NAZIONALE
11,00 Dalla Chiesa di S. Antonio
Quartiere S. Antonio in Salsomaggiore (Parma)
SANTA MESSA
Ripresa televisiva di Giorgio Romano
12,00 DOMENICA ORE 12
a cura di Angelo Gaiotti
Regia di Roberto Capanna
meridiana
12,30 PAESE MIO
Viaggio tra opere d'arte da salvare
a cura di Giorgio Vecchietti
con la collaborazione di Enza Sampò
Scene di Antonio Locatelli
Regia di Mario Morini
13,25 IL TEMPO IN ITALIA
BREAK 1 (Dentifricio Ultrabrait - Brodo Invernizzino - Industria Italiana della Coca-Cola - Sottaceti Saclà - Insetticida Raid)
13,30 TELEGIORNALE
14,00 A - COME AGRICOLTURA
Settimanale a cura di Roberto Bencivenga
Coordinamento di Roberto Sbaffi
Presenta Ornella Caccia
Regia di Giampaolo Taddeini
pomeriggio sportivo
15,00 INTERVISIONE - EUROVISIONE
Collegamento tra le reti televisive europee
ROMANIA: Bucarest
TENNIS : COPPA DAVIS
ROMANIA - ITALIA
Semifinale zona europea - Gruppo A
Telecronista Guido Oddo
17,00 SEGNALE ORARIO
GIROTONDO (Gelati Sanson - "Merito" - Chlorodont - Brioss Ferrero - Cerotto Salvelox)
la TV dei ragazzi
17,03 IL TESORO DEL CASTELLO SENZA NOME
L'aereo - messaggio
Con Beatrice Marsillac, Philippe Normand, Marc di Napoli
Regia di Pierre Gaspard-Huit
Prod. : Art et Cinema
17,30 I MILLE VOLTI DI MISTER MAGOO
Un cartone animato di Henry G. Saperstein
Robin Hood
Terza parte
Regia di Abe Leviton
Prod. : Upa Cinematografica Inc.
pomeriggio alla TV
GONG (Fiesta Ferrero - Finish)
18,00 IERI E OGGI
Varietà a richiesta
a cura di Leone Mancini e Lino Procacci
Presenta Arnoldo Foà
Regia di Lino Procacci
19,00 TELEGIORNALE
Edizione del pomeriggio
GONG (Lux sapone - Banana Chiquita - Rasoi Philips)
19,10 CHARLOT GARZONE DI FORNAIO
Interpreti: Charlie Chaplin, Phyllis Allen, Charley Chase
Regia di Charlie Chaplin
Produzione: Keystone
ribalta accesa
19,25 TELEGIORNALE SPORT
TIC - TAC (Procter & Gamble - Gelati Motta - Tonno Rio Mare - Shampoo Mira - Grissini Barilla - Cibalgina)
SEGNALE ORARIO
CRONACHE DEI PARTITI
ARCOBALENO 1 (Ceat Pneumatici - Pollo Arena - Gerber Baby Foods)
CHE TEMPO FA
ARCOBALENO 2 (Televisori Naonis - Bac deodorante - Nuovo All per lavatrici - Formaggi Starcreme)
20,00 EUROVISIONE
Collegamento tra le reti televisive europee
BELGIO : Bruxelles
CALCIO : CAMPIONATO D'EUROPA
GERMANIA OVEST - URSS
Finale per il primo e secondo posto
Telecronista Bruno Pizzul
(Cronaca registrata)
Nell'intervallo (ore 20,45 circa)
TELEGIORNALE
Edizione della sera
Direttore Willy De Luca
Al termine della partita (ore 21,50 circa):
CAROSELLO
(1) Lemonsoda Fonti Levissima - (2) Lebole - (3) Algida a Casa - (4) Benzina Chevron con F310 - (5) Nuova lacca Junior sgrassante
I cortometraggi sono stati realizzati da : 1) Produzione Montagnana - 2) Frame - 3) G.T.M. - 4) Mondial Brera Cinematografica - 5) Massimo Saraceni
22,05 I NICOTERA
Originale televisivo di Arnaldo Bagnasco e Salvatore Nocita
da un soggetto di Luciano Bianciardi e Giorgio Cesarano
Collaborazione ai dialoghi di Umberto Simonetta
Con Turi Ferro, Bruno Cirino Pomicino, Gabriele Lavia, Micaela Esdra, Francesca De Seta, Nella Bartoli, Nicoletta Rizzi, Daria Nicolodi, Adriana Asti, Alessandra Cacialli, Antonio Casagrande, Livia Cerini, Paolo Modugno, Lucio Flauto
Scene di Ennio Di Majo
Costumi di Lalli Ramoua
Fotografia di Dante Spinotti
Musiche originali di Piero Piccioni
Regia di Salvatore Nocita
Ultima puntata
DOREMI' (Bastoncini di pesce Findus - Cosmetici Danusa - Fernet Branca - Agfa-Geavert)
23,20 LA DOMENICA SPORTIVA
