POMERIGGIO - SERA
PROGRAMMA NAZIONALE
14,05 A TUTTO GAS
14,20 Calcio - da Firenze
Radiocronaca dell'incontro amichevole
ITALIA - GRECIA
Radiocronista Enrico Ameri
Dalla tribuna stampa Sandro Ciotti
Dagli spogliatoi azzurri Ezio Luzzi
16,30 Programma per i ragazzi
INCONTRI POMERIDIANI
Conduce in studio Alberto Manzi
Regia di Ninì Perno
17,00 GIORNALE RADIO
17,05 OGANGA SCHWEITZER
Originale radiofonico di Leandro Castellani
Con Carlo Hintermann
Realizzazione effettuata negli Studi di Firenze della RAI
(Replica dal Secondo Programma)
- Invernizzi Invernizzina
17,25 FFFORTISSIMO
sinfonica, lirica, cameristica
Presenta Carlo De Incontrera
18,00 MUSICA IN
Presentano Sergio Leonardi, Barbara Marchand, Solforio (Franco Bracardi)
Regia di Cesare Gigli
- Cedral Tassoni S.p.A.
19,00 GIORNALE RADIO
19,15 ASCOLTA, SI FA SERA
19,20 INTERVALLO MUSICALE
19,30 CONCERTO LIRICO
Direttore Rino Maione
Baritono Mario Machi
Musiche di Bellini, Gomez, Verdi e Mercadante
Orchestra Sinfonica di Torino della Radiotelevisione Italiana
Per il Trentino - Alto Adige
19,15 GAZZETTINO
19,30 - 19,45 MICROFONO SUL TRENTINO
Almanacco
Quaderni di scienza, arte e storia trentina
a cura del Prof. Carlo Pacher
Per il Friuli - Venezia Giulia
19,30 - 20,00 CRONACHE DEL LAVORO E DELL'ECONOMIA NEL FRIULI-VENEZIA GIULIA - GAZZETTINO
Per la Sardegna
19,30 QUALCHE RITMO
19,45 - 20,00 GAZZETTINO SARDO
Edizione serale
Per la Sicilia
19,30 - 20,00 IL GAZZETTINO DI SICILIA, 4a edizione
20,05 UN'ORCHESTRA PER ARMANDO SCIASCIA
20,20 Ombretta Colli presenta
ANDATA E RITORNO
Programma di riascolto per indaffarati, distratti e lontani
Testi di Belardini e Moroni
21,00 GIORNALE RADIO
21,15 Radioteatro
LA POMPA
di James Cameron
Traduzione di Betty Foà
Con Fernando Cajati, Anna Menichetti, Claudio Gora, Mario Brusa
Regia di Vittorio Melloni
Realizzazione effettuata negli Studi di Torino della RAI
22,05 LE CANZONISSIME
23,00 GIORNALE RADIO
- I PROGRAMMI DI DOMANI
- BUONANOTTE
Al termine: CHIUSURA
SECONDO PROGRAMMA
Per Lazio, Puglia e rispettive zone limitrofe
14,02 - 14,30 TRASMISSIONI REGIONALI
14,30 TRASMISSIONI REGIONALI
15,00 GIRAGIRADISCO
Per il Trentino - Alto Adige
15,00 - 15,30 CANTI DELL'AVVENTO E DEL NATALE
Programma di Rinaldo Fauri
Per la Sardegna
15,00 COMPLESSO A PLETTRO
15,15 MUSICA POLIFONICA
15,35 - 16,00 QUARTETTO MATTU
Per la Sicilia
15,05 CASTELLI DI SICILIA
di Gianni Pirrone
con Gabriella Savoja e Vittorio Brusca
15,30 - 16,00 CAROSELLO DI CANZONI
15,30 GIORNALE RADIO
MEDIA DELLE VALUTE
BOLLETTINO DEL MARE
15,40 Giovanni Gigliozzi
presenta
CARARAI
Un programma di musiche, poesie, canzoni, teatro, ecc., su richiesta degli ascoltatori con Rosalba Oletta
Regia di Gennaro Magliulo
Nell'intervallo (ore 16,30):
GIORNALE RADIO
17,30 SPECIALE GR
Fatti e uomini di cui si parla
Edizione della sera
A cura di Alfredo Ferruzza
17,50 GIRO DEL MONDO IN MUSICA
18,30 GIORNALE RADIO
18,35 RADIODISCOTECA
Selezione musicale per tutte le età presentata da Guido e Maurizio De Angelis
19,30 RADIOSERA
19,55 SUPERSONIC
Dischi a mach due
