NAZIONALE
10,15 LA TV DEGLI AGRICOLTORI
Rubrica dedicata ai problemi dell'agricoltura
a cura di Renato Vertunni
11,00 - 11,50 Dalla Chiesa di San Gregorio al Celio in Roma
SANTA MESSA
celebrata nella ricorrenza della Festa della Famiglia
La trasmissione si effettua per iniziativa del Fronte della Famiglia
pomeriggio sportivo
15,00 EUROVISIONE
Collegamento tra le reti televisive europee
SVIZZERA: Wengen
GARE INTERNAZIONALI DI SCI
Slalom maschile
Telecronista Giuseppe Albertini
- RIPRESA DIRETTA DI UN AVVENIMENTO AGONISTICO
17,00 SEGNALE ORARIO
GIROTONDO (Pasta Antonio Amato - Guanti Marigold - Urrà Saiwa - Lip Mira Lanza)
la TV dei ragazzi
17,03 IL PRODE ETTORRE
Spettacolo di cartoni animati
Distr. : C.B.S.
- Ettorre e la mandria infuriata
- Bombo mette i denti
- Una campana per Filadelfia
- La grande sfida di Hashimoto
- L'Ettorremobile
17,30 ROBINSON CRUSOE
dal romanzo di Daniel Defoe
Protagonista Robert Hoffmann
Regia di Jean Sachs
Coproduzione FLF - Ultra Film
Quinta puntata
pomeriggio alla TV
18,00 LE AVVENTURE DI BRACCIO DI FERRO
Cartoni animati di Max Fleischer
18,10 SCACCOMATTO
Processo a mezzanotte
Racconto sceneggiato - Regia di Alex Singer
Prod. : M.C.A. - T.V.
Int. : Anthony George, Doyg McLure, Sebastian Cabot
19,00 TELEGIORNALE
della sera - 1a edizione
GONG (Cioccolato Nestlè - Tè Star)
19,10 CRONACA REGISTRATA DI UN AVVENIMENTO AGONISTICO
Campionato italiano di calcio - Un tempo di una partita del pomeriggio
Telecronista Nando Martellini
ribalta accesa
20,00 TELEGIORNALE SPORT
TIC-TAC (Lavatrice Castor - Bel Paese Galbani - Caffè Caramba - Sidol - Macchine per cucire Borletti - Sali Andrews)
SEGNALE ORARIO
20,15 CRONACHE ITALIANE
ARCOBALENO (Confetto Falqui - Biancheria "La Castellana" - Innocenti - Vini Ferrari - Colgate - Ragù Manzotin)
PREVISIONI DEL TEMPO
In studio Nicoletta Orsomando
20,30 TELEGIORNALE
della sera - 2a edizione
Direttore Giorgio Vecchietti
20,50 CAROSELLO
(1) Società del Plasmon - (2) Caffè Hag - (3) Camay - (4) Minestre Knorr - (5) Chinamartini
I cortometraggi sono stati realizzati da: 1) Film Iris - 2) Roberto Gavioli - 3) Recta Film - 4) Roberto Gavioli - 5) Cinetelevisione
21,00 LE INCHIESTE DEL COMMISSARIO MAIGRET
di Georges Simenon
Riduzione e adattamento di Diego Fabbri e Romildo Craveri
L'affare Picpus
Romanzo in tre puntate
Prima puntata
Con Gino Cervi, Andreina Pagnani, Mario Maranzana, Giuseppe Pertile, Elio Zamuto, Gabriella Giacobbe, Sergio Tòfano, Franco Volpi, Evi Maltagliati
Scene di Sergio Palmieri
Costumi di Maria Teresa Palleri Stella
Le musiche originali sono di Gino Marinuzzi jr.
