tag:blogger.com,1999:blog-5093083809120841608.post6916573061726963838..comments2023-07-25T01:34:48.209-07:00Comments on Il Focolare Radio - TV: Giovedì 9 agosto 1973CBNeas1968http://www.blogger.com/profile/12486933827111335744noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-5093083809120841608.post-57542909469072613542012-08-12T08:57:52.635-07:002012-08-12T08:57:52.635-07:00Due cose da aggiungere alle sempre argute osservaz...Due cose da aggiungere alle sempre argute osservazioni di Sergio: si tentò un lancio nazionale dei Gelati Chiavacci nel 1975, abbinandoli proprio a quelli della Toseroni. Venne anzi realizzata una serie di caroselli (era il periodo in cui ormai il Radiocorriere non pubblicava più gli elenchi dei comunicati trasmessi) il cui slogan recitava "Gelati Chiavacci - Stanno coi giovani". Fu l'unico anno in cui i Chiavacci arrivarono pure in Sicilia, là dove allora abitavo.<br />I programmi cinematografici cessarono (credo) nel 1982: nell'ultimo periodo andarono in onda sulla Rete 3, senza più suscitare le emozioni di una volta. Ad essi subentrarono le pagine dimostrative del Televideo.CBNeas1968https://www.blogger.com/profile/12486933827111335744noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5093083809120841608.post-345521346777727262012-08-12T07:52:32.076-07:002012-08-12T07:52:32.076-07:00Il "Programma Cinematografico" delle ore...Il "Programma Cinematografico" delle ore 10:15, noto popolarmente come "il film al mattino", veniva trasmesso in occasione di eventi particolari quali la citata Fiera Campionaria di Messina, la Fiera del Levante di Bari, la Fiera Campionaria di Milano e, per Torino e zone collegate, il Salone della Tecnica, che si teneva nella Capitale Subalpina verso la metà del mese di settembre. Chiedo conferma a Cesare, ma temo che questa simpatica abitudine sia scomparsa dal 1977, anno di grandi cambiamenti conseguenti alla riforma RAI del 1976, ultimo anno in cui io ricordo la messa in onda del film mattutino. I titoli trasmessi, in genere, non erano niente di che: tra i vari ricordo "La Taverna dei Sette Peccati" con Marlene Dietrich e John Wayne, "Fedora" con Amedeo Nazzari e Luisa Ferida, "Maturità classica" con Paolo Ferrari e Mita Medici, "O gangaceiro" con un giovane Tomas Milian, "Nick Carter" con Eddie Constantine, "I giorni del vino e delle rose" con Jack Lemmon. Tuttavia, pur essendo pellicole di non particolare importanza per la storia del cinema, il richiamo di un film ad ore decisamente insolite bastava ed avanzava a far sì che le massaie attendessero alle faccende domestiche con più solerzia del solito e che i ragazzi lasciassero i cortili abbandonando i loro giochi, per incollarsi davanti alla televisione come se non avessero mai visto nulla di simile prima di allora. Complice in questo, almeno per Torino, la collocazione settembrina del "Programma Cinematografico", che rendeva meno spiacevole la conclusione delle vacanze e l'imminente inizio delle scuole.Sergio Mannuhttps://www.blogger.com/profile/08570660902845677117noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5093083809120841608.post-89692434537234542552012-08-12T07:22:02.989-07:002012-08-12T07:22:02.989-07:00Ringrazio Cesare per questo straordinario pezzo di...Ringrazio Cesare per questo straordinario pezzo di bravura, perché parlare della storia della TV significa rivivere, prima di tutto, la nostra storia personale. Rileggendo infatti l'articolo, sono stato immediatamente proiettato alle mie meravigliose vacanze a Sorradile, il paterno paesino in provincia di Cagliari (di Oristano dal 1974) in cui trascorsi, nell'estate del 1973, quarantacinque giorni di assoluta felicità, reduce tra l'altro dai successi radiofonici de "Il gamberetto" condotto da Ric e Gian. La televisione, in quel mio mese e mezzo di vacanza, non rivestì un ruolo particolarmente significativo, salvo che all'ora di cena. Come ragazzino dodicenne, del quale conservo intatte a tutt'oggi la sensibilità e l'immaginazione, fui particolarmente colpito dalla musica della pubblicità del delizioso formaggino Milkana Oro, che risentita oggi dopo quasi quarant'anni è riuscita a commuovermi come mai avrei immaginato. Un altro piccolo miracolo di Franco Godi, l'Ennio Morricone del jingle e un altro colpo di classe di Cesare che, come sempre, ha saputo cogliere con la massima precisione un dettaglio estremamente significativo per il gusto del tempo. <br />Ho apprezzato molto, inoltre, la citazione di "Sim Sala Bim", patito com'ero di Silvan e dei suoi giochi di prestigio, di cui possedevo ambo le scatole (n. 1 rossa, n. 2 blu) di produzione Clementoni di Recanati (MC). Realizzato negli studi RAI di Torino, "Sim Sala Bim" era una rivista leggera e gradevole come una carezza, a mio giudizio meno pretenziosa di quella dell'anno successivo che, pur con lo stesso cast, tenterà con alterne fortune di proporsi come una sorta di spettacolo di Las Vegas "all'italiana". Nell'edizione del 1973, trovavo assolutamente buffissimo e autoironico Silvan allorquando, nelle vesti di improbabile cantante praticamente afono, presentava in duetto con la conturbante Evelyn Hanack l'attrazione internazionale della serata. In ambo le edizioni, il direttore d'orchestra fu il grande trombonista e pluristrumentista Luciano Fineschi, torinese anch'egli e noto al grande pubblico come conduttore del complesso "I Seniores" che accompagnavano i cantanti di "Settevoci". <br />Un commento conclusivo: i gelati Toseroni non erano reperibili in tutte le regioni d'Italia. A Genova, a Torino e in Piemonte, per esempio, erano assolutamente introvabili mentre per contro, proprio in Sardegna e da quanto mi è stato detto anche nel Lazio, erano i più diffusi. Lo stesso discorso vale per altre marche locali, come ad esempio la Chiavacci di Torino che era del tutto sconosciuta nel Centro-Sud e nelle Isole.Sergio Mannuhttps://www.blogger.com/profile/08570660902845677117noreply@blogger.com