mercoledì 22 agosto 2012

Lunedì 22 agosto 1966


NAZIONALE

17,00 - 17,45  EUROVISIONE
                       Collegamento tra la reti televisive europee
                       OLANDA: Utrecht
                       CAMPIONATI EUROPEI DI NUOTO, TUFFI E PALLANUOTO
                       Telecronista Giorgio Bonacina

la TV dei ragazzi

18,15  COMPAGNO B
           Film -  Regia di George Marshall e Raymond Mc Carey
           Prod. : Hal Roach
           Int. : Stan Laurel, Oliver Hardy, Jacquie Lyn
19,15  LA CASA DELL'UOMO
           a cura di Mario Tedeschi
           I Romani
           Regia di Elisa Quattrocolo

ribalta accesa

19,45  TELEGIORNALE SPORT
            TIC - TAC (Tide - Industria Dolciaria Ferrero - Locatelli - Shampoo VO 5 - Girmi Gastronomo - Rio Tuttapolpa)
           SEGNALE ORARIO
           CRONACHE ITALIANE
           ARCOBALENO (Marathon Italiana - Saponetta Mira - Società del Plasmon - Perugina - Stilla - Zoppas)
           PREVISIONI DEL TEMPO
           In studio Nicoletta Orsomando
20,30  TELEGIORNALE
           Edizione della sera
           Direttore Fabiano Fabiani
           CAROSELLO
           (1) Alemagna - (2) Neocid Florale Geigy - (3) Milkana - (4) Oro Pilla Brandy - (5) Mentafredda Caremoli
           I cortometraggi sono stati realizzati da: 1) Unionfilm - 2) Organizzazione Pagot - 3) Recta Film - 4) G.T.M. - 5) Organizzazione Pagot

21,00  DENTRO L'AMERICA
           di Furio Colombo
           I senatori
21,40  S.O.S. POLIZIA
           Il momento di Mary Greymore
           Racconto sceneggiato - Regia di David Lowell Rich
           Prod. : M.C.A. - TV
           Int. : Lee Marvin, Paul Newlan, Virginia Vincent, Paul Picerni
22,05  CHITARRA, AMORE MIO !
           con Franco Cerri e Mario Gangi
           Testi di Leone Mancini
           Presenta Arnoldo Foà
           Orchestra diretta da Enrico Simonetti
           Scene di Giuliano Tullio
           Regia di Raffaele Meloni
           (Replica dal Secondo Canale)
23,00  TELEGIORNALE
           Edizione della notte

SECONDO

                 TRASMISSIONI IN LINGUA TEDESCA
                         PER LA ZONA DI BOLZANO

                                 SENDER  BOZEN

            VERSUCHSSENDUNG IN DEUTSCHER SPRACHE

20,00  TAGES- UND SPORTSCHAU
20,15 - 21,00  ZWISCHENMAHLZEIT
                        Kabarettische Unterhaltungsendung mit Parodien uber Stars und Grossen von gestern und heute
                        Regie: Ekkehard Bohmer
                        Prod.: Studio HAMBURG

21,00  SEGNALE ORARIO
           TELEGIORNALE
           Edizione del 2°
21,10  INTERMEZZO (Frigoriferi Indesit - Oransoda - Lansetina - Insetticida Kriss - Alka Seltzer)
21,15  ANONIMA OMICIDI
           Film - Regia di Sidney Salkow
           Prod. : United Artists
           Int. : Brian Keith, Beverly Garland, Dick Foran
22,25  EUROVISIONE
           Collegamento tra le reti televisive europee
           OLANDA: Utrecht
           CAMPIONATI EUROPEI DI NUOTO, TUFFI E PALLANUOTO
           Telecronista Giorgio Bonacina

TSI - SVIZZERA

20,25  INFORMAZIONE SERA
           Notizie brevi dal mondo
20,30  OBIETTIVO SPORT
           Fatti, cronache, avvenimenti nazionali e cantonali a cura del servizio sportivo della TSI
20,55  TV-SPOT
21,00  TELEGIORNALE
21,15  TV-SPOT
21,20  NEL MONDO SOTTOMARINO
           Documentario a cura di Hans Hass
           Avventure nell'atollo Adu
21,40  TV-SPOT
21,45  PERRY MASON
           Corte marziale
           Telefilm con Raymond Burr, Barbara Hale, William Hopper
22,35  In Eurovisione da Utrecht:
           CAMPIONATI EUROPEI DI NUOTO
           Cronaca differita parziale delle gare della giornata
24,00  INFORMAZIONE NOTTE
           Ultime notizie e replica del Telegiornale
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Anche l'estate del 1966, con il suo fardello di caldo gelati canzonette comitive giovanili matusa vs. capelloni e delusioni sportive (su tutte, come ben si sa, la sconfitta ai Mondiali di calcio contro la Corea del Nord), comincia a declinare. Già i quotidiani di lunedì 22 agosto parlano di grande rientro: le fabbriche stanno per riaprire e il motore della produttività italiana sta per riprendere a girare alla grande, confortato da incoraggianti notizie sotto il profilo economico. L'Italia ha superato la congiuntura e, almeno fino ai primi mesi del '68, le cose andranno benone.
Fanno notizia le calamità naturali, sia ineluttabili (venerdì 19 c'è stato un rovinoso sisma in Turchia: colpite le città di Varto ed Erzurum), sia dettate da incuria del territorio e speculazione edilizia (e dove se non in Italia, anzi, nella derelitta Sicilia, esattamente ad Agrigento, devastata un mese prima da una frana ? Proprio in agosto se ne parla costantemente, evidentemente per l'assenza di tematiche più importanti nell'agenda parlamentare).

