NAZIONALE
trasmissioni scolastiche
La RAI-Radiotelevisione Italiana, in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione presenta:
10,30 SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE
L'Italia combatte. Testimonianze di lotta: 1944
10,50 SCUOLA MEDIA
Ogni uomo è mio fratello
11,10 SCUOLA ELEMENTARE
Le leggi: libertà e ordinamenti oggi
(Repliche dei programmi di venerdì pomeriggio)
12,30 SAPERE
Aggiornamenti culturali
coordinati da Enrico Gastaldi
L'attesa di un figlio
Testi di Giulietta Vergombello
Regia di Roberto Capanna
(Replica)
12,55 OGGI LE COMICHE
- Le teste matte
Harry mascherato
Distribuzione Frank Viner
- Evviva i bambini
con Andy Clyde
Regia di Jules White
Distribuzione: Screen Gems
13,25 IL TEMPO IN ITALIA
In studio Andrea Baroni
BREAK
13,30 - 14,10 TELEGIORNALE DELLE 13,30
- OGGI AL PARLAMENTO
(Prima edizione)
14,10 SCUOLA APERTA
Settimanale di problemi educativi
a cura di Vittorio De Luca
trasmissioni scolastiche
La RAI-Radiotelevisione Italiana, in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione presenta:
16,00 SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE
Il giornale della scienza
a cura di Guerrino Gentilini e Stefania Pini
Consulenza di Stefano Rolando
Regia di Aldo e Antonio Vergine
Il futuro passa per la chimica
16,20 LABORATORIO TV - SPERIMENTAZIONI DIDATTICHE
a cura di Enzo Scotto Lavina e Marina Tartara
Lo sviluppo intellettuale del bambino
Programma per gli insegnanti della Scuola Materna
di Mauro Laeng
Regia di Paquito Del Bosco
16,40 SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE
Le minoranze linguistiche
a cura di Luigi Parola
Consulenza di Sergio Salvi
Regia di Enzo De Amicis
I sardi e i catalani
17,00 SEGNALE ORARIO
TELEGIORNALE
Edizione del pomeriggio
ed
ESTRAZIONI DEL LOTTO
per i più piccini
17,15 ROBA DA ORSI
a cura di Maria Rosa De Salvia e Michele Scaglione
Pupazzo di Giorgio Ferrari
Voce di Claudio Celli
Scenografia di Andrea de Bernardi
Regia di Michele Scaglione
la TV dei ragazzi
17,40 IL DIRODORLANDO
Quiz
Presenta Ettore Andenna
Scene di Piero Polato
Testi di Cino Tortorella e Guglielmo Zucconi
con la collaborazione di Bianca Pitzorno
Regia di Cino Tortorella
GONG
18,30 SAPERE
Aggiornamenti culturali
coordinati da Enrico Gastaldi
Monografie
a cura di Nanni de Stefani
Il cabaret
Consulenza di Romolo Siena
18,55 SETTE GIORNI AL PARLAMENTO
a cura di Luca Di Schiena
19,20 TEMPO DELLO SPIRITO
a cura di Angelo Gaiotti
Conversazione di Monsignor Settimio Cipriani
Realizzazione di Luciana Ceci Mascolo
TIC - TAC
SEGNALE ORARIO
CRONACHE DEL LAVORO E DELL'ECONOMIA
a cura di Corrado Granella
ARCOBALENO
CHE TEMPO FA
In studio Andrea Baroni
ARCOBALENO
20,00 TELEGIORNALE
Edizione della sera
Direttore Willy De Luca
CAROSELLO
20,40 Gino Bramieri presenta
PUNTO E BASTA
Spettacolo musicale a cura di Terzoli e Vaime
con Sylvie Vartan