Regia di Mario Landi
(Le opere di Georges Simenon sono edite in Italia da Arnoldo Mondadori)
22,15 L'APPRODO
Settimanale di lettere ed arti
a cura di Giuseppe Lisi
con la collaborazione di Alfonso Gatto e Silvano Giannelli
Realizzazione di Siro Marcellini
22,45 LA DOMENICA SPORTIVA
Risultati, cronache filmate e commenti sui principali avvenimenti della giornata
e
TELEGIORNALE
della notte
SECONDO
pomeriggio alla TV
18,00 - 19,10 ANNA MOFFO SHOW
Spettacolo musicale presentato da Anna Moffo
con la partecipazione di Cesco Baseggio e Peter Nero
Testi di Francesco Luzi e Mario Lanfranchi
Orchestra diretta da Billy Smith
Coreografie di Gino Landi
Scene di Giorgio Aragno
Regia di Mario Lanfranchi
(Replica del Programma Nazionale)
21,00 SEGNALE ORARIO
TELEGIORNALE
Edizione del 2°
21,10 INTERMEZZO (Skip - Stock 84 - Talco Paglieri - Kikko Alemagna)
21,15 LO SPORT
- Risultati e notizie
- Cronaca registrata di un avvenimento agonistico
Campionato italiano di calcio
Sintesi di un tempo di una partita del pomeriggio
Telecronista Nicolò Carosio
22,05 PRINCIPESSE, VIOLINI E CHAMPAGNE
Cronaca musicale dell'operetta
a cura di Angelo Frattini e Carlo Silva
presentata da Lauretta Masiero e Enrico Viarisio
con la partecipazione di Nicola Arigliano, Ugo Benelli, Carlo Campanini, Giuseppe Campora, Gino Corcelli, Gianna Galli, Dora Gatta, Jenny Luna, Alvino Misciano, Sandra Mondaini, Juan Oncina, Paolo Poli, Edda Vincenzi
Sesta e ultima puntata
L'operetta trepidante
Coreografie di Valerio Brocca
Scene di Enrico Tovaglieri
Costumi di Sebastiano Soldati
Orchestra diretta da Cesare Gallino
Regia di Gianfranco Bettetini
TSI - SVIZZERA
9,00 SANTA MESSA
10,00 - 12,00 EUROVISIONE
Collegamento tra le reti televisive europee
SVIZZERA: Wengen
SCI: Concorso internazionale
Telecronista Giuseppe Albertini
CINE-DOMENICA
16,30 IL SEGRETO DEL TESORO
Telefilm
17,00 GRANGALLO E PETITRO
Cartoni animati
17,15 IL ROMANZO DELLA SCIENZA
Van Helmont e la scoperta del gas
17,45 DOMENICA SPORT
20,00 TELEGIORNALE E PREVISIONI DEL TEMPO
20,15 LA DOMENICA SPORTIVA
20,40 LA SFINGE DEL MALE
Film
Int. : Joan Fontaine
22,15 LA PAROLA DEL SIGNORE
22,25 NOTIZIARIO
In collaborazione con l'Agenzia Telegrafica Svizzera
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Apriamo il 2016 del nostro Focolare subito con una ricorrenza, un'occasione che speriamo ghiotta per rinnovellare il ricordo di un personaggio popolarissimo all'epoca, ma del tutto ignoto alle più giovani generazioni. E' caduto in questi giorni il centenario della nascita di Paolo Cavallina, eclettico giornalista originario di Firenze, sicuramente più attento a tematiche sociali e di costume ma senza disdegnare la politica, soprattutto estera. Egli infatti aveva incominciato, quando la TV non esisteva ancora, come corrispondente dall'Inghilterra per la carta stampata: poi, però, si trasferì a Roma e nella Capitale trovò l'occasione d'oro che lo avrebbe reso una celebrità: il suo amico di sempre Ettore Bernabei, divenuto Direttore Generale della RAI, lo volle (era il 1962) in televisione per mettere su Rotocalchi in poltrona, una rubrica dedicata all'approfondimento visivo degli argomenti più interessanti proposti nelle edicole dai tanti settimanali di varia umanità. Pur andando in onda sul Secondo Canale, che ancora non serviva proprio tutta la teleutenza italiana, questo programma rese familiare il cronista toscano, proprio per la naturalezza e la spontaneità con cui egli agiva davanti alle telecamere, non disdegnando di aspirare una sigaretta ogni tanto e soprattutto porgendo con una voce dolcemente roca, con la classica "gorgia" che spesso saltava fuori e lo rendeva simpatico a un pubblico abituato sino a quel momento alla perfetta ufficialità degli speakers e dei giornalisti più blasonati. Insomma, un tipo di telegiornalismo confidenziale che per allora era di rottura, ma in modo indolore.