Lunedì 22 agosto è pure la data da noi scelta per rileggere insieme un altro palinsesto di quelli discreti che la RAI-TV sapeva offrire ai propri utenti nelle lontane estati che stiamo ancora una volta rievocando in questa sede. Come potrete vedere fra breve, le cose interessanti non mancano di certo.
Spazio, sia in apertura che a chiusura di giornata, alla competizione continentale dei principali sport acquatici in corso di svolgimento a Utrecht. La compagine di nuotatori italiani, ancora scossa dal disastro aereo di Brema del precedente inverno (sciagura nella quale perse la vita anche il radiotelecronista Nico Sapio), prova comunque a farsi avanti. Per esempio, quel lunedì è in programma la finale dei 100 metri stile libero femminili, con la nostra Daniela Beneck (figlia di Bruno, uomo di sport e di televisione, nonchè regista de La domenica sportiva) in lizza. La ventenne atleta torinese (ma romana d'adozione), però, conferma il risultato di quattro anni prima a Lipsia, piazzandosi ultima tra le magnifiche otto regine d'Europa. Il verdetto è accettato sportivamente e umilmente, senza polemiche e accuse di divismo (vedi alcuni recentissimi episodi olimpici i cui strascichi popolano le cronache sportive dei quotidiani di quest'agosto di 46 anni dopo... che figura da pellegrini ! ! ! ).
Va un po' meglio al Settebello di pallanuoto, squadra che sta vivendo un momento di ricambio generazionale, ma non per questo è meno competitiva di una volta. Eppure, quella sera, contro il modesto Belgio, la compagine in calottina azzurra soffre un po', aggiudicandosi l'incontro con un punteggio calcistico e striminzito: 2 a 1 (dopo uno sciagurato, iniziale svantaggio).

Il pomeriggio televisivo offre ai ragazzi (e anche ai loro genitori, vista l'indiscutibile fama universale degli attori protagonisti)  la visione di uno dei lungometraggi più celebri di Stan Laurel e Oliver Hardy, Compagno B (titolo originale: Pack up your troubles), un film del 1932:


Storia molto interessante e ben articolata, nella quale agli aspetti comici e umoristici si abbinano sapientemente i lati patetico-sentimentali, ma senza infastidire più di tanto lo spettatore. Le peripezie degli ex-imbranati soldati Stanlio e Ollio alla ricerca dei nonni di una bionda bimbetta, figlia di un loro commilitone morente, riescono a far ridere e intenerire a un tempo. Vale la pena citare il nome della piccolissima (aveva solo quattro anni: è morta nel 2002 a 74 anni) attrice, Jacquie Lyn, rimasta nella storia del cinema proprio per quel ruolo, ricoperto con naturalezza e simpatia, come dimostra questa scena (in inglese, purtroppo) che ha il proprio culmine nella favoletta di Riccidoro e i tre orsi che l'orfanella narra a Stanlio per farlo addormentare:


L'unico frammento doppiato in lingua italiana (quindi con le inconfondibili cadenze di Alberto Sordi e Mauro Zambuto) di Compagno B da noi reperito su YouTube è l'esilarante scena della banca:


Il Carosello di quella sera si apre con una storica serie ormai al crepuscolo, quella di Ullallà, è una cuccagna !. Ritiratasi Lia Zoppelli, cambiata la casa di produzione (non più la General Film di Mario Fattori, bensì la Unionfilm di Vieri Bigazzi) e abbandonato per gran parte il dialogo in rima a causa della grave malattia di cui comincia a soffrire l'autore delle sceneggiature Renzo Tarabusi, Enrico Viarisio e Alberto Lionello non sono più padre e figlio, ma due perfetti estranei impegnati in uno scontro generazionale che, comunque vada, si risolve con un buon gelato Alemagna:


La scaletta di Carosello ha invece termine con un personaggio del tutto nuovo, nato nei laboratori della famiglia Pagot: tre anni dopo Calimero, il pulcino nero, ecco il Draghetto, ancora leggermente differente, sotto il profilo della fisionomia, dal Grisù che sarà in seguito anche protagonista di filmati extra-pubblicitari (come, d'altronde, il già citato Calimero). Il Grande libro di Carosello di Marco Giusti fa nascere il Draghetto nel 1967, ma, spulciando i giornali del '66 e appurando che i comunicati della Mentafredda Carèmoli erano opera, come già detto, dello studio Pagot, pensiamo che questo nuovo antieroe della favola pubblicitaria abbia un anno in più. Vediamone comunque un inserto:


A fare la parte del leone, in un modo o nell'altro, nel prime time di quel lunedì sera di fine agosto è l'America, o meglio, gli States: la politica reale e le indagini su casi immaginari di malavita presentate sotto forma di film o telefilm ci offrono comunque uno spaccato di prospettive, problemi e contraddizioni del Nuovo Mondo dominatore.
Sul Nazionale prosegue Dentro l'America, l'agile inchiesta che il giornalista valdostano Furio Colombo, profondo conoscitore della cosa pubblica, della cultura e della società dell'Unione, ha ivi realizzato: la puntata di quella sera tocca tematiche assai delicate, in quanto ne sono protagonisti i principali senatori dell'amministrazione Johnson e purtroppo, a proposito della guerra del Vietnam (argomento che alla DC e alla RAI dà un certo fastidio: ne saprà qualcosa, fra un mesetto, perfino Gianni Morandi), non si possono divulgare certe informazioni assai importanti che i tanti politici statunitensi che hanno accettato senza indugio alcuno di farsi intervistare da un autorevole giornalista straniero qual è, appunto, il bravissimo Colombo (che oggi, ultraottantenne, collabora con Il fatto quotidiano e continua a godere della nostra stima e simpatia per la propria profondità nell'affrontare i più svariati argomenti) hanno saputo esprimere. Certo è che questa puntata dura la metà o poco più delle altre: censure o autocensure ?

Anche se su YouTube, purtroppo, non disponiamo delle dichiarazioni rilasciate agli esponenti di spicco della politica statunitense dell'epoca alla RAI (almeno di quelle andate in onda), possiamo comunque fare una conoscenza più ravvicinata degli interlocutori di Furio Colombo visti quella sera. Ecco per esempio J. William Fulbright e Wayne Morse, l'uno favorevole e l'altro contrario alla cosiddetta Risoluzione del Golfo del Tonchino dell'agosto 1964 che in pratica diede il via alla tristemente nota escalation, quindi all'intervento delle Forze Armate degli Stati Uniti d'America in Vietnam: questo è uno stralcio da un confronto televisivo dell'epoca.


Questi è invece l'allora Segretario di Stato, Mister Dean Rusk (partito da posizioni pacifiste ma poi giunto a livelli d'alto interventismo), in un'intervista sponsorizzata di molti anni prima, al tempo della presidenza della Fondazione Rockfeller (che proprio durante la guida del senatore della Georgia aprì la propria sede europea a Villa Serbelloni, in quel di Bellagio, in Lombardia):


Il senatore dell'Illinois Everett Dirksen, repubblicano e quindi assai conservatore, fu sin dall'inizio favorevole all'invio dei berretti verdi in Vietnam. In questo filmato del 1965, invece, lo si vede annunciare provvedimenti di natura fiscale per la riduzione del debito pubblico federale:


Dopo l'assassinio del fratello John, Bob Kennedy sta proseguendone la politica in difesa delle classi sociali più deboli e a sostegno della pace, opponendosi fieramente al piano interventista in Vietnam. L'affetto non solo degli statunitensi, ma anche di tutte le persone di buona volontà lo incoraggia a una carriera che potrebbe condurlo presto alla Casa Bianca se, in una maledetta notte di fine primavera di un paio d'anni dopo, in un albergo di Los Angeles, un certo Sirhan Sirhan non lo sopprimesse atrocemente premendo il grilletto. Proprio del 1966 è questa dichiarazione di Bob Kennedy sull'idea di un piano nazionale a favore dei più poveri, specialmente di colore:


Il Secondo Canale manda in onda un film del 1957, Anonima omicidi (titolo originale: Chicago confidential), che descrive ingiustizie e rappresaglie da parte di Cosa Nostra pur di impadronirsi della gestione dell'Unione dei Lavoratori, soprattutto a scapito del presidente del sindacato in carica, Arthur Blane (interpretato da Dick Foran):


L'inchiesta condotta dal procuratore generale Jim Fremont (Brian Keith), per quanto laboriosa, giungerà all'individuazione dei veri colpevoli. Da sottolineare che il soggetto del film prende spunto da reali avvenimenti di cronaca nera di alcuni anni prima, oggetto di un'indagine giornalistica assai dettagliata e poi diventata un libro di successo, ad opera di Jack Lait e Lee Mortimer. Eccovi (anche qui in lingua originale) una scena madre di questa pellicola, un lavoro forse minore rispetto ad altri film dal soggetto non dissimile, ma comunque assai convincente:

                    

Dal noir con implicazioni sociali a un più tradizionale giallo, sempre con Chicago quale location: è arrivato anche in Italia l'ispettore Frank Ballinger, impersonato da Lee Marvin e alla testa della M Squad. I primi episodi importati, doppiati e trasmessi da noi sono raccolti sotto il titolo S.O.S. Polizia, che poi muterà nel più semplice L'ispettore Ballinger in occasione di repliche assai tardive (saremo già negli anni '80). Per la sigla musicale di questo ben noto telefilm si è scomodato un grande jazzista, Count Basie, alla testa della sua Big Band:

                            
                                          

"Dacci oggi la nostra replica quotidiana", inflazionatissima preghiera del telespettatore medio durante la stagione del solleone... e la dea-TV, puntuale, esaudisce con solerzia: si va a ripescare una gustosa trasmissione dell'estate precedente, Chitarra, amore mio !, omaggio alla seicorde, sempre più amata, specie dai giovani, con la partecipazione di due illustri solisti, Franco Cerri e Mario Gangi, e la conduzione di un grande attore di teatro che non ha mai disdegnato una certa passione per questo strumento, Arnoldo Foà.
Un paio d'anni fa illustrammo un po' i caratteri generali di questo varietà estivo a tema: ora, avvalendoci solo di supporti sonori (non avevamo di meglio), diamo spazio a due ospiti della puntata ritrasmessa quel 22 agosto del '66. Il primo partecipò a più puntate di Chitarra, amore mio ! dando dimostrazione della propria grande classe come suonatore di flamenco e di vivacissime musiche ispaniche, per le quali è richiesta una tecnica frutto di lunghe e pazienti giornate di studio: intendiamo parlare di Carlos Montoya, virtuoso che ha girato il mondo incantando e sbalordendo l'uditorio per la propria indiscutibile bravura. Eccovi l'incisione del brano presentato anche nella trasmissione replicata quella sera, Granadinas:

                                                
  
L'altro chitarrista che abbiamo scelto tra gli ospiti intervenuti a questo programma è in realtà un comico e cabarettista veneziano (esattamente di Murano) che si sta facendo largo da qualche tempo e che una decina d'anni dopo diventerà popolarissimo per una sigla televisiva dedicata a un cane bassotto-poliziotto. Per ora egli si dedica alle macchiette lagunari, spesso dialettali, riscuotendo un certo successo e anche curiosità (specie in Meridione, là dove la lingua veneta è praticamente incomprensibile): Lino Tòffolo canta Vin nero.


                                             
                                                   

Abbiamo finito anche questo post, sperando di essere riusciti ad amalgamare bene gli ingredienti assai diversi atti a caratterizzarlo. Vi salutiamo e, sperando che questo maledettissimo caldo dia finalmente una tregua e si possa riacquistare serenità e dolcezza in armonia con l'agognato clima, vi diamo appuntamento a un nuovo, imminente intervento.

A presto ! ! !

CBNeas

Ricordate…
LUNARIO DEI GIORNI DI TELE
di Cesare Borrometi 

   La TV degli anni d'oro come non è stata mai narrata




 Con il passare degli anni crescono sempre più la nostalgia e l’interesse per la vecchia TV di qualità: appositi canali digitali, siti Internet dedicati, pubblicazioni periodiche, tanto nelle edicole quanto nei negozi specializzati; DVD contenenti, tutte o in parte, storiche trasmissioni di ieri, libri a carattere storico-rievocativo godono di un pubblico scelto, appassionato e spesso anche esigente. Eppure c’era una lacuna da colmare: un almanacco, un lunario che raccogliesse, giorno per giorno, una vasta gamma di programmi di quel periodo d’oro, dal varietà allo sceneggiato, dalla pubblicità all’informazione, dalla TV dei ragazzi al teatro e alla cultura, lo sport e via dicendo. In tutto 366 titoli, uno per ogni giorno dell’anno, scelti in base alla relativa data di trasmissione (o di inizio serie per i programmi a puntate) o ad eventi particolari atti a determinarne il successo, e corredati da schede tecniche, presentazioni e commenti. Questa lacuna viene oggi colmata da Cesare Borrometi, ideatore di una formula che senz’altro cambierà il modo di gestire la storiografia sull’argomento: fermo intendimento dell’autore è di produrre nel tempo ulteriori libri del genere, fornendo all’appassionato, allo studioso e al curioso un panorama il più possibile preciso dei giorni, dei mesi e degli anni che hanno visto sbocciare trasmissioni e personaggi di fama del “piccolo schermo” da riscoprire e rivalutare.

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