Cronache filmate e commenti sui principali avvenimenti della giornata
BREAK 2 (Orologi Defy - Diger-Selz)
23,45 TELEGIORNALE
Edizione della notte
CHE TEMPO FA
SECONDO CANALE
17,00 INTERVISIONE - EUROVISIONE
Collegamento tra le reti televisive europee
ROMANIA: Bucarest
TENNIS : COPPA DAVIS
ROMANIA - ITALIA
Semifinale zona europea - Gruppo A
Ultimo singolare: Nastase - Panatta
Telecronista Guido Oddo
TRASMISSIONI IN LINGUA TEDESCA
PER LA ZONA DI BOLZANO
SENDER BOZEN
SENDUNG IN DEUTSCHER SPRACHE
19,30 Fersehaufzeichnung aus Bozen
KOLL
Zweipersonenstuck von Hermann Moers
mit Erik Jelde und Alois M. Giani
Speilleitung: Theodor Graedler
Fernsehregie: Vittorio Brìgnole
(Wiederholung)
20,00 G'SCHICHTEN AUS DEM THEATER AN DER WIEN
Papageno als Theaterdirektor
Mit Karl Paryla als Emanuel Schikander und Fred Weis als Wastl
Arien und Szenen aus der Oper
Die Zauberflote von Wolfgang Amadeus Mozart
Regie: Fred Krause
Verleih : Hillgruber
20,40 - 21,00 TAGESSCHAU
20,30 VENEZIA: REGATA STORICA DELLE REPUBBLICHE MARINARE
Telecronista Paolo Valenti
21,00 SEGNALE ORARIO
TELEGIORNALE DEL SECONDO PROGRAMMA
INTERMEZZO (Insetticida Raid - Aerolinee Itavia - Deodorante O.BA.O. - Charms Alemagna - Tonno Palmera - Dentifricio Ultrabrait)
21,15 FINALMENTE DOMENICA
Spettacolo settimanale
coordinato da Maurizio Costanzo
condotto da Pino Caruso
Scene di Duccio Paganini
Regia di Carla Ragionieri
DOREMI' (Fimi Attività Finanziaria - Acqua Minerale Fiuggi - Shampoo Activ Gillette - Oro Pilla)
22,15 BOOMERANG
Ricerca in due sere
condotta da Geno Pampaloni e Luigi Pedrazzi
a cura di Alberto Luna
Regia di Luciano Pinelli
23,15 PROSSIMAMENTE
Programmi per sette sere
TSI - SVIZZERA
14,30 TELEGIORNALE 1a edizione
14,35 TELERAMA
Settimanale del Telegiornale
15,00 VICINI ALLE STELLE
Lavoro a tempo libero delle Hostess e degli Steward della Swissair
(A COLORI)
15,40 UN'ORA PER VOI
Settimanale per gli italiani che lavorano in Svizzera
Presentano Corrado Mantoni e Mascia Cantoni
(Replica)
16,55 IN EUROVISIONE DA BRUXELLES
CALCIO: FINALE DEL CAMPIONATO EUROPEO DELLE NAZIONI
GERMANIA OVEST - URSS
Telecronista Giuseppe Albertini
(A COLORI)
19,00 TELEGIORNALE 2a edizione
19,05 DOMENICA SPORT Primi risultati
19,10 LA LOTTA DELL'UOMO PER LA SUA SOPRAVVIVENZA
Documentario realizzato da Renzo e Roberto Rossellini
(A COLORI)
20,05 PIACERI DELLA MUSICA
Trio Stern - Istomin - Rose
Musiche di Beethoven
(A COLORI)
20,40 LA PAROLA DEL SIGNORE
Conversazione evangelica del Pastore Guido Rivoir
20,50 SETTE GIORNI
Cronache di una settimana e anticipazioni dal programma della TSI
21,20 TELEGIORNALE Edizione principale
21,35 IL MONDO DI SOMERSET MAUGHAM
Due amici
Racconto sceneggiato
(A COLORI)
22,20 CIAO JO
Varietà presentato da Jo Roland
con la partecipazione di Ferdy Kubler, Mario Campanile e Loretta Goggi
Regia di Tazio Tami
(A COLORI)
22,55 LA DOMENICA SPORTIVA
23,35 LUCERNA: IPPICA
GRAN PREMIO CITTA' DI LUCERNA
Cronaca differita parziale
0,15 TELEGIORNALE 4a edizione
KOPER - CAPODISTRIA
14,00 TELESPORT
- PRELUKA: MOTOCICLISMO
Campionato Mondiale
16,50 IN EUROVISIONE DA BRUXELLES
CALCIO: FINALISSIMA COPPA NAZIONI D'EUROPA
GERMANIA OVEST - URSS
Telecronista Bruno Petrali
20,45 L'angolino dei ragazzi
GLI ANTENATI
Partita a golf
Un cartone animato di William Hanna e Joseph Barbera
(A COLORI)
21,10 ZIG - ZAG
(A COLORI)
21,15 INCONTRO ALLE STELLE
Il meglio del Circo Internazionale
(A COLORI)
21,35 I PECCATORI DI PEYTON PLACE
Film con Lana Turner, Lee Philips e Hope Lange
(A COLORI)
