giovedì 6 gennaio 2011
Mercoledì 6 gennaio 1971 (Radio)
PROGRAMMA NAZIONALE
6,00 SEGNALE ORARIO
MATTUTINO MUSICALE (I parte)
Alessandro Marcello: Concerto in do per oboe e orchestra (Solista Enrico Wolf Ferrari - Orchestra Sinfonica di Roma della RAI diretta da Gastone Tosato) - Giovanni Battista Viotti: Concerto n.2 per pianoforte, con violino obbligato, violini, viola e bassi (Enrica Cavallo, pianoforte; Franco Gulli, violino - Orchestra Sinfonica di Torino della RAI diretta da Mario Rossi) - Ottorino Respighi: Feste romane, poema sinfonico (NBC Symphony Orchestra diretta da Arturo Toscanini)
6,54 ALMANACCO
7,00 MATTUTINO MUSICALE (II parte)
Piotr Iliç Ciaikovski: Capriccio italiano op. 45 (Berliner Philharmoniker diretti da Herbert Von Karajan) e brani di Schumann, Schubert e Haydn
8,00 GIORNALE RADIO
SUI GIORNALI DI STAMANE
Rassegna della stampa italiana
8,30 LE CANZONI DEL MATTINO
9,00 QUADRANTE
9,15 MUSICA PER ARCHI
9,30 SANTA MESSA
in lingua italiana
in collegamento con la Radio Vaticana, con breve omelia di Mons. Aldo Del Monte
10,15 VOI ED IO
Un programma musicale in compagnia di Alberto Lupo
11,30 GALLERIA DEL MELODRAMMA
12,00 RADIOTELEFORTUNA 1971
12,03 SMASH !
Dischi a colpo sicuro
12,31 FEDERICO ECCETERA ECCETERA
Striscia radiofonica di Maurizio Costanzo scritta con Velia Magno e Mario Colangeli
Con Renzo Montagnani, Paola Mannoni, Gianfranco D'Angelo
Regia di Tonino Del Colle
12,44 QUADRIFOGLIO
Per il Trentino - Alto Adige
12,30 - 13,00 COMPLESSO I POLIFONICI DI ROVERETO
13,00 GIORNALE RADIO
13,15 L'OTTAVIA MERAVIGLIA
Un programma di Belardini e Moroni in un prologo, tre tempi e una coda, presentato da Ottavia Piccolo
14,00 Dina Luce e Maurizio Costanzo
presentano
BUON POMERIGGIO
Nell'intervallo (ore 15,00)
GIORNALE RADIO - CICALINO
16,00 Programma per i piccoli
TUTTO GAS
a cura di Anna Luisa Meneghini
Presenta Gastone Pescucci
Regia di Marco Lami
16,20 Mario Luzzatto Fegiz presenta
PER VOI GIOVANI
Selezione musicale di Paolo Giaccio
Realizzazione di Ninì Perno
18,15 CARNET MUSICALE
- Decca Dischi Italia
18,30 I TAROCCHI
Conduce Barbara Marchand
18,45 INTERVALLO MUSICALE
18,55 APPUNTAMENTO A SOVANA
a cura di Sergio Piscitello
19,00 INTERPRETI A CONFRONTO
a cura di Gabriele de Agostini
Antologia beethoveniana
19,30 MUSICAL
I love Paris (Eddie Calvert) - Ciao Rudy (Marcello Mastroianni) - Non m'innamoro più (Catherine Spaak e Johnny Dorelli) - Orizzonti di gioia (Domenico Modugno) - Avrei danzato ancor (Tina Centi) - Aquarius (Frank Pourcel) et al.
