NAZIONALE
telescuola
Il Ministero della Pubblica Istruzione e la RAI-Radiotelevisione Italiana
presentano
SCUOLA MEDIA UNIFICATA
Prima classe:
8,30-8,55 Italiano
Prof. Lamberto Valli
9,20-9,45 Osservazioni ed elementi di scienze naturali
Prof.ssa Ivolda Vollaro
10,10-10,35 Francese
Prof.ssa Giulia Bronzo
10,35-11,00 Inglese
Prof.ssa Enrichetta Perotti
11,25-11,45 Educazione Musicale
Prof.ssa Gianna Perea Labia
Allestimento televisivo di Gigliola Spada Badò
Seconda classe:
8,55-9,20 Educazione Artistica
Prof. Giulio Accatino
9,45-10,30 Educazione Artistica
Prof. Giulio Accatino
11,00-11,45 Italiano
Prof.ssa Fausta Monelli
11,45-12,10 Matematica
Prof.ssa Liliana Ragusa Gilli
12,35-13,00 Educazione Tecnica
Prof. Giulio Rizzardi Tempini
Allestimento televisivo di Lydia Cattani Roffi
Terza classe:
12,10-12,35 Italiano
Prof.ssa Fausta Monelli
13,00-13,25 Applicazioni Tecniche
Prof. Giorgio Luna
13,25-13,50 Francese
Prof. Henri Arcaini
13,50-14,15 Inglese
Prof. Antonio Amato
Allestimento televisivo di Gigliola Rosmino
16,00 EUROVISIONE
Collegamento tra le reti televisive europee
ITALIA : Roma
Campi del Foro Italico
TENNIS: CAMPIONATI INTERNAZIONALI D'ITALIA
Telecronista Giorgio Bellani
18,00 SEGNALE ORARIO
GIROTONDO (L'Oreal de Paris - Yoga Massalombarda - Biancozero - Algida)
la TV dei ragazzi
18,03 I MICHAELS IN AFRICA
Documentario
L'elefante Setsitemba
Prod. : George Michael
ritorno a casa
18,30 Il Ministero della Pubblica Istruzione e la RAI-Radiotelevisione Italiana
presentano
NON E' MAI TROPPO TARDI
Primo corso di istruzione popolare per adulti analfabeti
Insegnante Alberto Manzi
19,00 TELEGIORNALE
della sera - 1a edizione
GONG (Milky - Simmons materassi a molle)
19,15 CARNET DI MUSICA
Complesso diretto da Riccardo Vantellini
Presentano Daniele Piombi e Franca Aldrovandi
Regia di Beppe Recchia
ribalta accesa
20,00 SEGNALE ORARIO
TIC-TAC (Idro Pejo - Vidal Profumi - Olà - Frigorifero Indesit - Tescosa Confezioni - Minestre Star)
TELESPORT
ARCOBALENO (Monsavon - Olio Topazio - Pentola a pressione Lagostina - Frullatore Go-Go - Agip F1 - Aperol)
PREVISIONI DEL TEMPO
In studio Nicoletta Orsomando
20,30 TELEGIORNALE
della sera - 2a edizione
Direttore Giorgio Vecchietti
20,50 CAROSELLO
(1) Simmenthal - (2) Algida - (3) Manetti e Roberts - (4) Idrolitina
I cortometraggi sono stati realizzati da: 1) Erre Film - (2) I.F.S. - (3) Paul Film - (4) Ondatelerama
21,00 TV 7 - SETTIMANALE TELEVISIVO
diretto da Giorgio Vecchietti
22,00 33 GIRI
Programma di musica leggera presentato da Ernesto Calindri
Testi di Leo Chiosso
Orchestra diretta da Angel "Pocho" Gatti
Regia di Maria Maddalena Yon
23,00 TELEGIORNALE
della notte
SECONDO
21,00 SEGNALE ORARIO
TELEGIORNALE
Edizione del 2°
21,10 INTERMEZZO (Rex - Amami shampoo - Moplen - Oro Pilla Brandy)
21,15 Le dive degli anni '30
Quattro ritratti a cura di Gian Luigi Rondi
Eleonora Rossi Drago presenta
Marlene Dietrich in:
SHANGHAI EXPRESS
Film - Regia di Josef Von Sternberg
Prod. : Paramount
con Clive Brook e Anna May Wong
22,40 JAZZ IN EUROPA
Trio Les Mc Cann
Testi di Salvatore G. Biamonte e Rodolfo D'Intino
Regia di Walter Mastrangelo
23,05 NOTTE SPORT
TSI - SVIZZERA
20,00 TELEGIORNALE
e
PREVISIONI DEL TEMPO
20,15 OBIETTIVO SPORT
20,35 LA GIBIGIANNA
Commedia di Carlo Bertolazzi
21,50 In margine all'Esposizione nazionale 1964:
