lunedì 28 maggio 2012

Sabato 24 maggio 1975


NAZIONALE

           trasmissioni scolastiche

           La RAI-Radiotelevisione Italiana, in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione presenta:
10,30  SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE
           L'Italia combatte. Testimonianze di lotta: 1944
10,50  SCUOLA MEDIA
           Ogni uomo è mio fratello
11,10  SCUOLA ELEMENTARE
           Le leggi: libertà e ordinamenti oggi
           (Repliche dei programmi di venerdì pomeriggio)

12,30  SAPERE
           Aggiornamenti culturali
           coordinati da Enrico Gastaldi
           L'attesa di un figlio
           Testi di Giulietta Vergombello
           Regia di Roberto Capanna
           (Replica)
12,55  OGGI LE COMICHE
      -    Le teste matte
            Harry mascherato
            Distribuzione Frank Viner
      -    Evviva i bambini
            con Andy Clyde
            Regia di Jules White
            Distribuzione: Screen Gems

13,25  IL TEMPO IN ITALIA
           In studio Andrea Baroni
           BREAK
13,30 - 14,10   TELEGIORNALE DELLE 13,30
              -         OGGI AL PARLAMENTO
                         (Prima edizione)
14,10  SCUOLA APERTA
           Settimanale di problemi educativi
           a cura di Vittorio De Luca

           trasmissioni scolastiche

           La RAI-Radiotelevisione Italiana, in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione presenta:
16,00  SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE
           Il giornale della scienza
           a cura di Guerrino Gentilini e Stefania Pini
           Consulenza di Stefano Rolando
           Regia di Aldo e Antonio Vergine
           Il futuro passa per la chimica
16,20  LABORATORIO TV - SPERIMENTAZIONI DIDATTICHE
           a cura di Enzo Scotto Lavina e Marina Tartara
           Lo sviluppo intellettuale del bambino
           Programma per gli insegnanti della Scuola Materna
           di Mauro Laeng
           Regia di Paquito Del Bosco
16,40  SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE
           Le minoranze linguistiche
           a cura di Luigi Parola
           Consulenza di Sergio Salvi
           Regia di Enzo De Amicis
           I sardi e i catalani

17,00  SEGNALE ORARIO
           TELEGIORNALE
           Edizione del pomeriggio
           ed
           ESTRAZIONI DEL LOTTO

           per i più piccini
17,15  ROBA DA ORSI
           a cura di Maria Rosa De Salvia e Michele Scaglione
           Pupazzo di Giorgio Ferrari
           Voce di Claudio Celli
           Scenografia di Andrea de Bernardi
           Regia di Michele Scaglione

           la TV dei ragazzi
17,40  IL DIRODORLANDO
           Quiz
           Presenta Ettore Andenna
           Scene di Piero Polato
           Testi di Cino Tortorella e Guglielmo Zucconi
           con la collaborazione di Bianca Pitzorno
           Regia di Cino Tortorella

           GONG
18,30  SAPERE
           Aggiornamenti culturali
           coordinati da Enrico Gastaldi
           Monografie
           a cura di Nanni de Stefani

           Il cabaret
           Consulenza di Romolo Siena
18,55  SETTE GIORNI AL PARLAMENTO
           a cura di Luca Di Schiena
19,20  TEMPO DELLO SPIRITO
            a cura di Angelo Gaiotti
            Conversazione di Monsignor Settimio Cipriani
            Realizzazione di Luciana Ceci Mascolo

           TIC - TAC
           SEGNALE ORARIO
           CRONACHE DEL LAVORO E DELL'ECONOMIA
           a cura di Corrado Granella
           ARCOBALENO
           CHE TEMPO FA
            In studio Andrea Baroni
            ARCOBALENO
20,00  TELEGIORNALE
            Edizione della sera
            Direttore Willy De Luca
            CAROSELLO
20,40   Gino Bramieri presenta
            PUNTO E BASTA
            Spettacolo musicale a cura di Terzoli e Vaime
            con Sylvie Vartan
            Orchestra diretta da Pino Calvi, con i 4 + 4 di Nora Orlandi
            Coreografie di Tony Ventura
            Scene di Giorgio Aragno
            Costumi di Enrico Rufini
            Regia di Romolo Siena
            DOREMI'
21,50   A-Z: UN FATTO, COME E PERCHE'
            a cura di Luigi Locatelli con la collaborazione di Paolo Bellucci
            Regia di Silvio Specchio
            BREAK
22,45  TELEGIORNALE
            Edizione della notte
            CHE TEMPO FA
            In studio Andrea Baroni

