NAZIONALE
telescuola
Il Ministero della Pubblica Istruzione e la RAI-Radiotelevisione Italiana
presentano
SCUOLA MEDIA UNIFICATA
Prima classe:
8,30 - 9,00 Educazione tecnica maschile
Prof. Attilio Castelli
9,00 - 9,30 Educazione tecnica femminile
Prof.ssa Egle Garrone Rossini
9,30 - 10,00 Italiano
Prof.ssa Fausta Monelli
10,30 - 11,00 Italiano
Prof.ssa Fausta Monelli
11,00 - 11,30 Latino
Prof. Gino Zennaro
(Per gli alunni delle seconde classi della Scuola Media Unificata in esperimento)
11,30 - 11,45 Educazione fisica
Prof. Alberto Mezzetti
AVVIAMENTO PROFESSIONALE
a tipo Industriale e Agrario
Classe seconda:
13,50 Esercitazioni di lavoro e disegno tecnico
Prof. Nicola Di Macco
- Francese
Prof.ssa Maria Luisa Khouri-Obeld
- Economia domestica
Prof.ssa Anna Marino
Terza classe:
15,00 Francese
Prof. Torello Borriello
- Storia ed educazione civica
Prof. Riccardo Loreto
- Economia domestica
Prof.ssa Bruna Bricchi Possenti
- Tecnologia
Ing. Amerigo Mei
Regia di Marcella Curti Gialdino
16,20 EUROVISIONE
Collegamento tra le reti televisive europee
FRANCIA: Parigi
INCONTRO DI RUGBY: FRANCIA - INGHILTERRA
valevole per il Torneo delle Cinque Nazioni 1962
Diretta del secondo tempo
Telecronista Paolo Rosi
17,00 CIVITAVECCHIA: Arrivo della prima tappa del giro ciclistico di Sardegna
Telecronista Franco Angelini
(Cronaca registrata)
la TV dei ragazzi
17,30 MONDO D'OGGI
Le conquiste della scienza e della tecnica
Il radar
a cura di Giordano Repossi
Partecipa in qualità di esperto il dr. Carlo Calosi, Consigliere Delegato della Società Selenia
Presenta Rina Macrelli
Regia di Renato Vertunni
18,00 IL MAGNIFICO KING
Il piccolo Willy
Telefilm - Regia di Harry Keller
Interpreti: Lori Martin, James Mc Allion, Arthur Space
Distr. : N.B.C.
ritorno a casa
18,30 TELEGIORNALE
Edizione del pomeriggio
ed
ESTRAZIONI DEL LOTTO
GONG (Alka Seltzer - Extra)
18,50 Il Ministero della Pubblica Istruzione e la RAI - Radiotelevisione Italiana presentano
NON E' MAI TROPPO TARDI
Secondo corso di istruzione popolare
Ins. Carlo Piantoni
19,20 TEMPO LIBERO
Trasmissione per i lavoratori a cura di Bartolo Ciccardini e Vincenzo Incisa
Realizzazione di Sergio Spina
19,50 TACCUINO SCIENTIFICO
La termodinamica
Prod. : Enciclopedia Britannica
20,00 SETTE GIORNI AL PARLAMENTO
a cura di Jader Jacobelli
Realizzazione di Sergio Giordani
20,20 TELEGIORNALE SPORT
ribalta accesa
20,30 TIC-TAC (Scuola Radio Elettra - Milkana - Orsetto Bianchi - Magnesia Bisurata Aromatic)
SEGNALE ORARIO
TELEGIORNALE
Edizione della sera
Direttore Enzo Biagi
ARCOBALENO (Oro Pilla Brandy - Sapone Palmolive - Lesso Galbani - Perugina - Esso Standard Italiana - Colombani)
PREVISIONI DEL TEMPO
20,55 CAROSELLO
(1) Maggiora - (2) Trim - (3) Monda Knorr - (4) Imec Biancheria
I cortometraggi sono stati realizzati da: 1) Albo Film - 2) Paul Film - 3) Ondatelerama - 4) Ibis Film
21,05 Gorni Kramer presenta
ALTA FEDELTA'
Spettacolo musicale con Lauretta Masiero
Coreografie di Hermes Pan
Scene di Luca Crippa
Costumi di Maurizio Monteverde
Testi di Leo Chiosso e Guglielmo Zucconi
Regia di Vito Molinari
22,15 GLI STIVALI DELLE SETTE LEGHE
La candida pista di Budda
Distr.: Screen Gems
22,40 LE FACCE DEL PROBLEMA
La criminalità è in aumento ?