Così, quando, nei primissimi giorni del 1965, il direttore del TG Giorgio Vecchietti ideò la rubrica Cronache italiane, ossia un antipasto dell'edizione principale del notiziario quotidiano basato sui fatti piccoli e grandi del nostro Paese costretti ad essere sacrificati per motivi di tempo e spazio dalla rassegna videoinformativa articolata nelle quattro edizioni quotidiane (le due serali, quella del Secondo Programma e quella notturna), si volle pensare a un giornalista che sapesse adeguarsi al ruolo della rubrica, qualcosa di più informale e leggero rispetto al rimanente panorama, per cui la scelta cadde proprio su Cavallina, il quale poi, nel 1968, venne dirottato al Telegiornale propriamente detto, dapprima a quello del pomeriggio (che Fabiano Fabiani, subentrato a Vecchietti in direzione, aveva reintrodotto nel 1966) e ancora, nel 1969, con la successiva guida di Willy De Luca, a quello delle 13,30, scatenando la celeberrima imitazione di Alighiero Noschese con il saluto "Buona sera, cavallo !" oppure, parodiando Pascoli con l'aiuto di Tonino Amurri e Dino Verde, con l'invariabile quartina:
"Qui Havallina, Havallina storna
'he fa il telejornale a mezzojorno,
ma 'l sabato ha trovato la maniera
di farne 'n pezzetto an'he la sera...".
Uscito dalla redazione del TG nel 1971 per diventare assessore del Comune di Roma, Cavallina tornò in RAI, stavolta in radio, nel 1972, conducendo per anni Chiamate Roma 3131, dapprima in coppia con il collega Luca Liguori e poi con il regista Velio Baldassarre. Indi, nel 1976, il ritorno in TV con TG l'Una e quindi, una volta in pensione, un periodo da "free lance", bruscamente conclusosi un freddo mattino di febbraio del 1986 a Sanremo, ove egli si trovava (assieme al figlio Pierguido, mancato anch'egli qualche anno fa) per seguire il Festival della Canzone che stava per incominciare e infiorettarlo con note di colore più o meno pungenti: il cuore lo aveva tradito fatalmente, all'improvviso. Aveva appena compiuto 70 anni.
La simpatia era la dote grazie alla quale Paolo Cavallina riusciva sempre a fare breccia nel cuore dei telespettatori. Dispiace solo che, col tempo, il ricordo del giornalista fiorentino si sia decisamente affievolito. Auguriamoci che, nel nostro piccolo, quanto abbiamo testè scritto serva a rilanciarlo come si merita.
Adesso, prima di entrare nel vivo di una domenica televisiva di cinquantun anni or sono, un primo breve stacco pubblicitario tratto da Girotondo, la rassegna di telecomunicati introdotta dodici mesi prima quale introduzione a La TV dei ragazzi:
...e proprio sulla TV dei Ragazzi ci soffermiamo, anche in virtù di un programma veramente ghiotto che si apre con lo spettacolo di cartoni animati dedicato a un reduce della Guerra d'Indipendenza degli Stati Uniti d'America, Hector Heathcote (in italiano Il prode Ettorre), protagonista di tragicomiche avventure che si alternano con quelle del topolino giapponese Hashimoto e dell'elefantino Bombo. Tra gli episodi trasmessi quel pomeriggio, abbiamo trovato in rete quello dedicato a L'Ettorremobile, una specie di fantomatica auto... settecentesca: peccato che sia in inglese, ma il divertimento è ugualmente assicurato.
Questo è anche il periodo in cui viene trasmesso per la prima volta uno dei telefilm per i giovanissimi, ispirato a un classico della letteratura per ragazzi di tutti i tempi, tra i più amati e apprezzati in tutto il mondo, quel Robinson Crusoe che Francia, Germania e Gran Bretagna hanno appena coprodotto. Noi del Focolare ne parlammo già molto tempo fa (http://ilfocolare-radiotv.blogspot.it/2010/09/sabato-2-settembre-1978.html): ce ne occupiamo qui di nuovo anche per proporvi un bel documento che è stato nel frattempo inserito in rete, ossia la registrazione audio, come sfondo di scatti fotografici di scena, dei punti più salienti del romanzo (ergo della serie televisiva) narrati dalla voce di Renzo Palmer, doppiatore in italiano dell'attore protagonista, ossia Robert Hoffmann, la "personificazione" dell'eroe di Daniel Defoe rimasta maggiormente nella memoria collettiva.