- Lozione Clearasil
21,19 Pino Caruso presenta
IL DISTINTISSIMO
Un programma di Enzo Di Pisa e Michele Guardì
Regia di Riccardo Mantoni
(Replica)
21,29 Michelangelo Romano
presenta
POP OFF
- Baby Shampoo Johnson
22,30 GIORNALE RADIO
BOLLETTINO DEL MARE
22,50 L'UOMO DELLA NOTTE
Divagazioni di fine giornata
Musiche scelte e presentate da Alice Visconti
23,29 CHIUSURA
23,31 - 5,57 NOTTURNO ITALIANO
TERZO PROGRAMMA
14,20 LISTINO BORSA DI MILANO
14,30 ARCHIVIO DEL DISCO
Musiche di Berlioz
15,15 MUSICHE DI GEORG FRIEDRICH HAENDEL
17,00 LISTINO BORSA DI ROMA
17,10 FOGLI D'ALBUM
17,25 CLASSE UNICA
Donne della Bibbia, di Fernando Berardo Rossi
Le donne di Davide
17,40 JAZZ OGGI
Programma presentato da Marcello Rosa
18,05 LA STAFFETTA
ovvero "Uno sketch tira l'altro"
Regia di Adriana Parrella
18,25 DICONO DI LUI
a cura di Giuseppe Gironda
18,30 DONNA '70
Flash sulla donna degli anni Settanta
a cura di Anna Salvatore
18,45 IL X FESTIVAL INTERNAZIONALE DI JAZZ "PRAGA 1974"
19,15 CONCERTO DELLA SERA
Musiche di Webern, Mahler e Richard Strauss
20,15 IL MELODRAMMA IN DISCOTECA
a cura di Giuseppe Pugliese
IL PRIGIONIERO
Libretto e musica di Luigi Dallapiccola
Solisti, Coro e National Symphony Orchestra di Washington
diretti da Antal Dorati
(Disco Decca)
21,00 GIORNALE DEL TERZO - SETTE ARTI
21,30 MAURICE RAVEL: OPERA E VITA
di Claudio Casini
Musica da camera
22,25 LIBRI RICEVUTI
22,45 IL SENZATITOLO
Regia di Arturo Zanini
Al termine: CHIUSURA
MONTECENERI - SVIZZERA
I Programma
14,30 NOTIZIARIO
15,00 IL PIACEVIRANTE
16,30 NOTIZIARIO
18,00 MEZZ'ORA CON DINA LUCE
18,30 NOTIZIARIO
18,35 KAISERWALZER DI JOHANN STRAUSS
18,45 CRONACHE DELLA SVIZZERA ITALIANA
19,00 INTERMEZZO
19,15 NOTIZIARIO - ATTUALITA'
19,45 MELODIE E CANZONI
20,00 TRIBUNA DELLE VOCI
Discussioni di varia attualità
20,45 CANTI REGIONALI ITALIANI
21,00 L'OLA
Commedia di Sergio Màspoli
22,00 LA VOCE DI...
22,15 NOTIZIARIO
22,20 UNA DATA
Atto unico di Giorgio Buridan
Regia di Ketty Fusco
22,50 BALLABILI
23,15 NOTIZIARIO - ATTUALITA'
23,35 - 24,00 NOTTURNO MUSICALE
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Capita spesso di trovare tra i ranghi delle voci radiofoniche impegnate negli annunci di ordinaria amministrazione o nelle letture dei GR o dei testi di svariati programmi culturali o di servizio anche veri e propri attori professionisti, il più delle volte impegnati nelle sonorizzazioni e nei doppiaggi a carattere cinematografico o cinetelevisivo (in riferimento soprattutto ai cartoni animati o ai telefilm stranieri). Ne incontreremo sicuramente altri nei nostri imminenti post, dopo avervi presentato la foto di questo elegante signore che legge un notiziario nel corso di un lavoro televisivo ambientato in Inghilterra (fa fede l'immaginaria sigla BNC che vedete scritta sulla targhetta posta dietro il microfono della scrivania: questa fotografia è stata "rubata" al sito di Antonio Genna Il mondo dei doppiatori, esauriente panoramica dedicata ai grandi atleti della voce che il mondo ci invidia da sempre).