LA SVIZZERA DEL XX SECOLO
Agricoltura in collina
22,10 NOTIZIARIO ATS
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I primi mesi del 1964, specialmente febbraio e marzo, sono assai complicati in casa RAI: una vertenza per il rinnovo del contratto di lavoro di tutti i dipendenti provoca ripetuti scioperi, anche con conseguenze non indifferenti sulla programmazione radiotelevisiva. Saltano alcuni programmi: altri, già registrati ma pronti ad andare in onda successivamente, vengono scongelati in fretta e furia. Anche l'informazione viene trasmessa in forma ridotta e spesso senza servizi (filmati e non); capita anche che, per qualche giorno, i programmi vengano diffusi a reti unificate. Si vedono anche facce nuove, soprattutto tra i lettori del TG e tra le annunciatrici: si tratta di "
contrattisti" a termine, esterni RAI (come Gigi Ortuso, figlio del noto chitarrista dell'Orchestra Angelini e spesso voce di documentari cinematografici, che subentra al terzetto Carrai-Raviart-Tarantino), oppure fanciulle fresche di provino e in attesa di entrare nel gruppo delle varie Orsomando, Cercato, Gambineri, Farinon eccetera. Tra queste c'è la ragazza della foto da noi scelta (la quale resterà ancora un poco dopo la firma del nuovo contratto, anche perchè si attende il ritorno in via Teulada di Mariolina Cannuli appena diventata mamma, ritorno previsto per la tarda estate): si tratta di una ventenne potentina (ma nata a Pesaro) di nome Lorenza Colicigno. Studentessa di Lettere Classiche, proseguirà la propria carriera in radio, tenendo a battesimo nel 1965 la rubrica quotidiana sulla viabilità e sui problemi degli automobilisti
Buon viaggio e poi trasmettendo dai microfoni della sede radiofonica della Basilicata, finchè col tempo non diverrà programmista-regista. Non solo: svolgerà regolare attività di docente e sarà financo giornalista pubblicista, occupandosi di cultura e letteratura, tenendo presenti in particolare temi e autori imperniati sul concetto della condizione femminile.
Ancor oggi Lorenza Colicigno, seppur pensionata RAI, è attiva su tutti gli altri fronti: colta e instancabile, scrive ancora moltissimo e le proprie note su arti e lettere, presenti anche in rete, sono assai gradevoli ed esaurienti. Inoltre è rimasta una donna bellissima, come si evince da una recente fotografia: anche i capelli ormai bianchi sono acconciati con gusto ed eleganza. Chissà se oggi la Professoressa Colicigno ricorda con tenerezza o con terrore quei mesi trascorsi a Roma, quale sostituta delle più titolate "
Signorine Buonasera"...esperienza per merito della quale ella praticamente completa la galleria fotografica delle annunciatrici che noi del
Focolare inaugurammo nell'ottobre del 2012.
Eccoci all'11 maggio di mezzo secolo fa: la situazione generale si è leggermente complicata. Il "
boom" economico è finito e c'è chi parla sempre più insistentemente di "congiuntura". Tuttavia non tutto tace: i giovani cominciano a fare capolino con maggior frequenza, desiderosi di farsi prendere sul serio dagli adulti una volta per sempre.... ma non è facile, specie in provincia. Nelle scuole s'incomincia a fare politica, seppur in sordina: in un liceo torinese, proprio quel lunedì mattina, alcuni studenti nostalgici del
Ventennio vengono a diverbio con alcuni coetanei socialisti e finisce a botte...
