martedì 22 giugno 2010
Mercoledì 22 giugno 1955 (Radio)
PROGRAMMA NAZIONALE
7,00 SEGNALE ORARIO - BUONGIORNO - GIORNALE RADIO - PREVISIONI DEL TEMPO - IERI AL PARLAMENTO
7,15 MUSICHE DEL MATTINO
8,00 SEGNALE ORARIO - GIORNALE RADIO - RASSEGNA DELLA STAMPA ITALIANA in collaborazione con l'A.N.S.A. - PREVISIONI DEL TEMPO - BOLLETTINO METEOROLOGICO
8,30 - 9,00 ORCHESTRA DIRETTA DA PIER EMILIO BASSI
11,00 DOSSIER 113
di Emile Gaborian
Adattamento di Roberto Cortese
Regia di Marco Visconti
11,30 CANZONI DI RAMIRO BORELLA
11,45 CONVERSAZIONE
12,00 COMPLESSO ESPERIA DIRETTO DA LUIGI GRANOZIO
12,15 ORCHESTRA DIRETTA DA WALTER COLI'
Con i cantanti Franca Simoni, Narciso Parigi e Romana Tellerini
12,50 ASCOLTATE QUESTA SERA...
12,55 CALENDARIO
(Antonetto)
13,00 SEGNALE ORARIO - GIORNALE RADIO - PREVISIONI METEOROLOGICHE
- CARILLON
(Manetti e Roberts)
13,15 ALBUM MUSICALE
Musica da camera
14,00 GIORNALE RADIO - LISTINO BORSA DI MILANO - MEDIA DELLE VALUTE
14,10 CHI E' DI SCENA ?
Cronache teatrali di Raul Radice
14,30 CINEMA
Cronache di Gian Luigi Rondi
14,30 - 15,00 TRASMISSIONI REGIONALI
Per la Liguria e la Campania
16,20 CHIAMATA MARITTIMI
16,25 PREVISIONI DEL TEMPO PER I PESCATORI
16,30 LE OPINIONI DEGLI ALTRI
16,45 LEZIONE DI LINGUA TEDESCA
a cura di G. Roeder
17,00 ORCHESTRA DIRETTA DA NELLO SEGURINI
Cantano Anita Sol, Rosanna Gherardi, Nicla Di Bruno
17,30 PARIGI VI PARLA
18,00 MUSICA SINFONICA
18,30 UNIVERSITA' INTERNAZIONALE GUGLIELMO MARCONI
18,45 Canzoni presentate al
III FESTIVAL NAPOLETANO
Orchestra napoletana diretta da Giuseppe Anèpeta
19,15 CENTENARI
Cirano di Bergerac
19,45 ASPETTI E MOMENTI DI VITA ITALIANA
20,00 ORCHESTRA DIRETTA DA ARTURO STRAPPINI
Per la Sicilia
20,00 GAZZETTINO DI SICILIA
Per la Sardegna
20,00 ALBUM MUSICALE E GAZZETTINO SARDO
20,30 SEGNALE ORARIO - GIORNALE RADIO - RADIOSPORT
21,00 TRE MOTIVI E UNA SPERANZA
Concorso a premi tra gli ascoltatori
21,05 LA TRAVIATA
Dramma lirico in tre atti di Francesco Maria Piave
Musica di Giuseppe Verdi
(Registrazione effettuata al Teatro alla Scala di Milano)
Con Maria Meneghini - Callas, Giuseppe Di Stefano ed Ettore Bastianini
Direttore: Carlo Maria Giulini
Al termine:
SEGNALE ORARIO - ULTIME NOTIZIE - BUONANOTTE
SECONDO PROGRAMMA
Per l'Alto Adige ed il Friuli - Venezia Giulia
7,30 NOTIZIARI REGIONALI
mattinata in casa
9,00 IL BUONGIORNO - NOTIZIE DEL MATTINO
9,30 ORCHESTRA DELLA CANZONE DIRETTA DA ANGELINI
Con i cantanti Carla Boni, Gino Latilla e Achille Togliani
10,00 - 11,00 ARIA D'ESTATE
Giornale di varietà
a cura di Ricci e Romano
12,00 - 13,00 TRASMISSIONI REGIONALI
meridiana
13,00 CAROSELLO CAROSONE
(Saipo Oreal)
13,20 ALBUM DELLE FIGURINE
(Palmolive)
13,30 GIORNALE RADIO - BOLLETTINO DELLE INTERRUZIONI STRADALI - ASCOLTATE QUESTA SERA...
