sabato 9 luglio 2011

Lunedì 9 luglio 1979



RETE UNO

13,00 SIPARIO SU... L'OPERA LIRICA
MADAMA BUTTERFLY
Musica di Giacomo Puccini
Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
Con Mirella Freni, Placido Domingo, Christa Ludwig
Orchestra Filarmonica di Vienna diretta da Herbert Von Karajan
Regia di Jean-Pierre Ponnelle
Finale primo atto
(A COLORI)
13,25 CHE TEMPO FA
(A COLORI)
13,30 TG 1
(A COLORI)
13,45 SPECIALE PARLAMENTO
A cura di Gastone Favero
(Replica della trasmissione di sabato 7 luglio)
(A COLORI)

18,15 LA FIABA QUOTIDIANA
Boris e la pioggia
Regia di Cocky Andreoli
Prod.: Chanowscki B.V.
(A COLORI)
18,20 ANNA, GIORNO DOPO GIORNO
Telefilm con Sophie Barjac, Christian Baltauss, Colette Berge, Bernard Woringer, Jean de Coninck, Marie-Christine Adam.
Regia di Bernard Toublanc Michel
Prod.: Telfrance
(A COLORI)
18,35 I GRANDI FIUMI
Il Reno
Documentario
(A COLORI)
19,20 Arrivano i vostri
TARZAN
IL TERRORE CORRE SUL FIUME
Film - Regia di John Guillermin
Int.: Gordon Scott, Anthony Quayle, Sara Shane, Sean Connery, Scilla Gabel
(Prima parte)
Prod.: Sy Weintraub
(A COLORI)
19,45 ALMANACCO DEL GIORNO DOPO
In studio Paola Perissi
(A COLORI)
- CHE TEMPO FA
(A COLORI)
- Spazio A
20,00 TG 1
Direttore Emilio Rossi
In studio Emilio Fede
(A COLORI)
- Spazio B
- Maria Grazia Picchetti annuncia i programmi della serata
20,40 Breve incontro con Nino Manfredi
GLI ANNI RUGGENTI
Film - Regia di Luigi Zampa
Int. : Nino Manfredi, Gino Cervi, Gastone Moschin, Salvo Randone, Linda Sini, Michéle Mercier
- Spazio C
22,25 SOTTO IL DIVANO
Incontri in diretta dallo Studio 5 di Roma con Adriana Asti
Scena di Pier Luigi Pizzi
(A COLORI)
- Spazio D
Al termine:
TG 1 - OGGI AL PARLAMENTO - CHE TEMPO FA - BUONA NOTTE DA MARIA GRAZIA PICCHETTI
(A COLORI)

RETE DUE

13,00 TG 2 - ORE TREDICI
(A COLORI)
13,15 CONCERTO DEL VIOLINISTA CARLO CHIARAPPA
Musiche di Luciano Berio e Maurice Ravel
Regia di Tonino Del Colle
(A COLORI)

18,15 4 BAMBINI E 13 MILA PECORE
Telefilm di R. H. Materna
(A COLORI)
18,40 DAL PARLAMENTO
- TG 2-SPORTSERA
(A COLORI)
19,00 SPAZIOLIBERO
I programmi dell'accesso
19,15 NOI SUPEREROI
Appuntamento con
ATLAS UFO ROBOT
(A COLORI)
- Spazio A
19,40 IL TEMPO DOMANI
(A COLORI)
- Flash
19,45 TG 2 - STUDIO APERTO
Direttore Andrea Barbato
(A COLORI)
- Spazio B
20,40 Ricordo di Giacomo Vaccari
MASTRO DON GESUALDO
Sceneggiato tratto dal romanzo omonimo di Giovanni Verga
Con Enrico Maria Salerno, Lydia Alfonsi, Valeria Ciangottini, Turi Ferro
Musiche di Luciano Chailly
Regia di Giacomo Vaccari
(Replica del 1964)
- Spazio C
21,55 HEINRICH BOLL
Programma culturale di Ivo Barnabò Micheli
(A COLORI)
22,55 PROTESTANTESIMO
Rubrica religiosa a cura della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia
- Spazio D
23,25 TG 2 - STANOTTE
(A COLORI)

TSI - SVIZZERA

16,20 CICLISMO: TOUR DE FRANCE
(A COLORI)