La TV, come ogni lunedì, è assai parsimoniosa in fatto di proposte di rilievo, ma le cose interessanti sono comunque notevoli. Nel pomeriggio, per esempio, vengono trasmesse in diretta eurovisiva alcune fasi degli
Internazionali d'Italia tennistici in corso di svolgimento nei campi romani in terra battuta del Foro Italico: con l'onore delle armi, le nostre
doppiste Silvana Lazzarino e Lea Pericoli (nella foto sotto), apprezzate per il loro affiatamento (potremmo per questo motivo definirle le "
nonne agonistiche" di Roberta Vinci e Sara Errani, campionesse italiane dei giorni nostri) devono arrendersi alle più giovani australiane Margaret Smith e Lesley Bowrey, le quali poi si scontreranno fra loro nella finale del singolare femminile.
Anche Telesport (la consueta rubrica del lunedì sera che andrà in pensione con la fine dell'anno, anche in virtù dell'imminente rinnovamento de La domenica sportiva) dedica alle gare tennistiche ampio spazio, oltre ai commenti (non molto positivi riguardo alla qualità del gioco) sul successo del giorno prima della nostra Nazionale di calcio, allenata da Edmondo Fabbri, in Svizzera per 3 a 1 ai danni dei rossocrociati.
Quella sera, nella rubrica pubblicitaria Arcobaleno (così intitolata per l'inserimento al proprio interno del bollettino meteorologico), va in onda tra gli altri il telecomunicato di un olio per automobili prodotto dall'Agip, il cosiddetto F.1: per reclamizzarlo si prende a prestito e si tramuta in jingle un grosso successo di Sergio Endrigo di poco tempo prima, Viva Maddalena !.
Ora, noi non disponiamo del "
trenta secondi" passato sul piccolo schermo, ma possiamo mostrarvi l'analoga (e più lunga) versione a colori della medesima pubblicità, destinata ai cinematografi: è un gioiellino in tutto (grafica, animazioni e ovviamente musica, con una parodia del testo di Endrigo assai pertinente al contesto).
Il TG serale fornisce le prime notizie sullo spoglio delle schede dopo la consultazione regionale in Friuli - Venezia Giulia: tiene la DC, cala il PSI (anche dopo la recentissima scissione con gli irriducibili, i quali hanno fondato il PSIUP, ossia il Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria, contrario a qualsiasi complicità con il partito di maggioranza) e guadagna molto il PCI (se non andiamo errati, sarà questa l'ultima tornata elettorale con Palmiro Togliatti segretario). Per il resto, calma piatta.... e si può partire con
Carosello.
La rubrica pubblicitaria più attesa propone quella sera due interessantissime cose: per i gelati Algida (all'insegna dello slogan "
Irresistibile" lanciato l'anno prima da Rita Pavone, adesso assente perchè alla conquista dell'America) tutto si fa in casa ARC, la nuovissima etichetta della RCA riservata ai giovani artisti. C'è Anna Maria Izzo, c'è Fabrizio Brunetti-ragazzino rompiballe che vuole sempre "
dire una parola", ma ci sono soprattutto quattro simpatici ragazzi di Londra, di nome Johnny Charlton, Bobby Posner, Mike Roger Shepstone e soprattutto Shel Shapiro. Essi sono da poco in Italia e ci resteranno (qualcuno per sempre, come Shel): per semplicità cambiano la loro denominazione di complesso musicale e quindi da
Shel Carson Combo diventano
The Rokes... questo carosello (con il loro inconfondibile "
Irresisteebeelay") e il disco appena uscito, con sul lato A
Quando eri con me e sul retro
Shake, rattle and roll, rappresentano solo l'inizio di una bellissima favola artistica durata sei anni. Indi vedremo Giorgio Albertazzi ed Anna Proclemer che, nei panni di due attori di rango, girano una scena verosimile dedicata alle mosse di un perfetto ladro-gentiluomo... poi il tutto si scioglie in un bicchiere d'acqua, come l'Idrolitina (che "
vi dà salute mentre vi disseta"):
Sul Nazionale, la prima serata è riservata al consueto appuntamento del lunedì con TV7, un settimanale di approfondimento che, uscendo dal paludato recinto del telegiornale, si sbilancia di più in merito a tematiche altrove piuttosto scomode. Tuttavia quella sera c'è spazio per inchieste più "digeribili", prevalentemente sul costume e sulla società del periodo: si parla soprattutto di giovani, siano essi africani che vengono in Italia per frequentare l'università, siano altresì italiani che, sulla scia di Rita Pavone, Gigliola Cinquetti, Gianni Morandi eccetera, tentano la strada del successo canoro. Di quest'ultimo argomento si occupa il giornalista e documentarista Antonello Branca: guardate un po' chi va a pescare e a intervistare...
