCOPERTA DELL'INDIA
           Un programma di Folco Quilici
           con la collaborazione di Carlo Alberto Pinelli ed Ezio Pecora
           Consulenza di Mario Bussagli
           6° - LA FAVOLOSA INDIA MOGHUL
           DOREMI' (Minestre Liebig - Nescafè Gran Aroma - Officine Meccaniche Sant'Andrea)
22,00  MERCOLEDI' SPORT
           Servizio speciale sulla preparazione degli atleti italiani in Messico, in occasione dei Giochi della XIX Olimpiade
23,00  TELEGIORNALE
           Edizione della notte

SECONDO

                     TRASMISSIONI IN LINGUA TEDESCA
                              PER LA ZONA DI BOLZANO

                                       SENDER BOZEN

                      SENDUNG IN DEUTSCHER SPRACHE

20,00  TAGESSCHAU
20,10  MIT SCHIRM, CHARME UND MELONE
           Honig fur der Prinzen
           Kriminalfilm
           Regie: James Hill
           Verleih: ABP

21,00  SEGNALE ORARIO
           TELEGIORNALE
           Edizione del 2°
           INTERMEZZO (Cera Emulsio - Orzoro - Industria Alimentare Fioravanti - Milkana Fette - Rabarbaro Bergia - Sunbeam Italiana)
21,15  MAESTRI DEL CINEMA: INGMAR BERGMAN (II)
           a cura di Gian Luigi Rondi
           IL SETTIMO SIGILLO
           Film - Regia di Ingmar Bergman
           Prod. : Svensk Filmindustri
           Int. : Max von Sydow, Gunnar Bjoernstrand, Nils Poppe, Bibi Andersson, Bengt Ekerot, Ake Fridell
           DOREMI' (Bagno di schiuma Squibb - Firma Mobili)
23,00  CAPOLAVORI NASCOSTI
           Redazione: Anna Zànoli e Giorgio Ponti
           Presenta Emma Danieli
           Realizzazione di Arnaldo Genoino

TSI - SVIZZERA

18,00  IL SALTAMARTINO
           Settimanale per i ragazzi a cura di Mimma Pagnamenta
   -      Marco Cameroni presenta
          FUOCO DI FILA
          Visita al museo dei trasporti di Lucerna
          2a puntata
          Quattro ruote a riposo - Piccola storia dell'automobile
  -       GLI INVINCIBILI DIECI
          L'incendio
          Telefilm
19,10  TELEGIORNALE    1a edizione
19,15  TV-SPOT
19,20  GLI AMICI DELL'UOMO
           Animali delle nostre case
           presentati da Walter Marcheselli
19,45  TV-SPOT
19,50  IL PRISMA
           Cronache dalle Camere Federali
           Servizio di Mario Casanova
20,15  TV-SPOT
20,20  TELEGIORNALE       Edizione principale
20,35  TV-SPOT
20,40  CRISIS
           La colpa di Janet Cord
           Telefilm - Regia di Bernard Girard
           Int. : Gena Rowlands, Ida Lupino, Leslie Welson, Jack Weston
21,30  PROGRESSI DELLA MEDICINA
           Prevenzione della tubercolosi
           Programma realizzato in collaborazione con l'Ordine dei Medici del Cantone Ticino
           Partecipano: dottor Pier Luigi Crivelli, prof. Ernesto Mordasini e Sergio Genni
22,20  JAZZ CLUB
           Bill Evans Trio al Festival Internazionale del Jazz di Lugano 1967
           2a parte
22,45  TELEGIORNALE    3a edizione
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Lo avevamo già incontrato agli esordi del nostro Focolare (http://www.ilfocolare-radiotv.blogspot.it/2010/03/giovedi-14-marzo-1974.html), riassumendo le principali tappe del successo popolare raggiunto tra i telespettatori: lo ritroviamo in questo nuovo post, anche per simboleggiare un evento atmosferico che, nella data da noi prescelta per la consueta analisi di palinsesto, provocò non pochi disagi, paragonabili quasi a quelli dei nostri giorni: un violento nubifragio abbattutosi su Roma nelle ore pomeridiane di quel mercoledì 9 ottobre 1968.

