lunedì 9 maggio 2011

Mercoledì 9 maggio 1962



NAZIONALE

telescuola

Il Ministero della Pubblica Istruzione e la RAI-Radiotelevisione Italiana
presentano
SCUOLA MEDIA UNIFICATA
Prima classe
8,30 - 9,00 EDUCAZIONE TECNICA MASCHILE
Prof. Attilio Castelli
9,00 - 9,30 EDUCAZIONE TECNICA FEMMINILE
Prof.ssa Egle Garrone Rossini
9,30 - 10,00 MATEMATICA
Prof.ssa Liliana Ragusa Gilli
10,30 - 11,00 STORIA
Prof.ssa Maria Bonzano Strona
11,00 - 11,30 LATINO
Prof. Gino Zennaro
(Per gli alunni delle seconde classi della Scuola Media in esperimento)
11,30 - 12,00 EDUCAZIONE ARTISTICA
Prof. Enrico Accatino

AVVIAMENTO PROFESSIONALE
a tipo Industriale e Agrario
14,00 Seconda classe
a) ESERCITAZIONI DI LAVORO E DISEGNO TECNICO
Prof. Nicola Di Macco
b) CALLIGRAFIA
Prof. Saverio Daniele
c) FRANCESE
Prof.ssa Maria Luisa Khoury - Obeld
15,05 - 17,00 Terza classe
a) TECNOLOGIA
Ing. Amerigo Mei
b) FRANCESE
Prof. Torello Borriello
c) GEOGRAFIA ED EDUCAZIONE CIVICA
Prof. Riccardo Loreto
d) MATEMATICA (Contabilità)
Prof.ssa Maria Giovanna Platone

la TV dei ragazzi

17,30 LE STORIE DI TOPO GIGIO
Topo Gigio e il pesciolino rosso
Fiaba sceneggiata di Guido Stagnaro
Pupazzi di Maria Perego
Presenta Graziella Antonioli
Regia di Guido Stagnaro
18,00 AVVENTURE IN ASIA
Ostriche e perle

ritorno a casa

18,30 TELEGIORNALE
Edizione del pomeriggio
GONG (L'Oreal - Burro Milione)
18,45 IL NOVELLIERE
Spettacolo televisivo a cura di Daniele D'Anza
La Napoli di Salvatore Di Giacomo
Sceneggiatura di Belisario Randone
Partecipano: Peppino De Filippo, Titina De Filippo, Carla Del Poggio, Achille Millo, Carlo Croccolo, Tecla Scarano, Lorella De Luca, Enzo Turco, Maria Fiore, Mario Castellani, Miranda Martino, Fausto Cigliano, Nino Taranto, Luigi De Filippo, Angela Luce, Angelo Nicotra.
Musiche originali e adattamenti di Fiorenzo Carpi
Solista e coreografo Ugo Dall'Ara
Scene di Maurizio Mammì
Costumi di Veniero Colasanti
Regia di Daniele D'Anza
(Replica del 1960)
20,20 TELEGIORNALE SPORT

ribalta accesa

20,30 TIC - TAC (Brisk - Alka Seltzer - Chlorodont - Doppio Brodo Star)
SEGNALE ORARIO
TELEGIORNALE
Edizione della sera
Direttore Enzo Biagi
ARCOBALENO (Lesso Galbani - Piletti S.p.A. - Sapone Palmolive - Prodotti Singer - Pasta Barilla - Esso Standard Italiana)
PREVISIONI DEL TEMPO
20,55 CAROSELLO
(1) Olio Bertolli - (2) Chatillon - (3) Pavesi - (4) Linetti Profumi
I cortometraggi sono stati realizzati da: 1) Studio K - 2) Cinetelevisione - 3) Unionfilm - 4) Adriatica Film

21,05 TRIBUNA POLITICA
Conferenza stampa del segretario del MSI - DN, On. Arturo Michelini
Moderatore Giorgio Vecchietti
22,05 Caterina Valente
in
BONSOIR CATHERINE
Testi di Faele e Dino Verde
Irving Davies and his Dancers
Scene di Gianni Villa
Costumi di Sebastiano Soldati
Orchestra diretta da Enzo Ceragioli
Regia di Vito Molinari
(Replica dal Secondo Programma)
23,00 TELEGIORNALE
Edizione della notte