Orchestra diretta da Pino Calvi, con i 4 + 4 di Nora Orlandi
Coreografie di Tony Ventura
Scene di Giorgio Aragno
Costumi di Enrico Rufini
Regia di Romolo Siena
DOREMI'
21,50 A-Z: UN FATTO, COME E PERCHE'
a cura di Luigi Locatelli con la collaborazione di Paolo Bellucci
Regia di Silvio Specchio
BREAK
22,45 TELEGIORNALE
Edizione della notte
CHE TEMPO FA
In studio Andrea Baroni
SECONDO
Per Palermo e zone collegate, in occasione della 30a Fiera Campionaria Internazionale del Mediterraneo:
10,15 - 11,30 PROGRAMMA CINEMATOGRAFICO
18,00 INSEGNARE OGGI
Aggiornamenti per gli insegnanti
a cura di Donato Goffredo e Antonio Thiery
Modelli pedagogici
Regia di Antonio Bacchieri
GONG
19,00 TELEGIORNALE SPORT
con
58° GIRO CICLISTICO D'ITALIA
Organizzato dalla Gazzetta dello Sport
Sintesi dell' 8a tappa:
Potenza - Sorrento
Telecronista Adriano Dezan
TIC - TAC
20,00 PROFILI DI COMPOSITORI ITALIANI DEL DOPOGUERRA
a cura di Luciano Chailly
Musiche di Flavio Testi
con i pianisti Bruno Canino e Antonio Ballista e l'Orchestra Sinfonica di Milano della Radiotelevisione Italiana diretta dall'Autore
Regia di Sandro Spina
ARCOBALENO
TRASMISSIONI IN LINGUA TEDESCA
PER LA ZONA DI BOLZANO
SENDER BOZEN
SENDUNG IN DEUTSCHER SPRACHE
19,00 ALLERHAND KOEPF'UND SACHEN
Sendereihe von Inga und Bruno Hosp
Heute: Die Sammlung Hartig
19,10 MIT SCHIRM, CHARME UND MELONE
Heitere Krminalfilmserie mit Patrick Macnee und Diana Rigg
Regie: John Moxey
Verleih: Intercinevision
20,10 - 20,30 TAGESSCHAU
20,30 SEGNALE ORARIO
TELEGIORNALE DEL SECONDO PROGRAMMA
INTERMEZZO
21,00 CHI DOVE QUANDO
a cura di Claudio Barbati
Isadora Duncan
Regia di Ken Russell
Testo di Graziella Civilietti
(Replica)
DOREMI'
22,00 STORIE IN UNA STANZA
Vuoi una nocciolina nella testa ?
di Carlo Tritto
Con Luigi La Monica
Regia di Davide Montemurri
TSI - SVIZZERA
13,00 DIVENIRE
(a colori)
13,30 TELEREVISTA
13,45 UN'ORA PER VOI
Per i lavoratori italiani
14,45 KALEIDOS POP
(a colori)
15,35 REPORTER
Inchiesta sul monte
(a colori)
16,45 AGRICOLTURA, CACCIA, PESCA
(a colori)
17,10 Per i giovani
ORA G
(parzialmente a colori)
18,00 POP HOT
Musica per i giovani
(a colori)
18,25 JOHNNY QUEST
Cartone animato
Spedizione artica
(a colori)
18,55 SETTE GIORNI
19,30 TELEGIORNALE 1a edizione
(a colori)
19,45 ESTRAZIONI DEL LOTTO SVIZZERO
19,50 IL VANGELO DI DOMANI
20,05 SCACCIAPENSIERI
(a colori)
20,45 TELEGIORNALE Edizione principale
(a colori)
21,00 L'AMANTE DI GUERRA
Film - Regia di Philips Leacock
Int. : Robert Wagner e Steve Mc Queen
Prod. : Columbia Pictures
22,40 SABATO SPORT
Sintesi calcio svizzero e Giro ciclistico d'Italia
24,00 TELEGIORNALE 3a edizione
(a colori)
KOPER - CAPODISTRIA
13,55 TELESPORT
CALCIO: CAMPIONATO JUGOSLAVO
19,30 QUEL PAZZO MONDO DEI CARTONI ANIMATI
20,15 TELEGIORNALE
20,30 L'ASCESA DELL'UOMO
Documentario
(a colori)
21,20 VIDOCQ
Telefilm
I colonnelli
(a colori)
22,10 PASSO DI DANZA
Finestre, finestre...