Partecipano al dibattito: Michele De Pietro, Benigno Di Tullio, Arturo Orvieto, Ugo Pioletti e Giuseppe Sabatini
23,05 TELEGIORNALE
Edizione della notte
SECONDO CANALE
21,10 IL BIDONE
Film - Regia di Federico Fellini
Interpreti: Broderick Crawford, Giulietta Masina, Richard Basehart, Franco Fabrizi
Prod. : Titanus
22,40 TELEGIORNALE
Edizione del 2°
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Rieccoci: riaccendiamo il nostro Focolare presentandovi una Signorina Buonasera dei tempi andati, la quale però ha fatto tante altre cose, sia prima che dopo, facendosi quindi ricordare comunque dai più. Anzi, in definitiva il ruolo di annunciatrice è stato quello da lei sostenuto per meno tempo: solo alcuni mesi, tra il 1961 e il '62. I meno giovani la avranno riconosciuta dalla fotografia: si tratta di Brunella Tocci, romana di origine calabrese, figlia di uno stimatissimo medico cosentino trasferitosi nella Capitale per ragioni di lavoro. Trampolino di lancio è il successo quale Miss Italia 1955, giusto un anno prima della collega lombarda Nives Zegna. Poi eccola a Il Musichiere in qualità di "cognatina " (cioè valletta) assieme a un'attraente adolescente di nome Marilù Tolo: al termine del leggendario telequiz canoro, ella viene dirottata a La TV degli agricoltori come presentatrice. Sembra che ci siano le credenziali giuste per lavorare come annunciatrice ma, inspiegabilmente, ecco che lì la Tocci risulta piuttosto impacciata, pur mettendocela tutta. Tuttavia non demorde e riprende a fare la presentatrice di spettacoli vari per due o tre anni ancora: poi, nel 1965, entrerà in RAI dapprima come funzionaria addetta al coordinamento generale delle varie messe in onda, quindi diventerà giornalista pubblicista e, superando un concorso interno in RAI, nel 1972 verrà assegnata al TG del pomeriggio, anche per sostituire Angela Buttiglione in maternità: ricomparirà quindi in video e otterrà un rilancio forse insperato in questa nuova veste, tanto che, nel 1976, la sempre bellissima Brunella figurerà tra i fondatori del TG 2 e, nell'autunno 1978, presenterà un programma di attualità televisiva dal titolo Dai nostri studi, che però non avrà successo (durerà solo tre mesi). In seguito continuerà con costanti e positivi risultati l'attività all'interno della redazione del notiziario, firmando sovente pezzi di costume e di cultura. Oggi, rimasta vedova ormai da una ventina d'anni dell'alto funzionario RAI di origine istriana Pio De' Berti Gambini, l'ex-Miss Italia vive in Umbria e non manca mai di far sentire la propria voce come giornalista, affidandosi assai spesso alla rete.
Con Brunella Tocci entriamo idealmente nella TV di un lontano sabato di 52 anni fa, esattamente il 24 di febbraio.