13,45 MUSICA PER TUTTI
14,00 IL CONTAGOCCE
14,05 I CLASSICI DELLA MUSICA LEGGERA
14,30 IL DISCOBOLO
Attualità musicali
15,00 SEGNALE ORARIO - GIORNALE RADIO - PREVISIONI DEL TEMPO - BOLLETTINO METEOROLOGICO
15,15 ORCHESTRE DIRETTE DA PIER EMILIO BASSI ED HENGEL GUALDI
pomeriggio in casa
16,00 TERZA PAGINA
Il libro delle meraviglie di R. Ruggieri - Folclore musicale d'Italia - Francobolli in trasparenza
16,30 DON ALESSANDRO, E' TARDI !
di Mario Azzi - Grimaldi
Adattamento di Marco Visconti
Regia di Pietro Masserano Taricco
17,00 SUCCESSI DI TUTTO IL MONDO
18,00 GIORNALE RADIO
Per l'Alto Adige
18,10 PROGRAMMA IN LINGUA TEDESCA
18,15 Programma per i piccoli
CELESTINO E ROSAMI'
Settimanale a cura di Nives Graber ed Ezio Benedetto
Regia di Ugo Amodeo
18,30 BALLATE CON NOI
intermezzo
19,30 ORCHESTRA DIRETTA DA GAETANO GIMELLI
Con i cantanti Antonio Vasquez, Marta Tomelli, Mara Mauri, Gino Costello e il Trio Flores
Per il Trentino - Alto Adige
19,45 GAZZETTINO DELLE DOLOMITI
19,55 UN CAPOLAVORO AL GIORNO
(Chlorodont)
20,00 SEGNALE ORARIO - RADIOSERA
20,30 TRE MOTIVI E UNA SPERANZA
Concorso a premi tra gli ascoltatori
20,35 Nilla Pizzi e Teddy Reno
presentano:
IN DUE SI CANTA MEGLIO
spettacolo della sera
21,00 TRASMISSIONE PRIMAVERA
Presentano Gianni Bonagura e Nino Manfredi
Complesso Amelio Ciarallo
(Tricofilina)
22,00 UN PO' DI RITMO
con Arthur Smith e la sua chitarra
22,15 ULTIME NOTIZIE
22,20 IL VENTO
Radiodramma di Paolo Levi
23,15 SIPARIETTO
Orchestra diretta da Carlo Savina
23,35 - 7,00 NOTTURNO DALL'ITALIA
TERZO PROGRAMMA
Per la Sicilia
18,45 GAZZETTINO DI SICILIA
19,00 MUSICHE DI PAGANINI, DVORAK E KODALY
19,30 LA RASSEGNA
Critica e filosofia
a cura di Vittore Branca
Storia
a cura di Walter Maturi
20,00 L'INDICATORE ECONOMICO
20,15 CONCERTO DI OGNI SERA
Musiche di Busoni e Liszt
21,00 IL GIORNALE DEL TERZO
Note e corrispondenze sui fatti del giorno
21,20 LAVORO E AMBIENTE
a cura di C. Ramacciotti
21,35 PICCOLO TEATRO DI GARCIA - LORCA
a cura di Dario Puccini e Gian Domenico Giagni
- La fanciulla, il marinaio e lo studente
- La passeggiata di Buster Keaton
- Chimera
Compagnia di prosa di Roma della Radiotelevisione Italiana
22,05 W.A. MOZART
Sei quartetti dedicati a Haydn
Quartetti n. 5 e n. 6
23,05 DIALOGHI DI LEOPARDI
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I nostri post a carattere musicale proseguono questa sera con la rievocazione di un vero e proprio evento: l'allestimento de La Traviata di Giuseppe Verdi preparato da Luchino Visconti per chiudere alla grande la stagione scaligera 1954 - '55. Si tratta del nuovo, indiscutibile trionfo di Maria Meneghini - Callas. Lo scorso inverno ricordammo il successo riscosso alla Scala dalla cantante greco - statunitense nella Lucia di Lammermoor donizettiana (erano le prime settimane del 1954). Il nuovo, decisivo incontro tra la Divina ed