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Forse questa foto giovanile la rende irriconoscibile, ma se vi diciamo che, negli anni '90, a lungo ci ha comunicato dai teleschermi di RAITRE il tempo del giorno dopo, sicuramente a molti di voi si accenderà la classica lampadina. Sì, è proprio lei, Liliana Ursino, romana di origine calabrese, classe 1947, annunciatrice - antidiva che ha sovente preferito stare davanti a un microfono, fuori campo, anzichè essere inquadrata. Eppure ella, arrivata in RAI alla fine degli anni Sessanta, dopo aver superato i vari provini e sostenuto l'apposito corso di dizione e portamento che allora la grande attrice teatrale Evi Maltagliati teneva a beneficio delle aspiranti signorine buonasera, venne catapultata in video in una domenica di febbraio del 1970 per sostituire le più titolate colleghe scese in sciopero: se la cavò benissimo, al punto che venne messa in panchina, pronta a subentrare al bisogno, specialmente in estate. Fu una rivelazione, tanto da meritarsi un servizio su TV - Sorrisi e Canzoni, dal quale abbiamo tratto la fotografia di cui sopra. Tutto questo accadde sino al 1973: poi la nostra Liliana passò al rango di dicitrice per la sonorizzazione di documentari di vario genere prodotti dalla RAI e ritornò in video solo, come già detto, nel 1992 per il Meteo 3, che ella condusse per circa sei anni, alternandosi con Rosanna Vaudetti ed Augusto Lombardi, dopo il gustoso exploit dapprima del giornalista-pranoterapeuta lombardo Liliano Frattini e poi del temerario cronista e interprete dall'inglese (in gioventù era stato corrispondente da Londra della Gazzetta dello Sport e giornalista dell'oramai scomparsa stazione radiofonica in lingua italiana della BBC) Fulvio Grimaldi.
Anche il 18 giugno 1972 è domenica e in RAI sopravvive un certo stato di agitazione (da mesi gli utenti devono fare i conti con scioperi a singhiozzo sia in radio che in TV), ma per fortuna quel giorno tutto funziona regolarmente. Inoltre, quell'ultima domenica di primavera è piena di cose interessanti, non solo sul canale nazionale italiano, ma anche su TSI e Capodistria, che trasmettono anche a colori e basta questo per sottrarre telespettatori a Mamma Televisione (come in quel periodo i giornalisti definiscono spesso e volentieri l'Ente di Stato), la quale peraltro si prepara ad esperimenti del genere in occasione dei Giochi della XX Olimpiade in programma a Monaco di Baviera a fine estate (PAL, Secam... interrogazioni parlamentari a gògò... rigorosi politici siciliani che dicono di no... ne parleremo un'altra volta).
Tredici ore consecutive di programmi, dalle 11 del mattino fino a ben oltre la mezzanotte, caratterizzano la domenica del Programma Nazionale. Solita Santa Messa con annessa rubrica religiosa; poi un curioso gioco a premi a carattere culturale, con domande sulle opere d'arte che le comunità di alcune località italiane intendono salvare, anche con la complicità dei sempiterni gettoni d'oro (formula intelligente e forse per questo mai più ripresa... misteri della RAI); il Tiggì che alterna il fiorentino e informale Giuseppe Vannucchi all'emiliano e conservatore Gustavo Selva (i tempi di Radiobelva sono di là da venire), con Ottavio Di Lorenzo che comunica le ultime dal Vietnam, sempre con i caccia USA ripresi in volo sullo sfondo del chromakey; A- come Agricoltura, il cui volto femminile è una torinesina attraente, Ornella Caccia, figlia di Furio, primo conduttore del Telegiornale RAI nel 1953.