Il caro e simpatico Colonnello Edmondo Bernacca, sempre pronto a illustrare con dovizia di mezzi e particolari, (ancora) all'ora di pranzo, la situazione generale del tempo nel nostro Paese, da mesi è oggetto di contestazioni da parte dei telespettatori, perchè pare che egli raramente imbrocchi l'effettiva presenza di pioggia o di sole in questa o in quell'altra regione dello Stivale... e gli autori di testi comico-satirici ci ricamano su, a volte anche impietosamente. Ora, non potendo noi permetterci di accedere agli archivi video della RAI (la cui digitalizzazione, su iniziativa dell'attuale Direttore Generale, Signora Maria Pia Ammirati, sarà presto riveduta, corretta e completata attraverso l'impiego di un apposito staff più competente), non siamo certo in grado di dire se, quel giorno, Bernacca ci avesse effettivamente "preso" indicando temporali di forte intensità sul Lazio: tuttavia abbiamo potuto consultare quanto di cartaceo avevamo a disposizione, riferendoci non solo alle edizioni de L'Unità e de La Stampa presenti in rete, ma anche a quella de Il Giorno che abbiamo acquisito nei soliti mercatini della domenica. Proprio il quotidiano milanese, a differenza delle altre due testate qui considerate, aveva mostrato un certo (e ingiustificato) ottimismo, nel modo che segue:

"La depressione atlantica si è portata verso Levante interessando tutto l'Ovest europeo, dalla penisola iberica alle isole britanniche. L'Italia non poteva sfuggire alle conseguenze perturbatrici di questa nuova situazione e infatti si sono avute ieri leggere precipitazioni e persino un certo numero di temporali, sia sul Mar Ligure che sulla Val Padana come sulle Alpi e Prealpi. Il tempo è dunque perturbato ma in maniera abbastanza blanda, come si conviene a una congiuntura di stile autunnale. La perturbazione interessa l'Italia Settentrionale, il golfo Ligure e marginalmente la Toscana con le conseguenze naturali di qualche precipitazione oltre a molte nubi e alla riduzione della visibilità sulla Val Padana. Tempo buono sul Centro-Sud (sic !), Sicilia e Meridione in special modo ove la temperatura deve diventare rilevante".
(da IL GIORNO, 9 ottobre 1968, pag. 2)
         
Mentre la maggior parte degli atleti italiani è già in Messico, ove il sabato successivo prenderanno il via i Giochi della XIX Olimpiade, il cui svolgimento è stato garantito pur dopo l'inopinata strage di Piazza delle Tre Culture della settimana precedente, provocata dallo scontro tra gli studenti in rivolta contro il locale governo e i militari (tra i feriti anche la grande giornalista italiana Oriana Fallaci), le discipline incentrate quasi totalmente sul professionismo proseguono il loro calendario stagionale. E' il caso del ciclismo, che in quella giornata prevede la disputa di una corsa che in quel periodo costituisce la prova generale dell'ultima grande classica stagionale, il Giro di Lombardia: si tratta della Coppa Ugo Agostoni, che si corre lungo le strade della Brianza (l'arrivo ha luogo a Lissone) e che fra qualche anno, riunita alle Tre Valli Varesine e alla Coppa Bernocchi, sarà anticipata al mese di agosto e costituirà il Trittico Lombardo, stavolta preparatorio all'annuale campionato mondiale su strada.
Tra i corridori impegnati ci sono i grandi campioni del momento: Gianni Motta, Felice Gimondi e naturalmente Eddy Merckx. Si impone invece (e i telespettatori possono vederlo in diretta, con l'immancabile mediazione della voce di Adriano De Zan e delle immagini realizzate da Osvaldo Prandoni) il ciclista trentino Claudio Michelotto.