Balletto
(a colori)
TMC - TELEMONTECARLO
19,45 GLI ANTENATI
Cartoni animati di William Hanna e Joseph Barbera
(a colori)
20,05 AMORE IN SOFFITTA
Telefilm
Le serate di Dave
20,40 VIAGGIO NELL'INTERSPAZIO
Film - Regia di Terence Fisher
Con Howard Duff
A 2 - FRANCIA
14,30 FLASH JOURNAL
(a colori)
18,15 IL GIORNALE DELLO SPETTACOLO
(a colori)
18,55 DES CHIFFRES ET DES LETTRES
(a colori)
19,44 UNA SVEDESE A PARIGI
Teleromanzo
(a colori)
20,00 JOURNAL
(a colori)
20,35 LES ROSEMBERG
Con Marie Josè Nat
(a colori)
23,15 JOURNAL
(a colori)
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Dopo il trittico di post dedicati alla televisione degli anni Cinquanta, anche più agili da realizzare non foss'altro che, per motivi familiari, ci troviamo ad armeggiare fuori casa con un computer portatile, ci rituffiamo nella stagione TV da voi tradizionalmente più amata, quella dei Settanta, e lo facciamo fermando la nostra macchina del tempo nel 1975.
Notizia del giorno è quella delle nuove nomine in RAI, da tempo attese (c'è una riforma da attuare) e sollecitate anche con durissimi scioperi atti ad assommarsi alle sempre più pregnanti esigenze sindacali delle maestranze (come accadde tra il dicembre '74 e il gennaio '75, in particolare le 48 ore mirate a bloccare le trasmissioni sia dell'attesissima partita del campionato di calcio tra Lazio e Juventus che della serata finale dell'ultima Canzonissima, tra il 5 e il 6 gennaio). Presidente dell'Ente di Stato è un professore pugliese d'Italiano di Scuola Media, Beniamino Finocchiaro, socialista convinto, mentre il vice è Gian Piero Orsello, avvocato europeista modenese, e la poltrona che per tredici anni fu di Ettore Bernabei, ossia quella di Direttore Generale, spetta invece a Michele Principe, già alto funzionario dei Telefoni di Stato.
Ad ogni modo, il sabato primaverile è zeppo di appuntamenti canonici: per i più giovani ci sono sempre le vecchie comiche americane all'ora di pranzo, ma soprattutto, nel pomeriggio, l'Orso Gelsomino Marsicano (creato da Giorgio Ferrari e vocalmente animato, come sempre, dal marito di Betty Curtis ed ex - Radar Claudio Celli), che è riuscito ad ottenere, presso gli studi torinesi, un proprio show (Roba da orsi), ed Ettore Andenna, anfitrione di barabitte e barabitti che popolano il Fiera 1 di Milano ed arbitro di lovertanghe, pardemazii dubitativi, gonfalorii e carolinzii (ossia gli ingredienti di quell'originalissima e, secondo i canoni della televisione di oggi, troppo preoccupata di fare audience e cassa, assolutamente improponibile trasmissione intitolata Il dirodorlando), seguendo un certo codice medievale (inventato di sana pianta da Cino Tortorella, Guglielmo Zucconi e soprattutto Bianca Pitzorno, straordinaria scrittrice sarda trapiantata a Milano) e coinvolgendo i telespettatori sia nel riconoscere voci di cantanti impegnati in una stessa canzone, sia nel decifrare misteriose frasi dette da uomini di televisione. Per esempio, in quel periodo c'è davvero da scervellarsi nel tentare di capire quanto pronuncia Pippo Baudo (ne riportiamo, trascritto dal Sorrisi e Canzoni di quella settimana, il testo): Noisec is seibat tunc loisip koifas giano ut ruscoriens sibilans noicsan. Onestamente, dopo trentasette anni non siamo ancora in grado di decodificare tale concetto (avevamo comunque sette anni e poco potevamo capire), però, se qualche studente dell'epoca di Scuola Media (pubblico al quale Il dirodorlando principalmente si rivolgeva) ne ricordasse ancor oggi l'esatto significato, ne saremmo assai grati. Altresì, approfittiamo della situazione per lanciare un appello: chi ha notizie di Costanza, la ragazzina (portava i capelli sulle spalle, non lunghissimi, color castano-scuro, se ben ricordiamo) che faceva praticamente da valletta di Ettore Andenna e che comunque era un po' la stellina della trasmissione ? Signora Costanza, se ci segue, si faccia pur viva ! Saremmo ben lieti di ritrovarLa.