L'attore-annunciatore che vedete si chiama Sergio Matteucci, è nato in Spagna e per tanto tempo ha lavorato in RAI, sia in televisione (ci pare abbia condotto, tra il 1966 e il 1972, una rubrica domenicale intitolata Cronache dei partiti: correggeteci se sbagliamo, per favore) che alla radio, soprattutto assumendo il compito più autorevole per chi ricopriva una mansione come la sua, ossia la lettura delle notizie. E' bene ricordare che, tranne Radiosera, fino al 14 marzo del 1976 i GR non hanno mai avuto una sigla: la voce dello speaker di turno, dopo il segnale orario, scandiva chiaramente: "Giooornale radio !" e partiva, da solo o aiutato da uno/a collega, in base al tempo a disposizione della trasmissione, con la lettura delle notizie preparate dalla redazione, intervallate anche da servizi registrati a cura dei giornalisti stessi. Alla fine si pronunciava la frase: "Questa edizione del Giornale radio è terminata !" e, se non c'erano bollettini meteo, notizie di Borsa o - come al mattino - rubriche come Sui giornali di stamane in coda, i programmi proseguivano cambiando registro.
Ci dicono che Sergio Matteucci sia molto caro ai trentenni di oggi, anche per aver prestato la voce ai commentatori delle gare presenti in cartoni animati giapponesi di argomento sportivo, quindi a roba andata in onda negli anni '80-'90.
Il primo post del 2014 del Focolare completa l'ultimo del 2013, con le trasmissioni radiofoniche del 30 dicembre 1975 andate in onda nel pomeriggio e di sera: ripartiamo subito dall'evento del giorno, una partita di calcio della Nazionale italiana. Proprio in quel periodo si afferma quella che sarà una consuetudine di qualche anno, verrà sospesa nei primi anni Ottanta, indi ripresa sul finire dello stesso decennio e poi definitivamente accantonata dopo il 1992: un incontro, sia esso amichevole o di qualificazione a una manifestazione importante, da disputarsi a ridosso delle o durante le Feste. Il 1975, anno avaro di gioie e di belle partite per il complesso che Fulvio Bernardini sta ricostruendo assieme ad Enzo Bearzot entrato da qualche mese, finisce con un collaudo casalingo al Comunale di Firenze: avversaria la Grecia, ossia la compagine che fece suonare i primi campanelli di allarme per i "messicani" di Valcareggi nel marzo 1972, battendoci per 2 a 1 e rivelando l'inizio del declino di molti protagonisti di quell'inatteso, leggendario secondo posto ai Mondiali di quasi due anni prima. Ora le cose sono cambiate un po': l'Italia, in cerca di un pronto rilancio dopo il brutto torneo iridato 1974 disputato nella Germania Federale, non poteva fare di più nel girone di qualificazione agli Europei 1976, opposta com'era a Olanda e Polonia, ed ha alternato partite giocate (e perse o pareggiate) dignitosamente ad altre (specie le due contro la Finlandia) davvero infami: d'altronde l'obiettivo principale è stato sin dal primo momento preparare la qualificazione ai Mondiali d'Argentina 1978. Ci vogliamo andare, anche se i sorteggi dei gironi avvenuti il mese precedente in Guatemala ci hanno messo di fronte gli inglesi e di nuovo i finlandesi, usciti a testa alta nel precedente doppio confronto con noi... nulla da dire sul Lussemburgo, che vale quanto il due di briscola. E' bene quindi provare e riprovare, commettendo errori da correggere più serenamente e presentarsi così preparati agli incontri che varranno i due punti, cioè dal successivo ottobre in poi.
A Firenze l'Italia scende in campo con Dino Zoff, Claudio Gentile e Francesco Rocca; Romeo Benetti, Mauro Bellugi e il debuttante in azzurro Gaetano Scirea; Franco Causio, il beniamino di casa Giancarlo Antognoni, Beppe Savoldi, Fabio Capello e Paolino Pulici. L'allenatore ellenico Alkis Panagulias contrappone: Panaglotis Kelessidis, Ioanis Kirastas e Theodoros Pallas; Georgios Firos, Dimitrios Sinetopoulos e Stavros Sarafis; Hristos Terzanidis, Georgios Kudas, Mikalis Kritikopulos, Dimitrios Papaioannou e Petros Karavitis (quest'ultimo in campo all'ultimo momento al posto di George Delikaris, il quale ha accusato problemi fisici proprio durante la fase di riscaldamento). L'arbitro dell'incontro è lo jugoslavo Cajic.
