domenica 14 agosto 2011

Domenica 14 agosto 1977



RETE UNO

11,00 Dalla chiesa di San Martino ai Monti in Roma
SANTA MESSA
(A COLORI)
11,55 RICERCHE ED ESPERIENZE CRISTIANE
(A COLORI)

13,00 CONCERTO DELLA DOMENICA
Diretto da Seiji Ozawa
Musiche di Haydn
Orchestra Sinfonica di Torino della RAI
13,30 TG 1

18,15 La Pantera Rosa vi invita a
UN GIORNO DI FESTA
Feste e tradizioni popolari della provincia italiana
A cura di Pier Giorgio De Florentis e Giampaolo Taddeini
Presentazione della Pantera Rosa, il personaggio del famoso cartone animato (per gentile concessione della United Artists)
(A COLORI)
19,00 BELLA SENZ'ANIMA
Canzoni degli ultimi venti anni
1964
A cura di Franco Alsazio e Claudio Triscòli, con la collaborazione di Franca Gabrini.
Testi di Giorgio Vecchiato
Consulenza di Silvio Gigli
Al pianoforte Augusto Martelli
Presentano Vanna Brosio e Nino Fuscagni
Regia di Claudio Triscòli
(PARZIALMENTE A COLORI)
19,50 CHE TEMPO FA
(A COLORI)
- Spazio A
SEGNALE ORARIO
20,00 TG 1
Direttore Emilio Rossi
In studio Massimo Valentini
(PARZIALMENTE A COLORI)
- Spazio B
20,40 Anna Magnani in:
TRE DONNE
L'AUTOMOBILE
Film per la TV - Regia di Alfredo Giannetti
Int. : Anna Magnani, Vittorio Caprioli, Donato Castellaneta, Christian Hay, Pupo De Luca
Fotografia di Leonida Barboni
Musiche di Ennio Morricone
- Spazio C
22,15 LA DOMENICA SPORTIVA
Cronache filmate e commenti sui principali avvenimenti della giornata,
a cura di Tito Stagno e Carlo Sassi
Edizione estiva
condotta da Adòne Carapezzi
Regia di Osvaldo Prandoni
(PARZIALMENTE A COLORI)
23,05 PROSSIMAMENTE
Programmi per sette sere
a cura di Pia Jacolucci
Presenta Simona Izzo
(PARZIALMENTE A COLORI)
- Spazio D
23,15 TG 1
(PARZIALMENTE A COLORI)
CHE TEMPO FA
(A COLORI)

RETE DUE

13,00 TG 2 - ORE TREDICI
13,15 SELEZIONE DA L'ALTRA DOMENICA
Concerti con la Graham Central Station e Johnny Nash
14,00 DIRETTA SPORT
curata e condotta da Maurizio Barendson
- EUROVISIONE
Collegamento tra le reti televisive europee
SVEZIA: Jonkoping
CAMPIONATI EUROPEI DI NUOTO E DI TUFFI
e
PALLANUOTO: ITALIA - JUGOSLAVIA
Telecronista Giorgio Martino
- AUSTRIA: Zeltweg
AUTOMOBILISMO: GRAN PREMIO D'AUSTRIA DI FORMULA 1
Telecronisti Mario Poltronieri e Bruno Pizzul
- FINLANDIA: Helsinki
ATLETICA LEGGERA: FINALE COPPA EUROPA
Telecronista Paolo Rosi
- MASSA: FOOTBALL AMERICANO
Telecronista Gianfranco Pancani
(A COLORI)
18,15 PROSSIMAMENTE
Programmi per sette sere
a cura di Pia Jacolucci
Presenta Simona Izzo
(PARZIALMENTE A COLORI)
18,25 LE AVVVENTURE DI LAURA STORM
I due volti della verità
Con Lauretta Masiero, Aldo Giuffrè, Oreste Lionello
Musica della sigla di testa diretta da Sid Ramin
Regia di Camillo Mastrocinque
(Replica)
- Spazio A
19,45 IL TEMPO DOMANI
(A COLORI)
19,50 TG 2 - STUDIO APERTO
Direttore Andrea Barbato
Notiziario flash della domenica
(PARZIALMENTE A COLORI)
20,00 DOMENICA SPRINT
Protagonisti e fatti della domenica
A cura di Nino De Luca, Remo Pascucci, Lino Ceccarelli, Giovanni Garassino
In studio Bruno Pizzul
(PARZIALMENTE A COLORI)
- Spazio B
20,40 C'ERA UNA VOLTA... STUDIO UNO
Rassegna della TV di ieri
a cura di Leone Mancini
Presenta Alberto Lupo
Regia di Francesco Dama
- Spazio C
21,55 TG 2 - DOSSIER
Il documento della settimana
A cura di Ezio Zefferi
(A COLORI)
- Spazio D
22,50 TG 2 - STANOTTE
(PARZIALMENTE A COLORI)
23,05 SORGENTE DI VITA
Rubrica di vita e cultura ebraica