SECONDO

                         Per Palermo e zone collegate, in occasione della 30a Fiera Campionaria Internazionale del Mediterraneo:
 10,15 - 11,30  PROGRAMMA CINEMATOGRAFICO

18,00  INSEGNARE OGGI
           Aggiornamenti per gli insegnanti
           a cura di Donato Goffredo e Antonio Thiery
           Modelli pedagogici
           Regia di Antonio Bacchieri
           GONG

19,00  TELEGIORNALE SPORT
            con
            58° GIRO CICLISTICO D'ITALIA
            Organizzato dalla Gazzetta dello Sport
            Sintesi dell' 8a tappa:
            Potenza - Sorrento
            Telecronista Adriano Dezan
            TIC - TAC
20,00  PROFILI DI COMPOSITORI ITALIANI DEL DOPOGUERRA
           a cura di Luciano Chailly
           Musiche di Flavio Testi
           con i pianisti Bruno Canino e Antonio Ballista e l'Orchestra Sinfonica di Milano della Radiotelevisione Italiana diretta dall'Autore
           Regia di Sandro Spina
           ARCOBALENO


           TRASMISSIONI IN LINGUA TEDESCA
           PER LA ZONA DI BOLZANO


                         SENDER BOZEN

          SENDUNG IN DEUTSCHER SPRACHE

19,00  ALLERHAND KOEPF'UND SACHEN
           Sendereihe von Inga und Bruno Hosp
           Heute: Die Sammlung Hartig
19,10  MIT SCHIRM, CHARME UND MELONE
           Heitere Krminalfilmserie mit Patrick Macnee und Diana Rigg
           Regie: John Moxey
           Verleih: Intercinevision
20,10 - 20,30 TAGESSCHAU


20,30  SEGNALE ORARIO
           TELEGIORNALE DEL SECONDO PROGRAMMA
           INTERMEZZO
21,00  CHI DOVE QUANDO
           a cura di Claudio Barbati
           Isadora Duncan
           Regia di Ken Russell
           Testo di Graziella Civilietti
           (Replica)
           DOREMI'
22,00  STORIE IN UNA STANZA
           Vuoi una nocciolina nella testa ?
           di Carlo Tritto
           Con Luigi La Monica
           Regia di Davide Montemurri

TSI - SVIZZERA

13,00  DIVENIRE
           (a colori)
13,30  TELEREVISTA
13,45  UN'ORA PER VOI
           Per i lavoratori italiani
14,45  KALEIDOS POP
           (a colori)
15,35  REPORTER
           Inchiesta sul monte
           (a colori)
16,45  AGRICOLTURA, CACCIA, PESCA
           (a colori)
17,10  Per i giovani
           ORA G
           (parzialmente a colori)
18,00  POP HOT
           Musica per i giovani
           (a colori)
18,25  JOHNNY QUEST
           Cartone animato
           Spedizione artica
           (a colori)
18,55  SETTE GIORNI
19,30  TELEGIORNALE       1a edizione
            (a colori)
19,45  ESTRAZIONI DEL LOTTO SVIZZERO
19,50  IL VANGELO DI DOMANI
20,05  SCACCIAPENSIERI
           (a colori)
20,45  TELEGIORNALE     Edizione principale
            (a colori)
21,00  L'AMANTE DI GUERRA
           Film - Regia di Philips Leacock
           Int. : Robert Wagner e Steve Mc Queen
           Prod. : Columbia Pictures
22,40  SABATO SPORT
           Sintesi calcio svizzero e Giro ciclistico d'Italia
24,00  TELEGIORNALE        3a edizione
            (a colori)

