martedì 6 settembre 2011
Mercoledì 6 settembre 1967
NAZIONALE
18,15 SEGNALE ORARIO
GIROTONDO (Biscotti Colussi Perugia - Ovattificio Valpadana - Astucci scolastici Regis - Confezioni Facis junior)
la TV dei ragazzi
18,18 LANTERNA MAGICA
Programma per i più piccini
Presenta Silvia Torroni
Realizzazione di Elena Amicucci
18,45 A VELE SPIEGATE
L'avventurosa scoperta della terra
Il quinto Continente
a cura di Guglielmo Valle
Presenta Alberto Manzi
Regia di Michele Scaglione
19,15 LE AVVENTURE DEL GATTO SILVESTRO
Spettacolo di cartoni animati
Prod. : Warner Bros
- Neve artificiale
- Attenti al lupo !
- L'uccellino burlone
- Il cavaliere nero
ribalta accesa
GONG (Rexona - Lacca Flesh Lac)
19,45 TELEGIORNALE SPORT
TIC - TAC (Bitter S. Pellegrino - Camay - Cucine Scic - Fluid make up Gemey - Termogeneratori Auretta - Doria Biscotti)
SEGNALE ORARIO
CRONACHE ITALIANE
ARCOBALENO (Olio d'oliva Dante - Kop - Totocalcio - Brodo Lombardi - Rimmel Cosmetics - Prodotti Brionvega)
PREVISIONI DEL TEMPO
In studio Nicoletta Orsomando
20,30 TELEGIORNALE
Edizione della sera
Direttore Fabiano Fabiani
CAROSELLO
(1) Super Silver Gillette - (2) Omogenati Sasso - (3) Triplex - (4) De Rica - (5) Lebole
I cortometraggi sono stati realizzati da: 1) Unionfilm - 2) Delfa Film - 3) Brera Film - 4) Organizzazione Pagot - 5) Brunetto Del Vita
21,00 L'ALTRA AMERICA
Cile: la sfida della democrazia
Un programma di Sergio Borelli e Alberto Pandolfi
21,50 MERCOLEDI' SPORT
Telecronache dall'Italia e dall'estero
ACQUI TERME: PUGILATO
ARCARI - VARGELLINI
per il titolo italiano dei pesi super - leggeri
22,40 (fuori programma) INCONTRO CON LES DOUBLE SIX
Programma musicale
23,00 TELEGIORNALE
Edizione della notte
SECONDO
TRASMISSIONI IN LINGUA TEDESCA
PER LA ZONA DI BOLZANO
SENDER BOZEN
VERSUCHSSENDUNG IN DEUTSCHER SPRACHE
20,00 TAGESSCHAU
20,10 - 21,00 PERRY MASON
Angeklagter: Paul Drake
Kriminalfilm
Regie: William D. Russell
Prod.: CBS
21,00 SEGNALE ORARIO
TELEGIORNALE
Edizione del 2°
21,10 INTERMEZZO (Brandy Vecchia Romagna - Enalotto - Galak Nestlè - Maglieria Velicren Snia - Cucine << La Sovrana >> - Brodo Liebig)
21,15 Momenti del film-rivista di Hollywood
a cura di Pietro Bianchi
TU SEI IL MIO DESTINO
Film - Regia di Gordon Douglas
Prod. : Warner Bros
Int. : Doris Day, Frank Sinatra, Gig Young, Ethel Barrymore, Dorothy Malone
23,05 PANORAMA ECONOMICO
Settimanale di inchieste e opinioni
TSI - SVIZZERA
20,15 TELEGIORNALE 1a edizione
20,20 DISEGNI ANIMATI
20,45 TV-SPOT
20,50 GALLERIA DI TELEMONDO
La legione di Franco
Presenta Joyce Pattacini
21,15 TV-SPOT
21,20 TELEGIORNALE Edizione principale
21,35 TV-SPOT
21,40 PICCOLO TEATRO
Lo zio Georges
Telefilm interpretato da Frank Villard, Robert Burnier, Yvette Etievant e François Chaumette
Regia di Claude Barma
22,05 In Eurovisione da Barden - Berg (Germania Federale)
GIOCHI SENZA FRONTIERE 1967
Finale
Incontri, scontri in un torneo televisivo internazionale
Partecipano le città di:
- Ath (Belgio)
- Nogent-sur-Marne (Francia)
- Barden - Berg (Germania Federale)