il complesso personaggio di Violetta Valery (ricalcato pari pari, come tutti sappiamo, dalla Marguerite Gauthier ideata da Alexandre Dumas figlio per La signora dalle camelie) avviene a Milano poco più di un anno dopo, tra la fine di maggio ed il giugno del 1955. La prima di questa nuova edizione della più amata opera verdiana va in scena la sera di sabato 28 maggio: con la Callas agiscono Pippo Di Stefano (il partner tenorile di sempre) nel ruolo di Alfredo ed un baritono che purtroppo non avrà una lunga carriera perchè scomparirà prematuramente solo dodici anni dopo, ma che avrà il tempo di fare di Giorgio Germont, il perbenista padre del deuteragonista di questo melodramma, uno dei personaggi più efficaci da lui interpretati: Ettore Bastianini. Dirige l'orchestra Carlo Maria Giulini.
Luchino Visconti, da nobiluomo qual è, cerca di dare a Traviata i connotati ideali per mettere in risalto lo sfarzo ostentato di una Parigi ottocentesca nella quale non mancano veri e propri arrampicatori sociali. Addirittura il regista punta sull'autenticità di certi elementi scenici teoricamente decorativi, come i fiori e perfino le vivande offerte in occasione delle due feste (quella di Violetta, con cui l'opera si apre, e quella di Flora Bervoix, serata segnata dalla sfuriata di Alfredo, che fa da sfondo alla seconda parte del secondo atto). Elementi, questi, altamente accattivanti che riescono a mettere d'accordo quasi tutti gli spettatori. Sottolineiamo quasi in quanto è già in corso tra i loggionisti (specie di ultras del bel canto che oggi sta rischiando seriamente l'estinzione, dato che l'opera lirica, purtroppo, gode di scarsa pubblicità, ed il futuro che si prospetta è ancor più tragico, visti i continui tagli di bilancio imposti dall'ineffabile governo in carica ai relativi enti)la battaglia tra callasiani e tebaldiani. Renata Tebaldi, per chi non lo sapesse, era la nuova voce del Teatro alla Scala nel dopoguerra (un soprano lirico - drammatico in piena regola), ma dopo qualche anno fu detronizzata dalla Callas, che di anticonformista aveva la capacità di spostarsi verso il repertorio di agilità e coloratura tipico dei soprani leggeri. Ebbene, quella sera capita che i tebaldiani più accaniti facciano alla Callas uno scherzo di dubbio gusto, giocando sulla miopia che affligge la primadonna: al termine del primo atto, in mezzo ai fiori raccolti da Violetta - Callas e da quest'ultima portati al cuore nel rispondere alle entusiastiche ovazioni di tre quarti del pubblico che assiepa palchi e platea, figura... un mazzetto di ravanelli lanciato all'indirizzo della Maria proprio dai dissidenti, dai fans della Renata. Il bello è che la Callas, proprio a causa del succitato disturbo di vista, non si accorge di nulla, continuando impertèrrita a rispondere in modo partecipe alle chiamate richieste dagli spettatori.