Mentre Romolo Siena, prolifico regista che ritroveremo più tardi, dà un contributo alle Monografie che la Professoressa Nanni De Stefani, figlia del drammaturgo Alessandro e sorella del regista Stefano, da anni cura per Sapere, raccontando la storia del cabaret, i ragazzi che possono captarla hanno facoltà di commutare sulla TSI elvetica per vedere, finalmente a colori (la RAI lo aveva messo in onda nel '71, ovviamente in bianco e nero), il primo cartone animato serio di Hanna e Barbera, Johnny Quest, in cui la comicità è totalmente assente, cedendo il posto all'avventura, ingrediente fondamentale di questo ciclo. L'episodio che la TV Svizzera manda in onda quel pomeriggio s'intitola Spedizione artica: rivediamolo insieme, in lingua originale anglo-americana.
L'ora e mezza in lingua tedesca irradiata dalle stazioni bolzanine del Secondo Canale ha quella sera la propria maggiore attrattiva nella versione teutonica del telefilm Avengers che, quasi per sottolinearne l'origine britannica, viene intitolato Mit Schirm, Charme und Melone ("Con l'ombrello, il fascino e la bombetta"). Stavolta su YouTube disponiamo di alcuni frammenti del telefilm in questione doppiati nell'espressione germanica...
In attesa che la TV a colori diventi finalmente una realtà anche in Italia (si sta trovando faticosamente il decisivo accordo affinchè, dopo la riforma, entri in funzione un regolare servizio di trasmissioni irradiate con il sistema PAL, preferito al SECAM), si crea la ghiotta opportunità di assistere, nella stessa settimana, in date diverse, su reti diverse e con un differente schema di diffusione delle immagini, a trasmissioni di successo, specialmente quelle destinate al pubblico più giovane. Capita cioè di vivere un vero e proprio weekend con i Flintstones, ossia Gli antenati, che passano il sabato sera a colori su Tele Montecarlo, prima di andare in onda anche all'ora del pranzo domenicale, in bianco e nero, sul Nazionale della RAI. Finalmente YouTube ci offre anche in italiano la celeberrima canzoncina introduttiva della serie, a nostro avviso il capolavoro dell'infaticabile coppia americo-italo-irlandese Joseph Barbera - William Hanna:
Eccoci finalmente nel prime time (in quel tempo, però, si usa solo la dizione italiana prima serata), per un sabato sera rilassante, divertente o colto, a discrezione del telespettatore. Partiamo considerando ancora la programmazione monegasca, allora ben curata da Paolo Limiti: va in onda un avvincente film di fantascienza del 1953 di produzione anglo-americana, Spaceways, (in italiano Viaggio nell'interspazio), avvincente storia di progetti missilistici e di corna (sic !) diretta da Terence Fisher e interpretata da Howard Duff. Eccone il trailer statunitense:
Questa, invece, è la musica della colonna sonora, firmata da Ivor Slaney, anche direttore della New Symphony Orchestra of London:
Un selezionato club, il Punto e basta, teatro di comicità e attrazioni internazionali, viene ricostruito per otto sabati sera al Teatro delle Vittorie di Roma. Agli ordini dapprima di Eros Macchi e poi di Romolo Siena, Gino Bramieri, affiancato da una Sylvie Vartan sempre affascinante, fa praticamente di tutto: presenta, canta, recita sketches e racconta barzellette, come al solito, continuando ad accattivarsi le simpatie dei telespettatori di tutte le età, ben servito dai testi dei suoi autori di sempre, Italo Terzoli ed Enrico Vaime.