- Cheltenham (Gran Bretagna)
- Montecatini Terme (Italia)
- Martigny (Svizzera)
Presenta Camillo Felgen
Regia di Gunther Hassert
23,20 L'UOMO ALLA RICERCA DEL SUO PASSATO
Documentario dedicato alla Cambogia dei Khmer
Il Bayon, specchio di tradizioni millenarie
Realizzazione di Pierre Barde e Henri Stierlin
23,55 TELEGIORNALE 3a edizione
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Ultimi giorni d'estate: i palinsesti televisivi conservano per pochi giorni ancora la veste spensierata e leggera del periodo vacanziero, con programmi per lo più d'intrattenimento per grandi e piccini, ma senza tralasciare attualità, sport e cultura. Nel 2011 ? Macchè: nel 1967 !
La nostra macchina del tempo che risponde al nome de Il Focolare Radio - TV ci porta stavolta indietro di 44 anni, al primo mercoledì di quel settembre. Non che nel mondo succeda poco: in Inghilterra si comincia a parlare di crisi economica e occupazionale, tanto che, fra due mesi e mezzo, la sterlina sarà svalutata e si insisterà da più parti a chiedere l'ingresso del Regno Unito nel MEC, argomento scottante da anni (chi non ricorda la famosa sedia vuota francese, voluta dall'allora Presidente transalpino Charles De Gaulle ?): ancora un lustro di attesa e poi, finalmente, con il 1° gennaio 1973 anche la Union Jack si aggiungerà ai tricolori orizzontali e verticali che nel '57 stipularono l'iniziale Patto di Roma.
L'Italia è in controtendenza: la congiuntura è superata e l'economia sta vivendo una certa ripresa. Ovviamente il boom è solo un ricordo, ma, rispetto a qualche tempo prima del periodo che in questo post prendiamo in considerazione, sono sempre di meno le società industriali che si apprestano a presentare un bilancio in rosso.
Di tutto questo, inutile dirlo, si giovano i consumi: puntualmente, sul fare delle nove della sera, come accade ormai da dieci anni e mezzo, viene celebrato il rito dell'Italia occultamente persuasa con la mediazione di scenette, cartoni animati, canzonette e documentari. L'antìfona d'ingresso è sempre, immancabilmente, inconfutabilmente quella:
Parlando di Carosello con l'ottica dei nostalgici teneroni (quali, d'altronde, siamo), non possiamo non dimenticare quella leggera malinconia che ci pervadeva quando, nel mese di settembre, cominciavamo ad essere bombardati dai telecomunicati riguardanti coperte, bruciatori, stufe, prodotti per la scuola, pigiamini, magliette della salute in pura lana et similia, evidente segno del sipario che calava sull'estate e sull'allegria delle vacanze. Eppure, a ben vedere, tra i caroselli in onda la sera del 6 settembre 1967 non troviamo, scorgendo la scaletta, un comune denominatore autunnale: solo la rèclame finale, quella delle confezioni Lèbole, può appartenere a quella categoria sotto sotto vituperata da chi sbatte la testa contro la realtà. Magari c'è chi (esagerando nell'andare ben oltre i limiti della dura legge del tempo inarrestabile) sogna di lottare contro i primi, implacabili brividi dell'imminente tempesta equinoziale immedesimandosi nel protagonista del carosello che apre la serata, quello della nuova lama Gillette Super Silver (una serie che sarà ripresa anche l'anno successivo e che vedrà impegnato, tra gli altri, pure Mario Valdemarin):