Tralasciando la Telescuola, punto fermo del palinsesto feriale nelle ore antimeridiane e del primo pomeriggio, ci sono due interessanti avvenimenti sportivi di risonanza internazionale che suscitano l'indubbia curiosità dei telespettatori. Innanzi tutto, allo stadio di Colombes presso Parigi si disputa uno degli incontri più affascinanti del classico Torneo delle Cinque Nazioni di rugby, ossia l'annuale appuntamento invernale che vede in campo le quattro nazionali del Regno Unito più la Francia: decenni dopo si aggiungerà l'Italia e la manifestazione diventerà Sei Nazioni... anche grazie a un sempre crescente amore per questa disciplina, mediato indubbiamente pure dai costanti appuntamenti televisivi che la RAI ha riservato da sempre alle partite di spicco di tale manifestazione, trasmesse in Eurovisione e commentate con ovvia competenza da un ex-giocatore di pallaovale ritenuto a lungo il miglior italiano di tutti i tempi a livello internazionale, alias Paolo Rosi.
Si affrontano la Francia, che in quel periodo sta portando avanti una ragguardevole serie di successi consecutivi proprio nell'àmbito del Cinque Nazioni, e i maestri dell'Inghilterra. Il risultato è clamoroso: i transalpini stracciano gli inglesi con un netto 13-0 e mattatore di quel giorno è Michel Crauste, che segna tre mete, mentre Pierre Albaladejo trasforma due calci piazzati. Eccovi la copertina di un periodico sportivo francese dedicata al trionfo personale di Crauste e al successo dell'intero quindici d'Oltralpe:
Dal rugby al ciclismo: l'inverno sta finendo, almeno sul calendario, e là dove i rigori della stagione fredda non sono così pesanti da subire riprende la stagione agonistica su strada. Ecco quindi il nuovo Giro di Sardegna, che però in quel 1962 parte dal Lazio con una tappa da Roma a Civitavecchia, tradizionale localita da dove ci si imbarca per raggiungere l'isola di Ichnusa. Vince la prima frazione un toscano tra i più interessanti corridori del periodo, Guido Carlesi, solitamente un passista che però i più discutono per l'incostanza dei risultati da lui ottenuti, incostanza forse dettata da troppa spontaneità di carattere:
Dopo lo sport, ecco i pupazzetti di carta che, al suono della marcetta composta da Piero Umiliani, introducono La TV dei ragazzi: s'incomincia con una trasmissione di divulgazione scientifica per i più giovani, Mondo d'oggi, e si prosegue con un telefilm nordamericano che in pratica è una versione aggiornata di Gran premio, il film uscito sul finire della Seconda Guerra Mondiale e che consacrò una ragazzina di origine britannica, una certa Elizabeth Taylor. L'edizione televisiva, che nell'originale in lingua inglese conserva il titolo della pellicola, National Velvet, da noi viene intitolata Il magnifico King (dal nome del cavallino protagonista): la stellina è qui una ragazzina californiana di nome Lori Martin. Questa che segue è la sigla di ogni episodio:
Lori Martin gode di una certa popolarità come giovanissima protagonista di telefilm di successo, al punto che, nel 1963, all'età di sedici anni, le verrà proposto di incidere un disco come cantante. Voce appena intonata, ma motivi furbetti tali da entrare in classifica, come questo brano dai risvolti patriottici intitolato The home of the boy I love (God bless America):
Diventata adulta, la Martin abbandonerà le scene (pur se ogni tanto ritornerà come comprimaria in qualche telefilm), si sposerà e si dedicherà all'impegno sociale. Rimasta vedova nel 1999, cadrà in totale depressione e si spegnerà nel 2010, il giorno di Pasqua.