SECONDO

21,10 La Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia
TRENT'ANNI DI CINEMA
a cura di Gian Luigi Rondi
Partecipano Mario Camerini e Vittorio De Sica
GLI UOMINI, CHE MASCALZONI
Regia di Mario Camerini
Int.: Vittorio De Sica, Lia Franca
22,40 TELEGIORNALE
Edizione del 2°
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L'Italia che si affaccia all'alba del 9 maggio 1962 è un Paese che continua a camminare lungo la via del progresso. Si lavora, si produce... cosa chiedere di più ? La costante crescita della classe operaia abbisogna di una riqualificazione politica, sicchè il PSI sta preparando la coalizione di Centro-Sinistra con la DC, cosa che diventerà realtà tra un annetto o poco più. E chissenefrega se l'inverno ha detto definitivamente arrivederci solo pochi giorni prima, imbiancando perfino il Vesuvio ? Inoltre, da alcuni giorni il Quirinale ha un nuovo inquilino: è scaduto il mandato di Giovanni Gronchi, toscanaccio democristiano di Pontedera, politico serioso ma allo stesso tempo un po' troppo amante della vita mondana (comunque, ben altro che il Bunga Bunga di mezzo secolo dopo: c'era un maggior garbo nei modi e nello stile e inoltre la volgarità e la trivialità, per gli uomini del biancofiore forti di una rigorosa formazione cattolica, erano comunque da aborrire). La seduta a Camere riunite della precedente domenica sera ha espresso un nuovo nome, quello di Antonio Segni, che però dovrà abbandonare nell'estate del 1964 per un'improvvisa, grave malattia. Rileggendo le cronache di quei giorni (fortunatamente oggi disponibili - e da poco tempo - anche on line: pacchia !) apprendiamo che il neo - Capo dello Stato, il quale giurerà venerdì 11 a Montecitorio, è andato a festeggiare la propria elezione nella sua Sardegna, cosa che non sfugge di certo al comunque dinamico e meno ossequioso TG diretto da Enzo Biagi (il quale però sopporta sempre di meno le pressioni dei partiti e dopo l'estate se ne andrà, lasciando il posto a Giorgio Vecchietti), nella cui redazione figura da poco un giovanotto quasi maggiorenne (compirà 21 anni tra qualche settimana) di origine emiliana, Roberto Morrione. Vale la pena citare il debutto di questo giornalista, destinato a lavorare per decenni nelle redazioni dei vari telegiornali post - riforma, in occasione della sua scomparsa, la cui notizia ci è giunta proprio ora, mentre stavamo finendo di limare le righe che state leggendo prima di rendervele disponibili in rete.

Prima di parlare delle due emissioni (una replica e un film) che colorarono (si fa per dire, essendo ancora la TV a colori una roba tutta americana) quella lontana giornata di 49 anni fa sul piccolo schermo, concediamoci un consiglio per gli acquisti andato in onda nel corso di Gong, con la voce e il volto del grande Nino Taranto (ogni riferimento a inesistenti nostre parentele acquisite - si tratta solo di omonimia della nostra consorte - è puramente casuale):