TSI - SVIZZERA

Programmi a colori (salvo indicazione)

14,50 AUTOMOBILISMO: In Eurovisione da Zeltweg GRAN PREMIO D'AUSTRIA DI FORMULA 1
17,00 ATLETICA LEGGERA: In Eurovisione da Helsinki COPPA EUROPA
(ore 18,30 TELEGIORNALE 1a edizione)
19,30 TELERAMA
Settimanale del TG
19,55 AFFETTI AMOROSI
Monodie settecentesche
(IN BIANCO E NERO)
20,30 TELEGIORNALE 2a edizione
20,40 LA PAROLA DEL SIGNORE
20,50 IL MONDO IN CUI VIVIAMO
Le nuove Ebridi
Documentario
21,15 SITUAZIONI E TESTIMONIANZE
21,45 TELEGIORNALE Edizione principale
22,00 I SOPRAVVISSUTI
Sceneggiato con Jan McCulloch, Lucy Fleming, Denis Lill
Seconda serie
23,00 XXX FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM
23,45 LA DOMENICA SPORTIVA
0,30 TELEGIORNALE 4a edizione

KOPER - CAPODISTRIA

17,00 HELSINKI: COPPA EUROPA DI ATLETICA LEGGERA
(A COLORI)
19,25 JONKOPING: CAMPIONATI EUROPEI DI PALLANUOTO
JUGOSLAVIA - ITALIA
(A COLORI)
20,15 L'angolino dei ragazzi
GIAN BURRASCA
Film - Regia di Sergio Tòfano
Int. : Mimmo Battaglia, Cesco Baseggio, Sergio Tòfano, Galeazzo Benti
(Prima parte)
21,00 CANALE 27
I programmi della settimana
(A COLORI)
21,15 I MIRACOLI NON SI RIPETONO
Film - Regia di Yves Allegret
Int. : Alida Valli, Jean Marais
22,55 JONKOPING: CAMPIONATI EUROPEI DI TUFFI
(A COLORI)

A 2 - FRANCIA

Programmi a colori (SECAM)

15,00 LE BUSCH ROLAND CIRCUS
16,00 LES NOUVELLES FILLES DE JOSHUA CABE
Telefilm con John McIntire, Jack Elam, Jeanette Nolan, Louise Williams, Renne Jarrett
Regia di Bruce Bilson
17,13 LE DESERT ROUGE DU KALAHARI
Documentario
17,47 ABRACADABRA
Varietà
18,35 SHAZZAN
Cartoni animati
19,00 STADE 2
20,00 JOURNAL
20,32 JEUX SANS FRONTIERES
Quarto incontro
Commentatori per la Francia: Guy Lux e Simone Garnier
21,55 LA DINASTIE DU FORSYTE
22,50 CAPOLAVORI D'ARTE IN PERICOLO
I castelli della Borgogna
Documentario
23,20 JOURNAL