Il collegamento sportivo del pomeriggio è con Bucarest, ove si completa un fine settimana di scontri tra sport rumeno e italiano, nella fattispecie la tre giorni della semifinale tennistica della zona europea di Coppa Davis (mentre la sera prima le due nazionali di calcio hanno pareggiato per 3 a 3 e Nando Martellini si è dovuto reinventare radiocronista via telefono nei primi 10-15 minuti di gioco a seguito di una prolungata interruzione audio-video sul collegamento internazionale: ad ogni modo, Valcareggi ha provato a cambiare qualcosa dopo la clamorosa estromissione, il mese precedente, dall'Olimpo delle prime quattro regine d'Europa, argomento di cui parleremo più tardi). La Romania dispone di un fuoriclasse di nome Ilie Nastase, al quale noi contrapponiamo un non ancora maturo Adriano Panatta: abbiamo già perso in virtù dell'esito dei primi due singolari del venerdì e del doppio del sabato, ma quando il collegamento televisivo di quel pomeriggio si apre, ecco che a impugnare la racchetta per l'Italia è un giovanotto friulano di 19 anni appena di nome Corrado Barazzutti, che, dopo aver ceduto venerdì le armi al campionissimo danubiano, ci regala un onorevole punto liquidando in tre set quel Petr Marmureanu che un giorno chiederà asilo politico negli Stati Uniti d'America, trasferendosi a Charlotte e diventando uno tra i più autorevoli maestri di tennis di tutta l'Unione.
Per quanto sia ormai ininfluente, l'ultimo singolare tra Nastase e Panatta è imperdibile (anche in virtù dell'inaspettato successo del ventiduenne romano in occasione del primo turno del Roland Garros parigino alcune settimane prima) e per questo motivo i programmi del Secondo Canale vengono anticipati alle 17,00 per consentire la messa in onda della relativa telecronaca curata dal sempre raffinato Guido Oddo, che per una domenica rinuncia alla conduzione della DS estiva.
Adriano sembra voler riconfermarsi quell'insidioso astro nascente che è aggiudicandosi il primo set per 6-4, ma poi subisce un severo cappotto nel secondo, sufficiente per permettere a Nastase di crescere e giocare benissimo i due sets rimanenti, vinti entrambi per 6-3 e 6-1.
Chissà quante e quali liti tra bambini e fratelli maggiori davanti al video, quel pomeriggio ! Già, perchè in contrapposizione con la partita di tennis c'è un'edizione domenicale della TV dei ragazzi semplicemente strepitosa, aperta da questa serie franco-belga, avvincente come non molte, che da settimane sta conquistando il giovanissimo pubblico di casa nostra, Il tesoro del castello senza nome ("Les Galapiats"). Vi proponiamo, sia pur in lingua originale, l'intero episodio trasmesso quel 18 giugno 1972, L'aereo-messaggio:
Da qualche tempo sono arrivati anche da noi i divertenti cartoni animati di Mister Magoo, personaggio che si rende protagonista di tragicomiche situazioni figlie di inevitabili equivoci, frutto della forte miopia di cui egli soffre. Oltre alle storielle ambientate nella vita di tutti i giorni, ecco giungere pure sui nostri teleschermi un ciclo non meno gradevole, già in parte trasmesso negli anni precedenti: qui Magoo (allora doppiato in italiano da Lauro Gazzolo) si rapporta a personaggi e vicende della grande storia, con dei lungometraggi prodotti per la televisione e non meno divertenti dei corti realizzati in precedenza.
Vi proponiamo ora un ampio estratto (quello passato in RAI il pomeriggio di 41 anni fa precisi) dalla rivisitazione della storia di Robin Hood, in cui Magoo ricopre il ruolo di Fra' Tac. Ascolterete la voce originale angloamericana del personaggio, prestata dall'attore Jim Backus (che interpretava il padre di James Dean in Gioventù bruciata):
Dopo aver cambiato tre collocazioni (la prima serata della domenica; la prima serata del sabato - in entrambi i casi sul Secondo Canale -; il pomeriggio della domenica prima della cronaca registrata di un tempo di una partita di calcio, sul Nazionale), giunge alla fine la terza edizione di Ieri e oggi, la prima condotta da un irriverente e scherzoso Arnoldo Foà, la cui conduzione anticonformista piace molto, tanto che si parla di richiamare l'attore fiorentino (nato però in Emilia) anche per la serie che andrà in onda nell'estate dell'anno seguente.