KOPER - CAPODISTRIA

13,55  TELESPORT
           CALCIO: CAMPIONATO JUGOSLAVO

19,30  QUEL PAZZO MONDO DEI CARTONI ANIMATI
20,15  TELEGIORNALE
20,30  L'ASCESA DELL'UOMO
           Documentario
           (a colori)
21,20  VIDOCQ
           Telefilm
           I colonnelli
           (a colori)
22,10  PASSO DI DANZA
           Finestre, finestre...
           Balletto
           (a colori)

TMC - TELEMONTECARLO

19,45  GLI ANTENATI
           Cartoni animati di William Hanna e Joseph Barbera
           (a colori)
20,05  AMORE IN SOFFITTA
           Telefilm
           Le serate di Dave
20,40  VIAGGIO NELL'INTERSPAZIO
           Film - Regia di Terence Fisher
           Con Howard Duff

A 2 - FRANCIA

14,30  FLASH JOURNAL
           (a colori)

18,15  IL GIORNALE DELLO SPETTACOLO
           (a colori)
18,55  DES CHIFFRES ET DES LETTRES
           (a colori)
19,44  UNA SVEDESE A PARIGI
           Teleromanzo
           (a colori)
20,00  JOURNAL
           (a colori)
20,35  LES ROSEMBERG
           Con Marie Josè Nat
           (a colori)
23,15  JOURNAL
           (a colori)
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Dopo il trittico di post dedicati alla televisione degli anni Cinquanta, anche più agili da realizzare non foss'altro che, per motivi familiari, ci troviamo ad armeggiare fuori casa con un computer portatile, ci rituffiamo nella stagione TV da voi tradizionalmente più amata, quella dei Settanta, e lo facciamo fermando la nostra macchina del tempo nel 1975.

Notizia del giorno è quella delle nuove nomine in RAI, da tempo attese (c'è una riforma da attuare) e sollecitate anche con durissimi scioperi atti ad assommarsi alle sempre più pregnanti esigenze sindacali delle maestranze (come accadde tra il dicembre '74 e il gennaio '75, in particolare le 48 ore mirate a bloccare le trasmissioni sia dell'attesissima partita del campionato di calcio tra Lazio e Juventus che della serata finale dell'ultima Canzonissima, tra il 5 e il 6 gennaio). Presidente dell'Ente di Stato è un professore pugliese d'Italiano di Scuola Media, Beniamino Finocchiaro, socialista convinto, mentre il vice è Gian Piero Orsello, avvocato europeista modenese, e la poltrona che per tredici anni fu di Ettore Bernabei, ossia quella di Direttore Generale, spetta invece a Michele Principe, già alto funzionario dei Telefoni di Stato. 

Ad ogni modo, il sabato primaverile è zeppo di appuntamenti canonici: per i più giovani ci sono sempre le vecchie comiche americane all'ora di pranzo, ma soprattutto, nel pomeriggio, l'Orso Gelsomino Marsicano (creato da Giorgio Ferrari e vocalmente animato, come sempre, dal marito di Betty Curtis ed ex - Radar Claudio Celli), che è riuscito ad ottenere, presso gli studi torinesi, un proprio show (Roba da orsi), ed Ettore Andenna, anfitrione di barabitte e barabitti che popolano il Fiera 1 di Milano ed arbitro di lovertanghe, pardemazii dubitativi, gonfalorii e carolinzii (ossia gli ingredienti di quell'originalissima e, secondo i canoni della televisione di oggi, troppo preoccupata di fare audience e cassa,  assolutamente improponibile trasmissione intitolata Il dirodorlando), seguendo un certo codice medievale (inventato di sana pianta da Cino Tortorella, Guglielmo Zucconi e soprattutto Bianca Pitzorno, straordinaria scrittrice sarda trapiantata a Milano) e coinvolgendo i telespettatori sia nel riconoscere voci di cantanti impegnati in una stessa canzone, sia nel decifrare misteriose frasi dette da uomini di televisione. Per esempio, in quel periodo c'è davvero da scervellarsi nel tentare di capire quanto pronuncia Pippo Baudo (ne riportiamo, trascritto dal Sorrisi e Canzoni  di quella settimana, il testo): Noisec is seibat tunc loisip koifas giano ut ruscoriens sibilans noicsan. Onestamente, dopo trentasette anni non siamo ancora in grado di decodificare tale concetto (avevamo comunque sette anni e poco potevamo capire), però, se qualche studente dell'epoca di Scuola Media (pubblico al quale Il dirodorlando principalmente si rivolgeva) ne ricordasse ancor oggi l'esatto significato, ne saremmo assai grati. Altresì, approfittiamo della situazione per lanciare un appello: chi ha notizie di Costanza, la ragazzina (portava i capelli sulle spalle, non lunghissimi, color castano-scuro, se ben ricordiamo) che faceva praticamente da valletta di Ettore Andenna e che comunque era un po' la stellina della trasmissione ? Signora Costanza, se ci segue, si faccia pur viva ! Saremmo ben lieti di ritrovarLa.