Programmi estivi per la gioventù

19,10 VICKI IL VICHINGO
Cartoni animati
(A COLORI)
19,35 QUELLI DELLA GIRANDOLA
Lavori manuali
(A COLORI)

20,05 TELEGIORNALE 1a edizione
(A COLORI)
20,15 GEORGE ATTORE
Telefilm
(A COLORI)
- TV-SPOT
20,40 OBIETTIVO SPORT
Commenti e interviste del lunedì
- TV-SPOT
(A COLORI)
21,10 IL REGIONALE
(A COLORI)
- TV-SPOT
21,30 TELEGIORNALE Edizione principale
(A COLORI)
21,45 GLI UOMINI, CHE MASCALZONI !
Film - Regia di Mario Camerini
Int. : Vittorio De Sica, Lya Franca
22,55 GUILLAUME DE MACHAUT
Itinerario di musica e poesia
Con Raoul Grassilli, Patrizia Milani e Walter Maestosi
(Replica)
(A COLORI)
23,40 CICLISMO: TOUR DE FRANCE
Servizio speciale
(A COLORI)
23,50 TELEGIORNALE 3a edizione
(A COLORI)

KOPER - CAPODISTRIA

20,50 PUNTO D'INCONTRO
21,00 L'angolino dei ragazzi
CARTONI ANIMATI
(A COLORI)
- ZIG ZAG
21,15 TELEGIORNALE
(A COLORI)
21,30 LE SEI MOGLI DI ENRICO VIII
Sceneggiato
Catherine Parr
Con Keith Michell, Rosalie Crutchley, John Ronane, Allison Frazer
Regia di Naomi Capon
Produzione: BBC-TV
(A COLORI)
- ZIG ZAG
23,00 PASSO DI DANZA
Il diavolo nel villaggio
(A COLORI)

A 2 - FRANCIA

(PROGRAMMI A COLORI)

12,00 SPECIAL TOUR DE FRANCE
12,30 COSA C'E' DI NUOVO
12,45 JOURNAL
13,25 TOM ET JERRY
Cartoni animati
13,35 TANG
Sceneggiato
14,00 AUJOURD'HUI MADAME
15,00 SUPER JAMIE
Telefilm
16,00 SPORT
16,30 TOUR DE FRANCE
17,40 IPPICA
18,00 RECRE' A 2
18,30 C'EST LA VIE
18,55 DES CHIFFRES ET DES LETTRES
19,20 NOTIZIE REGIONALI
19,45 LES TROIS CAMERAS
20,00 JOURNAL
20,35 E SE NOI NON ANDASSIMO AL CINEMA QUESTA SERA ?
21,40 QUESTIONE DI TEMPI
22,40 JAZZ
23,10 JOURNAL

TMC - MONTECARLO

18,15 CARTONI ANIMATI
(A COLORI)
18,30 PAROLIAMO
Quiz condotto da Lea Pericoli
Con la partecipazione di Silvano Rocchi
(A COLORI)
18,50 UN PEU D'AMOUR, D'AMITIE' ET BEAUCOUP DE MUSIQUE
Presentano Jocelyn e Sophie
(A COLORI)
19,50 LE AVVENTURE DEI TRE MOSCHETTIERI
Il codardo di Valentinois
Telefilm con Sebastian Cabot
20,20 NOTIZIARIO
(A COLORI)
20,30 DAKOTA
Il cavaliere audace
Telefilm con Larry Ward, Chad Everett, Jack Elam, Michael Green
Prod.: Warner Bros
21,20 BOLLETTINO METEOROLOGICO
(A COLORI)
21,25 ARRIVANO I DOLLARI
Film - Regia di Mario Costa
Int. : Alberto Sordi, Isa Miranda, Mario Riva, Nino Taranto
23,00 OROSCOPO DI DOMANI
(A COLORI)
23,05 IL FOTOROMANZO IN TELEVISIONE
23,20 NOTIZIARIO
(A COLORI)
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Dalle estati televisive rigorosamente in bianco e nero (solo qualche vampata di colore proveniente da Svizzera e Capodistria) a quelle in cui il PALColor (E' solo Telefunken, dice la pubblicità in quel periodo) è ormai una realtà. Certo, non tutti possiedono ancora l'apposito apparecchio, ma i tanti che sono riusciti a procurarselo (specialmente l'anno prima, in coincidenza con il Mundial pallonaro argentino), non senza sacrifici, rate, cambiali e compagnia cantante, lo custodiscono gelosamente nel salotto buono, relegando il vecchio televisore B & W in camera da letto o sfruttandolo, se portatile, per il periodo di villeggiatura. Possiamo dire che, almeno d'estate, in quegli anni il bianco e nero si prende una platonica rivincita, ma ciò non vuol dire che le emissioni debbano per forza tenerne conto: anzi, i programmi non a colori della RAI sono sempre di meno.
Anche i televisori portatili, pur non disponendo di telecomando, sono comunque preposti a ricevere i programmi sia delle reti private, ancora sostanzialmente locali, sia di quelle estere, ovunque possibile. Di conseguenza, anche durante la stagione delle ferie l'offerta da parte delle reti finisce con l'essere allettante. Sì, d'accordo, l'estate è oramai consacrata alle repliche, ma anche in questo caso il criterio di organizzazione non dà poi frutti così ripetitivi e stancanti, come invece accadrà con sempre maggior frequenza nei tre decenni che seguiranno.