Terminata La TV dei Ragazzi, ci si avvia all'ora dell'atteso tempo registrato di una partita di calcio della penultima giornata del girone d'andata della massima divisione con un avvincente telefilm poliziesco. Va infatti in onda un episodio della serie Scaccomatto (ideata da una prestigiosa firma del romanzo di spionaggio, l'inglese Eric Ambler, che lavorò a lungo negli Stati Uniti anche per fornire sceneggiature a film e più tardi pure a telefilm del genere), un'inchiesta delle tante seguite da un'agenzia investigativa di San Francisco i cui responsabili sono interpretati da Anthony George e Doug Mc Lure, mentre Sebastian Cabot (il "maggiordomo" di un'ancor più fortunata serie di qualche tempo dopo, girata a colori), ne è il puntuale e preciso consulente legale (meglio, l'inappuntabile avvocato). Eccovi la sigla introduttiva di ogni vicenda:
Della giornata calcistica parleremo più avanti; di Cronache italiane abbiamo già detto; il Telegiornale non offre notizie particolari, se non la garanzia da parte del neo-Capo dello Stato Giuseppe Saragat nei confronti del governo presieduto da Aldo Moro, per cui eccoci già all'ora del Carosello, sempre attesissimo dai bambini. E proprio ai bambini è dedicato il primo short della serata, offerto da Plasmon: uno scolaro riceve in dono per l'ottima pagella un pallone e, riunendo gli amichetti, semina quasi il panico lungo le vie dell'EUR a Roma. La regia è di Alfredo Angeli; la produzione si deve ad Augusto Ciuffini (il papà di Sabina). Seguono due bei cartoni animati firmati Gino e Roberto Gavioli: il collaudatissimo Ulisse e l'ombra (caffè decaffeinato) e una novità, Esaù e il mago Trepiutre (minestre), i pretenziosi desideri di un uomo comune sull'aria della canzone Su cantiam, su cantiam di Dario Fo e Fiorenzo Carpi, qui interpretata da Alfredo Danti con il Quartetto Cetra. Per finire, ecco la sempiterna Chinamartini, con la ripresa delle scenette ideate da Marcello Marchesi l'anno prima per sostituire l'oramai passato di cottura "Dura minga", ovvero le avventure di Marco Polo in Cina (e relativi, "difficili" indovinelli) interpretate da Franco Volpi, Sandra Mondaini e Giuseppe Porelli. Buona visione ! ! !
Anche Intermezzo, ossia la rubrica pubblicitaria del Secondo Canale che da sempre si giova di una pregevole cornice, opera dei più noti nomi dell'animazione italiana, gli stessi che si adoperano pure per creare gli eroi di Carosello e che si alternano di volta in volta con le loro sigle dalle tematiche tra loro differenti (quella sera tocca al binomio italo-slavo Francesco Misseri-Ladislav Spikic), ma sempre con il motivo musicale di Giampiero Boneschi Du du du du du da da da da da in sottofondo, anch'esso continuamente riarrangiato in base alla situazione animata presentata, viene testè da noi menzionato con due telecomunicati: il primo è sostanzialmente "storico" in quanto segna il debutto, al posto dell'anziano Umberto Melnati, di Raimondo Vianello quale testimonial del notissimo brandy di Trieste, per ora a fianco di Lina Volonghi (che a fine 1967 cederà il posto a Sandra Mondaini), per la produzione della milanese Cinetelevisione di Pino Peserico; l'altro, invece, reclamizza una merendina "alternativa" dallo scarso successo di vendite, con un cartone animato il cui protagonista è un dolce orsetto cui presta la voce Ignazio Colnaghi.
Le strenne natalizie 1964 della RAI-TV sono state due: Il giornalino di Gian Burrasca, con Rita Pavone, dal libro di Luigi Bertelli detto Vamba, per la regia di Lina Wertmuller, e soprattutto Le inchieste del Commissario Maigret, da Georges Simenon, con Gino Cervi e la regia di Mario Landi, con la supervisione di Andrea Camilleri. Entrambe le serie proseguono con l'inizio dell'anno e si dividono il fine-settimana (Maigret venerdì e domenica e Giannino Stoppani il sabato), riscuotendo elevatissimi indici d'ascolto e di gradimento. Avendo una gestazione, per ovvi motivi, più "aperta", la rassegna dei romanzi polizieschi scritti dal prolifico narratore belga e ambientati a Parigi si presta molto alle insistenti richieste di un pubblico che ne chiede a gran voce una futura ripresa... e infatti ne saranno varati altri tre cicli, tra inverno e primavera 1966, nella primavera-estate 1968 e nella tarda estate 1972 (qui con una piccola differenza: gli interni girati negli studi di Napoli anzichè in quelli di Roma), sempre con un eccellente Gino Cervi, la cui interpretazione del comprensivo e intelligente commissario surclasserà quella di Jean Gabin, che sino a quel momento lo aveva impersonato al cinema.