E' la prima volta che questa ragazzina quasi diciassettenne, calabrese trapiantata nelle Marche, tale Mimì (diminutivo di Domenica) Bertè, compare in video: di lei si parla già da mesi come la grande scoperta del Maestro Carlo Alberto Rossi e tre giovedì dopo, la sera del
Corpus Domini, interverrà a
La fiera dei sogni di e con Mike Bongiorno. Sarà solo l'inizio di trentun anni esatti di successi, di trionfi, ma anche di momenti difficili (non pochi), culminanti con l'invidiosa cattiveria di certi colleghi... trentun anni precisi dalla prima messa in onda di questo filmato... venerdì 12 maggio 1995, a Cardano al Campo, in Lombardia, un gesto forse inspiegabile, forse (per chi l'ha conosciuta meglio) spiegabilissimo... pur se qualcuno parla di una causa naturale... rimangono i suoi innumerevoli dischi e i tanti filmati televisivi, vera e propria guida anche per gli odierni nati digitali che la osannano come se fosse (e in effetti, a dire il vero, lo è) ben viva e protagonista anche di questa stagione canora non esaltante... rimane soprattutto il nome d'arte da lei assunto nel 1971, con il quale tutti la conoscono: MIA MARTINI.
Mentre sul Primo viene intervistato un futuro mito della canzone italiana, sul Secondo c'è spazio per un personaggio straniero che mito lo è già... e da tanto... del cinema mondiale: Frau Marlene Dietrich. Anzi, è proprio l'attrice tedesca trapiantata negli Stati Uniti d'America ad aprire un ciclo di quattro film che Gian Luigi Rondi ha preparato per celebrare altrettante glorie hollywoodiane, due straniere che negli
studios californiani trovarono la strada per la gloria imperitura (la Dietrich, appunto, e la svedese Greta Garbo) e due nordamericane veraci, la pragmatica Joan Crawford (che piace molto anche a certe odierne geniali sedicenni di nostra conoscenza) e la sfortunata Jean Harlow. Scrive Guido Cincotti nell'articolo di lancio di questa serie pubblicato dal
Radiocorriere - TV (e che potete leggere per intero cliccando su
http://www.radiocorriere.teche.rai.it/Download.aspx?data=AQAAANCMnd8BFdERjHoAwE/Cl+sBAAAA+T2eclfkb0mbyT6lsr1vWQQAAAACAAAAAAADZgAAwAAAABAAAADNJtu+B4VLhMFZBJdC+tjFAAAAAASAAACgAAAAEAAAAKfIpERF3pE3njFMj7DmrK0QAAAASHwaD0tOB6/quxzkZbqiaxQAAACmFL+2loxFuwa2H9+nJhT/HeS6bA== ): "
Quattro ombre fugaci: ma anche quattro sensibilità, quattro misure umane, quattro destini di donna. Quattro autentiche attrici, sia chiaro. La lunare Greta, l'accidiosa Marlene, Joan la volitiva, Jean la bionda platino, assecondarono fino in fondo il mito di cui erano prigioniere, ma non passarono senza lasciare traccia di una personalità umana ed artistica ben rilevata". E a proposito della Dietrich e di
Shanghai Express, film in onda quella sera di mezzo secolo fa: "
Drappeggiata in toilette inverosimili la vediamo incedere pei corridoi dell'espresso Pekino-Shanghai con la stessa levigata indifferenza con cui si muoverebbe pei saloni del Ritz. L'eleganza eccentrica e sofisticata fu una delle componenti del suo mito, sapientemente costruito."