In quel luglio 1979, la Rete Uno della RAI s'inventa un'iniziativa che divide il pubblico: l'opera lirica a puntate, all'ora di pranzo, senza seguire la scansione naturale degli atti, bensì montata come un teleromanzo. L'iniziativa, se piace ai profani, i quali trovano il modo di allargare le loro conoscenze musicali e culturali, viene letteralmente fustigata dai melomani (e infatti non si ripeterà più). Ad ogni modo, il materiale che viene utilizzato per l'occasione è cinematografico e - si badi bene - di recente realizzazione: si tratta infatti di produzioni a colori della tedesca UNITEL, sfruttate sia al cinema che in TV (ma non in Italia, almeno fino a quel momento). Ecco quindi una Madama Butterfly pucciniana che il più grande regista d'opere liriche di tutti i tempi, Jean-Pierre Ponnelle, ha girato nel 1974 ispirandosi a una produzione discografica destinata a diventare di riferimento, con i Wiener Philharmoniker diretti da Herbert Von Karajan (che aveva già inciso il capolavoro pucciniano negli anni '50 a Milano, nientemeno che con Maria Callas nel ruolo della protagonista) e la dolce e bravissima Mirella Freni, ma con una novità riguardante il tenore: Luciano Pavarotti, Pinkerton su disco, viene sostituito, probabilmente per esigenze di fotogenia, da Plàcido Domingo, il quale, ovviamente, si limita a sostituire in sala d'incisione la voce del collega italiano, rimanendo il cast, anche visivamente, lo stesso di quella premiatissima edizione Decca (vien da dire che, proprio nel periodo di questa messa in onda italiana del film di Ponnelle, compare nei negozi di dischi una nuova versione a 33 giri di Madama Butterfly, finalmente con Don Plàcido espressamente invitato a ricoprire in sede audio il ruolo dello sprovveduto tenente della Marina degli Stati Uniti d'America - la protagonista è però Renata Scotto e il direttore d'orchestra è Lorin Maazel: un'altra splendida lettura -).
Quel 9 luglio va in onda la parte conclusiva del primo atto: Butterfly Cio-Cio-San e Benjamin Franklin Pinkerton sono sposi da pochi minuti, nonostante le ire dello zio Bonzo ai danni di una nipote che per amore si è convertita al Cristianesimo e che non immagina nemmeno il fatto che il neo-marito l'abbia impalmata all'uso giapponese...e nulla più. Ad ogni modo, ecco il più bel duetto d'amore che Giacomo Puccini abbia mai scritto, Bimba dagli occhi pieni di malìa:




C'è un retroscena che non tutti conoscono: in origine la scena del duetto d'amore venne ripresa con una Freni - Butterfly in decolletè e un Domingo - Pinkerton che mostrava il proprio petto villoso. Quando il film uscì nei cinema tedeschi, scoppiò il caso: certi spettatori e critici un po' troppo bacchettoni osarono parlare di una Madama Butterfly a luci rosse e il casino fu tale da costringere Ponnelle a rigirare il duetto, stavolta con i due protagonisti atti ad assumere un contegno più serioso, tanto per non indurre in tentazione.