Ritornano (e sarà la loro ultima stagione) le buffe e divertenti avventure del Signor Mario Rossi, che in realtà è un bimbetto di pochi mesi impegnato in ipotetiche situazioni da adulto, descritte dagli stornelli cantati da Mike Messina: il tutto per pubblicizzare gli omogenati (sic !) Sasso. E' una delle tante produzioni della Delfa Film (poi Arno Film) di Torino, la casa cinetelevisiva associata al gruppo di Armando Testa:
Il piatto forte della serata televisiva è sul Secondo Canale: dal mese di luglio sono cambiati gli appuntamenti con il cinema in casa, con il ripristino, dopo cinque anni, della storica collocazione del lunedì sera sul Nazionale (anzichè il martedì) e dell'iniziale appuntamento settimanale con il film del Secondo ogni mercoledì (dopo tre anni buoni di messa in onda al lunedì). Per salutare quello che sarà un momento fisso della seconda rete di Stato fino al marzo del 1977, ecco un gustoso e gradevole ciclo di pellicole che intendono raccontare per un'intera estate la storia dei momenti più belli dei lungometraggi musicali hollywoodiani, compatibilmente con la disponibilità del materiale trasmettibile (non dimentichiamo che, per legge, non possono allora andare in onda film usciti nel lustro precedente l'anno corrente: deve essere garantita la fine del loro sfruttamento in tutti i circuiti disponibili di prima e seconda visione). Per settimane abbiamo visto Ginger e Fred nel loro splendore, mentre da qualche tempo vanno in onda alcune commedie musicali con la biondissima (indizio rivelatore delle proprie ascendenze germaniche) e rassicurante Doris Day. Dopo Tè per due e Non sparare, baciami ! (ovvero Calamity Jane), stasera tocca a Tu sei il mio destino, ossia Young at heart. Accanto alla Day c'è il sempreverde Frank Sinatra ed è giusto sottolineare che la trasmissione televisiva RAI di Tu sei il mio destino cade in un momento in cui The Voice sta avendo un notevole rilancio discografico, grazie al quale i giovani non lo classificano certo un matusa (come allora suole dirsi): lo attestano le vendite stratosferiche di Strangers in the night, quelle confortanti di Something stupid (cantata in duo con la figlia Nancy) e quelle eccellenti di una canzone nuova che fra poco uscirà pure da noi, scritta ancora dal tedesco Bert Kaempfert (lo stesso di Strangers in the night) e intitolata (Over and over) The world we knew. Sinatra, tenebroso rubacuori dagli occhi azzurri e con tredici anni di meno (il film risale al 1954), si rivela quindi una piacevole scoperta per molti, specie per chi non segue le vicissitudini cinematografiche e magari ignora che l'oriundo siculo - ligure di Hoboken, New Jersey, è un attore di vaglia impegnato anche in film altamente seri in cui egli non canta neppure una nota.