I tecnici radiofonici della sede milanese della RAI registrano su nastro la fortunata, trionfale serata e di lì a poco la propongono agli ascoltatori. Molti di essi, incoraggiati dalle critiche positive e dai commenti lusinghieri, soprattutto per l'interpretazione veramente passionale ed in linea con il personaggio della Violetta di Maria Callas, memorizzano a loro volta nelle bobine lo spettacolo scaligero, il cui ricordo verrà tramandato ai posteri grazie ad un'indispensabile pubblicazione discografica che avverrà a metà degli anni '70 (scaduto il ventennale, allora prescritto per legge, degli eventuali diritti d'autore legati ad incisioni dal vivo immesse sul mercato) per merito della Fonit - Cetra. Col tempo, questo reperto storico verrà ufficialmente riconosciuto dalla EMI, casa discografica per la quale Maria Callas effettuò la stragrande maggioranza delle proprie incisioni (ad eccezione di tre opere, tra cui proprio La Traviata, registrata a Torino nel 1953 e pubblicata dalla Cetra per conto di una coproduzione finanziata dal magnate italo - americano Dario Sòria). Pertanto l'attuale catalogo operistico della casa inglese proprietaria per l'Europa del marchio La voce del padrone è impreziosito proprio da questo imperdibile documento, dal quale traiamo gli highlights (parola che il mondo del calcio televisivo ha rubato a quello dei dischi operistici) che vi presentiamo, per l'appunto, stasera.
La Traviata prende le mosse durante una notte d'estate, in casa della mondana Violetta Valery. Quest'ultima ha organizzato una grande festa, alla quale si presenta, un po' a sorpresa, un giovanotto provenzale di nome Alfredo Germont, introdotto dal comune amico Gastone. Alfredo rimane folgorato dalla bellezza della ragazza, tanto che non gli ci vuole molto per dedicarle un brindisi, Libiamo nei lieti calici:
Si aprono le danze, ma Violetta, che soffre di tisi, ha un malore. Prontamente ripresasi, ella viene notata da Alfredo, il quale le rivela di essere innamorato di lei da un anno. Violetta, sulle prime, si schermisce, ma poi si accorge di corrispondere il sentimento amoroso del giovane (Un dì felice ):
Finita la festa, Violetta, in una lunga scena che la vede protagonista assoluta della situazione, si chiede il perchè di questo amore puro da lei provato. Dopo tutto, ella è sempre stata una cortigiana pronta a darsi a chiunque, anche per denaro. Ragionando prima con il cuore (l'aria Ah, forse è lui), poi con la testa (la cabaletta Sempre libera degg'io), la ragazza cerca di prendere una decisione per il comportamento da adottare, ma, alla fine, le parole d'amore di Alfredo la convincono più di qualsiasi altra cosa. Ecco quindi il finale del primo atto, Sempre libera:
Il sipario del secondo atto si alza sulla casa di campagna presso la quale Alfredo e Violetta convivono oramai da tre mesi. Tutto sembra procedere nel migliore dei modi, ma Annina, la cameriera, rivela ad Alfredo che Violetta ha deciso di vendere tutte le sue ricchezze: si spende troppo per vivere da soli fuori dal popoloso deserto che appellano Parigi. Il giovane va in città per tentare di bloccare ogni cosa, proprio quando Violetta, dal canto suo, riceve l'inaspettata visita di Giorgio Germont, il padre di Alfredo. Questi non concepisce che il figlio abbia trovato la felicità nell'amare una donna perduta e addirittura teme che la discutibile relazione possa compromettere un matrimonio molto importante, quello della sorella dello stesso Alfredo con un ragazzo di buona famiglia e di sani princìpi. Violetta spiega tra le lacrime che il suo amore è il più puro da lei mai vissuto prima, ma aggiunge che si sacrificherà perchè non si corrano i rischi paventati dal genitore dell'amato. Infine, rimasta sola, comincia a scrivere una lettera di addio al suo bene, quand'ecco che viene sorpresa da Alfredo, appena tornato da Parigi. Violetta getta via il foglio, implora il suo uomo di amarla come ella lo ama e quindi fugge precipitosamente. Vogliate quindi ascoltare questa breve scena, intrisa di tensione ed atta poi a sfociare nel breve arioso Amami, Alfredo !:
Padre e figlio si rivedono: il vecchio Germont si abbandona al ricordo dell'originaria terra di Provenza, associandolo ai valori della vita che ivi sopravvivono, a differenza della lussuriosa Parigi. Ne viene fuori un'aria commovente, forse la più toccante interpretata in un'opera da un padre di famiglia all'indirizzo del proprio erede: Di Provenza il mar, il suol:
Proprio mentre Giorgio Germont invita il figlio a seguirlo, Alfredo scopre il biglietto che Violetta aveva occultato poco prima: ivi c'è scritto che la ragazza è in partenza per Parigi e si recherà alla festa in maschera organizzata dall'amica Flora Bervoix. Arrabbiatissimo, Alfredo pianta in asso il padre e corre a raggiungere Violetta, per vendicarne l'offesa.