Ospiti di quella puntata conclusiva di Ieri e oggi '72 sono due grandi attori di teatro, Lauretta Masiero ed Ernesto Calindri: di quest'ultimo viene mostrata la divertente e insolita apparizione in Tutto Totò del 1967, a fianco del Principe e della sua spalla storica Mario Castellani.
Se la TV Svizzera e Capodistria si collegano regolarmente in diretta nel pomeriggio con Bruxelles per trasmettere la finale della quarta edizione della Coppa Henri Delaunay di calcio, ossia il Campionato Europeo per Nazioni, tra la Germania Federale e l'Unione Sovietica, la RAI, come vedremo più avanti, preferisce la trasmissione in differita per non danneggiare i tifosi delle squadre di serie B, essendo in programma proprio alla stessa ora l'ultima giornata del torneo italiano cadetto, giornata della quale però non viene messa in onda alcuna cronaca registrata alle 19,10 per mancanza di tempo e spazio nel palinsesto. Avendo scelto la nostra televisione di diffondere la partita europea alle otto in punto, le esigenze di programmazione creano le premesse per un breve tappabuchi, ma davvero di lusso: la proiezione di una comica del giovane Chaplin, quella appartenente al primissimo ciclo del 1914 prodotto dalla Keystone, che fece dell'attore inglese trasferitosi negli Stati Uniti una vera rivelazione. Storie già allora scritte, sceneggiate (con la supervisione di Mack Sennett) e dirette dallo stesso Charlot, che interpreta sempre il ruolo del protagonista, notoriamente un uomo in difficoltà che svolge svariati mestieri, ma puntualmente con esiti disastrosi. Si ride, ma si riflette perchè Chaplin non dimentica di mettere in evidenza quei temi sociali che verranno approfonditi nei medio e lungometraggi successivi, a partire da Il monello.
Eccovi quindi Charlot garzone di fornaio (ossia la prima bobina del breve film Dough and dynamite; la seconda viene omessa per immagini e situazioni imbarazzanti secondo la mentalità RAI del tempo, trattando di scioperi di protesta da parte dei panificatori titolari e mostrando nel finale un fondoschiena femminile infarinato): il film, ovviamente, è muto e la nostra TV lo trasmette con in sottofondo il solito accompagnamento di pianoforte, registrato nel 1968-'69 in occasione della prima messa in onda all'interno del contenitore del primissimo pomeriggio del sabato Oggi le comiche (sul quale potete leggere in rete l'ottimo lavoro di ricostruzione compiuto dallo studioso laziale Emanuele Borghetti, http://memorietelevisive.wordpress.com/2012/01/22/oggi-le-comiche-seconda-serie-196869/). La versione reperita da noi su YouTube, invece, si giova di un sottofondo di frizzanti musiche dixieland d'epoca:
La TSI ha l'opportunità di trasmettere a colori l'ottimo, titanico lavoro a puntate di Renzo e Roberto Rossellini La lotta dell'uomo per la sua sopravvivenza, già visto in RAI, ma in bianco e nero, in parte nell'estate 1970 e in parte in quella del '71. Da questo interessantissimo telefilm vi facciamo sentire la martellante canzone della colonna sonora, The fight for survival, interpretata da Shirley Bassey:
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Di Paese mio e de La lotta dell'uomo per la sua sopravvivenza si parla in
LUNARIO DEI GIORNI DI TELE
di
Cesare Borrometi
La TV degli anni d'oro come non è stata mai narrata
Con il passare degli anni crescono
sempre più la nostalgia e
l’interesse per la vecchia TV di
qualità: appositi canali digitali,
siti Internet dedicati,
pubblicazioni periodiche, tanto
nelle edicole quanto nei negozi
specializzati; DVD contenenti,
tutte o in parte, storiche
trasmissioni di ieri, libri a carattere
storico-rievocativo godono di
un pubblico scelto, appassionato
e spesso anche esigente.
Eppure c’era una lacuna da
colmare: un almanacco,
un lunario che raccogliesse,
giorno per giorno,
una vasta gamma di
programmi di quel periodo
d’oro, dal varietà allo sceneggiato,
dalla pubblicità all’informazione,
dalla TV dei ragazzi al teatro
e alla cultura, lo sport
e via dicendo.
In tutto 366 titoli, uno per ogni
giorno dell’anno, scelti in base
alla relativa data di trasmissione
(o di inizio serie per i programmi a
puntate) o ad eventi particolari atti
a determinarne il successo,
e corredati da schede tecniche,
presentazioni e commenti.