Per entrare nel vivo di Tu sei il mio destino, vi offriamo il trailer originale statunitense che riassume in un paio di minuti le caratteristiche fondamentali della vicenda:
Come avrete capito, qui siamo di fronte a un dramma sentimentale con canzoni, in cui si ride poco, ci si commuove abbastanza e ci si rilassa molto... insomma, gli ingredienti giusti, ben amalgamati in un paio d'ore, per chiudere in maniera distensiva una serata di fine estate davanti al video. E' inevitabile che, essendo la musica un po' la struttura portante del soggetto, ispirato a un romanzo rosa scritto da una specialista del romanzo d'appendice nordamericano negli anni tra il Proibizionismo e la Grande Depressione, ossia Mrs. Fannie Hurst (si parla di tre sorelle figlie di un insegnante di musica, appunto, del Connecticut), con Doris Day e Frank Sinatra in scena siano molto frequenti i momenti cantati del film. Per esempio, ecco There's a rising moon for every falling star (''C'è una luna splendente per ogni stella cadente'': è allora costume della RAI, quando la copia di un film musicale da trasmettere non ne sia provvista, sottotitolare appositamente in italiano le canzoni, abitudine che divide il pubblico: c'è chi accetta di buon grado e chi ritiene che ciò sia fonte di distrazione per il telespettatore, che magari preferisce gustare meglio l'esecuzione canora, senza curarsi del significato del testo. Proprio come nei filmati che qui presentiamo, inseriti su YouTube da utenti statunitensi, che non hanno bisogno di alcuna traduzione):
Doris Day qui interpreta Laurie, aspirante cantante, ed è accompagnata al pianoforte da Alex, musicista dal bell'aspetto (impersonato da Gig Young) che ha conquistato pure le sorelle della stessa Laurie, ossia Fran (Dorothy Malone) ed Amy (Elizabeth Fraser). Laurie ed Alex dovrebbero convolare a giuste nozze: durante una giornata al mare, tutto sembra andare per il verso giusto, tanto che Laurie si abbandona al più puro romanticismo, sussurrando dolcemente al suo promesso sposo: Hold me in your arms (''Tienimi tra le tue braccia ! Fammi palpitare con il tuo fascino ! Le tue labbra erano riservate a me...'')
Tuttavia arriva improvvisamente un amico di Alex, l'attraente quanto umile e sfigato Barney (Sinatra) a cambiare improvvisamente le mire sentimentali della giovane. Amore a prima vista, quindi.
E' subito matrimonio, ma certo è che per una coppia, quando ci si scontra con le difficoltà della vita, tutto non può essere rose e fiori: i problemi (soprattutto economici) non mancano...
Sia il romanzo originale, Sister Act (nulla a che vedere, ovviamente, col film d'inizio anni '90 che tutti conosciamo), della Hurst, sia la prima versione cinematografica, risalente al 1938, diretta da Michael Curtiz e intitolata Quattro figlie (gli sceneggiatori erano gli stessi di questo rifacimento musicale, la Coffee ed Epstein), hanno un andamento leggermente diverso, culminante con un finale tragico. Qui, invece, come abbiamo appreso leggendo l'apposita scheda pubblicata su English Wikipedia, si opta, anche per non lasciare con l'amaro in bocca un pubblico recatosi al cinema soprattutto per sentir cantare i due attori protagonisti, per un happy end suggerito da Sinatra stesso, stanco di morire da un po' di tempo nei film da lui interpretati: Barney tenta il suicidio durante una tempesta di neve, guidando l'auto a fari spenti, ma viene salvato appena in tempo. Così l'amore trionfa alla grande... anche in musica !
Sul Nazionale, invece, la serata è all'insegna dell'attualità sia politico - sociale che (è mercoledì...) sportiva: dopo un viaggio nel Cile di Frei (il cui oppositore numero uno è un certo Salvador Allende, mentre Pinochet è ancora solo un militare in alta uniforme), ecco il momento della telecronaca di un avvenimento agonistico. In attesa che riprendano le competizioni calcistiche europee, è la boxe a fare la parte del leone, per giunta sull'onda euforica della vittoria di Nino Benvenuti ai danni di Emile Griffith (a fine mese è però prevista la rivincita all'aperto e, anche a seguito di un rinvio del combattimento per la pioggia, il triestino s'innervosirà e cederà al rivale, salvo poi impadronirsi nuovamente della corona mondiale dei medi nel marzo successivo). Il combattimento che viene trasmesso in diretta dal ring di Acqui Terme, seppur valevole per il titolo nazionale dei super - leggeri, si preannuncia molto interessante: il campione in carica Bruno Arcari, ciociaro di nascita ma genovese d'adozione, è atteso da un agguerrito sfidante, il romagnolo Pietro Vargellini.