TMC - MONTECARLO

19,35 CARTONI ANIMATI
19,50 HONDO
La via della sete
Telefilm con Ralph Tager e Kathie Browne
20,40 MONTECARLO SERA
20,45 NOTIZIARIO
21,05 LA LUNGA SPIAGGIA FREDDA
Film - Regia di Ernesto Gastaldi
Int.: Robert Hoffman e Riccardo Salvino
22,40 OROSCOPO DI DOMANI
22,45 PROGRAMMA FRANCESE
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Torniamo a parlare di TV e ci tuffiamo (verbo d'obbligo in questa stagione, specialmente adesso che è finalmente arrivato un assaggio di vera estate e proprio in coincidenza con il Ferragosto) nei ricordi che ci portano al 1977. E' un anno difficile, non c'è dubbio: proteste di studenti e autoriduttori, terrorismo, apoteosi dell'impegno politico che arriva a lambire la prima adolescenza (i 12 - 13enni del tempo), crisi economica (meno grave dell'odierna, il che è tutto dire). Inoltre, proprio il giorno della Vergin Pia di mezz'agosto, il mandante del massacro delle Fosse Ardeatine (una delle pagine più nere della Seconda Guerra Mondiale), Herbert Kappler, scappa dall'ospedale romano presso il quale è ricoverato e ciò provoca un vespaio di polemiche.
La TV, fedele alle proprie abitudini di mezza estate, assolve al proprio compito di far compagnia soprattutto alle persone meno giovani, che magari non hanno più voglia di godersi il solleone, ma non dimentica quelle fette di pubblico che possono essere attratte sempre e comunque da qualcosa di particolare. Senza sparare preziose cartucce, certamente più adatte al mese di settembre, quando si riprende la vita abituale, la RAI e le emittenti straniere in lingua italiana (e non, se consideriamo pure Antenne 2 di Francia, che da tempo si riceve molto bene anche in alcune aree del nostro Stivale, come Liguria, Toscana e Lazio) offrono comunque a chi accende il televisore nel corso di quella vigilia di Ferragosto un gradevole menù senza troppo sapore di dejà vù. Si, certo, le repliche sono tante, ma riguardano comunque cose che, in linea di massima, fa piacere rivedere ancora una volta: non si dimentichi però che è domenica e che, pertanto, c'è un panorama di avvenimenti sportivi che val la pena seguire in diretta o in leggera differita, trattandosi di competizioni prestigiose o comunque suggestive. Capita così che pure sfaccendati bambini di nove anni, costretti da motivi di salute dei loro germani a rimanere nella casa di città, in attesa di quella guarigione che dovrebbe ricondurli in villeggiatura, restino coinvolti dallo sviluppo delle gare e delle successive trasmissioni extra - sportive, godendosi otto ore filate di tivù senza correre il rischio di rincitrullirsi. Già, perchè è proprio questo handicap che viene accuratamente evitato, specialmente se i piccoli telespettatori (anche aiutati da interessati genitori) sanno "scodellare" bene le loro scelte.
Per intanto, i più grandi aspettano l'autunno, quando L'altra domenica ritornerà con una nuova serie e con una formula assolutamente rinnovata, rivedendo quelle esibizioni canore importate dall'estero che Renzo Arbore ha caldeggiato e presentato negli scorsi mesi, anche per far conoscere meglio al pubblico italiano artisti che nei loro paesi d'origine sono autentiche stars. Quel 14 agosto tiene banco la musica afroamericana, con personaggi che però non riusciranno comunque a godere di un minimo di fama anche in Italia, ed è un vero peccato, laddove i loro dischi, nei natii Stati Uniti ma anche altrove, si piazzano sempre bene in classifica. Incomincia la serie di filmati la Graham Central Station, capeggiata dal polistrumentista Larry Graham (ex - Sly and the Family Stone ) e votata verso uno stile che combina funky, blues e gospel:



Viene trasmessa anche un'esibizione del cantante solista Johnny Nash, il cui maggior successo è questo I can see clearly now :



La novità della serie de L'altra domenica in via di ideazione è che non ci sarà più fusione tra sport e spettacolo per l'intero pomeriggio: vi saranno due ore di varietà completamente distinte e separate dalle cronache degli avvenimenti agonistici. In pratica, Diretta sport, nata come copertura estiva, andrà avanti anche nelle altre stagioni dell'anno.
Sigla di quella primissima edizione della rassegna di collegamenti con i principali campi di gara domenicali, intervallati, quando è il caso, da risultati e notizie in studio, è addirittura la colonna sonora originale del film dell'anno, il cui soggetto comunque parla proprio di sport: Rocky, con Sylvester Stallone che diventa una celebrità mondiale. Il brano musicale, manco a dirlo, è Gonna fly now, nella versione dell'autore Bill Conti (leggermente diversa da quella, più pompata all'epoca da radio e discoteche, del jazzista Maynard Ferguson):