Ha inizio quella sera la riduzione televisiva in tre parti del romanzo Maigret e la chiromante, ovvero L'affare Picpus, titolo scelto per tale versione TV e poi adottato dalla stessa Mondadori per le successive ristampe del relativo libro fino agli anni '80: ai nostri giorni, invece, la nuova traduzione licenziata da Adelphi ha il titolo uguale a quello originale francese, Firmato Picpus ("Signè Picpus"). Nel cast spicca su tutte una presenza di prestigio, quella di Sergio Tòfano nel ruolo dello svagato e strano Monsieur Le Cloaguen, figura fondamentale per lo sviluppo della vicenda.
Proviamo allora a seguire insieme questa prima puntata, aiutandoci proprio con le parole dello stesso Georges Simenon (prese dall'oggi introvabile traduzione mondadoriana a cura di Roberto Cantini) per introdurre ciascuno dei tre files nei quali abbiamo suddiviso la visione di tale reperto televisivo. Premettiamo che la vicenda prende le mosse in un torrido pomeriggio estivo parigino, allorquando viene rinvenuta una lettera anonima in cui sono scritte le seguenti parole: "Alle cinque ucciderò la chiromante. Firmato Picpus".
"Le cinque meno tre minuti. Un disco bianco si illumina nell'immensa pianta di Parigi che copre tutta una parete. Un impiegato posa sul tavolo il suo sandwich, infila una spina in uno dei mille fori di un centralino telefonico.
"Pronto ! Quattrodicesimo ?... E' uscito il vostro autocarro ?..."
Maigret, che vorrebbe tanto avere un'aria indifferente, è in piedi, al sole, e si asciuga il sudore. L'impiegato borbotta qualcosa, toglie la spina, riprende il suo sandwich e mormora, rivolto al commissario della Polizia Giudiziaria:
"Un ubriaco !"
E' agosto. Parigi odora di asfalto. Il rumore della città penetra, attraverso le finestre spalancate, in quella stanza che è come il cervello di Police-Secours".
"La cosa è quasi comica per quanto imprevista. In una cucinetta tutta pulita, dove non c'è in giro nè un piatto nè un bicchiere sporco, non si scopre un vecchio che aspetta con aria dignitosa, seduto sul bordo della tavola ?
"Rispondete... Che fate lì ?"
"Il vecchio guarda con stupore gli uomini che lo interpellano e non trova niente da rispondere. La cosa più strana è che in pieno agosto indossa un soprabito verdastro. Ha le guance ricoperte da una barba mal rasata, il suo sguardo è sfuggente e tiene le spalle curve".
"...la contessa, vestita di veli ondeggianti, più teatrale di una grande attrice di teatro, si era precipitata su di lui. (...) Lo trascinò in un boudoir; e parlava; e parlava. (...) La sua mano, carica di pesanti anelli, si posava continuamente sulle ginocchia del commissario, che assisteva, con gli occhi più acquosi che mai, a quelle effervescenze".
Il seguito alla prossima puntata, venerdì 15 gennaio alle ore 21,00, sempre sul Programma Nazionale.
Sul Secondo, invece, ha termine il bel ciclo sulla storia dell'operetta, Principesse, violini e champagne, ideato da Angelo Frattini e Carlo Silva e diretto dal Professor Gianfranco Bettetini, con Lauretta Masiero e quell'Enrico Viarisio rilanciato alla grande da Carosello in veste di narratori. Certo, l'assenza dell'espertissimo Vito Molinari, sempre più storico e storiografo della "piccola lirica", si fa sentire, ma questo non vuol dire che il programma sia poco valido, anzi, tutt'altro. Il cast di ospiti è ben assortito e anche la direzione musicale, affidata a un altro nome fondamentale per la diffusione dell'operetta in Italia, ossia il Maestro Cesare Gallino alla guida dell'Orchestra Ritmico-Sinfonica di Milano della RAI, è assai valida. Anche i testi conseguono lo scopo di istruire i telespettatori sulle basi storiche del genere ed è anche per questo che la trasmissione piace, tanto da venir replicata ogni tanto (ne ricordiamo un felice ripescaggio il sabato notte, d'estate, nel 1995 su RAIDUE).