Tifosi provenienti non solo dalla vicina Genova, ma anche da Forlì giungono in Alto Monferrato per assistere alla sfida. Sin dall'inizio la superiorità di Arcari è evidente: Vargellini prova a difendersi, ma senza successo. La quarta ripresa è un monologo dello scatenato e pragmatico Arcari: la tensione si taglia col coltello, tanto che perfino l'arbitro ne risente, prolungando la durata del round di almeno un minuto. La gente rumoreggia: nessuno capisce più niente, men che meno il coach di Vargellini che, non appena vede il proprio atleta in difficoltà fisiche (un principio di K.O. tecnico che il pugile forlivese cerca di evitare), getta la spugna. E' gazzarra generale: i due contendenti se ne dicono di tutti i colori e così le opposte fazioni di tifosi. Il ring viene invaso e devono intervenire i carabinieri per riportare la calma. Che cosa fa la prudente RAI di quel periodo ? Invece di documentare tutto quanto (come avrebbe fatto senz'altro solo dieci - quindici anni dopo: chiediamo lumi al nostro topo di videoteca sportiva Pino Frìsoli per verificare se sono state conservate le immagini di quello strano match negli archivi, magari per riproporle in Perle di sport), interrompe opportunamente il collegamento con Acqui Terme, manda in onda cinque minuti di intervallo e poi, fuori programma, in attesa delle ultime notizie del TG, ripesca un gradevole special, registrato un paio d'anni prima, con uno stupefacente gruppo vocale francese, i Double Six. E' una formazione jazzistica, fondata alla fine degli anni '50 da una brillante donna di nome Mimi Perrin, laureata in Lingua e Letteratura Inglese alla Sorbona e nel contempo pianista e vocalist. E' lei a riunire un gruppo di amici musicisti e cantanti, tra i quali un vulcanico statunitense da tempo trasferitosi a Parigi, Ward Swingle. Già, perchè proprio da una costola dei Double Six nasceranno di lì a poco gli Swingle Singers, la cui base iniziale sarà francese, prima del successivo trasferimento in Inghilterra.
La ricetta dei Double Six è molto chiara: riuscire a rendere al meglio in lingua francese il tipico canto scat dei jazzisti d'Oltreoceano. Ne risultano impasti vocali meravigliosi, con effetti magistrali (crediamo che i Clusters, gruppo vocale genovese che riteniamo tra le poche cose degne di nota espresse in quattro anni di vita dall'odierno e discusso programma televisivo X Factor, conoscano a fondo - forse incidentalmente, visto che i nordamericani Manhattan Transfer, a partire dagli anni '70, ne hanno fatto tesoro a propria volta - lo stile della storica formazione francese, ricordandola quasi spudoratamente - comunque senza nulla togliere alla bravura dei singoli elementi -).
Ecco quindi spettacolari versioni francesi (i testi sono tutti della Perrin) di importanti standard, a partire da Tickle Toe di Lester Young:
Anche l'emergente Quincy Jones è parte integrante del repertorio dei Double Six: eccovi La course au rat (ovvero Rat race)...
...e Au bout du fil, che in versione originale s'intitola Meet Benny Bailey:
Ancora di Quincy Jones, ma nota anche grazie a Count Basie, è For Lena and Lennie (in francese En flanant dans Paris, pezzo davvero struggente e d'atmosfera):
Finiamo non solo questa nostra piccola galleria di successi dei Double Six, ma anche l'intiero post con una celeberrima (e celebrata) canzone di Ray Charles, The Genius: Hit the road, Jack !, una volta tanto interpretata direttamente in inglese anzichè coverizzata in francese.
Un paio di ultime annotazioni: l'attività dei Double Six, al tempo di questa replica televisiva RAI, si è da poco interrotta per ragioni di salute di Madame Perrin, la quale presto diventerà un'apprezzata traduttrice dall'inglese in francese di romanzi britannici e nordamericani (specialmente storie di spionaggio e di avventura), attività che porterà avanti fino alla fine dei suoi giorni, nel novembre dello scorso anno.
Con questo vi salutiamo caramente e vi diamo appuntamento al prossimo nostro intervento.
Buona giornata a tutti ! ! !
CBNeas
A Fabio M.
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