Anche se la nostra difesa non è esattamente in giornata, la partita riesce vivace e il pubblico fiorentino si diverte. Andiamo in vantaggio quasi subito con Pulici, ma Kritikopulos approfitta di un banalissimo errore di Gentile e al 35' del primo tempo pareggia. A pochi secondi dal riposo è però di nuovo Puliciclone a riportarci in vantaggio. Si riprende con Renato Zaccarelli (numero 16) al posto di Romeo Benetti e con il già citato Delikaris (in campo con il numero 15) in luogo di Karavitis; Bellugi sbaglia e Sarafis pareggia di nuovo le sorti, ma Beppe Savoldi rimette le cose a posto su rigore. Delikaris viene colpito da crampi e così entra per lui Pandeleimon Nikolau (con il 13 sulle spalle), mentre il possibile 3 a 3 greco non arriva grazie a un Dino Zoff molto accorto che para due volte.
Vinciamo dunque 3 a 2, giocando sufficientemente: le incoraggianti prove fornite in ottobre dallo 0 a 0 di Varsavia, dapprima vanificate dalla melina olandese di novembre a Roma (con un nostro fortunoso gol di Capello), vengono confermate da questa amichevole di fine anno. Si può migliorare di sicuro e anche i giornalisti (alcuni dei quali intervistati alla radio da Sandro Ciotti) sono di questo avviso.
Purtroppo non abbiamo inserti audio con la voce di Enrico Ameri inerenti a questo incontro, ma disponiamo dei cinque gol tratti dalla trasmissione televisiva curata da Nando Martellini. L'anno appena incominciato permetterà senz'altro di ricordare come meritano entrambi i commentatori, venuti a mancare nel 2004, cioè dieci anni fa, a un mese di distanza l'uno dall'altro: per quanto ci riguarda, non solo Il Focolare tratterà sovente dei loro servizi radio e/o teletrasmessi, ma anche abbiamo in serbo un più ambizioso progetto riguardante espressamente uno di essi... vi faremo sapere di più quando avremo maggiori certezze sulla relativa realizzazione.
Eccovi quindi, con il commento originale per la TV di Nando Martellini, le cinque reti di Italia -Grecia 3 a 2 del 30 dicembre 1975:
Il pomeriggio radiofonico prosegue tra musiche e interventi autorevoli. Una nuova coppia guida Cararai: il giornalista e saggista romano Giovanni Gigliozzi e l'attrice, regista e doppiatrice torinese Rosalba Oletta; il Maestro Manzi, dopo i fasti di Non è mai troppo tardi, ritorna in radio con Incontri pomeridiani riservati ai giovanissimi; sul Terzo sfilano uno dopo l'altro Padre Berardo Rossi, frate dell'Antoniano di Bologna, il trombonista jazz Marcello Rosa (curatore di un'apposita rubrica al pari del collega trombettista Nunzio Rotondo) e la pittrice Anna Salvatore, che da tempo ha a cuore le sempre più diffuse tematiche femministe. E cone dimenticare Musica in, con Barbara Marchand attorniata da Sergio Leonardi (più attore e intrattenitore che cantante) e Franco Bracardi, una volta di più nel ruolo dello strampalato Solforio ? E Guido e Maurizio De Angelis che, in fibrillazione per l'imminente messa in onda dello sceneggiato televisivo Sandokan per cui hanno scritto le musiche di sottofondo (oltre che, ovviamente, la canzone dei titoli di coda che diventerà il primo successo discografico del 1976), i quali, dopo il successo estivo di Discoteca all'aria aperta, vanno avanti con Radiodiscoteca ? E ancora la giornalista toscana Dina Luce, conduttrice di uno spazio di mezz'ora per Radio Monteceneri ?