In questa puntata conclusiva si passano in rassegna gli ultimi autori e gli ultimi lavori più rilevanti, prima della definitiva trasformazione dell'operetta in commedia musicale. Si parte dall'ungherese Paul Abraham, con un estratto da Vittoria e il suo ùssaro (1930), il duetto "Good night", interpretato dal tenore Alvinio Misciano (la cui figlia Maria Cristina, un giorno, farà carriera in TV come presentatrice e sarà anche la seconda moglie di Cino Tortorella) e dal soprano Dora Gatta; quindi "Tangolita", da Ballo al Savoy (1932), cantata da un altro ben noto soprano dell'epoca, Gianna Galli, e, sempre dalla stessa operetta, dapprima il duetto "Mister Brown", in cui la "padrona di casa" Lauretta Masiero è affiancata da un altro re dello spettacolo leggero italiano "nato" con l'operetta, cioè il torinese Carlo Campanini, e poi di nuovo Gianna Galli in scena, stavolta con un altro prestigioso tenore, lo spagnolo Juan Oncina, in un altro duetto, "Toujours l'amour". L'omaggio a Paul Abraham si conclude con un estratto da Il fiore delle Hawaii del 1931, "My golden baby", interpretato da due cantanti di musica leggera tra i più presenti in video in quel periodo, Jenny Luna, maestra elementare romana con licenza di canzonettista elegante, e il non meno raffinato Gino Corcelli, marchigiano cresciuto in una famiglia di musicisti.
Ci si sposta poi negli Stati Uniti d'America, con Vincent Youmans e la sua No, no, Nanette, che nel 1925 segnò il passaggio dall'operetta al musical in forma più evidente. Ecco quindi i due punti cardine dell'intero lavoro, "Tea for two", con Sandra Mondaini e Nicola Arigliano, e "I want to be happy" (in italiano "Esser si può sì felici, però...", in cui la moglie di Raimondo Vianello, valida Nanette per l'occasione, è aiutata dall'altro conduttore della serie, Enrico Viarisio.
In conclusione, passerella finale dedicata ad un altro, amatissimo lavoro, Al "Cavallino Bianco" , composto nel 1930 dal ceco Ralph Benatzky con la collaborazione dell'austriaco Robert Stoltz, con una presenza davvero degna di nota, quella dello strabiliante Paolo Poli, l'attore fiorentino che l'estate scorsa ha avuto un grande rilancio in televisione con E lasciatemi divertire !, un programma che fondeva cultura, divertimento e ricordi di storia dello spettacolo: anche in quell'occasione è stata rimandata in onda, cinquant'anni dopo la prima esecuzione, l'Entrata di Sigismondo nella sua interpretazione.
Sul Secondo, invece, ha termine il bel ciclo sulla storia dell'operetta, Principesse, violini e champagne, ideato da Angelo Frattini e Carlo Silva e diretto dal Professor Gianfranco Bettetini, con Lauretta Masiero e quell'Enrico Viarisio rilanciato alla grande da Carosello in veste di narratori. Certo, l'assenza dell'espertissimo Vito Molinari, sempre più storico e storiografo della "piccola lirica", si fa sentire, ma questo non vuol dire che il programma sia poco valido, anzi, tutt'altro. Il cast di ospiti è ben assortito e anche la direzione musicale, affidata a un altro nome fondamentale per la diffusione dell'operetta in Italia, ossia il Maestro Cesare Gallino alla guida dell'Orchestra Ritmico-Sinfonica di Milano della RAI, è assai valida. Anche i testi conseguono lo scopo di istruire i telespettatori sulle basi storiche del genere ed è anche per questo che la trasmissione piace, tanto da venir replicata ogni tanto (ne ricordiamo un felice ripescaggio il sabato notte, d'estate, nel 1995 su RAIDUE).
In questa puntata conclusiva si passano in rassegna gli ultimi autori e gli ultimi lavori più rilevanti, prima della definitiva trasformazione dell'operetta in commedia musicale. Si parte dall'ungherese Paul Abraham, con un estratto da Vittoria e il suo ùssaro (1930), il duetto "Good night", interpretato dal tenore Alvinio Misciano (la cui figlia Maria Cristina, un giorno, farà carriera in TV come presentatrice e sarà anche la seconda moglie di Cino Tortorella) e dal soprano Dora Gatta; quindi "Tangolita", da Ballo al Savoy (1932), cantata da un altro ben noto soprano dell'epoca, Gianna Galli, e, sempre dalla stessa operetta, dapprima il duetto "Mister Brown", in cui la "padrona di casa" Lauretta Masiero è affiancata da un altro re dello spettacolo leggero italiano "nato" con l'operetta, cioè il torinese Carlo Campanini, e poi di nuovo Gianna Galli in scena, stavolta con un altro prestigioso tenore, lo spagnolo Juan Oncina, in un altro duetto, "Toujours l'amour". L'omaggio a Paul Abraham si conclude con un estratto da Il fiore delle Hawaii del 1931, "My golden baby", interpretato da due cantanti di musica leggera tra i più presenti in video in quel periodo, Jenny Luna, maestra elementare romana con licenza di canzonettista elegante, e il non meno raffinato Gino Corcelli, marchigiano cresciuto in una famiglia di musicisti.