Questa lacuna viene oggi colmata
da Cesare Borrometi, ideatore di
una formula che senz’altro
cambierà il modo di gestire
la storiografia sull’argomento:
fermo intendimento dell’autore è
di produrre nel tempo ulteriori libri
del genere, fornendo
all’appassionato, allo studioso
e al curioso un panorama
il più possibile preciso dei giorni,
dei mesi e degli anni che
hanno visto sbocciare
trasmissioni e personaggi di fama
del “piccolo schermo” da
riscoprire e rivalutare.
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Entriamo finalmente nel vivo della giornata, con la telecronaca registrata, in Eurovisione dallo stadio Heysel di Bruxelles, della finale calcistica europea tra tedeschi dell'Ovest e sovietici, una partita che fa spiccare il volo a una nazionale tedesca pronta a collezionare successi su successi, grazie a una gestione più accorta del parco giocatori ed a sapienti ricambi generazionali. Herr Helmut Schoen comincia finalmente a raccogliere quanto seminato sin dal secondo posto ai Mondiali d'Inghilterra del 1966 e passando attraverso l'onorevole sconfitta in semifinale, ad opera dell'Italia, a Messico '70 (e il conseguente terzo posto nella piccola finale vinta dagli stessi tedeschi contro l'Uruguay).
Una piccola gaffe dell'Ufficio Stampa della RAI: nelle guide televisive nelle edicole in quei giorni si annuncia che il commento italiano dell'incontro verrà effettuato da Nando Martellini, dimenticando però che il telecronista di Terracina è nei Balcani con gli azzurri di Valcareggi, i quali hanno pareggiato proprio la sera prima, come già detto più sopra, 3-3 in Romania e mercoledì 21 saranno ospiti a Sofia della Bulgaria, impiegando per la prima volta Long John Chinaglia. Al microfono c'è invece un ancor giovane, ma già apprezzato Bruno Pizzul, il quale ha così l'opportunità di effettuare per la prima volta la telecronaca di una finale calcistica così importante... e noi, rifacendoci in parte al suo stile dialettico, introduciamo per voi l'incontro che si gioca in quello stadio Heysel che tredici anni dopo vedrà lo stesso Pizzul sconcertato testimone e attonito narratore della tragedia più ignobile mai consumata all'interno di un impianto sportivo.
"Signori all'ascolto, buona sera ! Siete collegati con lo stadio Heysel di Bruxelles, dove sta per avere inizio la finalissima della quarta edizione del Campionato Europeo di calcio per nazioni tra la Germania Ovest e l'Unione Sovietica, due squadre che scendono in campo dopo aver rispettivamente estromesso il Belgio, padrone di casa, ad Anversa, vincendo per 2 a 1, e l'Ungheria, battuta per 1 a 0 nell'incontro che abbiamo seguito insieme sempre qui a Bruxelles, ma su terreno dell'Anderlecht, cioè il Parc Astrid dove gli azzurri di Valcareggi, il mese scorso, sono stati eliminati al termine del doppio confronto con il Belgio valido per i quarti di finale (0-0 a San Siro e sconfitta per 2-1 proprio al Parc Astrid).
Vi diamo le formazioni delle squadre. La Germania gioca con Maier, Hoettges e Breitner; Schwarzenbeck, Beckenbauer e Wimmer; Kremers, Hoeness, Muller, Netzer e Heynckes. In panchina il selezionatore Schoen porta Kleff, Bonhof, Bella, Grabowski e Lohr. I sovietici mandano in campo Rudakov, Dzodzuashvili e Khurtsilava; Kaplichnyi, Istomin e Konkov; Troshkin, Kolotov, Baidachny, Banischewski e Onischenko. In panchina, con il tecnico Ponomarjev, siedono il secondo portiere Pilguj e poi Dolmatov, Mountjian, Kozinkevich e Matvijenko. L'arbitro è il Signor Marschall della federazione austriaca.
C'è da sottolineare che la formazione titolare dell'Unione Sovietica è composta per lo più da calciatori ucraini, prevalentemente in forza alla Dinamo di Kiev. Ci sono poi elementi russi e l'attaccante Banischewski che proviene dalla regione dell'Azerbaigian, mentre vi è un solo titolare che milita nella Dinamo Mosca, che, come ricorderete, è pervenuta alla finale della Coppa delle Coppe perdendo però a Barcellona, dopo i tempi supplementari, contro i Rangers di Glasgow: si tratta di Baidachny, mentre tra i sostituti figurano il portiere Pilguj e il centrocampista Dolmatov..."