Ricostruiamo per l'occasione una puntata-tipo di Punto e basta, partendo dalla sigla di testa, cantata naturalmente dalla Vartan e intitolata Il veliero in bottiglia:
Introdotto dalle ballerine istruite da Tony Ventura e agghindate da Enrico Rufini con piume e paillettes, Gino Bramieri si presenta in scena per un monologo di attualità....nulla di trascendentale, ma comunque ci si diverte ugualmente...
Entra poi in scena la Vartan, che per l'occasione rinnova il repertorio di canzoni nella nostra lingua, affidandosi addirittura all'Avvocato Paolo Conte di cui riprende Questa sporca vita:
Anche gli impiegati di un club esclusivo possono essere oggetto di parodia, esasperandone l'eccessiva e un po' ruffiana galanteria (e cio, puntualmente, non sfugge a Bramieri, che qui vediamo nei panni di una guardarobiera torinese)...
Dopo l'angolino dedicato a Camomilla, un pupazzo con le fattezze di Bramieri che viene animato da un ventriloquo impersonato da Enzo Garinei (non mancheremo di mostrarvene il relativo video in un'altra occasione), giunge il momento dell'ospite d'onore. Dopo Adriano Celentano, Loretta Goggi ed altri, quella sera è il turno di Raffaella Carrà. Gino Bramieri le dà carta bianca, sicchè Raffa dapprima promuove una nuova canzone, scritta addirittura da Shel Shapiro e intitolata Male, e poi, affiancata dall'allora immancabile Enzo Paolo Turchi, si produce in una coreografia che racconta un po' la storia dei principali balli (polka, charleston, rock'n roll, samba...) :
Breve coreografia, con i ballerini doppiati dal coro di Nora Orlandi:
"Buonasera, buonasera ! Che piacere che ci fa
presentare Sylvie,
presentare Sylvie,
nei suoi successi
di ieri,
di ieri ! ! ! "
Giungiamo così al cosiddetto sotto-finale, un vero one man-minishow nel quale Gino Bramieri dà sfogo alle proprie capacità di brillante trasformista e imitatore, trattandosi di rendere omaggio ai molteplici tipi di vedettes susseguitisi in decenni di storia dello spettacolo e dell'avanspettacolo (come testimonia il brevissimo numero de La mamma della Bece):
Lo spettacolo si chiude con i titoli di coda che scorrono sul motivo della sigla finale, Punto e basta, cantato in video dalla coppia Vartan-Bramieri, ma in disco solo da Sylvie, evidentemente per i mancati accordi tra la RCA e il comico milanese, sotto contratto con un'altra casa discografica:
A canzone terminata, Bramieri s'intrattiene ancora per un paio di minuti con il pubblico che sta per lasciare il virtuale club, naturalmente per raccontare le più recenti barzellette del proprio repertorio e chiudendo sempre con una che vede quale protagonista, in un giorno di pioggia, un negro NUDO, completamente NUDO... ma la dicitura Punto e basta ! rende insoluta la storiella per sette sabati di fila...
Ci siamo così fatti un'idea di questo divertente e ben riuscito show, pur saltabeccando tra una puntata e l'altra, anzichè affidarci totalmente alla trasmissione andata in onda esattamente nel giorno da noi considerato.
Torniamo ora alla programmazione della TSI, che contrasta il varietà dei fratelli d'Italia con un film drammatico a carattere bellico, L'amante di guerra, girato nel 1962, quando a Hollywood il bianco e nero si usa ormai solo in casi ben definiti, specialmente se si tratta, per l'appunto, di documentare situazioni ambientate proprio durante il secondo conflitto mondiale. Due comandanti dell'aviazione statunitense, Buuz Rickson ed Ed Bolland, gestiscono una base in Inghilterra: in mezzo c'è un' albionica donzella corteggiata da Buuz, ma a un certo punto da questi non più trattata (almeno secondo Ed) con il dovuto rispetto...