Ricordiamo ancora la tenera Lori con il lato B di questo 45 giri da lei registrato da adolescente, Mine 'til Monday ("Mio fino a lunedì"):
Eccoci ora al consueto appuntamento del sabato con le Estrazioni del lotto:
BARI 79 83 84 82 22
CAGLIARI 67 46 70 42 21
FIRENZE 19 69 50 86 26
GENOVA 58 20 43 89 14
MILANO 80 21 35 8 42
NAPOLI 54 31 53 43 86
PALERMO 33 65 40 56 74
ROMA 22 38 58 2 62
TORINO 14 71 17 28 60
VENEZIA 87 47 83 89 56
Colonna vincente dell'Enalotto:
BARI 2
CAGLIARI 2
FIRENZE 1
GENOVA X
MILANO 2
NAPOLI X
PALERMO 1
ROMA 1
TORINO 1
VENEZIA 2
NAPOLI 2° estratto X
ROMA 2° estratto X
(Fonte: archivio storico L'Unità)
Pagina abbastanza ricca, quella dei consigli per gli acquisti vintage, divisi tra le varie, apposite rubriche. Partiamo con i due telecomunicati di Gong che ci presentano l'Alka-Seltzer (con la voce di Gino Capponi) e il detersivo Extra:
Pagina abbastanza ricca, quella dei consigli per gli acquisti vintage, divisi tra le varie, apposite rubriche. Partiamo con i due telecomunicati di Gong che ci presentano l'Alka-Seltzer (con la voce di Gino Capponi) e il detersivo Extra:
Da Tic-Tac traiamo la seconda parte, quella che segue il Segnale orario delle 20,30: in essa vengono decantate le virtù sia (anche con un carinissimo jingle a tempo di cha-cha-cha) di un motoscooter della Bianchi, l'Orsetto, che però nulla potrà di fronte alla spietata concorrenza di Vespa e Lambretta, sia della leggendaria Magnesia Bisurata Aromatic dagli immediati effetti (da cui l'aggettivo "bisurata", cioè "bruciata due volte"):
Infine eccoci a Carosello, con le disavventure di Angelino, il bambino dal proverbiale nasone ideato da Paul Campani e Max Massimino Garnier, il quale viene consolato, dopo i consueti pasticci da lui creati, non solo, come al solito, dal detersivo Super Trim, ma anche da una più quieta fidanzatina, la quale non può che chiamarsi Angelina. Il sottofondo musicale, stavolta in una versione arrangiata in chiave scat-jazz, è una volta di più la Marcia turca di Wolfgang Amadeus Mozart. Da ribadire che alcune scene di questi caroselli animati saranno riciclate alla fine degli anni '70 in Superclassifica show, il programma settimanale di musica leggera e varietà curato da Maurizio Seymandi e Pino Callà per Sorrisi e Canzoni - TV e diffuso da molte emittenti locali, e per l'occasione Angelino sarà ribattezzato Sorrisino:
Lo spettacolo di prima serata parte da Milano ed è giunto al suo quinto appuntamento: ne è principale protagonista il Maestro Gorni Kramer, ancora una volta mattatore dei sabati sera televisivi invernali. L'anno prima c'era stato Giardino d'inverno, in onda da Roma con la regia di Antonello Falqui e la produzione esecutiva di Guido Sacerdote; stavolta c'è Alta fedeltà, ripreso al Teatro della Fiera sotto la guida di Vito Molinari e i testi di Leo Chiosso e del giornalista Guglielmo Zucconi.