Tra gli artigiani del video, Daniele D'Anza (1922- 1984) rappresentò uno tra i meglio riusciti esempi di poliedricità. I propri occasionali approcci con il varietà assunsero nel tempo risvolti culturali notevoli, grazie alla capacità di interpretare lo spettacolo a 360°. Vi fu in particolare una formula davvero indovinata, consistente nello spettacolarizzare, per l'appunto, la letteratura, raccontando la vita e le opere di celebri scrittori all'interno di una cornice destinata a dare spazio anche alla musica e ai balletti: Il Novelliere. A grande richiesta, la serie andata in onda con successo nella primavera - estate del 1960 venne replicata due anni dopo nella collocazione del tardo pomeriggio: inoltre, molto dopo, nel 1967, ne venne preparato un secondo ciclo, ma certamente un po' più da camera, senza troppe divagazioni. D'altronde D'Anza aveva ormai sposato del tutto la causa dei teleromanzi, gialli e non.
Nel maggio del 1962 viene dunque replicato il primo Novelliere: in particolare, mercoledì 9 ne viene riproposta la prima puntata, dedicata al poeta, scrittore e paroliere napoletano Salvatore Di Giacomo, con un cast quasi stellare capeggiato da due dei tre fratelli De Filippo (Titina e Peppino: manca Eduardo, impegnato con il teatro e allora in lite con i suoi germani). Con loro Carlo Croccolo, rientrato dagli States e pronto a lavorare molto nel doppiaggio (Totò e perfino Oliver Hardy nella riedizione dei cortometraggi acquistati dalla RAI nel 1967 - '68 e destinati a Oggi le comiche: ne parleremo un'altra volta), Carla Del Poggio, Tecla Scarano e l'immancabile, raffinato fine dicitore Achille Millo, amato per le sue splendide letture sia dei versi di Jacques Prevert (in quel periodo è in circolazione addirittura un intero LP inciso da Millo e dedicato al poeta d'amore novecentesco francese per eccellenza) che, per l'appunto, dei grandi verseggiatori partenopei. Per la musica, l'attrazione principale è costituita da un personaggio molto amato per la propria finezza e delicatezza nel porgere, sovente con l'ausilio della chitarra, le canzoni napoletane classiche e moderne: Fausto Cigliano. Non potevano certo mancare i testi che Salvatore Di Giacomo ebbe modo di scrivere sulle note elaborate dal Maestro Pasquale Mario Costa, pagine universalmente riconosciute come i capisaldi della grande musica proveniente dal Golfo. Ecco Catarì (ovvero Marzo):



In Lariulà Cigliano duetta con Miranda Martino, che più avanti, ai primi del '63, inciderà da par suo questa canzone con gli arrangiamenti di Ennio Morricone (in questa sede televisiva le orchestrazioni sono curate da un musicista milanese d'alto lignaggio, Fiorenzo Carpi De' Resmini, il compositore per eccellenza del Piccolo Teatro del capoluogo lombardo):



Infine, ecco ancora Fausto Cigliano in Carulì cu st'uocchie nire nire:



Era doveroso dare spazio a questo artista che oggi è l'ultimo grande ambasciatore della canzone partenopea della generazione storica. Sappiamo che il Maestro Cigliano non disdegna di navigare in Internet, per cui gli porgiamo i nostri saluti, con tutta la stima e l'ammirazione che Egli merita.

Ed ora altri consigli per gli acquisti targati maggio '62 (e dintorni, trattandosi di filmati comunque coevi). Incominciamo da un Tic-Tac del medicinale che fa passare in fretta ogni piccolo problema di salute. Da notare il preambolo del testo pubblicitario, abbastanza stentoreo nella sua pseudo - poeticità:



Giungiamo al divertente carosello che vede il Quartetto Cetra protagonista delle inarrivabili scenette musicali (genere di cui Savona, Giacobetti, Chiusano e la Mannucci restano i più grandi e simpatici interpreti) offerte da un'organizzazione di tessuti:



Quella sera tocca pure alla brillantina, ma per un breve periodo l'ispettore Rock, dopo tre anni consecutivi di fenomenali indagini, è stato mandato a godersi le meritate ferie (era dal '58, cioè dall'avvicendamento di Cesare Polacco con Mario Pisu, per una sola stagione nei panni di un collega dell'infallibile, alias il misconosciuto ispettore Gordon, che ciò non accadeva). C'è infatti Don Jaime de Mora y Aragòn, nobile spagnolo che ha lasciato perdere le proprie ricchezze per darsi allo spettacolo, che canta canzoni e poi esalta la brillantina in questione sulle note de Il capello di Edoardo Vianello. In realtà si tratta di una soluzione provvisoria: Rock sta per tornare e vi resterà ancora per altri sei anni, pronto a mostrare la pelata a giustificare l'unico errore da lui commesso, che ormai sanno tutti da Avola ad Aosta. Il fatto è che sta cambiando la produzione dei caroselli, non più realizzati a Roma, bensì a Milano, negli studi dell'Adriatica Film, con la consulenza di Mario Fattori, i testi di Franco Di Bella (poi direttore del CorSera nonchè padre di Antonio, giornalista del TG 3 e cantautore - chitarrista per hobby) e la regia - almeno inizialmente - del già citato Daniele D'Anza. Cesare Polacco è comunque già al lavoro per la realizzazione dei nuovi episodi, come questo che vi mostriamo subito a mo' di anticipazione storica, non potendo purtroppo disporre dei filmati con Jaime de Mora:



Serata abbastanza equilibrata in video: terminate le coppe europee di calcio (a fine mese incominceranno i Mondiali cileni e all'Italia andrà male, ma non tanto per colpe proprie), politica e varietà sul Nazionale e cinema d'epoca sul Secondo allietano il pubblico. Se il primo canale trasmette dapprima una conferenza stampa di Arturo Michelini, segretario del MSI, sulla riforma della scuola dell'obbligo, e quindi la replica di Bonsoir, Catherine !, lo spettacolo musicale di Vito Molinari con Caterina Valente, la poliglotta e vivace cantante e chitarrista apolide (ella vanta ascendenze romane, pur se nata a Parigi e di cittadinanza svizzero - tedesca), primo appuntamento di varietà della storia del Secondo riproposto per il sicuramente maggior bacino d'utenza tramite frequenza VHF, ancor più prestigiosa è la proposta della rete che ha superato da poco i primi sei mesi di trasmissioni e che si prepara a debuttare con la pubblicità (Intermezzo prenderà il via la settimana successiva). Comincia infatti proprio quel mercoledì 9 maggio un ciclo retrospettivo di celebri film lanciati nelle varie edizioni della Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia, evento sorto nel 1932, quindi trent'anni prima. Anzi, la prima pellicola prescelta è tratta proprio da quel primo certame lagunare internazionale sulla settima arte, Gli uomini, che mascalzoni !, asciutta, vivace, snella e gradevole commedia social - sentimentale diretta da Mario Camerini e sceneggiata tra gli altri da Mario Soldati. E' la storia, ambientata nell'operosa Milano dei tempi del Fascio, di Bruno (Vittorio De Sica), uno chauffeur che s'innamora a prima vista di Mariuccia (Lia Franca), commessa di profumeria d'estrazione borghese. Basterà una gita sul lago, con tanto di dichiarazione d'amore cantata (che è poi la celeberrima Parlami d'amore, Mariù ! di Neri e C.A. Bixio), a dare la misura di un sentimento che, dopo una lunga (si fa per dire: la durata della pellicola supera di poco l'ora) serie di equivoci, potrà sbocciare e trionfare. Inoltre è un bellissimo e realistico affresco, senza le retoriche propagandistiche del caso, della vita milanese e italiana di 80 anni fa, quando Mussolini aveva almeno a cuore le esigenze dei cittadini (unica cosa sostanzialmente positiva del Ventennio che noi di Sinistra ci ritroviamo oggi a considerare e sottolineare... altro che i fintissimi fascisti mascherati da liberali dei tempi d'oggidì, pseudostatisti preoccupati solo di non essere colti con le mani in pasta, fregandosene altamente di ciò che la gente chiede per vivere meglio e, anzi, abbandonando l'italiano medio - e non solo - al proprio destino). Godiamoci quindi per intero Gli uomini, che mascalzoni !:









Abbiamo così concluso il nostro post, terminato di scrivere con parecchi giorni di ritardo sia a seguito di pressanti impegni di lavoro, sia pure a causa di recenti manutenzioni generali all'interno di Blogger. Promettiamo di non lasciar passare così tanti giorni tra un intervento e l'altro e vi inviamo il nostro più cordiale arrivederci.

A prestissimo e... buon proseguimento di giornata a tutti voi ! ! !

CBNeas

1 commento:

Silvia ha detto...

Che belli i tuoi agganci tra palinsesti e vita e costume, Cesare....un abbraccio :)