20,00 GIORNALE RADIO
20,15 ASCOLTA, SI FA SERA
20,20 Cinque modi di essere Eva
Rosangela Locatelli intervista Maria Bellonci in
CASA DI BAMBOLA
di Heinrik Ibsen
Con Lilla Brignone, Gianni Santuccio, Memo Benassi
Regia di Enzo Convalli
(Registrazione degli anni '50)
22,10 CONCERTO DEL PIANISTA MICHELE CAMPANELLA
Musiche di Clementi, Schumann, Liszt
22,40 IL GIRASKETCHES
Regia di Arturo Zanini
23,20 GIORNALE RADIO - LETTERE SUL PENTAGRAMMA, a cura di Gina Basso - I PROGRAMMI DI DOMANI - BUONANOTTE
SECONDO PROGRAMMA
6,00 IL MATTINIERE
Musiche e canzoni presentate da Adriano Mazzoletti
Nell'intervallo (ore 6,24)
BOLLETTINO PER I NAVIGANTI
7,30 GIORNALE RADIO
7,35 BUON VIAGGIO
- FIAT
7,40 BUONGIORNO CON NICOLA DI BARI E MILVA
Un caffè, canzoni e poche righe
- Certosino Galbani
8,14 MUSICA ESPRESSO
8,30 GIORNALE RADIO
8,40 SUONI E COLORI DELL'ORCHESTRA (I parte)
9,14 I TAROCCHI
9,30 GIORNALE RADIO
9,35 SUONI E COLORI DELL'ORCHESTRA (II parte)
9,50 LE RAGAZZE DELLE LANDE
(Le sorelle Bronte)
Originale radiofonico di Pia D'Alessandria
Compagnia di prosa di Firenze della RAI con Elena Cotta, Anna Maria Guarnieri, Bianca Galvan, Gianni Giuliano
Regia di Pietro Masserano Taricco
- Invernizzi
10,05 CANZONI PER TUTTI
10,30 GIORNALE RADIO
10,35 CHIAMATE ROMA 3131
Conversazioni telefoniche del mattino condotte da Franco Moccagatta
Nell'intervallo (ore 11,30):
GIORNALE RADIO
12,32 RADIOTELEFORTUNA 1971
12,35 Falqui e Sacerdote presentano:
FORMULA UNO
Spettacolo condotto da Paolo Villaggio con la partecipazione di Luciano Salce e Franca Valeri
Regia di Antonello Falqui
- Star Prodotti Alimentari
13,30 GIORNALE RADIO
13,45 QUADRANTE
14,00 COME E PERCHE'
Corrispondenza su problemi scientifici
14,05 SU DI GIRI
Darlà dirladadà (Dalida) - Ala bianca (I Nomadi) - Vagabondo (Nicola Di Bari) - L'istrione (Charles Aznavour) et al.
Per il Trentino - Alto Adige
14,00 - 14,30 MUSICA SINFONICA
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
Brani di Beethoven, Mozart e Mendelssohn
15,15 MOTIVI SCELTI PER VOI
- Dischi Carosello
15,30 BOLLETTINO PER I NAVIGANTI - CICALINO
15,35 POMERIDIANA
Treno che corri (Mal) - Stai con me (Rita Pavone) - Cucurrucucu paloma (Lola Beltran) - Te lo leggo negli occhi (Gastone Parigi) - In the summertime (Mungo Jerry) - La vita è bella bella (Ugolino) - La Gina è vicina (Lauretta Masiero) - Così felice (Giorgio Gaber) - The great escape (Ray Stevens) - Il suo volto, il suo sorriso (Al Bano) - Borsalino (Elisabetta) - Ala bianca (I Nomadi) et al.