Ci si trasferisce così nel salotto di Flora, tra donne travestite da zingarelle e uomini che assumono le sembianze di toreri madrileni. Il clima festoso, però, svanisce ben presto, dapprima con l'arrivo di Alfredo, che stravince alle carte, e poi con quello di Violetta, per l'occasione accompagnata dal barone Douphol. Per la povera donna, già provata dalla malattia, è un vero e proprio strazio vedere un Alfredo cattivo ed allusivo che vince ogni mano alle carte. Inevitabile è lo scontro tra i due, che finisce con l'inopinato gesto del denaro che il giovane Germont lancia all'indirizzo della malcapitata Valery. Tutti censurano il comportamento di Alfredo, raggiunto proprio in quel momento dal padre, il quale non esita a rimproverarlo. Prontamente l'uomo si scusa per lo squallido atteggiamento poco prima assunto, mentre Violetta confessa una volta di più il suo grande e profondo amore per lui (Alfredo, Alfredo, di questo cuore non puoi comprendere tutto l'amore)
Nell'ultimo atto, Violetta è praticamente in fin di vita. Non servono le ipocrite rassicurazioni dell'amico Dottor Grenvil di una convalescenza non lontana: la donna ha capito che il proprio destino è segnato e canta un doloroso, straziante Addio del passato. Quand'ecco che, dopo settimane d'assenza, si riaffaccia Alfredo, pronto a riprendere la relazione amorosa con Violetta, magari lontano da Parigi. E' una gioia di brevissima durata; il male si fa sempre più atroce ed a Violetta non rimane che salutare per l'ultima volta sia Alfredo che il padre, pentito di aver trattato così duramente una persona che meritava davvero conforto, sostegno nell'anima stanca . Quindi ecco lo straziante finale, con la protagonista che avverte un improvviso vigore, ma è solo apparenza: al Dottor Grenvil non resterà che constatarne la morte. Per tutti quanti è un rio dolor.
Termina così il nostro omaggio alla Traviata ed al trionfo di Maria Callas del maggio - giugno 1955 alla Scala di Milano. Ritorneremo presto con un'altra pagina storica ispirata da una programmazione radiofonica o televisiva del passato.
Vi salutiamo caramente e vi auguriamo la buonanotte.
CBNeas
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1 commento:
Forse nessuno aveva mai definito 'anticonformista'Maria Callas, eppure mi sembra una definizione perfetta, alla pari di tutto il racconto di questa Traviata scaligera.
Se la rivoluzione callasiana ruppe tutti i tranquilli schemi in cui l'opera lirica si era adagiata alla pari dei suoi protagonisti, quello che dispiace è che oggi sia rimasto così poco, a volte pare più nulla, tutto dimenticato.
Ma per restare a questa 'Traviata', anche lo sfarzo di Visconti, così come viene raccontato ('il Duca arredatore', lo si chiamava per denigrarlo) pare roba d'altri tempi, quando i registi odierni fanno a gara per mostrarci Violette in abiti moderni muoversi in ambienti minimalisti, mortificando i sentimenti dei personaggi e modificando l'impatto dell'opera.
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