Il titolo parla chiaro: Alta fedeltà (che, come i puristi del suono ben sanno, in inglese si abbrevia con HI - FI) è una dicitura che compare sempre più spesso sulle copertine e sulle etichette dei dischi musicali, specialmente da quando la stereofonia, nel 1958, ha incominciato a prendere piede. Quindi è inevitabile che la musica sia protagonista assoluta della trasmissione, sia pur intervallata da qualche intervento recitato assai brillante, animato da Lauretta Masiero, e dalle imitazioni di Alighiero Noschese. Tra gli ospiti fissi spicca Arturo Testa, il cantante milanese dalla voce baritonale (che infatti passerà all'opera lirica quando, alcuni anni dopo, con l'avanzare della musica pop, non avrà più lavoro nel contesto leggero), il quale ha il compito di aprire la trasmissione con un orecchiabile motivo swing intitolato Tomorrow night (cantato in italiano, nonostante il titolo inglese), grande successo allora ma dimenticatissimo oggi, mezzo secolo dopo:
Ospiti della puntata sono Betty Curtis, Alberto Rabagliati e, come artista straniero in un esclusivo intervento alla TV italiana, un cantante statunitense, Bobby Rydell (alias Robert Ridarelli da Filadelfia, città dalla quale proviene un gruppetto di giovani artisti italo-americani di fama ormai mondiale, come Frankie Avalon, Fabian e l'arrangiatore Peter De Angelis), il quale presenta il suo ultimo hit intitolato That old black magic:
Altro personaggio che non manca mai ad Alta fedeltà è Johnny Dorelli: a 25 anni appena compiuti, il crooner milanese attraversa un momento davvero particolare, non foss'altro perchè proprio durante la serie televisiva di cui stiamo parlando nasce l'amore tra lui e Lauretta Masiero... una storia che durerà appena cinque anni e che terminerà con la venuta al mondo, nel 1967, di Gianluca, oggi a propria volta uomo di spettacolo (attore, cantante e anche regista teatrale).
Alla calda e suadente voce di Giorgio Guidi non può che essere affidata la sigla finale di un varietà destinato a rappresentare l'Italia al Golden Rose Festival di Montreux, ma che i giurati internazionali riterranno sulla falsariga di Giardino d'inverno (che era arrivato secondo nel 1961) e non premieranno. Il brano s'intitola Musica mia e naturalmente è di Gorni Kramer e Leo Chiosso (con il nome d'arte di Roxybob):
Sul neonato (solo tre mesi e mezzo di emissioni) Secondo Canale, invece, in contrapposizione al varietà vi è da tempo l'abitudine di trasmettere al sabato sera un film d'autore, di quelli un po' più impegnativi, e spesso si pesca tra opere uscite in anni (relativamente, viste le rigide regole allora in vigore, che obbligano la messa in onda di film risalenti a non meno di un lustro prima) recenti. Viene diffuso quello che resterà forse il meno noto dei lungometraggi girati da Federico Fellini, Il bidone, in concorso senza successo alla Mostra d'Arte Cinematografica veneziana del 1955, film che punta il dito sulla vita dei truffatori, esperti, per l'appunto, in "bidoni". Qui Fellini ne presenta tre: Augusto (interpretato da Broderick Crawford - doppiato da Arnoldo Foà -), Roberto (Franco Fabrizi) e Bruno detto Picasso in quanto pittore dilettante (Richard Basehart, che parla in italiano grazie a Enrico Maria Salerno: vale la pena citare i due grandi attori-doppiatori in questa sede, essendo Foà scomparso proprio di recente, a un'età molto avanzata, mentre a giorni cadrà il ventennale della morte di Salerno).
Dopo aver ingannato due contadine inventando la storia di un falso tesoro legato a un'inesistente vittima di un delitto (il cui scheletro era stato prestamente preparato anzitempo) e arraffando cinquecentomila lire, i nostri si dividono il bottino: Picasso porta i soldi alla moglie Iris (Giulietta Masina), che ne ignora la provenienza, mentre gli altri due fanno baldoria. Vengono poi tutti invitati a una festa di Capodanno organizzata da un loro collega più fortunato, che lavora in grande. Qui Roberto tenta di rubare un portasigarette d'oro, ma viene scoperto: anche Iris comincia a convincersi che il suo Bruno non è per nulla uno stinco di santo, per cui quest'ultimo preferisce salvare capra e cavoli salutando tutti e mollando l'attività illecita. Augusto, invece, ha una figlia da mantenere di nome Patrizia (Lorella De Luca, scomparsa anch'ella nei primi giorni di questo 2014): prova ad aiutarla cominciando con lo starle accanto, anche portandola al cinema, ma è proprio all'uscita della sala che, riconosciuto da un suo ex-compare, viene alle mani con quest'ultimo e finisce in carcere. Scontata la pena, eccolo di nuovo in azione per un nuovo "bidone", ancora una volta ai danni di gente di campagna, ma in Toscana: travestitosi da sacerdote, sottrae trecentomila lire a un contadino sinchè non s'imbatte in Susanna (Sue Ellen Blake), una ragazza con gravi problemi fisici, figlia del derubato. Augusto vorrebbe desistere dal portare a termine il colpo, commosso e impietosito dalla fanciulla... non lo fa realmente, ma comunica ai suoi complici che ha rinunciato al furto proprio per un gesto di umanità. Non creduto, viene a lungo picchiato a sangue finchè non salta fuori il denaro; quindi egli viene abbandonato al proprio tragico destino.