L'emittente elvetica, tra l'altro, dedica un angolino alle allegre musiche della famiglia Strauss, in attesa del Concerto di Capodanno viennese che incollerà a mezzogiorno del primo gennaio milioni di telespettatori e radioascoltatori di tutto il mondo agli apparecchi. Viene trasmesso il Valzer dell'imperatore, composto da Johann Strauss junior nel 1888, in occasione delle celebrazioni per i 40 anni dall'ascesa al trono di Cecco Beppe. Poichè la guida in nostro possesso non indica l'edizione diffusa dalla RSI, proviamo a ricreare il clima della Musikvereinsaal di Vienna ascoltando l'incisione del 1961 (non dal vivo, perchè ancora non usa così: solo dal 1979 il benaugurante momento musicale verrà puntualmente memorizzato attraverso i dischi e, poco più tardi, le VHS e i successivi DVD) diretta dal concertatore allora sempre presente, Willy Boskovsky, ovviamente alla testa dei Wiener Philharmoniker:
Alle 19,55 ecco spandersi nelle case della gioventù d'Italia un'ormai familiare sigla:
Anche stavolta vi offriamo la scaletta completa o quasi della rubrica serale di dischi a mach due, in questo modo facendo una panoramica delle canzoni lanciate durante le festività natalizie e di Capodanno 1975-'76. Il primo brano in programma si può ritenere un involontario (perchè proveniente dall'Inghilterra) omaggio al programma stesso, un omaggio che fa il paio con quello espressamente voluto con il titolo Supersonic band e affidato alla voce del cantante veneziano Italo Janne sotto lo pseudonimo anglosassone di Jerry Mantron: questo motivo inglese, invece, è scritto e cantato da Andy Bown e s'intitola Supersonic e a inizio 1977, quando uno dei conduttori del programma radiofonico, Gigi Marziali, approderà in TV e si trasformerà in un vee-jay presentando la trasmissione Supermix, diventerà la sigla di quest'ultima.
Nel 1960-'61 la loro Pepito raggiungeva la vetta di tutte le principali classifiche internazionali, consacrandoli tra i maggiori divulgatori del repertorio latino-americano nel mondo: ora i Machucambos ci riprovano con Balas.
Rivelazione dell'anno, non solo limitatamente alla discomusic della quale diventa indiscutibilmente la "first lady", è un'ex-ragioniera contabile di un'importante industria di New York che ha fatto del proprio hobby, il canto, la principale professione: il suo nome è Gloria Gaynor e il suo repertorio è improntato su brani già noti, riarrangiati secondo i canoni della disco, appunto. Dopo aver ripreso motivi non vecchissimi come Reach out, I'll be there e Never can say goodbye, stavolta la Gaynor si spinge indietro nel tempo e ripesca l'antica e gloriosa How high the moon:
Dopo un 45 giri inciso a parte dal titolo Sera, il complesso veneziano de Le Orme presenta al pubblico un LP inciso interamente in California e intitolato Smogmagica. Come è già noto, ad Aldo Tagliapietra (basso, chitarra e voce), Michi De Rossi (batteria) e Toni Pagliuca (organo) si è aggiunto un altro chitarrista, Tolo Martòn: il singolo tratto da questo album è una struggente ballata dal titolo Amico di ieri.
Rimaniamo in casa nostra: in attesa di ritrovarla fra qualche ora in radio come conduttrice della parte musicale del programma L'uomo della notte, Alice Visconti (alias Carla Bissi) viene presentata come cantante di un brano scritto apposta per lei da due Pooh, ossia il batterista Stefano D'Orazio e il chitarrista Dodi Battaglia (che anche accompagna Alice in questa incisione), un brano dal titolo Una giornata con mio padre.