A condurre quel pomeriggio Diretta sport è il direttore del TG 2 Sport, Maurizio Barendson. Il giornalista napoletano, pur se sofferente, è regolarmente al proprio posto di comando e dà il via ai collegamenti. Il primo cronista a prendere la linea è Giorgio Martino, il quale si trova in Svezia, a Jonkoping, per gli Europei degli sport acquatici: c'è da seguire il primo incontro del Settebello, allora allenato da Gianni Lonzi, con Gianni De Magistris uomo di punta e, tra gli altri, i bravissimi Sante Marsili e Silvio Baracchini. L'avversario però è di tutto rispetto, la Jugoslavia: gli azzurri perdono (4-5), ma a testa alta. Sapranno rifarsi ben presto, fino a conseguire un confortante terzo posto.
Ci spostiamo in Austria per la gara di Formula 1 forse più stravagante dell'intera annata, il Gran Premio di Zeltweg, volutamente disputato in agosto per sfruttare il più possibile le gomme da bagnato (ogni volta la pioggia è praticamente certa: spesso è l'intensità della precipitazione a condizionare il risultato finale e le sorprese non mancano quasi mai).
Il microfono passa a Mario Poltronieri, il quale illustra tutte le caratteristiche del circuito mentre una telecamera piazzata, nel corso delle prove libere del mattino, all'interno dell'abitacolo della Ferrari 312 T3 pilotata dal beniamino di casa (e non solo) Niki Lauda regala ai telespettatori di tutto il mondo un insolito punto di osservazione dell'intero tracciato.
Su Zeltweg, manco a dirlo, alle 15 sta piovendo: saranno le scuderie, a loro propria discrezione, a scegliere gli pneumatici più indicati da impiegare in corsa, considerando pure il fatto che il bollettino meteorologico parli di un rapido miglioramento della situazione atmosferica nel corso della gara. Ad ogni modo, si parte (le immagini che state per vedere sono quelle senza commento del segnale internazionale):



Lauda perde molti posti e resta indietro: a un certo punto si perde... perfino la voce di Mario Poltronieri per un'improvvisa interruzione audio sul collegamento internazionale e... sorpresa: a intervenire dal tubo, cioè dallo studio televisivo per sopperire al disguido e proseguire il commento è nientemeno che Bruno Pizzul, che sta preparando l'edizione di Domenica sprint da condurre in serata (Guido Oddo è in ferie). Il bravissimo telecronista friulano, generosissimo come sempre anche quando si tratta di uno sport non suo come l'automobilismo, appunto, fa quel che può per alcuni minuti, riuscendo a fornire una dettagliata visione d'assieme di quanto avvenuto fino a quel momento, introducendo il discorso, più o meno, così: Vi parliamo dagli studi di Milano per un'interruzione audio sul collegamento con Zeltweg. Siamo intorno al decimo giro del Gran Premio d'Austria e le cose purtroppo non stanno andando molto bene per Niki Lauda, che ha perso molte posizioni.... A un certo punto, però, improvvisi capovolgimenti di fronte e soprattutto il graduale ritorno del sole sulla pista necessitano una spiegazione più precisa da parte di chi è sul posto, sicchè Pizzul, imbarazzato, prova a chiamare: Poltronieri ? Poltronieri ?. Nessuno risponde.
Seguiamo quindi, sempre con il solo audio d'ambiente, questo punto della corsa, che per alcuni giri vede in testa il campione in carica del Mondiale conduttori, l'inglese James Hunt su McLaren:



Ci vuole del tempo prima che venga ripristinato il collegamento audio con il circuito austriaco, sicchè Barendson decide di dare la linea a Paolo Rosi, che si trova ad Helsinki per le finali della Coppa Europa di atletica leggera. Anche qui le notizie non sono positive, a cominciare da un'indisposizione di Pietro Mennea, il quale non può quindi partecipare alla gara dei 200 metri: il giorno prima, la freccia di Barletta aveva conquistato l'argento nei 100, unico bagliore di una prestazione italiana, tutto sommato, disastrosa. Mentre si susseguono le sfortune dei nostri atleti azzurri, che devono inchinarsi alla classe dei tedeschi orientali (soprattutto delle tedesche orientali, in particolare Rosemarie Ackermann), vengono registrate le rimanenti fasi del Gran Premio d'Austria, almeno dal momento in cui Mario Poltronieri ha potuto riprendere il proprio servizio. Meglio quindi abbandonare l'atletica italiana al triste destino di fanalino di coda della Coppa Europa 1977 e seguire, purtroppo in differita, l'emozionante corsa di Zeltweg.

Una serie impressionante di ritiri, vuoi per noie al motore, vuoi per l'impossibilità di gestire bene il dilemma gomme all'asciutto - gomme sul bagnato, specialmente dopo essersi asciugata la pista più rapidamente del previsto, rivoluziona la classifica: Niki Lauda si trova così protagonista di una spettacolare rimonta:



C'è però un solo, inatteso ostacolo per il ferrarista che si appresta a vincere per la seconda volta il titolo mondiale (prima di trasferirsi, armi e bagagli, alla Brabham - Alfa Romeo): un certo Alan Jones, australiano, che fra qualche anno diverrà padrone del Mondiale piloti ma che, per il momento, si fa notare negando a Lauda la gioia del successo in casa propria.



Mentre la Rete 2 vive questo pomeriggio sportivo pieno di imprevisti tanto tecnici, quanto agonistici, la Rete 1 sonnecchia fino alle sei con il monoscopio di prammatica. Per vedere qualcosa di non sportivo bisogna conoscere la lingua francese e sintonizzarsi su A 2 per seguire l'edizione doppiata in lingua transalpina di un telefilm statunitense, un dramma western che racconta la storia di tre donne che si fingono sorelle, nonchè figlie di un ricco proprietario terriero finito in gattabuia: esse in questo modo si danno da fare per dimostrare l'innocenza dell'uomo, di nome Joshua Cabe.
Questo TV movie ci sembra inedito o quasi per l'Italia, per cui è da considerarsi una chicca questa selezione di tre inserti tratti da tale vicenda, da noi reperiti su YouTube non in versione francese, bensì in quella originale angloamericana:





Anche Oltralpe i cartoni animati di Hanna e Barbera piacciono ai giovanissimi: questo è Shazzan, una sorta di Genio da Mille e una notte che si rende protagonista di appassionanti e divertenti avventure. Questa è la sigla (anche qui, non avendo trovato il doppiaggio in francese, ci accontentiamo dell'originale in inglese):



Torniamo finalmente a casa nostra: in quell'estate del 1977, oltre alle classiche repliche (che riguardano per lo più cose mandate in onda originariamente in bianco e nero ma girate a colori: ne riparleremo fra non molto), si mira anche ad antologizzare certi aspetti del varietà, magari dietro suggerimento di un tema ben preciso. E' il caso della canzone italiana, magari raccontata negli anni del maggior fulgore, praticamente dal 1958 in poi, comunque senza troppe celebrazioni, bensì con occhio critico e disincantato: garantiscono i testi di un giornalista ben noto ai tempi, Giorgio Vecchiato, che intitola la trasmissione Bella senz'anima, prendendo a prestito, ovviamente, il titolo del motivo di Cocciante. Silvio Gigli fornisce la consulenza storica del caso, riutilizzando alcuni appunti della radiofonica e ragionata Piccola storia della canzone italiana di cui parlammo lo scorso anno. Per l'ultima volta si ricostituisce il team di conduttori Vanna Brosio - Nino Fuscagni, cui si aggiunge una doverosa presenza, quella di un musicista in studio, ma che musicista ! E' Augusto Martelli, l'ex di Mina, pianista, arrangiatore e saltuariamente anche cantante (Accorgiti di me): grazie alla TV e proprio a Bella senz'anima, Martelli si scopre anche autoironico intrattenitore.
Ogni puntata è dedicata a un anno: è di turno il 1964. Da quel 14 agosto le riprese da studio sono a colori, sicchè Nino Fuscagni, prima di entrare nel vivo della trasmissione, illustra brevemente i ritocchi scenografici. Poi si passa alle canzoni: secondo la formula del programma, alcuni ritornelli vengono accennati dalla Brosio e da Martelli, mentre di altre canzoni, proposte integralmente, viene offerto il contributo video del periodo trattato (o di epoche posteriori, purchè nell'esecuzione dell'interprete originario).
Una lunga e doverosa pagina viene dedicata al Festival di Sanremo e all'invasione degli stranieri, per non parlare del caso del playback di Bobby Solo e di Una lacrima sul viso (coup de theatre determinato, come più volte in futuro ricorderà lo stesso Roberto Satti, da una fifite acuta - sic ! - ):