Essendo la telecronaca italiana di Bruno Pizzul andata perduta (salvi miracoli provenienti da ipotetici fondi d'archivio non catalogati), vi offriamo per intero questa finale affidandoci al commento inglese, targato BBC. Anche qui, però, al microfono c'è la cosiddetta seconda scelta, nella persona di Barry Davies, coetaneo del nostro Brunone e vice del brillante David Coleman:
Mentre consultavamo Wikipedia per reperire qualche notizia in più, abbiamo appreso che ben cinque undicesimi di quell'URSS vice-campione d'Europa 1972 sono venuti meno negli ultimi quindici anni: ci hanno lasciati Rudakov, Kaplichnyi, Istomin, Kolotov e Banichewski. Inoltre a quest'ultimo è dedicato lo stadio di Baku, capitale dell'oggi indipendente Repubblica dell'Azerbaigian.
Chi non è interessato al calcio spumeggiante di Kaiser Franz Beckenbauer e di Gerd Muller può disporre di svariate alternative, specie sulle reti che hanno già trasmesso l'incontro in diretta, come Capodistria, che quella sera apre come sempre i programmi con L'angolino dei ragazzi, dedicato a una delle serie animate più belle tra quelle pensate per il piccolo schermo:
Come avete visto, si tratta della prima sigla de Gli Antenati, diversa da quella che tutti ben conosciamo: infatti l'episodio dei Flintstones che passa quella sera a colori su Koper appartiene al novero dei meno nuovi e vede Fred alle prese con il golf. Eccovene una breve sequenza, in lingua originale:
E i consigli per gli acquisti vintage ? Purtroppo non abbiamo quasi nulla di visivo: ci spiace, ad esempio, non disporre del Carosello per la torta -gelato Tronchetto Algida, con la cantante Rosanna Fratello che interpreta i suoi successi, compreso l'ultimo disco dal titolo L'amore è un marinaio (confessiamo che ci piacerebbe rivederlo). Ripieghiamo su due brevi telecomunicati: il primo, ben noto, della Cibalgina, chiude il Tic-Tac in onda con mezz'ora di anticipo rispetto al consueto proprio per consentire la trasmissione di Germania Ovest - URSS.
L'altro va in onda sia all'ora di pranzo, in Break 1, sia in serata, durante Intermezzo: famosissimo all'epoca il jingle del dentifricio Ultra Brait.
Mentre sul Secondo Canale prosegue l'esperimento di un rotocalco-spettacolo ideato da Maurizio Costanzo, quel Finalmente domenica che doveva partire a fine marzo, in collocazione pomeridiana, ma che poi è stato rinviato per la candidatura di Pino Caruso, conduttore del programma, nelle liste del PSI in occasione delle elezioni politiche del 7 maggio, Capodistria manda in onda a colori un film del 1957 di grande successo popolare, un drammone nordamericano dal titolo I peccatori di Peyton Place, tratto da un romanzo scritto da una certa Grace Metalious, vero caso editoriale negli Stati Uniti e altrove nel 1956, la cui trama nulla ha da invidiare alle più classiche soap operas. Interprete principale, Lana Turner.
Vi mostriamo in rapida successione il trailer, i titoli di testa commentati dalla bella musica di Franz Waxman e le ultime scene del lungometraggio in questione, le sole cose da noi trovate su YouTube al riguardo:
Dopo la partita, il Nazionale trasmette l'ultima puntata della prima di due fiction (in quel periodo si preferisce la dizione italiana originali televisivi) ambientate a Milano e a sfondo sociale, curate da Giorgio Cesarano e destinate ad andare in onda quasi consecutivamente (tra una serie e l'altra, si ritornerà al romanzo sceneggiato tratto da un'opera letteraria, nella fattispecie Il marchese di Roccaverdina di Luigi Capuana, con un ottimo Domenico Modugno). In piena estate, Con rabbia e con dolore, per la regia di Giuseppe Fina, si occuperà di speculazione edilizia, mentre invece quella sera termina I Nicòtera, sul tema dell'immigrazione meridionale al Nord, allora ancora assai sentito, in particolare nel triangolo industriale (il cosiddetto GE-MI-TO). Nella città della Lanterna le etnie meridionali italiane si equilibrano, mentre a Torino dominano calabresi e sardi e a Milano pugliesi e siciliani. E proprio dalla Sicilia si trasferisce in Lombardia la famiglia Nicòtera, padre (Turi Ferro), madre (Nella Bàrtoli) e quattro figli (Bruno Cirino Pomicino, Micaela Esdra, Francesca De Seta e soprattutto un autentico lombardo di origine siciliana, Gabriele Làvia, nei panni di Luciano, contestatario poi pentito).