La TK è un'etichetta statunitense il cui catalogo è caratterizzato soprattutto da artisti afroamericani che sperimentano un genere strettissimo parente della discomusic, anzi spesso più nobile di quest'ulitma: il funky. La distribuzione internazionale da parte del colosso RCA permette una diffusione più capillare dei brani meglio riusciti tra quelli, per l'appunto, griffati TK e, poichè si tratta di motivi assai validi, magari si aspetta il periodo più adatto per un lancio adeguato. E' quanto accade, almeno qui in Italia, alla canzone Gimme some, orecchiabile e scanzonato pezzo interpretato da Jimmy "BO" Horne: il 45 giri esce in settembre, ma la promozione ha inizio solo a fine anno, anche grazie a Supersonic. Bisognerà però aspettare maggio-giugno 1976 prima di una definitiva affermazione di questo pezzo, che così diventerà un "tormentone" nei juke-box dei nostri litorali:
Dalla Svezia arriva Harpo con Moviestar:
Il complesso inglese dei Jigsaw ha composto e inciso la colonna sonora di un film di kung-fu, un brano dal titolo Sky high:
Un cantautore che vivrà un momento di grande popolarità tra un paio d'anni o tre, Walter Foini, incomincia a farsi largo con motivi di un certo rilievo come Via dei Giardini:
Anche l'australiana Olivia Newton-John, attrice-cantante, dovrà attendere lo stesso periodo di tempo prima di diventare una stella di fama universale grazie al ruolo di Sandy nel film musicale Grease (a fianco, ça va sans dire, di John Travolta), ma comunque il suo disco It's so easy ha un buon successo:
Prima di dedicarsi anch'essi alla disco di moda, sdoppiandosi in La Bionda e D.D. Sound, i fratelli siculo-piemontesi-lombardi Michelangelo e Carmelo La Bionda producono un ultimissimo disco da cantautori, un album che contiene anche questa Storia di marzo:
Da Harlem arriva un ottimo quartetto, i Reflections, nel brano Three steps from true love:
Facciamo una capatina in Brasile per ascoltare Jorge Ben, l'autore di Mas que nada, in una recente incisione dal vivo all'Olympia di Parigi di un suo successo dal titolo Os alquimistas (estaò chegando):
Ritroviamo qui, stavolta anche come esecutori, I Romans di Claudio Natili e dello scomparso Ignazio Polizzy Carbonelli, in Amore no:
Restiamo nella Capitale, ma stavolta con l'impegnato Antonello Venditti: il suo 33 giri Lilly, che prende spunto da una tristissima ballata scritta in memoria di un'amica milanese morta di overdose, ballata premiata anche dalle vendite della versione a 45 giri abbinata a Compagno di scuola, illusioni pre-sessantottesche coltivate tra una versione di Greco e un'altra di Latino, contiene altre cinque canzoni molto interessanti e belle, come questa leggenda storica dal titolo Attila e la stella.
Altra canzone sfornata negli studi nordamericani della TK e destinata a diventare immortale: That's the way (I like it), eseguita da KC and the Sunshine Band, primo successo di una serie ininterrotta che durerà circa quattro anni, compiendosi con la malinconica e crepuscolare Please, don't go ! del 1979:
Mia Martini sta rompendo il contratto con la Dischi Ricordi e per questa ragione sta sfumando inesorabilmente la partecipazione al festival di Sanremo 1976 con la canzone L'amore è il mio orizzonte. Causa della rottura (e della conseguente causa legale, con pignoramento di parte dei beni della malcapitata Mimì), la pubblicazione del 33 giri Un altro giorno con me, contenente tredici pezzi scelti dai discografici e non da Mimì in persona (tranne un paio di casi) tra i tantissimi provini realizzati (le canzoni che Mia desiderava ardentemente pubblicare riappariranno postume solo nel 2003). Anche a causa di tutte queste vicissitudini lavorative, il disco della Martini, certamente il meno bello dell'intera sua carriera (nonostante l'accattivante copertina - casetta di cartone), vende pochino rispetto ai precedenti, per cui compito di Supersonic è cercare di risollevarne le quotazioni e l'interesse, quindi eccovi Tenero e forte:
Un conterraneo di Mia Martini, desideroso di scrollarsi di dosso l'immagine di voce nazionalpopolare, cerca di adeguarsi a ritmiche più pop... e la cosa gli riesce, tanto che la grande Mina Mazzini inciderà di lì a poco una versione di questa Terre lontane: a Supersonic c'è (forse per la prima volta) Mino Reitano ! ! !
Il flautista jazz Herbie Mann gioca saltuariamente la carta della musica leggera, come nel brano che segue, intitolato Waterbed:
Dopo gli spettacoli sensazionali degli inizi, gli Who maturano artisticamente con dischi interessanti che forse vendono meno dei precedenti, ma rivelano una certa maturità globale: questa è However much I booze, composta dal cervello del complesso, Peter Townshend.