Ci si sposta poi negli Stati Uniti d'America, con Vincent Youmans e la sua No, no, Nanette, che nel 1925 segnò il passaggio dall'operetta al musical in forma più evidente. Ecco quindi i due punti cardine dell'intero lavoro, "Tea for two", con Sandra Mondaini e Nicola Arigliano, e "I want to be happy" (in italiano "Esser si può sì felici, però...", in cui la moglie di Raimondo Vianello, valida Nanette per l'occasione, è aiutata dall'altro conduttore della serie, Enrico Viarisio.
In conclusione, passerella finale dedicata ad un altro, amatissimo lavoro, Al "Cavallino Bianco" , composto nel 1930 dal ceco Ralph Benatzky con la collaborazione dell'austriaco Robert Stoltz, con una presenza davvero degna di nota, quella dello strabiliante Paolo Poli, l'attore fiorentino che l'estate scorsa ha avuto un grande rilancio in televisione con E lasciatemi divertire !, un programma che fondeva cultura, divertimento e ricordi di storia dello spettacolo: anche in quell'occasione è stata rimandata in onda, cinquant'anni dopo la prima esecuzione, l'Entrata di Sigismondo nella sua interpretazione.
Terminiamo con lo sport ed esattamente con il football. Diamo un'occhiata alla schedina del Totocalcio, che paga i 12 e gli 11 a seguito dell'ennesima sospensione per nebbia della partita in programma allo stadio "Danilo Martelli" di Mantova:
ATALANTA - LAZIO 1-1 X
CAGLIARI - BOLOGNA 0-0 X
CATANIA - INTER 2-3 2
JUVENTUS - VARESE 3-2 1
MANTOVA-FIORENTINA sospesa N.V.
MESSINA - LANEROSSI VICENZA 0-0 X
MILAN - GENOA 1-0 1
ROMA - TORINO 2-2 X
SAMPDORIA - FOGGIA INCEDIT 1-1 X
BARI - MODENA 1-0 1
PALERMO - CATANZARO 0-0 X
REGGINA - SIRACUSA 1-1 X
SALERNITANA - TARANTO 1-1 X
Penultima giornata di andata in serie A, con il Milan che si laurea Campione d'Inverno con il minimo sforzo, mentre l'Inter vince al Cìbali, la "Goeuba" batte al Comunale torinese la matricola Varese e il Toro pareggia all'Olimpico in casa giallorossa. Anche l'altra romana non perde e strappa un punto al Brumana di Bergamo. Purtroppo la nebbia frena il Mantova ad appena sei minuti dalla fine della partita, dopo aver conseguito un doppio vantaggio nel corso del primo tempo, con gli ex-interisti Nicola Cìccolo e Beniamino Di Giacomo, ai danni della Fiorentina, e averlo difeso con le unghie e con i denti durante tutto l'arco di ripresa disputatosi sino a quel momento... una di quelle "ingiustizie meteorologiche" cui si porrà rimedio solo dopo decenni, con la saggia decisione di disputare i recuperi delle partite sospese per l'inclemenza del tempo partendo dal minuto dell'interruzione (infatti, il recupero disputatosi due mercoledì dopo partirà da 0-0 e tale rimarrà fino alla fine, costringendo i virgiliani, fanalini di coda assieme al Cagliari, a perdere un punto altrimenti importantissimo ai fini della classifica). In serie B, nella partitissima non compresa in schedina, il forte Napoli si distrae e viene travolto a Brescia (1-4) dalle "rondinelle".