18,05 COME E PERCHE'
Corrispondenza su problemi scientifici
18,15 LONG PLAYING
Selezione dai 33 giri
Oggi: Napoletana di Roberto Murolo
18,30 GIORNALE RADIO
18,35 INTERVALLO MUSICALE
18,45 PARATA DI SUCCESSI
- CBS Sugar
19,02 RECITAL
con Fausto Cigliano e Mario Gangi
Regia di Gennaro Magliulo
Per il Trentino - Alto Adige
19,15 - 19,30 COMPLESSO CARATTERISTICO DI UMBERTO TUCCI
19,30 RADIOSERA
19,55 QUADRIFOGLIO
20,10 IL MONDO DELL'OPERA
Rassegna settimanale di spettacoli lirici in Italia e all'estero
a cura di Franco Soprano
21,00 In collegamento con il Programma Nazionale TV
Corrado presenta:
CANZONISSIMA '70
Spettacolo abbinato alla Lotteria di Capodanno con Raffaella Carrà
Testi di Paolini e Silvestri
Orchestra diretta da Franco Pisano, con i 4 + 4 di Nora Orlandi
Regia di Romolo Siena
Serata finale
Al termine:
BOLLETTINO PER I NAVIGANTI
23,45 IL DONO DI NATALE
di Grazia Deledda
Adattamento radiofonico di Piero Mastrocinque
Con Gianni Agus
Regia di Lino Girau
(Realizzazione a cura della sede RAI di Cagliari)
24,00 GIORNALE RADIO
0,06 - 5,59 NOTTURNO ITALIANO
TERZO PROGRAMMA
TRASMISSIONI SPECIALI
(dalle 9,25 alle 10,00)
9,25 IL LAVORO SPERIMENTALE DI FRANCESCO REDI. Conversazione di Graziella Barbieri
9,30 CONCERTO DELL'ORGANISTA SIMON PRESTON
Musiche di Messiaen
10,00 CONCERTO DI APERTURA
Musiche di Bach, Telemann, Mozart
11,00 CONCERTI DI CARL MARIA VON WEBER
11,40 MUSICHE ITALIANE D'OGGI
Brani di Domenico Guàccero
12,00 L'INFORMATORE ETNOMUSICOLOGICO
a cura di Giorgio Nataletti
12,20 MUSICHE PARALLELE
Beethoven e Saint-Saens
13,00 INTERMEZZO
Musiche di Liadov, Prokofiev e Trojan
14,00 DUE VOCI, DUE EPOCHE
Baritoni Benvenuto Franci e Giangiacomo Guelfi
Rossini: Guglielmo Tell: Resta immobile - Verdi: Ernani: O de' verd'anni miei - Puccini: La fanciulla del West: Minnie, dalla mia casa - Giordano: Andrea Chenier: Nemico della patria .
14,20 Georg Friedrich Haendel: Concerto grosso in SI BEMOLLE op. 3 n. 1
14,30 Melodramma in sintesi
FRA' DIAVOLO
Musica di Daniel Auber
Con Giuseppe Campora, Alda Noni, Miti Truccato Pace, Fernando Corena
Orchestra Sinfonica e Coro di Milano della RAI diretti da Alfredo Simonetto
M° del Coro: Roberto Benaglio
15,30 Ritratto di autore
MICHAIL IVANOVIC GLINKA
16,15 Orsa minore
L'ADORAZIONE DEI MAGI
di Luis Cernuda
Con Anna Maria Alegiani, Corrado Gaipa, Grazia Radicchi
Regia di Giorgio Bandini
(Registrazione)
17,00 MUSICA DA CAMERA
17,35 RAPPORTO FRA CITTADINO E POTERE NEL TEATRO DI EVGENIJ SCHWARZ
Conversazione di Mario Colangeli
17,40 MUSICA FUORI SCHEMA, a cura di Roberto Nicolosi e Francesco Forti
18,00 MUSICHE DI JOHANN SEBASTIAN BACH
18,30 BOLLETTINO DELLA TRANSITABILITA' DELLE STRADE STATALI
18,45 PICCOLO PIANETA
Rassegna di vita culturale
19,15 CONCERTO DI OGNI SERA
Musiche di Couperin, Schlett e Berwald
20,15 LA POLITICA ESTERA ITALIANA NEL SECONDO DOPOGUERRA
I rapporti con il Terzo Mondo
a cura di Rolando Quadri
20,45 IDEE E FATTI DELLA MUSICA
21,00 IL GIORNALE DEL TERZO - SETTE ARTI
21,30 OPERA PRIMA
a cura di Guido M. Gatti
Musiche di Franco Alfano
Al termine: Chiusura
-------------------------------------------------------------------------------------
Entriamo subito nell'atmosfera di un'Epifania radiofonica, quella di 40 anni fa precisi, con le note della Befana di Ottorino Respighi, ultima parte del poema sinfonico Feste romane, uno dei tre capolavori del grande compositore emiliano trapiantato nella Capitale (gli altri due, per coloro che non lo sapessero, sono i Pini di Roma e le Fontane di Roma). Fanno molto bene i curatori del Mattutino musicale, intelligente idea consistente nell'accompagnare l'alba degli italiani con musiche non difficili del genere classico a inserire in programmazione le Feste e a scegliere l'incisione sicuramente più famosa e più bella, quella diretta da Arturo Toscanini, primo e più grande divulgatore nel mondo delle principali opere sinfoniche respighiane. Un vero e proprio risveglio d'atmosfera per cominciare alla grande la giornata che tutte le feste si porta via (anche se in realtà il tempo natalizio termina con il Battesimo di Cristo, che cade di solito la domenica successiva).