(GUIDO CINCOTTI,
Le dive degli anni 30,
Radiocorriere - TV n. 20 /1964, pag. 12)
.
Godiamoci in versione italiana, con la voce di Tina Lattanzi che doppia la Dietrich e quella di Emilio Cigoli che dà l'italica favella a Clive Brook, co-protagonista della pellicola diretta dall'austriaco Josef Von Sternberg, colui che scoprì Marlene e che con lei se ne andò nell'America del Nord,
Shanghai Express, un film di avventura in piena regola. La storia è nota: nel convoglio che attraversa un'ampia porzione di Cina, una
cocotte e attrice di varietà detta Shanghai-Lill (o Lily) ritrova Donald Harvey, un ufficiale medico inglese che aveva amato in passato. Succede però che il treno venga dapprima bloccato dapprima delle truppe nazionaliste che arrestano una spia a bordo e, successivamente, da una fazione ribelle che rapisce il capitano britannico, con l'intento di tenerlo in ostaggio finchè il dissidente non sarà rilasciato. Interviene però Londra e la situazione sembra appianarsi, ma il capo dei ribelli vuole violentare la donna e accecare il suo amante (che nel frattempo lo ha picchiato). Shanghai lo viene a sapere e, per salvare Donald, sta al gioco del
leader dei guerriglieri: il militare inglese, sulle prime, grida al tradimento. Solo quando il cinese sarà ucciso in uno scontro con i nazionalisti, egli apprenderà la verità da Shanghai-Lill, farà pace con lei e, sani e salvi, vivranno insieme per sempre. Buona visione ! ! !
Seconda serata essenzialmente musicale su ambo i canali: sul Nazionale viene trasmessa una nuova puntata dello spettacolo
33 giri, che da mesi dormiva nell'archivio della RAI di Milano, pronto per una messa in onda che faticava ad arrivare. Conduce la trasmissione Ernesto Calindri, sempre puntuale caratterista: gli ospiti canori sono tanti... e qui i giornalisti si scatenano con le loro critiche riguardanti certi sfasamenti temporali imposti dagli
ampex: la registrazione di
33 giri è stata effettuata al
TV 3 di Corso Sempione nell'autunno del 1963 agli ordini di Maria Maddalena Yon (elegante canavesana che oggi vive la propria serena vecchiaia nella sua Ivrea dopo decenni di proficuo lavoro in RAI), sicchè i cantanti in onda interpretano successi precedenti a quelli in circolazione durante la messa in onda... ma tant'è ! E' ospite di quella puntata, per esempio, la brava Elsa Mazzetti, detta
Cocki: la cantante milanese interpreta l'allegro tema tratto dal film-documentario
In Italia si chiama amore, un twist intitolato
Pizza pie (chissà perchè, trascritto
Pizza pye...boh ? ! ?).
Si parla di commistione tra jazz e cabaret con due seri musicisti e garbati intrattenitori: il chitarrista Franco Cerri e il pianista Enrico Intra, i quali, dopo aver esaurientemente illustrato attraverso un apposito sketch l'atmosfera che si respira in questi locali per allora alternativi e che colgono di sorpresa i signori di una certa età (qui rappresentati da Calindri), si cimentano in una bossa nova originale di questo tipo:
Ezio Leoni, arrangiatore e direttore d'orchestra (anche con lo pseudonimo inglese di Len Mercer), spiega seriamente come si elabora musicalmente la partitura di un motivo, trattandola in modo che diventi un potenziale successo. Tra gli artisti che lavorano con lui c'è Tony Dallara, il quale, per le ragioni già dette più sopra, non canta Come potrei dimenticarti, suo successo a Sanremo, bensì Norma:
L'ultimo intervento è della grandissima Miranda Martino, la quale, oltre a passare in rassegna i propri grandi successi, presenta la versione di un motivo scritto da Henry Mancini per il film La pantera rosa, Meglio stasera:
Il Secondo dedica invece una trasmissione a un pianista jazz tra gli ultimi arrivati (ha incominciato tardi a suonare: dapprima prestava servizio militare presso la US Navy), il ventottenne Les Mc Cann, il quale ha svolto una tournèe europea per promuovere un interessantissimo disco contenente delle composizioni non meno significative, all'insegna di quello che egli stesso definisce soul jazz: è forse uno dei primi esempi rilevante in cui il concetto dell'anima "nera" viene esplicitamente declinato in un contesto musicale. Assieme a Mc Cann ha una parte di primo piano il chitarrista di origine siciliana Joe Pass (vero nome Joseph Passalacqua): sono entrambi a dialogare nei brani tratti dal loro LP Soul hits, che costituiscono anche l'ossatura di questo programma televisivo. Riascoltiamone alcuni, a partire da questo Sack o' woe:
Eccovi ora Groove yard:
Proseguiamo con Sister sadie:
Chiudiamo con Work song:
E' andata anche per oggi... tutti a letto con l'implacabile "
oboe del silenzio"
delle
Armonie del pianeta Saturno del Maestro Roberto Lupi ! ! !