Quel pomeriggio La TV dei Ragazzi comprende un vecchio e curioso film austro-tedesco datato 1937 (quindi alla vigilia dell' Anschluss), La grande conquista ("Der Berg ruft"), di e con Luis Trenker, poliedrico personaggio sudtirolese che, prima di dedicarsi alla settima arte, oltre a conseguire la laurea in Architettura, svolse per anni l'attività di guida alpina. In questa pellicola, sulla scia di un romanzo di Carl Haensel, viene rievocato un episodio risalente al 1865, la corsa alla scalata del Monte Cervino, nata da un malinteso tra due alpinisti, il valdostano Jean-Antoine Carrel, sostenuto dal Club Alpino Torinese e dall'allora Ministro delle Finanze del giovanissimo Regno d'Italia, Quintino Sella, e l'inglese Edward Whymper, il quale ultimo, ritenutosi ingiustamente abbandonato dal collega italiano, tenta per proprio conto l'ascensione della montagna partendo dal versante svizzero, e vi riesce, salvo rendersi protagonista di un brutto incidente in fase di discesa: la rottura della corda, causa della morte di quattro compagni di spedizione (tra cui la guida Michel Croz). Sotto l'accusa di omicidio colposo (sembra che abbia tagliato la corda per potersi salvare), Whymper viene arrestato e processato, ma sarà proprio Carrel, in sede di dibattimento giudiziario, a dimostrare l'innocenza dello scalatore britannico, confermando, dopo una propria ricognizione lungo il luogo della tragedia, la totale fatalità (la corda si spezzò nell'attrito con la roccia).

Vediamo allora insieme, nella versione originale in lingua tedesca, questo film oggi, crediamo, quasi del tutto dimenticato, ma comunque pieno di fascino, andando anche oltre gli eventuali limiti determinati dal periodo in cui il lungometraggio venne realizzato:


Da tre anni va in onda anche in TV la rubrica Oggi al Parlamento (in origine intitolata, per distinguerla dall'omonima trasmissione radiofonica, La giornata parlamentare, ma destinata con lo scoccare del 1967 a trasformarsi in versione televisiva dello storico notiziario audio): proprio in quei mesi la confezione del programma che descrive i lavori a Montecitorio e a Palazzo Madama viene resa un po' meno "ufficiale", a cominciare dalla conduzione, affidata al giornalista Italo Cicci anzichè alla coppia costituita da uno speaker e da un'annunciatrice (di solito Gianni Rossi e Aba Cercato), e giungendo alla sigla musicale, che fino all'estate del 1973 sarà caratterizzata dai primi quindici secondi del brano jazz Fanfare I, composto da John Lewis, il pianista del Modern Jazz Quartet, anche apprezzato compositore, direttore d'orchestra e sperimentatore. Il brano è tratto da un disco del 1960, The golden striker, e ve lo facciamo ascoltare testè in versione integrale:


Giunge ora il momento dei consueti consigli per gli acquisti vintage, rifacendoci ai telecomunicati andati in onda in quella ormai lontanissima giornata. Incominciamo con un Tic-Tac che illustra la nuova gamma delle cucine Snàidero (la voce dello speaker è di Luciano Alto):




Per quanto riguarda Carosello vi sono due interessanti cose da mostrarvi: per l'olio Carapelli la coppia di disegnatori Paul Campani-Max Massimino Garnier ha allestito un originalissimo e sempre piacevole Galateo dei Ragazzi a pupazzi animati; segue poi l'uomo in Lèbole Armando Franciòli, il quale però, per la nuova serie sponsorizzata dalla ben nota casa toscana di confezioni maschili, assume le vesti silenziose di titolare di un locale notturno ove si fa cabaret con le rivelazioni televisive degli ultimi mesi, Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto, che vediamo interpretare due improbabili cacciatori. A Franciòli, comunque, rimane l'onore del "codino" più squisitamente pubblicitario:




Infine eccovi un Intermezzo che esalta le virtù della cera Emulsio, prodotta da Sutter:


Curiosamente, in quella giornata vanno in onda, nel giro di poche ore, due estratti da altrettanti documentari realizzati dal prolifico Folco Quilici: in apertura di programmi, alle 12,30, viene ritrasmessa la seconda parte de I popoli primitivi, una serie inserita nell'indovinatissimo progetto di Sapere, la tele-enciclopedia che sta per partire con la sua terza edizione, mentre la prima serata del Nazionale è invece riservata alla nuova fatica intitolata Alla scoperta dell'India, ormai giunta al sesto capitolo e che è commentata da suggestive e appropriate musiche composte dal Maestro Francesco De Masi, noto sia come autore di colonne sonore che come concertatore e direttore di celebri brani sinfonici. Parlando di India, non può mancare nell'organico orchestrale il sitar, il tipico cordòfono indiano in quel periodo divenuto d'attualità grazie ai Beatles: a sonarlo è qui il vivacissimo Alessandro Alessandroni.


Sul Secondo, invece, appuntamento con un capolavoro cinematografico dei secondi anni Cinquanta, Il settimo sigillo, film tra i fondamentali per conoscere e capire Ingmar Bergman, il cineasta svedese (1918-2007) che ha influenzato non poco un certo modo di intendere stili e atmosfere destinate alla celluloide in ogni parte del mondo (arrivando ad essere ammirato e allo stesso tempo dissacrato da Woody Allen, per intenderci).


Il progetto partì dalla costante contemplazione, da parte del regista, degli affreschi delle chiese medievali, popolati da musici, ambulanti, appestati, flagellanti, streghe sul rogo, crociati e soprattutto la Morte impegnata in una partita a scacchi. Inizialmente esso divenne il testo del saggio per il 1954 degli allievi dell'Accademia d'Arte Drammatica di Malmoe, con il titolo Pittura su legno. Un giorno del 1956, mentre ascoltava il disco dei Carmina Burana di Carl Orff, Bergman ebbe l'intuizione di ampliare quello spettacolo teatrale, adattandolo per il cinema e ambientandolo nel 1349, anno in cui una violenta pestilenza decimò notevolmente la popolazione di Svezia. Non fu facile esporre l'idea ai produttori, ma, dopo il successo a Cannes del precedente lungometraggio Sorrisi di una notte d'estate, il regista di Uppsala ebbe l'OK definitivo, a condizione però che le riprese venissero realizzate entro e non oltre un mese ("E' un film disuguale cui tengo molto - ricordò egli in seguito - perchè venne girato con mezzi poverissimi, facendo appello alla vitalità e all'amore").

Fu un nuovo trionfo a Cannes, nel 1957 (Premio Speciale della Giuria), mentre in Italia Il settimo sigillo venne distribuito solo nel 1960, ma anche qui con un meritato Nastro d'Argento e con la consacrazione di Bergman pure negli ambienti cinematografici di ispirazione cattolica, proprio nel momento in cui il regista scandinavo stava abbandonando la fede.

Il critico Sergio Trasatti, in un agile saggio sulla cinematografia bergmaniana costantemente ristampato dalla Casa Editrice "Il Castoro", così avrebbe commentato Il settimo sigillo: "E' espressa qui in modo didascalico tutta la problematica esistenziale del cinema bergmaniano. Qui, a differenza che altrove, la parabola è lineare, chiara (...). Il tutto è filtrato attraverso un'esperienza cinematografica di grande suggestione. Per descrivere l'emozione visiva si è citato Durer, si sono evocate le sacre rappresentazioni medievali. Esemplare è, tra le altre, la scena in cui i saltimbanchi offrono al cavaliere le fragole e il latte. Bergman gioca magistralmente con la luce. Il bianco e nero della scacchiera sulla quale il Cavaliere e la Morte giocano la partita definitiva della vita si ripropone in uno smagliante contrasto di ombre e luci nelle potenti sequenze destinate a illustrare simbolicamente i sigilli apocalittici: la peste, la violenza, la carestia, la fame, il potere. Viene rappresentato un nordico secolo XIV attraverso l'evocazione di pitture e sculture, religiose e profane. Il gioco intellettuale dell'allegoria, dei richiami simbolici, del dubbio esistenziale si sposa armoniosamente - come di rado accade nella storia del cinema - con una raffinata poesia delle immagini".
(da SERGIO TRASATTI, Ingmar Bergman, Casa Editrice Il Castoro, Milano, ristampa 1995, pagg. 36-38)