E' una giornata, quella di mercoledì 6 gennaio 1971, in cui la radio mantiene molti appuntamenti allora abituali, tipici dei giorni feriali, potenziando comunque il clima brillante e giocoso della Befana con un eccezionale allungarsi dei tempi di certe trasmissioni musicali, in attesa del momento supremo, quello del collegamento con la televisione per diffondere via ètere l'audio della serata finale di Canzonissima '70, rendendo così partecipi dell'evento per cui tutto il Paese freme (la fortuna è in agguato, a parte il tifo per i beniamini della musica leggera) anche coloro i quali, per vari motivi, non potessero essere in grado di sedersi davanti al video.
Ordinaria amministrazione, quindi, a cominciare dallo spazietto di metà mattina delle Canzoni per tutti, introdotte sempre dalla splendida esecuzione, affidata all'orchestra di Bert Kaempfert e risalente al 1964, di un vecchio standard nordamericano, Red roses for a blue lady:
E' festa, ma Franco Moccagatta è sempre lì, nella postazione della Sala F di via Asiago, pronto a vestire una volta di più i panni del confessore laico degli italiani in Chiamate Roma 3131, che domani spegnerà le sue prime due candeline. Da quel 7 gennaio 1969 e fino alla riforma RAI (1976), il richiamo della rubrica di conversazioni telefoniche è questo brano di Lou Donaldson, un R & B strumentale dal titolo Alligator Bogaloo:
Lo stesso dicasi pure per la sempre più affiatata coppia di giornalisti - conduttori formata da Dina Luce e Maurizio Costanzo: il loro Buon pomeriggio entusiasma gli ascoltatori, mantenendo alti indici di gradimento. Questa trasmissione è galeotta per Costanzo, il quale conosce una giovane collega di redazione (che più avanti sbatterà davanti al microfono assieme a Pasquale Chessa, creando così l'alternanza delle coppie conduttrici), Flaminia Morandi. Presto quest'ultima sarà la sua seconda moglie, nonchè madre di Camilla e Saverio.
Sigla di Buon pomeriggio è la versione strumentale di un pezzo di Serge Gainsbourg reso celebre da Françoise Hardy, Comment te dire adieu (in italiano Il pretesto). Quando, nel 2006, verrà fatto un tentativo di rilanciare Buon pomeriggio in video, su Canale 5, Costanzo ricorrerà allo stesso motivo musicale quale sigla, quasi per rendere omaggio anche dal punto di vista della confezione all'esperienza radiofonica che gli diede i primi successi:
L'appuntamento di quel 6 gennaio con la Pomeridiana del Secondo Programma, una rassegna di incisioni di brani d'atmosfera, dalle canzoni commerciali al jazz e al rock di buon livello, oltre a esecuzioni strumentali di motivi celebri in edizioni di pregio, merita di essere segnalato per due interessanti scelte che ci proiettano verso l'ultimo trimestre dell'anno appena concluso, un 1970 che ha regalato al pubblico italiano una ricca e valida produzione di canzoni. Il primo disco da noi tratto da quella scaletta segna un po' il rilancio, dopo un paio d'anni di relativa crisi, di Rita Pavone. Ormai donna fatta e desiderosa di togliersi di dosso l'etichetta di Gian Burrasca, l'ex - ragazzina lentigginosa di Mirafiori sceglie una nuova cover di Stand by me, che tanta fortuna portò a Ben E. King e, sia in Italia che in Spagna e in Francia, al nostro Adriano Celentano. Ebbene, otto anni dopo il trionfo del Molleggiato, la Pavone esce con questo nuovo arrangiamento, curato da Mario Capuano con gli ottimi controcanti dei Cantori Moderni di Alessandroni, e soprattutto con un nuovo testo, una versione femminile a firma di Franca Evangelisti (la precedente, toccante versione italiana fu vestita dalle parole di Don Backy) dal titolo Stai con me:
Ugolino, calabrese trapiantato a Genova, ha lasciato la RCA Milano (nel frattempo assorbita dalla Numero 1 di Mogol e Battisti) per passare alla Dischi Ricordi, comunque mantenendo la propria vena di cantautore intento ad analizzare, in chiave anche cabarettistica e comunque con disinvoltura e intelligenza, aspetti e soprattutto problemi della vita quotidiana dell'italiano medio. Purtroppo, rispetto ai precedenti brani Ma che bella giornata e Meno male, La vita è bella bella è un flop: forse il pubblico viene colto impreparato da questa canzone che vede in scena un Ugolino più malinconico e amaro(senza rinunciare ad essere comunque caustico):
Intanto i ragazzi più informati sulle ultime tendenze del pop - rock non perdono l'appuntamento con Per voi giovani. Da tempo il programma, condotto in quel periodo da un giovane Mario Luzzatto Fegiz (che presto si trasferirà a Milano per lavorare nella redazione del CorSera e vi resterà praticamente per sempre), affronta in modo schietto scottanti tematiche sociali che sfociano nel politico (i gravi problemi in cui versa allora la scuola italiana in primis). Tutto andrà bene ancora per qualche settimana, senonchè arriverà l'inevitabile censura dall'alto, frutto di pressioni politiche, con il conseguente licenziamento in tronco della redazione della rubrica (per fortuna trasformatosi in sospensione cautelativa di qualche giorno, ma solo dopo accese polemiche e pure qualche azione di lotta e protesta dei lavoratori RAI).
I dischi vengono scelti da Paolo Giaccio, mentre la regista è la triestina Ninì Perno, che una ventina d'anni dopo raggiungerà la notorietà in TV con la rubrica Un giorno in pretura , ripresa televisiva di dibattimenti processuali piccoli e grandi.
Siamo in grado di proporvi quasi tutta la scaletta diffusa nella puntata di Per voi giovani del 6 gennaio 1971. Ci sono i Quatermass con Up on the ground,
Tony Cicco, Gabriele Lorenzi e Alberto Radius, alias la Formula Tre, con un brano (naturalmente) di Mogol e Battisti ben piazzato in classifica in quel periodo, Io ritorno solo:
Dall'album Let it bleed, i Rolling Stones con un vecchio blues da loro stessi trascritto e rimodernato, Love in vain :
Esplode proprio nel 1970 l'hard rock dei Black Sabbath con la celeberrima Paranoid:
I Beatles si sono divisi, ma il loro ultimo LP inciso come complesso, Let it be, coinvolge ancora gli ascoltatori. Questa è Two of us:
Bruno Lauzi è appena entrato nella squadra di questa agguerritissima etichetta Numero Uno e da mesi circola un suo LP, prima fatica di una collaborazione destinata a risultare più che decennale, da cui viene tratta La casa nel parco (che uscirà poi in primavera a 45 giri, abbinata ad Amore caro, amore bello di Battisti):
Una finestra sul passato: 1963, Gino Paoli trionfa con Sapore di sale, sul cui retro spicca quest'ottima canzone di Sergio Bardotti e del batterista Carraresi già lanciata da Riccardo Del Turco al festival del Burlamacco d'Oro di Viareggio, La nostra casa (da notare che Paoli canta sulla stessa base preparata da Luis Bacalov per il collega fiorentino). Poichè il ventiquattrenne Bardotti deve fare i conti con un'epatite virale, l'occhialuto Gino gli incide la canzone anche come augurio per una pronta guarigione, che fortunatamente arriverà presto:
Pacific Gas and Electric in Are you ready ?, un brano pacifista che entrerà nella grande famiglia degli one shot di sempre:
I Deep Purple di Ritchie Blackmore e Ian Gillan ottengono la consacrazione internazionale con la trascinante Black night:
Da Torino arrivano gli Alluminogeni, gruppo simil-progressive che incide per la Fonit - Cetra (La vita, l'amore):
Emerson,Lake e Palmer danno una svolta quasi sinfonica al pop (tanto che fra poco si permetteranno il lusso di trasformare, comunque con un certo rispetto, nientemeno che i Quadri di un'esposizione di Modest Moussorgsky). Il loro brano più in voga agli albori del 1971 è Knife edge:
Nico Di Palo duetta con una non meglio precisata voce femminile in Come Cenerentola, recente incisione a 45 giri dei New Trolls:
Chiudono la puntata della Befana '71 di Per voi giovani gli scatenatissimi Who di Pete Townshend, autore di questa See me feel me molto applaudita nel '69 a Woodstock:
Alle nove in punto, come previsto, l'Italia si ferma per assistere al decisivo confronto finale di Canzonissima '70. Naturalmente i più attendono il collegamento con Mariolina Cannuli, deputata a guidare l'estrazione degli otto abbinamenti tra biglietti e cantanti, per poi cominciare a fare veramente il tifo per quell'artista destinato, con una sua nuova interpretazione, a cambiare la vita di una famiglia. I più, si sa, seguono tutto in TV, ma c'è anche chi si serve dell'apparecchio radio per registrare le canzoni su nastro (ancora è ben vivo il Gelosino, oltre, naturalmente, agli altri magnetofoni a bobina di miglior qualità, ma le emergenti musicassette cominciano a fare la loro parte - anche nostro padre, possessore di un K7 della nota industria olandese, fissa su cassetta gli otto motivi finalisti, anche per consolarci un po', dal momento che siamo convalescenti a causa del morbillo -). Ad ogni modo, per l'ultima volta, il pappagallo - portafortuna Ara e la bravissima Raffa danno il via allo spettacolo al grido di Ma che musica, maestro !
Orietta Berti canta un plagio della marcetta Rusticanella (Ah, l'amore che cos'è !); Mino Reitano, influenzato, deve ricorrere al playback per eseguire l'ottima Una ferita in fondo al cuore. In finale c'è anche Caterina Caselli, la quale ormai sta pensando a sposarsi e a passare dal microfono alla scrivania, non prima di altri quattro anni di dischi interessanti, ma solo saltuariamente premiati. L'ex - Casco d'Oro porta in finale una canzone molto à la page, Viale Kennedy, senza che l'Alfa Romeo chieda di cambiare il testo per pubblicità occulta (si fa tranquillamente il nome della Giulia, automobile molto diffusa al tempo):
Dal 1964 non perde una finale dello spettacolo canoro abbinato alla Lotteria di Capodanno: il reuccio Claudio Villa è sempre in pista, anche se stavolta il motivo da lui presentato è di una mediocrità abissale, Non è la pioggia:
Anche Iva Zanicchi, compagna di gara di Villa in un vittorioso Sanremo quasi quattro anni prima, si gioca una carta decisiva, affidandosi a Nicola Di Bari (che poi vincerà alla grande l'anno dopo) per Una storia di mezzanotte (le immagini si riferiscono però alla prima esecuzione del 19 dicembre):
Fortunatissima (è l'anno degli abbinamenti in coppia per il passaggio del turno) è Marisa Sannìa, che porta in finale un delicato motivo di Don Backy un po' fuori stagione, La primavera (anche questo inserto è tratto dalla puntata di semifinale del 19 dicembre):
Il detentore del trofeo, Gianni Morandi, convinto all'ultimo momento a partecipare anche all'edizione 1970 di Canzonissima, stavolta sbaglia canzone, puntando su Capriccio (da considerarsi davvero tale):