Eccone il trailer:
Questo, invece, è il film completo, in versione rigorosamente originale, occasione per ascoltare le vere dizioni di Robert Wagner e Steve McQueen:
Non ci rimane che menzionare la rubrica di approfodndimento giornalistico AZ - Un fatto, come e perchè, in onda ormai da più di un lustro e che, dopo essersi inizialmente affiancata a TV 7, si è sostituita alla storica trasmissione appena menzionata per la profondità delle tematiche trattate.
Da sempre "Azeta" ha un richiamo inconfondibile, ossia la versione in chiave jazzistica, affidata alla Big Band del veterano Woody Herman, di una canzone country dal titolo Hard to keep my mind on you:
Finisce così il nostro nutrito post dedicato ad un altro tassello della televisione anni '70: ci auguriamo che anch'esso susciti l'interesse e ottenga il successo dei precedenti, così come speriamo che decolli al più presto....
LUNARIO DEI GIORNI DI TELE
di
Cesare Borrometi
La TV degli anni
d'oro come non è stata mai narrata
Con il passare degli anni crescono sempre più la nostalgia e
l’interesse per la vecchia TV di qualità: appositi canali digitali, siti
Internet dedicati, pubblicazioni periodiche, tanto nelle edicole quanto nei
negozi specializzati; DVD contenenti, tutte o in parte, storiche trasmissioni
di ieri, libri a carattere storico-rievocativo godono di un pubblico scelto,
appassionato e spesso anche esigente. Eppure c’era una lacuna da colmare: un
almanacco, un lunario che raccogliesse, giorno per giorno, una vasta gamma di
programmi di quel periodo d’oro, dal varietà allo sceneggiato, dalla pubblicità
all’informazione, dalla TV dei ragazzi al teatro e alla cultura, lo sport e via
dicendo. In tutto 366 titoli, uno per ogni giorno dell’anno, scelti in base
alla relativa data di trasmissione (o di inizio serie per i programmi a
puntate) o ad eventi particolari atti a determinarne il successo, e corredati
da schede tecniche, presentazioni e commenti. Questa lacuna viene oggi colmata
da Cesare Borrometi, ideatore di una formula che senz’altro cambierà il modo di
gestire la storiografia sull’argomento: fermo intendimento dell’autore è di
produrre nel tempo ulteriori libri del genere, fornendo all’appassionato, allo
studioso e al curioso un panorama il più possibile preciso dei giorni, dei mesi
e degli anni che hanno visto sbocciare trasmissioni e personaggi di fama del
“piccolo schermo” da riscoprire e rivalutare.
Pagine: 330
Prezzo: Euro
29,00
Un caro saluto a tutti voi e....a prestissimo ! ! !
CBNeas
3 commenti:
Cesare carissimo, siamo sicuri che "Il veliero in bottiglia" fosse la sigla di apertura e "Punto e basta" quella di chiusura? A me pare di ricordare il contrario, ma so che la tua memoria è pronta, fedele e documentatissima, per cui potrei sbagliarmi io. A parte questa mia curiosità, quel periodo di fine maggio-inizio giugno del 1975 fu per me di rara bellezza. Stavo preparando l'esame di terza media ma soprattutto stavo per cambiare casa per andare a stare in un appartamento sullo stesso pianerottolo ma con una stanza in più. L'euforia regnava sovrana, in quei giorni di primavera del 1975 e l'arrivo di "Punto e basta" diede il tocco finale al coronamento di un periodo tra i più belli della mia vita. Fu questo uno tra gli spettacoli del sabato sera che maggiormente gradimmo. Mia mamma ed io andavamo matti per Camomilla e il suo tormentone "portami a nanna...devo telefonare...mi sono telefonato addosso...", mentre mio papà, granitico cinquantenne negli ultimi anni di servizio con la gloriosa uniforme della Guardia di Finanza, era un ammiratore della Vartan. Hai visto mai? Battuta a parte, "Punto e basta" si distingueva dagli altri spettacoli per la raffinata ambientazione da club, come hai giustamente ricordato. Non già la spartanità di uno studio con strutture, riflettori e telecamere a vista stile Canzonissima '68, ma una sala sontuosamente arredata con tende drappeggiate e tavolini con abat-jour, presso i quali gli spettatori potevano deliziarsi con la verve impagabile di Bramieri o il fascino discreto della francofona Sylvie. A coronamento di tutto, le musiche di Gianni Ferrio davvero in stato di grazia, come già aveva mostrato l'anno prima in "Milleluci". Posso solo dirti una cosa, caro Cesare: ti sono riconoscente per aver ricordato questa rivista, che insieme a "Sabato sera" del 1967, "Canzonissima '70", "Canzonissima '74" e "Milleluci", è parte fondamentale del "cuore del mio cuore".