Mentre Romolo Siena, prolifico regista che ritroveremo più tardi, dà un contributo alle Monografie che la Professoressa Nanni De Stefani, figlia del drammaturgo Alessandro e sorella del regista Stefano, da anni cura per Sapere, raccontando la storia del cabaret, i ragazzi che possono captarla hanno facoltà di commutare sulla TSI elvetica per vedere, finalmente a colori (la RAI lo aveva messo in onda nel '71, ovviamente in bianco e nero), il primo cartone animato serio di Hanna e Barbera, Johnny Quest, in cui la comicità è totalmente assente, cedendo il posto all'avventura, ingrediente fondamentale di questo ciclo. L'episodio che la TV Svizzera manda in onda quel pomeriggio s'intitola Spedizione artica: rivediamolo insieme, in lingua originale anglo-americana.


L'ora e mezza in lingua tedesca irradiata dalle stazioni bolzanine del Secondo Canale ha quella sera la propria maggiore attrattiva nella versione teutonica del telefilm Avengers che, quasi per sottolinearne l'origine britannica, viene intitolato Mit Schirm, Charme und Melone ("Con l'ombrello, il fascino e la bombetta"). Stavolta su YouTube disponiamo di alcuni frammenti del telefilm in questione doppiati nell'espressione germanica...


In attesa che la TV a colori diventi finalmente una realtà anche in Italia (si sta trovando faticosamente il decisivo accordo affinchè, dopo la riforma, entri in funzione un regolare servizio di trasmissioni irradiate con il sistema PAL, preferito al SECAM), si crea la ghiotta opportunità di assistere, nella stessa settimana, in date diverse, su reti diverse e con un differente schema di diffusione delle immagini, a trasmissioni di successo, specialmente quelle destinate al pubblico più giovane. Capita cioè di vivere un vero e proprio weekend con i Flintstones, ossia Gli antenati, che passano il sabato sera a colori su Tele Montecarlo, prima di andare in onda anche all'ora del pranzo domenicale, in bianco e nero, sul Nazionale della RAI. Finalmente YouTube ci offre anche in italiano la celeberrima canzoncina introduttiva della serie, a nostro avviso il capolavoro dell'infaticabile coppia americo-italo-irlandese Joseph Barbera - William Hanna:



Eccoci finalmente nel prime time (in quel tempo, però, si usa solo la dizione italiana prima serata), per un sabato sera rilassante, divertente o colto, a discrezione del telespettatore. Partiamo considerando ancora la programmazione monegasca, allora ben curata da Paolo Limiti: va in onda un avvincente film di fantascienza del 1953 di produzione anglo-americana, Spaceways, (in italiano Viaggio nell'interspazio), avvincente storia di progetti missilistici e di corna (sic !) diretta da Terence Fisher e interpretata da Howard Duff. Eccone il trailer statunitense:


 Questa, invece, è la musica della colonna sonora, firmata da Ivor Slaney, anche direttore della New Symphony Orchestra of London:


Un selezionato club, il Punto e basta, teatro di comicità e attrazioni internazionali, viene ricostruito per otto sabati sera al Teatro delle Vittorie di Roma. Agli ordini dapprima di Eros Macchi e poi di Romolo Siena, Gino Bramieri, affiancato da una Sylvie Vartan sempre affascinante, fa praticamente di tutto: presenta, canta, recita sketches e racconta barzellette, come al solito, continuando ad accattivarsi le simpatie dei telespettatori di tutte le età, ben servito dai testi dei suoi autori di sempre, Italo Terzoli ed Enrico Vaime.
Ricostruiamo per l'occasione una puntata-tipo di Punto e basta, partendo dalla sigla di testa, cantata naturalmente dalla Vartan e intitolata Il veliero in bottiglia:


Introdotto dalle ballerine istruite da Tony Ventura e agghindate da Enrico Rufini con piume e paillettes, Gino Bramieri si presenta in scena per un monologo di attualità....nulla di trascendentale, ma comunque ci si diverte ugualmente...


Entra poi in scena la Vartan, che per l'occasione rinnova il repertorio di canzoni nella nostra lingua, affidandosi addirittura all'Avvocato Paolo Conte di cui riprende Questa sporca vita:


Anche gli impiegati di un club esclusivo possono essere oggetto di parodia, esasperandone l'eccessiva e un po' ruffiana galanteria (e cio, puntualmente, non sfugge a Bramieri, che qui vediamo nei panni di una guardarobiera torinese)...


Dopo l'angolino dedicato a Camomilla, un pupazzo con le fattezze di Bramieri che viene animato da un ventriloquo impersonato da Enzo Garinei (non mancheremo di mostrarvene il relativo video in un'altra occasione), giunge il momento dell'ospite d'onore. Dopo Adriano Celentano, Loretta Goggi ed altri, quella sera è il turno di Raffaella Carrà. Gino Bramieri le dà carta bianca, sicchè Raffa dapprima promuove una nuova canzone, scritta addirittura da Shel Shapiro e intitolata Male, e poi, affiancata dall'allora immancabile Enzo Paolo Turchi, si produce in una coreografia che racconta un po' la storia dei principali balli (polka, charleston, rock'n roll, samba...) :


                Breve coreografia, con i ballerini doppiati dal coro di Nora Orlandi:

                "Buonasera, buonasera ! Che piacere che ci fa
                 presentare Sylvie,
                 presentare Sylvie,
                 nei suoi successi
                 di ieri,
                 di ieri ! ! ! "


Giungiamo così al cosiddetto sotto-finale, un vero one man-minishow nel quale Gino Bramieri dà sfogo alle proprie capacità di brillante trasformista e imitatore, trattandosi di rendere omaggio ai molteplici tipi di vedettes susseguitisi in decenni di storia dello spettacolo e dell'avanspettacolo (come testimonia il brevissimo numero de La mamma della Bece):


Lo spettacolo si chiude con i titoli di coda che scorrono sul motivo della sigla finale, Punto e basta, cantato in video dalla coppia Vartan-Bramieri, ma in disco solo da Sylvie, evidentemente per i mancati accordi tra la RCA e il comico milanese, sotto contratto con un'altra casa discografica:


A canzone terminata, Bramieri s'intrattiene ancora per un paio di minuti con il pubblico che sta per lasciare il virtuale club, naturalmente per raccontare le più recenti barzellette del proprio repertorio e chiudendo sempre con una che vede quale protagonista, in un giorno di pioggia, un negro NUDO, completamente NUDO... ma la dicitura Punto e basta ! rende insoluta la storiella per sette sabati di fila...

Ci siamo così fatti un'idea di questo divertente e ben riuscito show, pur saltabeccando tra una puntata e l'altra, anzichè affidarci totalmente alla trasmissione andata in onda esattamente nel giorno da noi considerato.

Torniamo ora alla programmazione della TSI, che contrasta il varietà dei fratelli d'Italia con un film drammatico a carattere bellico, L'amante di guerra, girato nel 1962, quando a Hollywood il bianco e nero si usa ormai solo in casi ben definiti, specialmente se si tratta, per l'appunto, di documentare situazioni ambientate proprio durante il secondo conflitto mondiale. Due comandanti dell'aviazione statunitense, Buuz Rickson ed Ed Bolland, gestiscono una base in Inghilterra: in mezzo c'è un' albionica donzella corteggiata da Buuz, ma a un certo punto da questi non più trattata (almeno secondo Ed) con il dovuto rispetto...