Mentre le giurie riunite nelle sedi RAI si mettono al lavoro per votare i brani, aggiungendo i loro voti a quelli delle cartoline pervenute durante le feste natalizie, telespettatori e radioascoltatori seguono alcuni siparietti (in qualche caso già registrati) con alcuni ospiti d'onore, introdotti dagli stessi cantanti. Orietta Berti presenta Enrico Montesano, che si propone con un monologo che satireggia l'attualità, mentre a Claudio Villa tocca nientemeno che Anna Moffo, il soprano nato in Pennsylvania da genitori pesaresi, che alterna la lirica al cinema, vista la propria bellezza. Eccovi il proprio intervento in edizione integrale (da notare uno sketch sull'intrusione della pubblicità nei programmi televisivi d'Oltreoceano):
Caterina Caselli introduce Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, i quali aggiornano il loro numero presentato in primavera a Io, Agata e tu e consistente in imitazioni di cantanti e attori celebri. Irresistibile Ingrassia che fa il verso a Nino Manfredi e alla sua famosissima versione moderna della petroliniana Tanto pe' canta':
Completano il quadro Jacques Tati, Isabella Biagini, il balletto di Gisa Geert e Corrado che prova a suonare Ma che musica, maestro facendo tintinnare alcuni calici di cristallo colmi di vino, ma, nonostante gli aiuti del M° Franco Pisano, l'esito sarà comicamente disastroso (al presentatore non resterà altro che sbronzarsi, con la scusa di fare meglio).
Arrivano poi i collegamenti con alcune sedi della RAI per le votazioni delle giurie: a Milano ci sono Mike Bongiorno e Sabina Ciuffini; a Torino Enrico Simonetti e Miranda Martino; a Palermo Pino Caruso e Minnie Minoprio; a Firenze Renzo Arbore e Gianni Boncompagni, in quel periodo già grandi protagonisti alla radio con Alto gradimento. Essi provano a fare i trasgressivi portandosi dietro Giorgio Bracardi - Scarpantibus, ma la violazione della sacralità delle votazioni costerà cara ai due, i quali (specialmente Boncompagni) non appariranno più per anni in video (solo Arbore farà qualcosina, con Amico flauto). Ecco qui il reperto del misfatto, corredato dal racconto che Renzo Arbore fece ad Enrico Maria Salerno e Adolfo Celi in una puntata del ciclo 1978 di Ieri e oggi:
Ebbene, le giurie hanno decretato che la Canzonissima 1970 è Vent'anni, interpretata magnificamente da un giovanottello che compirà proprio vent'anni nel maggio successivo: Giovanni Calone da Napoli, più noto come Massimo Ranieri. Ecco il momento in cui questi esegue la ripetizione del motivo vincente:
Giunge così in porto la quindicesima edizione del programma abbinato alla Lotteria di Capodanno (l'ottava dal titolo Canzonissima). Dopo i fasti e gli sprechi del biennio affidato alla coppia Falqui - Sacerdote, questa serie un po' più austera e semplice, accortamente diretta da un artigiano del video come Romolo Siena (che ricordiamo sempre con affetto: lo abbiamo conosciuto e ne abbiamo apprezzato la grande disponibilità), ha conquistato i telespettatori (e di riflesso pure i radioascoltatori, visto il rinnovato duplex) grazie alla splendida complicità sorta tra Corrado Mantoni e Raffaella Carrà, inizio di una meravigliosa amicizia durata fino alla fine dei giorni del presentatore romano. E dire che quest'ultimo, durante le prove di settembre, voleva inizialmente incutere timore e rispetto nella partner, dicendole: Chiamami Corrado, ma usami la cortesia di darmi del Lei, al che Raffa, intelligentemente, rispose: Non è il caso di marcare queste differenze formali: o stiamo sullo stesso piano, o me ne vado !.
Le lacrime di commozione mostrate da Raffa in questo congedo sono figlie di una sincerità poche volte esibita dai divi dello spettacolo. Il pubblico apprezza e reclama a gran voce la coppia per l'edizione 1971: sarà accontentato.