Avrebbe poi sottolineato Aldo Garzia: " Ingmar Bergman avvia una riflessione religiosa che farà a lungo discutere critici e studiosi. Il tema è "il silenzio di Dio", il Dio che non si manifesta nè in segni nè in opere e anzi permette sulla Terra tutte le brutture possibili in suo nome".
(dall'inserto allegato al DVD del film, Hobby and Work, Milano, 2008, pag.8)

La trama è ben nota e prende le mosse dal ritorno da una Crociata di un Cavaliere di nome Antonius Block (interpretato da Max Von Sydow), uomo di fede ma tormentato da dubbi profondi, e del suo scudiero Jons (Gunnar Bjoernstrand), dal canto proprio completamente agnostico, oltre che indifferente, materialista, beffardo. Ecco che, durante la sosta presso una spiaggia, viene incontro ad Antonius la Morte, sotto le mentite spoglie di un monaco (Bengt Ekerot): l'intento della Morte è quello di prendere con sè il crociato, ma quest'ultimo dichiara che il proprio corpo (e non il proprio spirito) non è ancora pronto ad affrontare l'uscita dalla vita. Da qui la proposta di una decisiva partita a scacchi: Antonius contro la Morte. Nel frattempo, però, giunge una scalcinata compagnia di saltimbanchi, a cui Antonius e Jons si uniscono, e...


"A quel tempo vivevo con alcuni poveri resti della mia devozione infantile, un'idea del tutto ingenua di ciò che si potrebbe chiamare la salvazione extraterrena. Nel frattempo la mia convinzione attuale aveva cominciato a manifestarsi. L'Uomo è portatore della propria Santità, che però ha luogo su questa terra, senza alcun bisogno di spiegazioni extraterrene. Nel mio film vive, dunque, un rimasuglio abbastanza privo di nevrosi di una devozione sincera e infantile, che si accorda serenamente con un aspro e razionale concetto della realtà. 'Il settimo sigillo' è in definitiva una delle ultime espressioni di fede, delle idee che avevo ereditato da mio padre e che portavo con me dall'infanzia".
"Il fatto che la morte rappresentasse la fine dell'esistenza, l'ingresso in una porta oscura, era qualcosa che non potevo controllare, sistemare o prevedere. Era una sorgente costante di orrore. Allora ho raccolto il mio coraggio e ho raffigurato la Morte come un pagliaccio bianco, una figura che parlava, giocava a scacchi e non aveva segreti. E' stato il primo passo per combattere la mia monumentale paura della morte".
(INGMAR BERGMAN, nell'inserto allegato al DVD del film, Hobby and Work, Milano, 2008, pagg. 9-10 e 13)

Dopo questa lunga e doverosa introduzione, vi lasciamo alla visione integrale, in versione italiana, de Il settimo sigillo.

"E allorchè l'Agnello aprì il settimo sigillo, si fece un gran silenzio nel cielo per circa mezz'ora"

                                 (dal Libro dell'Apocalisse)


La serata si conclude con una nuova puntata della rubrica Capolavori nascosti, giro d'Italia tra le opere d'arte un po' meno note e quindi degne di valorizzazione attraverso la TV. Tre sono gli interessanti servizi proposti: il primo è dedicato a Villa Madama, a Roma. Sita presso Monte Mario, essa, come è ben noto, venne progettata da Raffaello Sanzio con la collaborazione di Antonio da Sangallo il Giovane per destinarla a Giuliano de' Medici. Vi mostriamo l'edificio dapprima attraverso l'incisione settecentesca di Giuseppe Vasi e poi tramite due recenti foto a colori che ne mostrano rispettivamente esterno e interno:


Ci spostiamo ora in Piemonte, esattamente a Ivrea: dopo tredici anni di restauri e successivi interventi finanziati da Adriano Olivetti e dai suoi eredi, il ciclo degli affreschi collocati presso il tramezzo della Chiesa di San Bernardino e raffiguranti ben ventuno scene della vita e della Passione di Cristo, opera del pittore rinascimentale piemontese Giovanni Martino Spanzotti, maestro del vercellese Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma e di altri celebri artisti, è ritornato agli antichi splendori.