Eccone il trailer:



Questo, invece, è il film completo, in versione rigorosamente originale, occasione per ascoltare le vere dizioni di Robert Wagner e Steve McQueen:













Non ci rimane che menzionare la rubrica di approfodndimento giornalistico AZ - Un fatto, come e perchè, in onda ormai da più di un lustro e che, dopo essersi inizialmente affiancata a TV 7, si è sostituita alla storica trasmissione appena menzionata per la profondità delle tematiche trattate.
Da sempre "Azeta" ha un richiamo inconfondibile, ossia la versione in chiave jazzistica, affidata alla Big Band del veterano Woody Herman, di una canzone country dal titolo Hard to keep my mind on you:


Finisce così il nostro nutrito post dedicato ad un altro tassello della televisione anni '70: ci auguriamo che anch'esso susciti l'interesse e ottenga il successo dei precedenti, così come speriamo che decolli al più presto....


LUNARIO DEI GIORNI DI TELE
di Cesare Borrometi
                                             La TV degli anni d'oro come non è stata mai narrata

 
Con il passare degli anni crescono sempre più la nostalgia e l’interesse per la vecchia TV di qualità: appositi canali digitali, siti Internet dedicati, pubblicazioni periodiche, tanto nelle edicole quanto nei negozi specializzati; DVD contenenti, tutte o in parte, storiche trasmissioni di ieri, libri a carattere storico-rievocativo godono di un pubblico scelto, appassionato e spesso anche esigente. Eppure c’era una lacuna da colmare: un almanacco, un lunario che raccogliesse, giorno per giorno, una vasta gamma di programmi di quel periodo d’oro, dal varietà allo sceneggiato, dalla pubblicità all’informazione, dalla TV dei ragazzi al teatro e alla cultura, lo sport e via dicendo. In tutto 366 titoli, uno per ogni giorno dell’anno, scelti in base alla relativa data di trasmissione (o di inizio serie per i programmi a puntate) o ad eventi particolari atti a determinarne il successo, e corredati da schede tecniche, presentazioni e commenti. Questa lacuna viene oggi colmata da Cesare Borrometi, ideatore di una formula che senz’altro cambierà il modo di gestire la storiografia sull’argomento: fermo intendimento dell’autore è di produrre nel tempo ulteriori libri del genere, fornendo all’appassionato, allo studioso e al curioso un panorama il più possibile preciso dei giorni, dei mesi e degli anni che hanno visto sbocciare trasmissioni e personaggi di fama del “piccolo schermo” da riscoprire e rivalutare.
Pagine: 330
Prezzo: Euro 29,00


Un caro saluto a tutti voi e....a prestissimo ! ! !

CBNeas

3 commenti:

Sergio Mannu ha detto...

Cesare carissimo, siamo sicuri che "Il veliero in bottiglia" fosse la sigla di apertura e "Punto e basta" quella di chiusura? A me pare di ricordare il contrario, ma so che la tua memoria è pronta, fedele e documentatissima, per cui potrei sbagliarmi io. A parte questa mia curiosità, quel periodo di fine maggio-inizio giugno del 1975 fu per me di rara bellezza. Stavo preparando l'esame di terza media ma soprattutto stavo per cambiare casa per andare a stare in un appartamento sullo stesso pianerottolo ma con una stanza in più. L'euforia regnava sovrana, in quei giorni di primavera del 1975 e l'arrivo di "Punto e basta" diede il tocco finale al coronamento di un periodo tra i più belli della mia vita. Fu questo uno tra gli spettacoli del sabato sera che maggiormente gradimmo. Mia mamma ed io andavamo matti per Camomilla e il suo tormentone "portami a nanna...devo telefonare...mi sono telefonato addosso...", mentre mio papà, granitico cinquantenne negli ultimi anni di servizio con la gloriosa uniforme della Guardia di Finanza, era un ammiratore della Vartan. Hai visto mai? Battuta a parte, "Punto e basta" si distingueva dagli altri spettacoli per la raffinata ambientazione da club, come hai giustamente ricordato. Non già la spartanità di uno studio con strutture, riflettori e telecamere a vista stile Canzonissima '68, ma una sala sontuosamente arredata con tende drappeggiate e tavolini con abat-jour, presso i quali gli spettatori potevano deliziarsi con la verve impagabile di Bramieri o il fascino discreto della francofona Sylvie. A coronamento di tutto, le musiche di Gianni Ferrio davvero in stato di grazia, come già aveva mostrato l'anno prima in "Milleluci". Posso solo dirti una cosa, caro Cesare: ti sono riconoscente per aver ricordato questa rivista, che insieme a "Sabato sera" del 1967, "Canzonissima '70", "Canzonissima '74" e "Milleluci", è parte fondamentale del "cuore del mio cuore".