Se Canzonissima chiude ancora le porte ai complessi, ciò non vuol dire che essi non debbano contribuire affatto alla realizzazione del programma. Nel '67, per la sigla iniziale di Partitissima, furono invitati I Giganti; quest'anno, invece, è toccato ai milanesi Dik-Dik, interpellati da Franco Pisano, chiudere Canzonissima accompagnando le immagini in primo piano del pappagallo Ara con una delicatissima canzone dal titolo Dove vai ? (Buona notte, amore !) :
Già, è l'ora della buonanotte, che siano le televisive Armonie del pianeta Saturno o il radiofonico Inno di Mameli, come sempre preceduto dalla rubrichetta sottolineata da questo brano del compositore statunitense Ethelbert Nevin:
Dal 1951 Buonanotte è un modo elegante e raffinato di chiudere la giornata con una serie di pensieri e riflessioni di varia umanità, tratti da libri di scrittori, saggisti e filosofi. Prendendo spunto dalla formula di questa rubrica, chiudiamo il nostro post con una serie di brevi massime, estrapolate da motti e pensieri atti a siglare le pagine delle guide radiotelevisive in edicola quella settimana d'inizio 1971:
- Gli anni ci insegnano molte cose che i giorni non sanno mai (Ralph Waldo Emerson)
- Scrivetevi sul cuore che ogni giorno è il migliore dell'anno. Nessuno ha imparato nulla a modo, se non sa che ogni giorno è il giorno del destino (Adelbert von Chamisse)
- Il tempo è l'essenza più misteriosa di cui possiamo avere qualche sensazione, e forse è la più conoscibile immagine di Dio (Massimo Bontempelli)
- Il più misero giorno che passa su di noi è l'incontro di due eternità: esso è fatto di correnti che derivano dal passato più remoto e finiscono fino al futuro più remoto (Thomas Carlyle)
- Vivere è ricordarsi (Philibert Commerson)
- Mi ricordo anche delle cose che non vorrei ricordare e non posso dimenticare quelle che vorrei dimenticare (Marco Tullio Cicerone)
- Nessun peso è più grave di quello delle memorie: ed è forse per questa ragione che i vecchi, come quelli che ne hanno tante, vanno con passo molto tardo ed hanno quasi tutti la schiena curvata (Alfredo Panzini).
Bene: sono passate da poco le due del pomeriggio di venerdì 7 gennaio 2011 quando vi consegnamo in lettura (e in visione) il nostro post. Anche stavolta abbiamo sforato, ma c'era tanta carne al fuoco che non meritava di restare cruda neanche per un po'.
Auguriamo a tutti voi un buon proseguimento di giornata, dandovi appuntamento ad un nuovo intervento a brevissima scadenza.
Un saluto cordiale da
CBNeas
A Stefy Zag e Alexandro Verdier... essi ne intuiranno il perchè...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
6 commenti:
Per rivivere in maniera più "storica" le atmosfere delle finali di "Canzonissima", vi invito a leggere pure l'intervento di Margot Lacroix:
http://margotm7.blogspot.com/2011/01/le-canzoni-del-6-gennaio.html
Grazie per l'invito alla lettura e complimenti per il bellissimo post per molti aspetti molto più documentato e dettagliato del mio (ma forse disponevo solo di una versione...ridotta). Un caro saluto e grazie di nuovo!
Negli ultimi anni la "Buonanotte", che aveva una sigla melodiosa che non sono mai più riuscito a ritrovare, veniva registrata dalla sede di Venezia.
preciso meglio: il brano-sigla della Buonanotte lo hai inserito, ma l'esecuzione non era quella, mi ricordo che la versione utilizzata era suonata con l'organo
Caro Davide, ho faticato non poco per rintracciare questo brano: in effetti l'originale è per pianoforte, essendo tratto dalle "Water Scenes" di Ethelbert Nevin, ma recentemente ne è uscita una versione per orchestra sinfonica, forse il documento di miglior qualità reperibile su YouTube.
perché non provi a chiedere al direttore della sede Rai di Venezia? Può essere che loro il disco lo abbiano ancora, magari riesce a fartene avere un file.
Posta un commento