Incominciamo a vedere il trailer de Il bidone, con la tradizionale voce di Vittorio Cramer che presenta in tre minuti il film felliniano:
I programmi dei due canali sono conclusi dai rispettivi notiziari (quello unico del Secondo, in onda immediatamente dopo il film, e il consueto Telegiornale della notte che precede le finali Armonie del Pianeta Saturno): è stata una giornata intensa sotto il profilo della politica interna perchè il nuovo gabinetto governativo presieduto da Matteo R... pardon, Amintore Fanfani è pronto per il giudizio del Parlamento con il voto di fiducia previsto per i primi della settimana successiva: sono stati nominati anche i sottosegretari, per cui si può varare definitivamente questo tripartito che dovrebbe condurre alla fine della terza legislatura... sono in ballo cose nuove, come l'apertura al PSI, ma per farlo bisogna essere cauti... ecco quindi il sostegno di PSDI e PRI, icone di una Sinistra più moderata.
Dispiace che non abbiamo a disposizione inserti tratti dal notiziario televisivo allora diretto dal grandissimo Enzo Biagi: ripieghiamo (come d'altronde abbiamo sempre fatto in questi post pubblicati in tempi più recenti) sul cinegiornale La Settimana Incom. La voce è quella dell'ex-lettore del TG, Riccardo Paladini:
Termina così il nostro post dedicato ai programmi televisivi del 24 febbraio 1962: ci scusiamo per il leggero ritardo con cui lo licenziamo, dovuto a cause di forza maggiore. Comunque sia, parafrasando il titolo di un noto film italiano di parecchi anni fa, ricominciamo da 301 e vi ringraziamo per la cortese e affettuosa attenzione, come sempre facciamo.
A prestissimo ! ! !
CBNeas
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La TV degli anni d'oro come non è stata mai narrata
prenotatelo dal vostro
on line ! ! !
Incominciamo a vedere il trailer de Il bidone, con la tradizionale voce di Vittorio Cramer che presenta in tre minuti il film felliniano:
Dal punto di vista critico, solo ultimamente un esperto tradizionalmente controcorrente e di Destra come l'emiliano Pino Farinotti ha rivalutato notevolmente quest'opera, definendola capolavoro laddove tutti gli altri cinèfili l'hanno sempre classificata minore, ma il giudizio più spassionato si deve a un anonimo francese, come evidenzia Mario Verdone (il papà di Carlo) nella monografia felliniana pubblicata poco dopo la morte del grande riminese per l'autorevole collana Il Castoro:
"Dichiara un anonimo recensore francese con una formula lapidaria, ma accettabile: 'Il bidone è I vitelloni moltiplicato per La strada. Si comincia come con una Farsa, ma si arriva ad una Passione e ad una Morte'. Altri suoi colleghi e compatrioti trovano La strada 'opera facile, civettuola, decorativa, a confronto di questo lavoro volontariamente nudo di ogni ornamento' ".
(MARIO VERDONE, in Federico Fellini, L'Arca-Editrice Il Castoro, Roma-Milano, 1995, pag. 46).