Si avvia alla conclusione un tele - feuilleton di produzione francese, Anna, giorno dopo giorno, che ottiene un discreto successo pure da noi. Non è ancora il momento del boom di soap-operas e telenovelas provenienti dalle Americhe, per cui la storia di un'infermiera francese trasferitasi in Inghilterra a seguito del divorzio dei propri genitori e che, una volta rientrata in patria, rimane coinvolta in una serie interminabile di dispiaceri (amori contrastati, il fratello adolescente che rischia di morire in un incidente, e via dicendo), tocca il cuore delle telespettatrici. Orecchiabile e modernissimo è il motivo conduttore del telefilm che, in omaggio alla residenza inglese della protagonista (Sophie Barjac), s'intitola Anne, day after day:



Finalmente anche TMC si giova definitivamente di emissioni a colori: viene scelto anche qui il sistema PAL, andando un po' in controtendenza, dal momento che in Francia le trasmissioni hanno luogo mediante il SECAM. Col tempo si perfeziona pure il programma musicale del pomeriggio, Un peu d'amour, d'amitiè et beaucoup de musique, condotto da un colto e brillante disc-jockey nordafricano, Jocelyn. In origine era un appuntamento che di televisivo aveva ben poco: Jocelyn presentava in francese e veniva inquadrato davanti a una regia audio, con due giradischi e un mixer, intento ad annunciare le canzoni richieste e magari a tambureggiare sul tavolino sul ritmo dei motivi musicali trasmessi. Con il passare dei mesi, però, ecco arrivare la dolce Sophie come partner, l'utilizzo dell'italiano come lingua ufficiale del programma (anche se il titolo rimane in francese), il ricorso sempre più frequente ad autorevoli ospiti d'onore (cantanti famosi) e infine, dopo tanta attesa, l'impiego di telecamere a colori. Eccovi un inserto del 1979 che vede in scena la grande Patty Pravo, impegnata a promozionare un suo LP registrato in Germania, Munich album, l'ultimo da lei inciso per la RCA:



Prosegue inarrestabile il successo della serie giapponese a cartoni animati Atlas UFO Robot, il primo e sicuramente più grande manga giunto sui nostri teleschermi. Le avventure di Actarus-Goldrake, Alcor, Venusia, Rigel e del Dottor Procton, andate in onda già nella primavera 1978 e durante le feste natalizie 1978-'79, sono state saltuariamente replicate tra marzo e aprile, in coincidenza con alcuni scioperi dei giornalisti RAI che hanno forzatamente accorciato la messa in onda del TG 2- Studio aperto, ed ora vengono riproposte con una cadenza più stabile per un paio di settimane, nel corso della rubrica Noi supereroi, ideata proprio quell'anno da Nicoletta Artom (e della quale parlammo lo scorso anno, nel post dedicato ai programmi TV del 7 agosto 1979).



Inutile ricordare che quella che avete appena rivisto e riascoltato era la celeberrima sigla di testa, eseguita dal gruppo Actarus diretto da Vince Tempera, la cui voce solista era Alberto Tadini, mentre tra i coristi spiccava un giovane Fabio Concato, già attivo come cantautore con due 33 giri incisi. In quell'estate comincia a delinearsi (e ogni limite di sopportazione sarà superato dopo il successivo Natale, cioè in coincidenza con la trasmissione di un terzo blocco di episodi di Atlas Ufo Robot e soprattutto con l'apparizione di tutti i vari epigoni sui canali privati, a cominciare, proprio in quell'estate, dal Grande Mazinger e da Jeeg Robot) una linea di pensiero che il tempo fisserà senz'altro dalla parte della ragione: un gruppo di genitori esasperati dal clima violento e tutt'altro che educativo trasmesso da questa sempre più ricca congerie di manga lancia una campagna per bloccarne la messa in onda. Verranno accontentati, almeno dopo qualche anno (e in RAI, come si sa, basta niente per fare di tutta l'erba un fascio: Nicoletta Artom sarà allontanata dall'azienda)... ma il danno è fatto. Molti piccoli telespettatori di Goldrake & C. sono oggi scatenati agitatori, politicamente leghisti o di estrema Destra e attivi, se non nei dintorni del Palazzo, magari come terribili capi - ultras negli stadi. Per fortuna non ci sono solo loro, se consideriamo che in fondo il successo di Atlas UFO Robot fu sostanzialmente trasversale e oggi anche chi è moderato o illuminato si lascia trascinare dall'onda dei ricordi e non si lascia sfuggire di certo i cofanetti in DVD dell'intera serie, rigorosamente con le voci italiane dell'epoca (quando, in tempi recenti, Italia 1 ne tentò un revival, venne stabilito, tanto per non smentirsi, di rimodernare la colonna del doppiaggio: le proteste furono moltissime, sacrosante).
E allora, rivediamo gli attori che, più di 30 anni fa, contribuirono al trionfo italiano di quella leggendaria serie, intervistati recentemente e pronti a rievocare il clima idilliaco nel quale si lavorava:



Mentre la rete 2 ripropone eroi giapponesi e americani, la rete 1 punta tutto sulla tradizione con l'antologia di quei personaggi che, dalla fine del 1976 fino a quel momento, hanno monopolizzato l'attenzione di grandi e piccini per circa mezz'ora, prima del TG serale e dei tanti problemi vissuti allora dal Paese (terrorismo; crisi economica; politica appena un po' meno caotica di quella odierna, grazie anche a uomini più abili e - bisogna dirlo - educati). La rassegna viene intitolata Arrivano i vostri (riesumando così il titolo di un'analoga trasmissione degli anni '60) e si giova di una propria sigla musicale in stile pop moderno il cui testo ne riassume le intenzioni (sia pur con una licenza poetica che prende a pugni la grammatica: "...più migliore di te...")



In quei giorni è di scena Tarzan: sia nell'estate del 1977 che nella primavera del 1978, sono andati in onda, divisi in tre o quattro puntate, alcuni tra i film più famosi legati al personaggio del re della giungla creato da Edgar Rice Burroughs, con una carrellata dei principali attori che lo interpretarono, naturalmente a cominciare dal più grande in assoluto, l'ex - nuotatore olimpionico statunitense Johnny Weissmuller. Il ciclo tarzaniano del '78, che è poi quello prescelto in occasione di queste repliche estive del '79, viene introdotto da una canzoncina (un po' banalotta, a dire il vero) per la quale si è scomodato nientemeno che Nino Manfredi e che comunque ottiene un buon successo di vendite, Tarzan lo fa:



Il Tarzan che viene mostrato ancora una volta quella sera d'estate ha le fattezze di Gordon Scott: siamo cioè alle soglie degli anni Sessanta e, proprio quando Francia e Italia lanciano in tutto il mondo una serie di film avventurosi, specialmente strizzando gli occhi agli eroi della mitologia ma dando pure spazio a figure dell'immaginario più moderno, Hollywood risponde con nuove storie di Tarzan a colori, come questa Il terrore corre sul fiume, il cui cast è interessante. Infatti, accanto a Scott (poco dopo coinvolto direttamente nel fenomeno del peplum) operano Anthony Quayle, Sara Shane, un giovane Sean Connery (non ancora assurto alla fama universale che gli arriderà grazie a James Bond) e un po' d'Italia con l'attraente Scilla Gabel (o meglio, Sila Gheibel, come la chiamano in America). Vediamone un ampio stralcio, in lingua originale inglese:



La serata è praticamente all'insegna del cinema italiano, visto che ben tre emittenti su sei mandano in onda film nostrani tra i più degni di nota. Escludendo la TSI, che ripesca Gli uomini, che mascalzoni !, il vecchio e glorioso film di Mario Camerini con De Sica che canta Parlami d'amore, Mariù ! (e di cui, del resto, abbiamo parlato poco tempo fa a proposito dei programmi RAI del 9 maggio 1962), ci soffermiamo sulla Rete 1 e sulla TMC allora diretta dall'infaticabile ed enciclopedico Paolo Limiti. L'ammiraglia RAI sta dedicando tutti i lunedì di luglio a Nino Manfredi, proponendo un breve ciclo di suoi film. Quella sera è il turno de Gli anni ruggenti, girato da Luigi Zampa nel 1962 e che affronta con ironia e senza banalità alcuna (traendo anche certi spunti da Gogol) il tema del rapporto tra comuni italiani e fascismo.
Com'è noto, è la storia di un assicuratore, un certo Omero Battifiori (Nino Manfredi), che viene mandato in missione in una non meglio precisata cittadina della Puglia (o della Basilicata: Matera viene scelta solo come location emblematica) ed è scambiato dal locale podestà (Gino Cervi) per il gerarca che egli attende, con la finalità di dar vita ad un'ispezione segreta:



Viene così organizzata una grande festa, dimostrativa d'ordine e di benessere, nella quale però Omero, ligio al detto latino In vino veritas, approfitta di una sbornia per dire cose come queste:



Questo è invece il dialogo tra Omero e Carmine Passante, locale segretario PNF, interpretato dall'ottimo Gastone Moschin:



La corruzione comunque dilaga, nonostante podestà e maggiorenti si facciano in quattro per mascherarla, ma invano: allora...



Montecarlo risponde con un film un po' più disimpegnato, ma comunque storico, quell'Arrivano i dollari di Mario Costa, che nel 1957 impose definitivamente Alberto Sordi e rese proverbiali alcune battute ivi da quest'ultimo pronunciate (come la famosissima Pussa via, brutta bertuccia !) nei panni dell'orgoglioso e spiantato Conte Alfonso Pasti, uno dei cinque fratelli in attesa di un'eredità che, secondo quanto stabilito in sede testamentaria dallo zio trasferitosi in Sudafrica e ivi morto, riceveranno solo se meritevoli: il tutto in presenza della vedova, zia Caterina (Isa Miranda, che però parla con la voce di Andreina Pagnani). D'altronde, essi sono noti per i loro caratteri sin troppo pieni di difetti: abbiamo già citato il Conte Alfonso, attorniato dall'avaro e intrigante proprietario terriero Giuseppe (Nino Taranto), dal pigro e fannullone Cesaretto (Mario Riva), dal geloso Michelino (Riccardo Billi) e dal meccanico e corteggiatore Piero (Sergio Raimondi, doppiato da Pino Locchi).
Rivediamo il trailer di Arrivano i dollari, film presentato dall'allora caratteristica voce di Vittorio Cramer:



Oltre a Pussa via, brutta bertuccia !, un'altra frase di Sordi - Conte Alfonso Pasti rimane famosa: si tratta di Magna er pappone !. Questa è la relativa sequenza: accanto a Sordi c'è il catanese Turi Pandolfini nei panni del maggiordomo dell'altezzoso Alfonso.



La bellissima serie della BBC dedicata alle sei mogli di Enrico VIII, già trasmessa con successo dalla RAI nel 1975, ma in bianco e nero, passa invece a colori su Capodistria, giungendo al termine proprio quel lunedì 9 luglio con - naturalmente - la biografia di Catherine Parr:



La psicosi - Skylab (una navicella spaziale che, conclusa la propria missione, è destinata a cadere su un imprecisato punto del pianeta - che poi sarà l'Oceano Indiano, in mare aperto - ) è forse la situazione che tormenta la gente di tutto il mondo quel 9 luglio, essendo il rovinoso evento previsto per il giorno 11. Venendo alle cose di casa nostra, il Presidente della Repubblica Sandro Pertini festeggia un anno di Quirinale incaricando il segretario del suo partito, Bettino Craxi, di formare quello che dovrebbe essere il primo governo dell'appena nata ottava legislatura repubblicana italiana. Le consultazioni, però, avranno esito negativo, per cui, fallita la prova anche con Filippo Maria Pandolfi, sarà Francesco Cossiga (che sei anni dopo succederà proprio a Pertini) a spuntarla. Queste sono le principali notizie di cui si parla quel giorno nei telegiornali, compreso il conclusivo TG 2- Stanotte di cui vediamo la breve sigla, introdotta con l'inizio di quell'anno:



Termina così questa lunga carrellata sui programmi TV del 9 luglio 1979. Speriamo naturalmente di avervi fatto cosa gradita nel rievocare quel periodo, al di là di certe lungaggini che comunque noi riteniamo spesso essenziali per meglio comprendere quanto vi proponiamo. D'altronde, una pietanza è più gradita se è più saporita... o no ?

Buona fine domenica a tutti e... a rileggerci presto ! ! !

CBNeas

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