Il 1964, come già vedemmo tempo addietro, è l'anno boom dell'emiliano Gianni (Gian Luigi) Morandi, con In ginocchio da te e la successiva (e simile) Non son degno di te:



Rita Pavone, ormai una celebrità anche nei difficili U.S.A., si scopre attrice televisiva, legandosi al personaggio del terribile monello fiorentino Giannino Stoppani detto Gian Burrasca nella serie diretta da Lina Wertmuller: Viva la pappa col pomodoro !, musicata dall'accorto e distinto Nino Rota (di cui Pel di carota ha sempre ammirato garbo e umiltà, doti rare in un personaggio di fama mondiale come l'autore delle colonne sonore dei premiatissimi film di Federico Fellini), diventa un classico, cantato dai figli e perfino dai primi nipotini dei piccoli telespettatori del tempo.



Curiosamente, quella sera Capodistria ripesca, dividendolo in tre parti (le altre due vanno in onda nelle successive domeniche), il vecchio e dimenticato film anni '40 su Gian Burrasca, diretto da Sergio Tòfano (che nella versione televisiva della Wertmuller interpreta il Signor Stanislao, il terribile direttore del collegio Pierpaolo Pierpaoli di Montaguzzo, in Romagna, dove Giannino viene rinchiuso per le sue marachelle).

Torniamo a Bella senz'anima e alle canzoni del 1964, anno che si conclude con un inatteso successo: Mina riprende alla grande (e con l'arrangiamento proprio di Augusto Martelli) un motivo eliminato a Sanremo, forse mal eseguito da Gene Pitney (abbinato al raffinato Fausto Cigliano). E' il capolavoro di due grandissimi, il geniale genovese Giorgio Calabrese e il compianto Carlo Alberto Rossi: E se domani... e scusate se è poco !



E' inevitabile che Vanna Brosio e Augusto Martelli cantino insieme la sigla di questa trasmissione antologica che, anche in virtù della collocazione domenicale preserale (in origine doveva andare in onda nella tarda serata del venerdì a partire dal mese di giugno: poi vi furono dei contrattempi e venne spostata di un mese), si rivela molto seguita (e criticata anche, specie dai giovani del tempo che preferiscono badare ai contenuti delle canzoni: d'altronde, il '77 è l'anno d'oro dei cantautori impegnati). Anche la successiva replica dell'agosto 1980, in onda tutti i giorni alle 17, raccoglie davanti ai teleschermi molta gente. Poi più nulla: eppure Bella senz'anima meriterebbe di essere riproposta. Con l'ottica dei telespettatori di oggi, un programma del genere sarebbe quasi un capolavoro... altro che I migliori anni !
Riascoltiamo quindi Vanna Brosio e Augusto Martelli in Colpa di un disco:



Non manca il telefilm d'annata riproposto da Tele Montecarlo, che ha in Paolo Limiti il proprio direttore artistico: quella sera tocca a uno dei tanti eroi western creati dal piccolo schermo negli Stati Uniti, là dove il genere ormai ha perso consistenza in ambito cinematografico (in favore di nazioni europee come Italia e Spagna): Hondo, interpretato da Ralph Taeger. Eccone la sigla:



Anche la prima serata delle due reti RAI è all'insegna della retrospettiva. La Rete 1 continua a mettere in onda per la prima volta a colori alcune cose passate in precedenza - e giocoforza - in bianco e nero: quella sera si completa la replica della bellissima trilogia di telefilm girati da Anna Magnani nel 1970 - '71 per la regia di Alfredo Giannetti, Tre donne, vicende calate in tre diversi contesti storici dell'Italia. Quella sera viene trasmesso l'episodio contemporaneo, L'automobile, vicenda toccante e a tratti pure commovente (specialmente il drammatico finale). E' la terza volta in sei anni che questo film per la TV viene diffuso: era passato inizialmente il 10 ottobre 1971, a completamento della prima visione assoluta della serie, ed era stato riproposto, da solo, il 1° luglio 1974, in occasione di un ciclo commemorativo di Nannarella, da poco scomparsa, che metteva a confronto film italiani e pellicole da lei girate negli Stati Uniti.
Rivediamo insieme, in questa sede e per intero, la vicenda della Contessa, questa ex - puttana che, trattata con tenerezza e simpatia da tutti, decide, raggiunta una certa età, di puntare su una macchina anche per riscattarsi socialmente:








La Rete 2 prosegue nella serie C'era una volta... , che ripresenta vecchi spettacoli della RAI, elevando all'ennesima potenza la formula dello storico Ieri e oggi, che compie dieci anni e che avrà una sua propria festa in occasione dell'ultima puntata. Il curatore è Leone Mancini e gli studi sono sempre quelli del TV 3 di Corso Sempione in Milano, ma cambia un po' il meccanismo del programma, nel senso che non vengono celebrati gli artisti, ma i programmi, appunto, naturalmente con il contorno di ospiti di riguardo in qualche modo collusi con lo spettacolo settimanalmente illustrato e rievocato. Conduce in studio Alberto Lupo, il quale sta vivendo una stagione da stakanovista dello spettacolo, impegnato com'è su più fronti: la troppa fatica sarà presto pagata cara dall'attore genovese, che a metà novembre sarà colpito da ictus e ne uscirà vivo solo miracolosamente.
La sera del 14 agosto 1977 si riparla di Studio Uno, il varietà per eccellenza della RAI durante gli anni '60, firmato, come tutti sanno, da Antonello Falqui e Guido Sacerdote. Inspiegabilmente, però, viene sbagliata la data di nascita della trasmissione, che viene classificata come del 1962-'63, saltando a pie' pari la prima edizione, quella del 1961-'62. Tra ospiti in studio e critici televisivi definiti quali storici del grande varietà, eloquente esempio di quella Broadway sul Tevere che nobilitava ogni fatica firmata da Falqui, vengono ovviamente mostrati alcuni spezzoni d'archivio. Si prediligono, forse perchè ricordate maggiormente dal pubblico, le edizioni del 1965 e del '66, le ultime due. La serie del '65, fra l'altro, vive dell'apoteosi di Mina, ospite fissa e curatrice dell'attesa rubrica L'uomo per me . Ecco un'ampia sintesi dell'intervento di colui che riteniamo il più grande attore italiano di tutti i tempi, l'indimenticabile (e indimenticato) Vittorio Gassman:



E come dimenticare un capolavoro stilistico - vocale, quel Brava ! scritto (sempre nel '65) da Bruno Canfora, autore delle musiche originali e direttore d'orchestra di tutte le edizioni di Studio Uno, per la stessa Tigre ? Questo è il filmato della prima esecuzione assoluta:



Come Bella senz'anima, anche C'era una volta... ha una propria canzone - sigla, detta da Alberto Lupo con il coro dei Piccoli Cantori di Milano diretti da Ninni Comolli: niente più che una favoletta sulla nascita della televisione a uso e consumo dei più piccoli, per giunta con un forzato omaggio alla moda del momento, quell'honky tonky che nei mesi precedenti, rilanciato da Keith Emerson, ha siglato il rivoluzionario, seguitissimo settimanale di spettacolo Odeon:



Al programma retrospettivo condotto da Alberto Lupo fa seguito un numero di TG 2 - Dossier dedicato all'imminente lancio di Sirio, primo satellite italiano per telecomunicazioni. Già nel '77 il documento della settimana, come specifica l'allora sottotitolo della rubrica settimanale del TG 2, viene introdotto da uno stralcio dell'introduzione del brano musicale Propiedad prohibida di Franco Battiato:



Uno sguardo alla TSI, l'emittente della Svizzera Italiana, che quella sera manda in onda un nuovo episodio di una fortunata serie inglese di telefilms, I sopravvissuti, che mischia molto bene realtà e fantasia (lo script prende le mosse da un'ipotetica catastrofe ecologica). Quella che segue ne è la sigla di testa:



E a proposito di sigle, crediamo faccia piacere a molti rivedere, supportati dalla celeberrima musica dei fratelli siculo - lombardi Michelangelo e Carmelo La Bionda (la versione strumentale di Disco bass, per l'esattezza, così come per completezza d'informazione ricordiamo che i due germani musicisti qui si firmano come Disco Delivery - D.D. - Sound) i titoli di testa della Domenica sportiva di quel periodo. Da ricordare solo due particolari: la conduzione, durante l'edizione estiva, del mitico Adone Carapezzi, teleradiocronista della prima generazione, serio e simpatico ad un tempo, e la regia, che nel filmato da noi reperito è attribuita a Sergio Le Donne, un ex - attore passato poi per un certo periodo a dirigere come jolly svariate trasmissioni, giornalistiche e non, irradiate dal centro RAI milanese: quella vigilia di Ferragosto, però, la DS viene firmata da un altro celebre nome della regia televisiva di avvenimenti agonistici, quell'Osvaldo Prandoni, a tempo perso critico d'arte (lo stiamo scoprendo adesso consultando Internet !), che collaborò a lungo sia con Nando Martellini (e più tardi con Bruno Pizzul) per il calcio e con Adriano Dezan per il ciclismo.



Così abbiamo chiuso in bellezza questo lungo post che vi ha descritto una domenica di mezza estate trascorsa davanti al video sicuramente senza annoiarsi, al contrario di quanto avviene ai tempi d'oggidì.
Vi ringraziamo per l'attenzione e vi salutiamo caramente: torneremo prestissimo con altre atmosfere radiotelevisive di ieri da creare, sempre e comunque nei limiti del possibile.

Buon proseguimento di giornata (e di ferie, per coloro che hanno avuto la fortuna di permettersele...) ! ! !

CBNeas

2 commenti:

Paolo Starvaggi ha detto...

Ho avuto modo di assistere in Mediateca alle puntate di Bella senz’anima, di cui sono conservati master di ottima qualità (e che pertanto potrebbero essere riproposti tranquillamente, nei notturni delle reti “tradizionali” o in orari un po’ più comodi su RaiStoria o Rai5).
Colpisce, come giustamente segnalava Cesare nel suo approfondito articolo, il taglio disincantato e critico delle introduzioni di Fuscagni e Vanna Brosio, così lontano dalle (spesso immotivatamente) enfatiche presentazioni dei programmi revival di oggi, popolati di cantanti invecchiati non sempre benissimo, che ricantano i loro successi tra i gridolini eccitati di teen-ager che magari non sanno neppure chi siano quegli attempati signori…

Davide Camera ha detto...

Io però non getterei la croce tanto addosso ai "Migliori anni", che giudico uno dei prodotti più buoni usciti nell'ultimo periodo, tanto è vero che Giancarlo Magalli, uno che capisce di televisione anche se lo fa notare troppo, ha detto che gli piacerebbe condurlo, ma non credo che Carlo Conti - che peraltro lo presenta ottimamente - ceda ad altri tanto tranquillamente un'idea sua...
Se i cantanti non invecchiano benissimo, aggiungo, la colpa non è certo di chi fa il programma, semmai l'errore è quello di ripetere fino allo sfinimento format che funzionano, e talvolta di snaturarli fino a farli diventare insuccessi, vedi l'ultima Corrida.