Dopo un totale del polittico eporediese, vi mostriamo due particolari da altrettanti affreschi: la Via Crucis e la Deposizione.


La trasmissione si conclude con un servizio dedicato al Taccuino dei disegni opera dell'architetto Giovannino de' Grassi, vissuto nel Trecento e tra gli artefici del Duomo di Milano. Si tratta di preziosi schizzi che non riguardano soltanto idee per stoffe e gioielli, ma presentano pure le figure degli animali dello zoo di Gian Galeazzo Visconti. L'insieme, realizzato su pergamena, è conservato a Bergamo, presso la locale Biblioteca Civica "Angelo Mai": nel 1961 è stato rimesso in sesto a Torino dallo staff della Biblioteca Nazionale. Nei decenni seguenti (quindi ben dopo il 1968), visto anche il facile logorio del materiale di supporto, occorrerà un nuovo e ancor più ragionato restauro, anche con l'impiego di nuove ed adeguate tecniche chimico-fisiche atte a preservare l'integrità di tali pergamene, stavolta a cura dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze.

Anche in questo caso vi mostriamo alcuni particolari, a cominciare da una parte del sontuoso alfabeto miniato:


Qui potete invece vedere alcuni animali:


Chiudiamo con il ben noto Concerto di dame:


Con questo breve excursus nell'arte italiana suggerito dal programma televisivo Capolavori nascosti finisce il nostro post dedicato alle trasmissioni mandate in onda il 9 ottobre 1968. Vi ringraziamo come sempre per la fedeltà, l'attenzione e la simpatia testè mostrate e vi diamo appuntamento al prossimo viaggio tele (o radio) - nostalgico.

Un caro saluto e.... a presto ! ! !

CBNeas

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Una ricostruzione storica tra le più precise della televisione italiana è il

LUNARIO DEI GIORNI DI TELE
di Cesare Borrometi
                             

  La TV degli anni d'oro come non è stata mai narrata



Con il passare degli anni crescono sempre più la nostalgia e l'interesse per la vecchia TV di qualità: appositi canali digitali, siti Internet dedicati, pubblicazioni periodiche, tanto nelle edicole quanto nei negozi specializzati; DVD contenenti, tutte o in parte, storiche trasmissioni di ieri, libri a carattere storico-rievocativo godono di un pubblico scelto, appassionato e spesso anche esigente. Eppure c’era una lacuna da colmare: un almanacco, un lunario che raccogliesse, giorno per giorno, una vasta gamma di programmi di quel periodo d’oro, dal varietà allo sceneggiato, dalla pubblicità all’informazione, dalla TV dei ragazzi al teatro e alla cultura, lo sport e via dicendo. In tutto 366 titoli, uno per ogni giorno dell’anno, scelti in base alla relativa data di trasmissione (o di inizio serie per i programmi a puntate) o ad eventi particolari atti a determinarne il successo, e corredati da schede tecniche, presentazioni e commenti. Questa lacuna viene oggi colmata da Cesare Borrometi, ideatore di una formula che senz’altro cambierà il modo di gestire la storiografia sull’argomento: fermo intendimento dell’autore è di produrre nel tempo ulteriori libri del genere, fornendo all’appassionato, allo studioso e al curioso un panorama il più possibile preciso dei giorni, dei mesi e degli anni che hanno visto sbocciare trasmissioni e personaggi di fama del “piccolo schermo" da riscoprire e rivalutare.



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