Cesare carissimo, siamo sicuri che "Il veliero in bottiglia" fosse la sigla di apertura e "Punto e basta" quella di chiusura? A me pare di ricordare il contrario, ma so che la tua memoria è pronta, fedele e documentatissima, per cui potrei sbagliarmi io, anzi sarà sicuramente così. A parte questa mia curiosità, quel periodo di fine maggio-inizio giugno del 1975 fu per me di rara bellezza. Stavo preparando l'esame di terza media che avrei concluso, per la cronaca, col giudizio di Ottimo in tutte le materie e Ottimo nella prova di Latino (a quell'epoca già facoltativo), ma soprattutto stavo per cambiare casa per andare a stare in un appartamento sullo stesso pianerottolo e con una stanza in più. Nella mia famiglia, in quei giorni di sogno della primavera 1975, l'euforia regnava sovrana e l'arrivo di "Punto e basta" diede il tocco finale al coronamento di un periodo tra i più belli della mia vita. Anche per questo "Punto e basta" fu questo uno tra gli spettacoli del sabato sera che maggiormente gradimmo. Mia mamma ed io andavamo matti per Camomilla e il suo tormentone "portami a nanna...devo telefonare...mi sono telefonato addosso...", mentre mio papà, granitico cinquantenne negli ultimi anni di servizio con la gloriosa uniforme della Guardia di Finanza, era un ammiratore della Vartan per più che ovvi motivi. Hai visto mai? Battuta a parte (vedi omonima rivista con Bramieri dei primi mesi del 1973) "Punto e basta" si distingueva dagli altri spettacoli per vari aspetti, primo fra tutti la raffinata ambientazione da club come hai giustamente ricordato. Non già l'intrigante spartanità di uno studio televisivo con impalcature, riflettori, "giraffe" e telecamere a vista stile Canzonissima '68, ma una sala sontuosamente arredata con tende drappeggiate e tavolini con abat-jour, presso i quali gli spettatori potevano deliziarsi con la verve impagabile di Bramieri o il fascino discreto della francofona e biondissima Sylvie. A coronamento di tutto, le musiche di Gianni Ferrio davvero in stato di grazia, come già aveva mostrato l'anno prima in "Milleluci". Posso solo dirti una cosa, caro Cesare: ti sono riconoscente per aver ricordato questa rivista, che insieme a "Sabato sera" del 1967, "Canzonissima '70", "Milleluci" e "Canzonissima '74" è parte fondamentale del "cuore del mio cuore".
P.S: Solo dopo molti anni si riuscì a scoprire il finale della barzelletta del negro nudo. Vi sono due versioni: io riporto solo quella "pulita", che possono leggere anche i minorenni. Eccola: "...Piove. Acqua torrenziale. Un negro nudo, completamente nudo, tutto bagnato, entra in un bar e ordina: 'Un bianco secco' !...".
Come sempre, carissimo Sergio, le tue finestre di vita vissuta (e scandita dai programmi TV) sono impagabili. Solo una cosa, però, devo ribattere: Gianni Ferrio non c'entra affatto con "Punto e basta!", essendo invece le musiche originali di un altro grande, Pino Calvi.
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