A questo punto non ci rimane che vedere una sintesi de Il bidone, ricavata dagli inserti disponibili su YouTube: immancabili le sequenze sporcate da sottotitoli inglesi (non esiste una versione in lingua - era raro che Fellini facesse girare con le testuali battute della sceneggiatura - con le vere voci di Crawford, Basehart e la Blake, cosa che da sempre dà fastidio agli appassionati d'Oltreoceano) o francesi, ad ogni modo dimostrazione della fama universale che si porta ancor oggi Federico Fellini. In Italia c'è chi lo osanna e c'è chi lo detesta imputandone una certa incomprensibilità... ma dispiace comunque che, a parte la parentesi del ventennale della sua scomparsa, caduto lo scorso autunno, il grandissimo regista riminese sia finito in un ingiusto oblìo (solo i giovani più colti ne conoscono e ne apprezzano o disprezzano i vari lungometraggi). Comunque, eccovi questa selezione da Il bidone:
Dispiace che non abbiamo a disposizione inserti tratti dal notiziario televisivo allora diretto dal grandissimo Enzo Biagi: ripieghiamo (come d'altronde abbiamo sempre fatto in questi post pubblicati in tempi più recenti) sul cinegiornale La Settimana Incom. La voce è quella dell'ex-lettore del TG, Riccardo Paladini:
Brutte notizie dall'estero: non si placano le dimostrazioni a proposito della questione algerina. Un'ennesima serie di gravi attentati rivendicati dall'OAS, gruppo paramilitare contrario all'indipendenza dalla Francia della regione nordafricana, sconvolge quest'ultima: in poche ore ben venti inermi cittadini di Algeri vengono uccisi e altrettanti cadono nel resto del territorio. Nei giorni precedenti seri disordini avevano sconvolto pure Parigi provocando purtroppo otto morti, come documentano le immagini tratte anch'esse da La Settimana Incom e sempre commentate dalla voce di Riccardo Paladini:
A prestissimo ! ! !
CBNeas
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Giovedì 13 marzo 2014, alle 17,00, presso il
MoviMente - Biblioteca Civica di Chivasso (TO)
sarà presentato il
MoviMente - Biblioteca Civica di Chivasso (TO)
sarà presentato il
LUNARIO DEI GIORNI DI TELE
di Cesare Borrometi
La TV degli anni d'oro come non è stata mai narrata
Con
il passare degli anni crescono sempre più la nostalgia e l'interesse
per la vecchia TV di qualità: appositi canali digitali, siti Internet
dedicati, pubblicazioni periodiche, tanto nelle edicole quanto nei
negozi specializzati; DVD contenenti, tutte o in parte, storiche
trasmissioni di ieri, libri a carattere storico-rievocativo godono di un
pubblico scelto, appassionato e spesso anche esigente. Eppure c’era una
lacuna da colmare: un almanacco, un lunario che raccogliesse, giorno
per giorno, una vasta gamma di programmi di quel periodo d’oro, dal
varietà allo sceneggiato, dalla pubblicità all’informazione, dalla TV
dei ragazzi al teatro e alla cultura, lo sport e via dicendo. In tutto
366 titoli, uno per ogni giorno dell’anno, scelti in base alla relativa
data di trasmissione (o di inizio serie per i programmi a puntate) o ad
eventi particolari atti a determinarne il successo, e corredati da
schede tecniche, presentazioni e commenti. Questa lacuna viene oggi
colmata da Cesare Borrometi, ideatore di una formula che senz’altro
cambierà il modo di gestire la storiografia sull’argomento: fermo
intendimento dell’autore è di produrre nel tempo ulteriori libri del
genere, fornendo all’appassionato, allo studioso e al curioso un
panorama il più possibile preciso dei giorni, dei mesi e degli anni che
hanno visto sbocciare trasmissioni e personaggi di fama del “piccolo
schermo" da riscoprire e rivalutare.
MEF Firenze Libri - Pagine: 330
Prezzo: Euro 29,00
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Lunario dei giorni di Tele,
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