Finisce qui anche il nostro post, ma il congedo è preceduto da due avvisi: il primo è che potete ascoltare i nostri programmi musicali sulle canzoni di ieri e dell'altro ieri, sotto l'ègida di
Vintage Sonic 1950-2011, dal lunedì al giovedì (dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 18,00 alle 20,00) su
www.luckywaveradio.com e il lunedì sera (dalle 21,30 alle 23,30) su
http://talent-radio.webnode.it/notizie/. Altresì, siamo lieti di annunciarvi che presto uscirà un secondo nostro libro, un po' diverso da
Lunario dei giorni di tele, ma che comunque non abbandonerà affatto il nostro lavoro di rilancio di fatti, trasmissioni e personaggi della vecchia radiotelevisione. Saremo più precisi in seguito.
Detto, anzi, scritto questo, vi ringraziamo caramente e cortesemente per l'attenzione prestata e vi diamo appuntamento al prossimo intervento, con la speranza che gli impegni webradiofonici ed editoriali siano un po' meno pressanti e si ritorni a una certa continuità nelle pubblicazioni.
Buona fine di settimana a tutti dal vostro amico telenostalgico
CBNeas ! ! !
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Una ricostruzione storica tra le più precise della televisione italiana è il
LUNARIO DEI GIORNI DI TELE
La TV degli anni d'oro come non è stata mai narrata
Con
il passare degli anni crescono sempre più la nostalgia e l'interesse
per la vecchia TV di qualità: appositi canali digitali, siti Internet
dedicati, pubblicazioni periodiche, tanto nelle edicole quanto nei
negozi specializzati; DVD contenenti, tutte o in parte, storiche
trasmissioni di ieri, libri a carattere storico-rievocativo godono di un
pubblico scelto, appassionato e spesso anche esigente. Eppure c’era una
lacuna da colmare: un almanacco, un lunario che raccogliesse, giorno
per giorno, una vasta gamma di programmi di quel periodo d’oro, dal
varietà allo sceneggiato, dalla pubblicità all’informazione, dalla TV
dei ragazzi al teatro e alla cultura, lo sport e via dicendo. In tutto
366 titoli, uno per ogni giorno dell’anno, scelti in base alla relativa
data di trasmissione (o di inizio serie per i programmi a puntate) o ad
eventi particolari atti a determinarne il successo, e corredati da
schede tecniche, presentazioni e commenti. Questa lacuna viene oggi
colmata da Cesare Borrometi, ideatore di una formula che senz’altro
cambierà il modo di gestire la storiografia sull’argomento: fermo
intendimento dell’autore è di produrre nel tempo ulteriori libri del
genere, fornendo all’appassionato, allo studioso e al curioso un
panorama il più possibile preciso dei giorni, dei mesi e degli anni che
hanno visto sbocciare trasmissioni e personaggi di fama del “piccolo
schermo" da riscoprire e rivalutare.
MEF Firenze Libri - Pagine: 330
Lunario dei giorni di Tele,
libraio di fiducia (ve lo farà