Da dire che I Nicòtera è lo sviluppo di un soggetto tratteggiato da Luciano Bianciardi, l'intellettuale toscano (ma milanese d'adozione) venuto a mancare ancor giovane mentre lo sceneggiato era in fase di montaggio, alcuni mesi prima. Gli sceneggiatori sono lo stesso regista Salvatore Nocìta (varesino) e il vulcanico e poliedrico Arnaldo Bagnasco, genovese morto l'estate scorsa (ne approfittiamo dopo quasi un anno per ricordarlo: lo abbiamo sempre ammirato per coraggio e intelligenza).
Seguiamo insieme, dunque, l'ultima puntata de I Nicòtera, preceduta da un opportuno riassunto delle puntate precedenti attraverso una successione di diapositive:
E' molto tardi, ma non si può chiudere la giornata televisiva senza dedicare almeno un angolino ai verdetti del campionato di calcio di serie B conclusosi nel pomeriggio. Ecco quindi un'edizione ridotta de La domenica sportiva che comunica quale squadra, tra Lazio, Como, Palermo e Ternana, dovrà disputare anche il successivo torneo cadetto: è la compagine lariana, sconfitta 0-2 a Reggio Emilia, e saranno ben tre i tentativi prima della risalita della gloriosa squadra lombarda. Il prezioso 0-0 di Bari certifica il pronto ritorno in A della Lazio, affidata alle cure di Tommaso Maestrelli, il cui Foggia, l'anno precedente, aveva accompagnato i biancocelesti e il Catania in B pur dopo un ottimo campionato (forse bisognava evitare l'onta della retrocessione alla Fiorentina, campione d'Italia solo due anni prima, per cui nel girone di ritorno i satanelli vennero penalizzati dagli arbitri in tutti i modi). Con il modesto e intelligente toscano in panchina, scenari davvero piacevoli si aprono all'interno del sodalizio capitolino, almeno nelle due stagioni a venire. C'è di più: come premio per il solerte raggiungimento della massima divisione, l'allenatore della Nazionale italiana Ferruccio Valcareggi convoca il centrattacco laziale Giorgio Chinaglia in Bulgaria per l'amichevole del successivo mercoledì, in occasione della quale Long John disputerà il secondo tempo al posto di Pietruzzo Anastasi e segnerà anche.
Anche il Palermo torna nella massima divisione (dopo due anni) strappando un sufficiente zero a zero al San Paolo di Napoli contro la meteora Sorrento. Sarà l'ultima apparizione dei rosanero di Trinacria in A per molto tempo, prima della lunga e felice serie apertasi nel 2004 e conclusasi nella stagione appena disputata con una retrocessione causata da troppi ripensamenti dirigenziali, una serie che comunque stabilirà il record di permanenza nella massima divisione (nove campionati consecutivi) della squadra palermitana, anche con alcune esperienze in campo internazionale.
Direttamente da La domenica sportiva del 18 giugno 1972, Sorrento-Palermo 0-0, servizio di Antonio Ràvel:
La prima della classe è - meritatamente - un nome nuovo per la serie A, la prima squadra umbra che approda nel principale torneo calcistico italiano a squadre: è la Ternana, formazione allenata da un bravissimo toscano, Corrado Viciani, la cui prerogativa consiste nel provare ad ammodernare certi schemi di gioco - peccato, però, che la contemporanea rivoluzione olandese del calcio totale renda questi ben presto superati.
Oggi Corrado Viciani, ormai ultraottuagenario, è vittima della demenza senile e purtroppo ha perduto la memoria: peccato, perchè sarebbe stato carino riprendere eventuali suoi nuovi ricordi di quella felicissima stagione alla guida del sodalizio rossoverde, capitanato da un brillantissimo toscano di nome Romano Marinai. La festa al Libero Liberati è suggellata dal successo per 3 a 1 sul Novara: un filmato amatoriale a colori da noi rintracciato su YouTube documenta quella grande e indimenticabile giornata per Terni e per l'Umbria intera.
...e così, mentre a Terni lo sparo di bombe a salve si alterna ai fuochi artificiali che chiudono la giornata del trionfo della locale squadra di calcio, prima classificata nel campionato di serie B (risultato mai conseguito precedentemente)...
Finisce anche il nostro lungo ma assai variegato viaggio sulla TV del 18 giugno 1972 e non ci resta che darvi appuntamento al prossimo, imminente intervento, ringraziandovi come sempre per l'affettuosa, cortese attenzione.
A presto ! ! !
CBNeas
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