Sergio Mannu ha detto...

Cesare carissimo, siamo sicuri che "Il veliero in bottiglia" fosse la sigla di apertura e "Punto e basta" quella di chiusura? A me pare di ricordare il contrario, ma so che la tua memoria è pronta, fedele e documentatissima, per cui potrei sbagliarmi io, anzi sarà sicuramente così. A parte questa mia curiosità, quel periodo di fine maggio-inizio giugno del 1975 fu per me di rara bellezza. Stavo preparando l'esame di terza media che avrei concluso, per la cronaca, col giudizio di Ottimo in tutte le materie e Ottimo nella prova di Latino (a quell'epoca già facoltativo), ma soprattutto stavo per cambiare casa per andare a stare in un appartamento sullo stesso pianerottolo e con una stanza in più. Nella mia famiglia, in quei giorni di sogno della primavera 1975, l'euforia regnava sovrana e l'arrivo di "Punto e basta" diede il tocco finale al coronamento di un periodo tra i più belli della mia vita. Anche per questo "Punto e basta" fu questo uno tra gli spettacoli del sabato sera che maggiormente gradimmo. Mia mamma ed io andavamo matti per Camomilla e il suo tormentone "portami a nanna...devo telefonare...mi sono telefonato addosso...", mentre mio papà, granitico cinquantenne negli ultimi anni di servizio con la gloriosa uniforme della Guardia di Finanza, era un ammiratore della Vartan per più che ovvi motivi. Hai visto mai? Battuta a parte (vedi omonima rivista con Bramieri dei primi mesi del 1973) "Punto e basta" si distingueva dagli altri spettacoli per vari aspetti, primo fra tutti la raffinata ambientazione da club come hai giustamente ricordato. Non già l'intrigante spartanità di uno studio televisivo con impalcature, riflettori, "giraffe" e telecamere a vista stile Canzonissima '68, ma una sala sontuosamente arredata con tende drappeggiate e tavolini con abat-jour, presso i quali gli spettatori potevano deliziarsi con la verve impagabile di Bramieri o il fascino discreto della francofona e biondissima Sylvie. A coronamento di tutto, le musiche di Gianni Ferrio davvero in stato di grazia, come già aveva mostrato l'anno prima in "Milleluci". Posso solo dirti una cosa, caro Cesare: ti sono riconoscente per aver ricordato questa rivista, che insieme a "Sabato sera" del 1967, "Canzonissima '70", "Milleluci" e "Canzonissima '74" è parte fondamentale del "cuore del mio cuore".

P.S: Solo dopo molti anni si riuscì a scoprire il finale della barzelletta del negro nudo. Vi sono due versioni: io riporto solo quella "pulita", che possono leggere anche i minorenni. Eccola: "...Piove. Acqua torrenziale. Un negro nudo, completamente nudo, tutto bagnato, entra in un bar e ordina: 'Un bianco secco' !...".

CBNeas1968 ha detto...

Come sempre, carissimo Sergio, le tue finestre di vita vissuta (e scandita dai programmi TV) sono impagabili. Solo una cosa, però, devo ribattere: Gianni Ferrio non c'entra affatto con "Punto e basta!", essendo invece le musiche originali di un altro grande, Pino Calvi.