Dunque, il Milan vince il platonico titolo d'inverno con un turno di anticipo e lo fa battendo il Genoa di misura a San Siro, con un tiraccio di Bruno Mora deviato distrattamente dal libero rossoblu Franco Rivara. Eccone la documentazione visiva:
L'Inter vince in casa del Catania e sembra già sbrigare la pratica con Luisito Suarez e Sandrino Mazzola, ma gli etnei si svegliano nella ripresa, riacciuffando il pareggio con Calvanese e quel Carletto Facchin che più avanti tornerà al Nord, giocando con il Torino, ma che una quindicina d'anni dopo sbarcherà nuovamente in Sicilia come allenatore del più bel Siracusa della storia, quello che conseguirà la promozione dalla C2 alla C1 nel 1978-'79 e vincerà la Coppa Italia di serie C giocando un calcio quasi da serie A. Tuttavia i campioni d'Europa e del mondo in carica (e tali si riconfermeranno nel corso dell'anno) non si perdono d'animo e sarà Giacinto Facchetti a lasciare a bocca asciutta i catanesi: 3 a 2. Nella foto sotto, il goal del momentaneo 2 a 0 per i milanesi di Helenio Herrera, segnato da Sandro Mazzola:
La Juventus dell'altro Herrera, il paraguagio Heriberto, conquista i due punti sconfiggendo un onorevole (soprattutto nella ripresa) Varese per 3 a 2 e per la prima volta il discusso (almeno dai sostenitori zebrati più severi) Giampaolo Menichelli, fratello maggiore del ginnasta oro olimpico a Tokyo tre mesi prima, mette a segno una doppietta.
Il Torino di Rocco fa 2 a 2 in casa della Roma, complice una "papera" dell'uomo più rappresentativo della compagine ospitante, capitan Giacomo Losi "er core de Roma", che inganna il proprio portiere Fabio Cudicini. La Lazio riesce a pareggiare in dieci (per l'espulsione di Paolo Carosi) sul campo dell'Atalanta: tutto si risolve nel primo tempo, col vantaggio orobico di Bruno Bolchi e il successivo riequilibrio delle sorti ad opera di Carletto Galli, il centravanti toscano campione d'Italia col Milan anni prima e adesso, a 34 anni, in procinto di appendere le scarpe al chiodo, rimanendo nei quadri dirigenziali del sodalizio biancoceleste. Quello di Bergamo, infatti, è il suo ultimo goal in carriera.
Infine, due parole sul mattatore della partita più attesa di serie B, Brescia-Napoli, vinta dai lombardi con un netto 4 a 1, soprattutto con una doppietta di un biondo centravanti, purtroppo poco ricordato ai giorni nostri: Santino Maestri.
Con il calcio terminiamo il primo post targato 2016 del nostro Focolare, sperando di trovare più tempo per rendere più costanti i nostri appuntamenti con voi, amici telenostalgici, che ci seguite ormai da sei anni... e siete sempre di più.
Vi ringraziamo per l'attenzione e vi rinviamo al nuovo intervento, che ci auguriamo di realizzare presto e gestire più rapidamente.
Un saluto da
CBNeas
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Una ricostruzione storica tra le più precise della televisione italiana è il
LUNARIO DEI GIORNI DI TELE
di Cesare Borrometi
La TV degli anni d'oro come non è stata mai narrata
Con il passare degli anni crescono sempre più la nostalgia e l'interesse per la vecchia TV di qualità: appositi canali digitali, siti Internet dedicati, pubblicazioni periodiche, tanto nelle edicole quanto nei negozi specializzati; DVD contenenti, tutte o in parte, storiche trasmissioni di ieri, libri a carattere storico-rievocativo godono di un pubblico scelto, appassionato e spesso anche esigente. Eppure c’era una lacuna da colmare: un almanacco, un lunario che raccogliesse, giorno per giorno, una vasta gamma di programmi di quel periodo d’oro, dal varietà allo sceneggiato, dalla pubblicità all’informazione, dalla TV dei ragazzi al teatro e alla cultura, lo sport e via dicendo. In tutto 366 titoli, uno per ogni giorno dell’anno, scelti in base alla relativa data di trasmissione (o di inizio serie per i programmi a puntate) o ad eventi particolari atti a determinarne il successo, e corredati da schede tecniche, presentazioni e commenti. Questa lacuna viene oggi colmata da Cesare Borrometi, ideatore di una formula che senz’altro cambierà il modo di gestire la storiografia sull’argomento: fermo intendimento dell’autore è di produrre nel tempo ulteriori libri del genere, fornendo all’appassionato, allo studioso e al curioso un panorama il più possibile preciso dei giorni, dei mesi e degli anni che hanno visto sbocciare trasmissioni e personaggi di fama del “piccolo schermo" da riscoprire e rivalutare.
MEF Firenze Libri - Pagine: 330
Prezzo: Euro 29,00
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