Il Supersonic dell'antivigilia del Capodanno 1976 finisce in allegria con il Gary Toms Empire nel brano Seven-six-five-four-three-two-one (Blow your whistle):
Sul Programma Nazionale viene dedicato un quarto d'ora alle musiche arrangiate e dirette da Armando Sciascia, un musicista e discografico milanese, fondatore della Vedette e per essa protagonista di una sterminata serie di dischi strumentali, ora usando il proprio vero nome, ora facendo uso di pseudonimi inglesi, tanto per non far vedere di invadere il mercato con troppi dischi (e non è certo il primo a giocare d'astuzia in questo modo, in questo campo). Ad ogni modo, ecco un paio di sue orchestrazioni, la prima delle quali riguarda un grosso successo del 1972, Alone again (naturally) di Gilbert O' Sullivan:
In quel periodo è tornato di moda In a Persian market, breve ma suggestivo brano sinfonico composto dall'inglese Ketelebey, grazie alla canzone Take my heart, ispirata al secondo tema di tale partitura e portata al successo da un certo Jacky James. Poco tempo prima Armando Sciascia aveva modernizzato l'intera composizione, con i risultati che seguono:
Comunque sia, i maggiori successi discografici del Maestro Sciascia risalgono ai primi anni Sessanta e sono due in particolare: una versione più ritmata della Danza delle spade dal balletto Gayaneh di Aram Khachaturian e il celeberrimo Tiger twist, composto dallo stesso direttore d'orchestra, che ascoltiamo subito.
Cosa manca da ricordare tra i programmi della serata di quel 30 dicembre ormai lontano ? Ombretta Colli conduttrice di Andata e ritorno e un radiodramma autobiografico di James Cameron, La pompa, ispirato a un intervento chirurgico che gli salvò la vita dopo un grave incidente stradale occorsogli nel Bangla Desh sul Programma Nazionale; una puntata di Pop off condotta da quel Michelangelo Romano che di lì a poco diventerà direttore artistico della Phonogram italiana soffiando alla RCA Branduardi e Venditti e affiancandoli a Vecchioni, per non parlare di altri cantautori (successivamente Romano avrà una relazione con Ornella Vanoni) e la già accennata esperienza di Alice Visconti come presentatrice delle canzoni trasmesse ne L'uomo della notte sul Secondo Programma.
Abbiamo così finito: vi ringraziamo per l'attenzione sin qui prestata e vi diamo appuntamento al prossimo post.
Un caro, cordiale e affettuoso saluto da
CBNeas
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La TV degli anni d'oro come non è stata mai narrata
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CBNeas
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Per i 60 anni della televisione italiana merita attenzione il
LUNARIO DEI GIORNI DI TELE
di Cesare Borrometi
La TV degli anni d'oro come non è stata mai narrata
Con
il passare degli anni crescono sempre più la nostalgia e l'interesse
per la vecchia TV di qualità: appositi canali digitali, siti Internet
dedicati, pubblicazioni periodiche, tanto nelle edicole quanto nei
negozi specializzati; DVD contenenti, tutte o in parte, storiche
trasmissioni di ieri, libri a carattere storico-rievocativo godono di un
pubblico scelto, appassionato e spesso anche esigente. Eppure c’era una
lacuna da colmare: un almanacco, un lunario che raccogliesse, giorno
per giorno, una vasta gamma di programmi di quel periodo d’oro, dal
varietà allo sceneggiato, dalla pubblicità all’informazione, dalla TV
dei ragazzi al teatro e alla cultura, lo sport e via dicendo. In tutto
366 titoli, uno per ogni giorno dell’anno, scelti in base alla relativa
data di trasmissione (o di inizio serie per i programmi a puntate) o ad
eventi particolari atti a determinarne il successo, e corredati da
schede tecniche, presentazioni e commenti. Questa lacuna viene oggi
colmata da Cesare Borrometi, ideatore di una formula che senz’altro
cambierà il modo di gestire la storiografia sull’argomento: fermo
intendimento dell’autore è di produrre nel tempo ulteriori libri del
genere, fornendo all’appassionato, allo studioso e al curioso un
panorama il più possibile preciso dei giorni, dei mesi e degli anni che
hanno visto sbocciare trasmissioni e personaggi di fama del “piccolo
schermo" da riscoprire e rivalutare.
MEF Firenze Libri - Pagine: 330
Prezzo: Euro 29,00
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2 commenti:
La frase esatta era: "La trasmissione del giornale radio è terminata", e ricordo nella mia memoria di bambino di averla sentita tantissime volte dalla voce di Carlo Rocchi,anche se ovviamente la dicevano tutti.
Davide Camera
Complimenti per il blog, molto interessante... in particolare le scalette di Supersonic, mitica trasmissione della mia adolescenza... a proposito offro a te e a tutti gli appassionati una mia vecchia registrazione di Pretty Lady dei Lighthouse con la presentazione di Gigi Marziali. Saluti Fabrizio http://m.youtube.com/watch?feature=youtu.be&v=ufBvoiQjuW8
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